Parlavo con una mia amica, sposata da quest'estate con un capitano dell'esercito.
Suo marito si fa 6 mesi a casa e 6 mesi in missione da qualche parte, ora, per esempio, è in Afghanistan.
Naturalmente il tornaconto economico c'è (anche perchè insomma, non sono in posti proprio tranquilli).

Ho riflettuto sul fatto che io alle volte quasi mi lamento perchè mi sembra di vedere poco il mio moroso, che comunque, bene o male, la sera per per cena è a casa. Poi parlo con lei e tutto a un tratto mi sento quasi un'ingrata a lamentarmi quando io comunque, lo vedo ogni giorno.

Al che mi è sovvenuta questa domanda...senza estremizzare come il caso della mia amica che in effetti è abbastanza limite, vi chiedo:

Potendo scegliere, preferireste avere un compagno/a con un lavoro "normale" (e per normale intendo che alla sera, a dormire, è a casa con voi) oppure un compagno/a che diciamo è a casa 2 mesi si e uno no? (giusto per ipotizzare dei tempi).
Naturalmente con conseguente differenza di stipendio.

Io preferisco un lavoro normale....

siamo abituati a stare insieme tutti i giorni.... non sopporterei un distacco

normale. non mi piace stare sola. mi intristisco. in particolare il pranzo diventa una tragedia.

direi che dipende.
se lui fosse trasferito, che so, per un anno o più fisso in un posto... credo che lo seguirei (ammesso che lo stipendio suo sia "adeguato").
se fosse che 2 mesi è quì e uno va via... e io devo rimanere quì senza di lui no, preferisco che faccia un lavoro normale, con uno stipendio subnormale ma dormire con lui ogni notte

"La vita è ciò che succede mentre stai facendo altro"
Me lo ripeto spesso, tanto per ricordarmi le cose importanti. Oggi è necessario farsi il mazzo per vivere bene, ma ricerco il compromesso, insieme a mio marito. Già l'idea di passare la maggior parte della vita con i miei colleghi anziché con i miei cari mi far stare male....
Figuriamoci se si trattasse di mesi.
Se fosse un caso isoltao, vabbé pazienza, altrimenti no. Preferisco vivere insieme la quotidianità.

Claudia81 ha scritto:direi che dipende.
se lui fosse trasferito, che so, per un anno o più fisso in un posto... credo che lo seguirei (ammesso che lo stipendio suo sia "adeguato").
se fosse che 2 mesi è quì e uno va via... e io devo rimanere quì senza di lui no, preferisco che faccia un lavoro normale, con uno stipendio subnormale ma dormire con lui ogni notte

no, non parlo di possibilità di seguirlo.
parlo di un lavoro per cui si fa, chessò, 15 giorni via, poi torna per un mese, poi riparte per altri 10 giorni, poi torna e riparte di nuovo...dicevo due mesi a casa e uno via per semplificare, ma il concetto più o meno è quello.

oh bhè allora dico che non saprei.
dipende da QUANTO è lo stipendio. da QUANTO lui è motivato a fare questo lavoro. se è un investimento per un futuro più sereno allora potrei sopportare un periodo così... ma farci tutta la vita... credo di no...

Claudia81 ha scritto:se fosse che 2 mesi è quì e uno va via... e io devo rimanere quì senza di lui no, preferisco che faccia un lavoro normale, con uno stipendio subnormale ma dormire con lui ogni notte

*Mà ha scritto:"La vita è ciò che succede mentre stai facendo altro"
Me lo ripeto spesso, tanto per ricordarmi le cose importanti. Oggi è necessario farsi il mazzo per vivere bene, ma ricerco il compromesso, insieme a mio marito. Già l'idea di passare la maggior parte della vita con i miei colleghi anziché con i miei cari mi far stare male....
Figuriamoci se si trattasse di mesi.
Se fosse un caso isoltao, vabbé pazienza, altrimenti no. Preferisco vivere insieme la quotidianità.

Quotissimo.
3 anni fa, quando eravamo ancora fidanzati, Spino è stato per 3 mesi a Gallarate: tornava il venerdì sera, io lo andavo a prendere alla stazione e lo accompagnavo a casa, uscivamo il sabato sera, e per lo più ripartiva già la domenica pomeriggio. Praticamente non lo vedevo mai. Certo, economicamente andava bene, perchè a Gallarate era completamente spesato e in più aveva gli extra per la trasferta, però il pensiero di tutta la vita così... No, grazie.

più che altro...non voglio generalizzare, ma facendo mente locale di tutti quelli che conosco che hanno un lavoro che li porta a stare spesso e molto lontani da casa...bè...non c'è n'è uno che ha ancora un matrimonio o una vita di coppia o una famiglia.

lalu ha scritto:più che altro...non voglio generalizzare, ma facendo mente locale di tutti quelli che conosco che hanno un lavoro che li porta a stare spesso e molto lontani da casa...bè...non c'è n'è uno che ha ancora un matrimonio o una vita di coppia o una famiglia.

triste a dirsi ma è vero quindi spero tanto che la tua amica abbia fatto una scelta consapevole...
Per quanto riguarda me, no, non mi peserebbe se il mio compagno stesse via per dei mesi... certo non sarebbe una festa, ma io sono una persona abituata ad arrangiarsi da sola per tutto quindi al dilà della nostalgia o della mancanza affettiva non mi sentirei "in difficoltà" nella mia vita quotidiana.

Comunque non ti credere... anche gli ometti che stanno fuori casa per periodi così lunghi soffrono la lontananza

Secondo me è molto più dura lavorare lontano tutti i giorni e vedersi solo il weekend.
Se si tratta di spostamenti un po' più lunghi, ma più rarefatti, non è un gran problema. Lo farei io per prima e non mi dispiacerebbe se lo facesse il mio compagno.
Certo, almeno le date dovrebbero coincidere.

casimira ha scritto:normale. non mi piace stare sola. mi intristisco. in particolare il pranzo diventa una tragedia.

idem come Casi, siamo abituati da 11 anni a stare sempre insieme nn riuscirei a sopportare questa distanza,pensate un'pò che stamattina mio marito è partito per Barcellona x una settimana di lavoro, io ora mi stò preparando prendo Mascha e ce ne andiamo da mia madre almeno ci facciamo un'pò di compagnia a vicenda

il mio ragazzo è via quasi sempre durante la settimana e rientra il week end..per ora non mi lamento non vivendo insieme...non so se in futuro potrebbe pesarmi, ormai sono abituata a questi suoi "ritmi".

certo che un mese o piu' di distacco è un po' diverso, però credo sia solo un fatto di abitudine e poi se c'è il riscontro economico...

quasi quasi lo mando via un paio di mesi e mi faccio mandare il "conto" a casa

il tessoro ha già fatto la sua scelta...tempo fa...
lavoro meno gratificante (vabbè utlimamnte decisamente troppomeno ), stipendio normale...ma alle 17.25 suona il campanello di casa
per me, abituata a tutta una vita con il babbo che tornava sì tutte le sere..ma alle 21, 21.30...è una cosa stranissima...lo ammetto, a volte mi vien da dire: uhmammaègiàqua e io che volevo stare ancora qui a fare un caxxo)

Il mio moroso ha lavorato a Milano per circa un anno e mezzo...tornava nei weekend...era sempre stanco morto e di cattivo umore...
Certo, adesso che ha cambiato lavoro ed è sempre a casa sono più contenta (molto! )...e lui è più sereno e rilassato...

...però...ecco ogni tanto...ma solo un paio di volte l'anno...mi piacerebbe tornare indietro a quando lui non c'era e io avevo tutto il tempo di fare le mie cose senza dover correre per fare la spesa o preparare da mangiare o andare in lavanderia o fare questo e fare quello...

ma non tornerei MAI indietro DAVVERO!!!