mercury mi dispiace tantissimo eti capisco...mi sono commossa ...
un abbraccio

mi spaice moltissimo, ho visto questa malattia in mia nonna e ho visto mio padre gestire un grande dolore giorno per giorno, mi spiace tanto mercury di più non so dire oltre che ti capisco e ti abbraccio

In questi ultimi 4-5 anni ho visto invecchiare i miei: mio padre, quasi 68 anni, molto giovanile (ha sempre dimostrato 10 anni in meno della sua età), due anni fa ha rischiato la vita per un problema al cuore che la superficialità di alcuni medici non aveva diagnosticato. Quello spavento e le terapie dei mesi successivi lo hanno provato e non poco.
Purtroppo lui rifiuta gli acciacchi e l'invecchiamento e per rezione in questi anni è come un vulcano, iperattivo e instancabile.
Mia madre, molto più giovane, è una donna molto forte e instancabile: ha le giornate molto piene, ma anche molto pesanti e in questi anni l'ho vista incurvarsi e invecchiare parecchio, anche per il pensiero di mio padre.
Spesso penso ai prossimi anni, a come sarà e come li gestiremo insieme a mio fratello. Cerco di non preoccuparmi troppo, anche perchè non posso prevedere cosa succederà, di sicuro in qualche modo affronteremo le situazioni che si presenteranno.
La cosa che più mi dispiace è che sono talmente indaffarati che non riescono a godersi la vita: io vorrei che si rilassassero un po', facessero i giri che avevano in programma, si dedicassero a loro stessi...e invece niente! Ma che ci posso fare? Alla fine la vita è loro, e sanno loro come spenderla.

alessia275 ha scritto:Ma io mi sento solissima sempre e da sempre. Da piccola perchè non avevo nessuno con cui giocare...ai nostri tempi scuola finiva alle 12:30 e il tempo per arrivare alle 8:30 del giorno dopo era lunghissimo, soprattutto l'inverno! Non ti dico che pena la domenica. Poi man mano che crescevo ho sentito la mancanza di qualcuno più grande che mi insegnasse le canzoni o mi facesse conoscere gli attori (ora magari è una stupidaggine!) e qualcun'altro a cui miei potessero rivolgere e loro attenzioni....mai stati ossessivi o oppressivi, ma apprensivi tanto; poi mi sono sentita sola nell'affrontare le loro malattie...e nel dover sempre cercare affetti fuori di casa, poi non avrò mai nipotini, invidio (e ti assicuro che è l'unico tipo di invidia che ho) quelli che vanno a cena con i fratelli e tutte le amiche che dai fratelli/sorelle si fanno accompagnare per scegliere il vestito...e in più ora i miei genitori o avrebbero qualcun'altro ancora per casa o avrebbero già dei nipotini a cui rivolgere le loro attenzioni...invece di stare da soli ad aspettare il mercoledì che ho la lezione di inglese e vado a cena da loro. Io spero di avere dei figli, ancora non ci stiamo nemmeno provando per vari motivi, ma sicuramente o nessuno o più di uno (sempre se arrivano ovviamente)

Da figlia unica, ti quoto. E da fidanzata di figlio unico, aggiungo: mi angoscia che i nostri eventuali figli non avranno neanche uno zio, io ne ho avuti tanti e hanno reso la mia infanzia giocosa e allegra.

Anche io sto epr uscire di casa e nonstante i miei siano allegri all'idea e pieni di interessi il pensiero di lasciarli mi opprime.

Mercury ti abbraccio forte.

Mercury ha scritto: sono pensieri che talvolta ho anch'io, o che ho avuto in passato, ma ho sembre guardato più ai vantaggi dell'essere da sola e dalla forza che mi ha dato l'aver imparato a cavarmela dappertutto con le mie sole capacità, da sempre.
mi sarebbe piaciuto avere una famiglia numerosa, con fratelli/zii/cugini intorno... ho sempre invidiato un po' le famiglie che a natale si riuniscono, da me non so nemmeno cosa sia il destino ha voluto una situazione diversa, sarà per questo che i miei ex avevano tutti famiglie numerose
Vivo sola lontano dai miei da qualche anno, fino a che loro sono stati autonomi non è mai stato un problema. Ora tutti i weekend sono a casa e mi prendo cura di loro.

Il mio papà ha 81 anni, la vecchiaia col suo fardello gli è crollata addosso a ferragosto. Ospedali e terapie hanno cambiato ben poco la situazione.
Oggi lo vedo chino sui suoi libri amatissimi, o sugli spartiti di musica, che si cruccia perchè capisce di non capirli più, di non saper più suonare, di non riuscire più calcolare un'addizione, di non poter più guidare e nemmeno allacciarsi le scarpe, e tante altre cose che prima faceva. E' la sua mente vivissima e volitiva che poco a poco lo sta lasciando. I medici ci hanno detto che c'è poco da fare...
Mia mamma ed io abbiamo prospettive molto diverse sulla sua salute, e questo non ci unisce... ma in questo momento è lei che gli vive accanto ed io sto accettando le sue decisioni perchè non ho i mezzi per affrontare le alternative.

Ho sempre avuto una visione piuttosto disincantata e fatalista della morte, so che prima o poi capiterà ad ognuno di noi. Conoscendo mio papà ed il suo carattere, temo che avremmo affrontato meglio una malattia *dolorosa* piuttosto che una subdola come questa.
Con tutta l'umanità possibile, avrei tanto voluto per il mio papà una vecchiaia diversa.....

A me è bastato vederlo al risveglio da un angioplastica con la parte sinistra immobile (ringrazio il cielo perchè è durato un giorno!) per pensare... non a tutto quello che non avrebbe più fare di vitale... ma al fatto che non avrebbe più potuto guidare e per lui le macchine sono un po' come il cibo...indispensabile! Ti capisco...

Kalimeroxxx ha scritto:oggi mia mamma compie 70 anni ( mi avuto tardi ) è una persona che ha sempre odiato i compelanni, credo mentisse sulla sua età anche all'asilo , ma oggi sono 70 e anche se non li dimostra, anche se sembra una ragazzina, anche se è piena di vita, sta bene, fa mille cose, sono sempre 70 e quest'anno dispiace quasi più a me che a lei che sia il suo compleanno. E' proprio vero la mamma è sempre la mamma anche quando ormai sei grande, ma sapere che lei invecchia fa male scusate magari suona stupido

Suona umano...
anch'io ultimamente mi intristisco quando vedo che mia mamma si dimentica le cose, che mio papà me le ripete 10 volte senza ricordarsi di avermele già dette 20, che evitano di guidare di notte perchè non si sentono sicuri. Sono quegli attimi di consapevolezza, quando ti rendi conto che non sono più solo mamma e papà ma sono anche due persone anziane... In un certo senso mi rendo conto che tendo a ragionare come certi ultranovantenni che alla notizia della scomparsa di uno di 88 dicono "eh ma era vecchio!!"

Però penso anche che almeno sto avendo l'occasione di vederli diventare anziani, di averli ancora con me. E non è poco.

(per fortuna non usano il pc, se leggessero che li definisco anziani mi caccerebbero di casa
)

Federinik ha scritto: Da figlia unica, ti quoto. E da fidanzata di figlio unico, aggiungo: mi angoscia che i nostri eventuali figli non avranno neanche uno zio, io ne ho avuti tanti e hanno reso la mia infanzia giocosa e allegra.

Anche io sto epr uscire di casa e nonstante i miei siano allegri all'idea e pieni di interessi il pensiero di lasciarli mi opprime.

Mercury ti abbraccio forte.

Il maritino ha due fratelli molto più grandi già con figli. Avranno tre cugini, quello che abita vicino ha otto anni (ora), gli altri due hanno una tre anni e l'altro due mesi ma si vedranno poco perchè abitano proprio lontano.

Penso che i tuoi siano contenti che te ne vada perchè sanno che è quello che vuoi e xchè sanno che è naturale.... ma gli lascerai un gran vuoto. Però mica puoi rianere a casa per sempre...

Cla' ha scritto:
(per fortuna non usano il pc, se leggessero che li definisco anziani mi caccerebbero di casa
)

per un'affermazione del genere la mia mi caccerebbe di casa SOLO dopo avermi preso a calci

Mercury un abbraccio.

scheggia75 ha scritto:naturalmente per chi ha ancora i genitori.

Succede anche a voi di pensare che gli anni passano e i propri genitori invecchiano e allora si vorrebbe fermare il tempo....regalare a loro qualche anno dei nostri....non vederli mai invecchiare....non vederli mai morire? Porcaccia miseria....ci penso....e mi viene un nodo alla gola che mi fa male!
Dite che esagero??

certo che è cosi, ma poi si cresce, e si impara ad accettare il dolore che la vita porta con se, purtroppo

Mercury ha scritto:Mia mamma ed io abbiamo prospettive molto diverse sulla sua salute, e questo non ci unisce... ma in questo momento è lei che gli vive accanto ed io sto accettando le sue decisioni perchè non ho i mezzi per affrontare le alternative.

è questa la parte più difficile quando si verificano situazioni simili...... sempre...

allora non sono solo

credo che si cominci a prendere coscienza della cosa quando iniziamo a camminare con i nostri passi, quando ci accorgiamo che la vita è sacrificio...fino ai 20 anni ho vissuto con i miei genitori e quindi si vive sotto una campana protettiva, che non ti fa mancare nulla...a 20 anni sono andato a vivere da solo, allontandomi da casa e ho iniziato ad accorgermi di come gira il mondo, che quello che avevo visto fino ad allora era solo un'anteprima, una situazione dove non era richiesto il mio contributo se non quello di prendere un diploma!

da quando sono andato a vivere da solo il tempo passa + velocemente, 7 anni sono volati, una convivenza, un matrimonio, l'acquisto della prima casa

confrontandoti con la realtà riesci a dar valore a quello che i genitori ti hanno insegnato, e nel mio caso non posso fare altro che ringraziarli e considerarmi fortunato per la famiglia che ho, e nello stesso tempo penso che anche i loro anni passano inesorabili e soffro al pensiero di perderli, per tranquillizarmi penso che mio padre ne ha 61 e mia madre 56 e quindi sono ancora "giovani"...penso a mia nonna paterna che fra un pò compie 101 anni, e spero che abbia trasferito i geni!!

vorrei fare di più per i miei genitori, poter soddisfare i loro desideri, restiturli tutti i sacrifici che hanno fatto per non farmi mancare mai nulla, non mi basta sapere che loro sono felici di avere 2 figli come me e mio fratello, che ringraziano il cielo per questo...

e allora, quando il lavoro permette, io e mia moglie passiamo il week-end dai miei genitori, passando le serate a giocare a pinnacola fino alle 2 di notte, e chiaccherando il pomeriggio dei più svariati argomenti, imparando l'uno dall'altro..come anche a capodanno, ad anni alterni, o le ferie estive....perchè vuoi goderti i genitori, saziarti della loro presenza

Federinik ha scritto:

alessia275 ha scritto:Ma io mi sento solissima sempre e da sempre. Da piccola perchè non avevo nessuno con cui giocare...ai nostri tempi scuola finiva alle 12:30 e il tempo per arrivare alle 8:30 del giorno dopo era lunghissimo, soprattutto l'inverno! Non ti dico che pena la domenica. Poi man mano che crescevo ho sentito la mancanza di qualcuno più grande che mi insegnasse le canzoni o mi facesse conoscere gli attori (ora magari è una stupidaggine!) e qualcun'altro a cui miei potessero rivolgere e loro attenzioni....mai stati ossessivi o oppressivi, ma apprensivi tanto; poi mi sono sentita sola nell'affrontare le loro malattie...e nel dover sempre cercare affetti fuori di casa, poi non avrò mai nipotini, invidio (e ti assicuro che è l'unico tipo di invidia che ho) quelli che vanno a cena con i fratelli e tutte le amiche che dai fratelli/sorelle si fanno accompagnare per scegliere il vestito...e in più ora i miei genitori o avrebbero qualcun'altro ancora per casa o avrebbero già dei nipotini a cui rivolgere le loro attenzioni...invece di stare da soli ad aspettare il mercoledì che ho la lezione di inglese e vado a cena da loro. Io spero di avere dei figli, ancora non ci stiamo nemmeno provando per vari motivi, ma sicuramente o nessuno o più di uno (sempre se arrivano ovviamente)

Da figlia unica, ti quoto. E da fidanzata di figlio unico, aggiungo: mi angoscia che i nostri eventuali figli non avranno neanche uno zio, io ne ho avuti tanti e hanno reso la mia infanzia giocosa e allegra.

Anche io sto epr uscire di casa e nonstante i miei siano allegri all'idea e pieni di interessi il pensiero di lasciarli mi opprime.

Mercury ti abbraccio forte.

Anche io sono figlia unica ma le mie esperienze sono positive, anche se ho il terrore di perdere i miei, la mia paura è nata dopo che è morta la mamma del mio moroso (d'infarto a 62 anni, lui è sceso al mattino per fare colazione e lei era ancora davanti alla tv accasciata. non vi dico lo shock povero!) . Il papaà lui l'aveva perso un anno prima. Comunque la paura c'è e l'anno scorso ho rischiato di perdere mio papà per una embolia polmonare. Poi quest'anno sono andata definitivamente fuori casa (dopo la ristrutturazione) e il distacco un po' l'ho sentito (prima io e il mio moroso andavamo tutte le sere a cena dai miei) e l'hanno sentito anche loro infatti inizialmente andavamo a cena tutti i venerdì e la domenica a pranzo, Ora ci limitiamo solo alla domenica a pranzo (io mi fermi però tutti i giorni da loro a pranzo quindi li vedo sempre). Ad aiutarli è stato anche il cagnolino che hanno preso da un paio d'anni.

Grazie a tutti coloro che mi hanno manifestato affetto e sostegno, siete sempre molto disponibili e calorosi

X Kali... speciali auguroni alla "Jacqueline"

Mercury ha scritto:
X Kali... speciali auguroni alla "Jacqueline"

sarà fatto lotterò duramente per una fettazza di torta DOPPIA