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#91
posso andate ot??

scuola pubblica come insegnante....scuola elementare...piccoli centri....
rimpiango l'insegnante unico
prima dell'arrivo degli stranieri
classi di 20-23 alunni in genere
un paio li tiravi a rimorchio, nel vero senso della parola
un altro paio :shock: :shock: da dover metterti nella loro testa per capire come ragionavano, perchè arrivavano laddove non avresti mai pensato...se non superdotati, certamente molto dotati, anche settorialmente
e ne ho avuti diversi così, per mia fortuna....che chiedevano come fare per fare un passo oltre....e tu glielo potevi far fare il passo oltre, perchè gli altri andavano e i 2-3 ciuchetti li tiravi comunque

molti anni fa sono stata bellamente derisa quando, tutti presi dal problema handicap, affermavo che quelli dotati avevano il diritto di camminare col loro ritmo
lo penso ancora.....con la differenza che ora la scuola si è molto appiattita, purtroppo verso il basso

#92
avrei parecchio da dire a rigardo.

Comunque: ora e sempre pubblica!
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#93
piera-bl ha scritto:





molti anni fa sono stata bellamente derisa quando, tutti presi dal problema handicap, affermavo che quelli dotati avevano il diritto di camminare col loro ritmo
lo penso ancora.....con la differenza che ora la scuola si è molto appiattita, purtroppo verso il basso
metodo montessori?

#94
Non so nulla della situazione bimbi immigrati, ma mi viene da fare questa riflessione:
Mia madre è nata in Belgio (mio nonno era lì a fare il minatore) ed ha cominciato lì le scuole. Sono rientrati in Italia che lei doveva iscriversi in 3a elementare e a scuola volevano farla ripartire dalla prima. Mio nonno è andato a litigare dicendo che la bambina le stecchette le sapeva ben fare! (non so se vi hanno mai raccontato che allora si passavano mesi in prima elementare a fare trattini e palline prima di cominciare a scrivere). Alla fine mio nonno è riuscito a spuntare l'iscrizione almeno alla 2a e mia madre si è ritrovata indietro di un solo anno.
Ora dai vostri post leggo che ci sono bambini, anche alle medie, che non parlano l'italiano per niente... non sarebbe forse il caso di far fare loro un test d'ingresso almeno sulla lingua prima di iscriverli ad una determinata classe?
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#95
Lorena ha scritto: Ora dai vostri post leggo che ci sono bambini, anche alle medie, che non parlano l'italiano per niente... non sarebbe forse il caso di far fare loro un test d'ingresso almeno sulla lingua prima di iscriverli ad una determinata classe?
No, per esempio? :roll:
Puoi fare un test per capirne il livello, ma non per penalizzarli. Dove li metti, poi? In prima, seconda, terza elementare? E quelli delle medie? Fai loro ricominciare il percorso dall'inizio? Per non parlare di superiori, master, università.
Se immersi nel contesto scolastico la lingua si impara in pochissimo tempo.
E nel 2007, nel contesto della comunità europea, oggi che le persone si muovono con più facilità, il problema lingua non deve essere un limite ma un vantaggio per chi ne può parlare più di una. ;)

#96
io sono passata da una scuola ementare italiana (la 3a) ad una scuola internazionale all'estero. era gennaio. Nella nuova scuola si parlava inglese, io zero. Mi hanno messo in una classe normale ma di livello inferiore....con me c'erano anche madrelingua inglesi ma magari un po' tardini....però alcune ore al giorno ero inserita in una classe in cui mi insegnavano specificatamente la lingua. Ho studiato tutto il resto dell'anno ed ho frequentato la scuola estiva per tutta l'estate (sempre solo lingua inglese)....bè a Settembre dell'anno successivo sono stata inserita nella classe di livello normale, ed anche quella superiore! questo grazie al fatto che una volta appresa la lingua le basi che mi avevano dato 2 anni e mezzo di scuola elementare italiana bastavano ed avanzavano per farmi stare anche avanti agli altri......
questo per dire che se studiassero delle soluzioni per ovviare il problema della lingua all'interno delle scuole non farebbero un soldo di danno.
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la nostra casetta
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pass in mp

The Sisterhood of the Calf....37

#97
Inserisco anche la mia esperienza... :wink:

Come avevo anticipato, io ho una carriera scolastica fatta di elementari, medie e liceo scientifico nella stessa scuola, privata.
E di università, sempre privata, qui a Milano.

A parte gli innumerevoli vantaggi già evidenziati da qualcuno nel thread, quello che più mi ricordo della mia esperienza, è stata la costanza di apprendimento e il metodo.
La scuola seguiva un certo filone e questo non cambiava al cambiare dei professori. Nulla era lasciato al caso.
Non avevo compagni figli di papà, nè tantomeno fattoni o cocainomani.
Avevamo tante attività para-scolastiche, oltre che il fondamentale "dopo-scuola" e la mensa per elementari e medie.

Non ho mai fatto un giorno di sciopero/manifestazione in 13 anni, per non parlare di quegli strani concetti di occupazione/autogestione che mi fanno tanto sorridere...

Ho anche la fortuna di poter fare un confronto "familiare", avendo mio fratello cambiato scuola a metà della quarta liceo per andare nel nostro liceo scientifico di zona (non sto a raccontarvi le ragioni).
Ore di ripetizioni obbligatorie altrimenti non avevi la sufficienza a scuola, giornate perse a manifestare non si sa per cosa, professori che cambiavano ogni batter di ciglio, ore di ginnastica da fare in palestre lontane km, e via dicendo...

Nonostante tutto, mio fratello è sopravvissuto e si è anche divertito.

Non credo sia possibile generalizzare, nè in un caso nè nell'altro.
E' tutto troppo soggettivo e dipendente dalle persone per poter fare un discorso a macro livelli.

Chiudo dicendo che, se finanziariamente potrò permettermelo, manderò mia figlia nella stessa scuola che ho frequentato io. :wink:

#98
Steve1973 ha scritto:Non ho mai fatto un giorno di sciopero/manifestazione in 13 anni, per non parlare di quegli strani concetti di occupazione/autogestione che mi fanno tanto sorridere...
Peccato, non sai cosa ti sei perso. ;)

#99
fedelyon ha scritto:
Steve1973 ha scritto:Non ho mai fatto un giorno di sciopero/manifestazione in 13 anni, per non parlare di quegli strani concetti di occupazione/autogestione che mi fanno tanto sorridere...
Peccato, non sai cosa ti sei perso. ;)
E non sai quanto io sia felice di vivere in questa beata ignoranza...

Mi basta lavorare in centro a Milano e sorbirmi orde di "barbari danzanti" spesso sotto il mio ufficio per capire quello che mi sono perso... :wink:

per non parlare del tempo sottratto all'istruzione...

o della prevaricazione della volontà delle persone che invece volevano proseguire normalmente il loro percorso di studi...

#100
Steve1973 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
Steve1973 ha scritto:Non ho mai fatto un giorno di sciopero/manifestazione in 13 anni, per non parlare di quegli strani concetti di occupazione/autogestione che mi fanno tanto sorridere...
Peccato, non sai cosa ti sei perso. ;)
E non sai quanto io sia felice di vivere in questa beata ignoranza...

Mi basta lavorare in centro a Milano e sorbirmi orde di "barbari danzanti" spesso sotto il mio ufficio per capire quello che mi sono perso... :wink:

per non parlare del tempo sottratto all'istruzione...

o della prevaricazione della volontà delle persone che invece volevano proseguire normalmente il loro percorso di studi...
Il tuo punto di vista era prevedibile. ;)
Una frase del tuo post precedente, però, mi ha fatto ritornare alla mente un punto essenziale che, a mio parere, porta la scuola pubblica su un altro livello, il principio della libertà di insegnamento!
Tu stesso dici, infatti:
La scuola seguiva un certo filone e questo non cambiava al cambiare dei professori

#101
fedelyon ha scritto:
Lorena ha scritto: Ora dai vostri post leggo che ci sono bambini, anche alle medie, che non parlano l'italiano per niente... non sarebbe forse il caso di far fare loro un test d'ingresso almeno sulla lingua prima di iscriverli ad una determinata classe?
No, per esempio? :roll:
Puoi fare un test per capirne il livello, ma non per penalizzarli. Dove li metti, poi? In prima, seconda, terza elementare? E quelli delle medie? Fai loro ricominciare il percorso dall'inizio? Per non parlare di superiori, master, università.
Se immersi nel contesto scolastico la lingua si impara in pochissimo tempo.
E nel 2007, nel contesto della comunità europea, oggi che le persone si muovono con più facilità, il problema lingua non deve essere un limite ma un vantaggio per chi ne può parlare più di una. ;)
Ma non so. Verificare se almeno capiscono la lingua un po' anche se non la parlano. A che livello la parlano, se sono in grado di capire le lezioni, ecc. E da qui magari far loro frequentare anche dei corsi specifici per imparare più rapidamente l'italiano, nel pomeriggio. (A parte il fatto che si taglia sempre di più la spesa, figuriamoci se escono i soldi per una cosa del genere...). Esistono le insegnanti di sostegno per i ragazzi portatori di handicap, si potrebbe dar sostegno ai bimbi stranieri.
Non mi sembra giusto che altri bambini imparino più lentamente perchè con loro c'è chi non capisce, non perchè poverino, sia stupido, ma perchè non sa affatto la lingua.
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#103
io tutto pubblico, dall'asilo e vi dirò, mi sono divertita un casino , non erano strutture poi così brutte come sicuramente saranno diventate oggi e soprattutto quando entrava l'insegnante ci si alzava in piedi.
non sono matusalemme, ho solo 30 anni
http://b1.lilypie.com/lpmwp2.png

#104
Steve1973 ha scritto:per non parlare di quegli strani concetti di occupazione/autogestione che mi fanno tanto sorridere...
Le autogestioni/occupazioni non l ho fatte neppure io in un istituto tecnico pubblico... e neppure le condivido... scioperi sì, quando volevano mandarci a fare i doppi turni in un altro istituto perchè il nostro era fatiscente... abiamo fatto un corteo al quale ha partecipato pure il preside... e per miracolo la scuola non era più in pericolo di crollo... avremo rischiato per tutto il resto dell'anno di stare sotto le macerie? :lol:
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