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#31
ci penso sempre a questo "problema"......
io non riesco a stare a casa,,,mi deprimo e mi innervosisco.....diventerei una bisbetica casalinga disperata 8)
Alcune delle persone che conosco che si sono sposate o hanno figli non lavorano....e questo non lo capisco! Il lavoro nobilita.....e poi sai che goduria permettersi di invitare il tuo uomo in ristorante extralusso a spese proprie! :lol:
Quando avrò dei figli penso che il mio pensiero attuale non cambierà di molto. Stare a casa e prendersi cura al 100% dei figli è una grande responsabilità che forse disimpegna un po il papà..... :roll:
E' giusto che entrambi i genitori lavorino, che abbiano vite lavorative proprie e che dedichino le stesse attenzioni ai figli.
Penso sia importante la qualità del tempo che si dedica.....e non la quantità. Solo una madre soddisfatta della propria vita può offrire ai figli una qualità migliore di vita. Ci saranno gli asili nidi, le scuole materne....in qualche vecchio libro di un famoso pedagogo avevo letto che è anche costruttivo spendere l'intero stipendio per pagare la retta dell'asilo se il lavoro della madre la rende libera e felice!

#32
kafkaa ha scritto:ci penso sempre a questo "problema"......
io non riesco a stare a casa,,,mi deprimo e mi innervosisco.....diventerei una bisbetica casalinga disperata 8)
Alcune delle persone che conosco che si sono sposate o hanno figli non lavorano....e questo non lo capisco! Il lavoro nobilita.....e poi sai che goduria permettersi di invitare il tuo uomo in ristorante extralusso a spese proprie! :lol:
Quando avrò dei figli penso che il mio pensiero attuale non cambierà di molto. Stare a casa e prendersi cura al 100% dei figli è una grande responsabilità che forse disimpegna un po il papà..... :roll:
E' giusto che entrambi i genitori lavorino, che abbiano vite lavorative proprie e che dedichino le stesse attenzioni ai figli.
Penso sia importante la qualità del tempo che si dedica.....e non la quantità. Solo una madre soddisfatta della propria vita può offrire ai figli una qualità migliore di vita. Ci saranno gli asili nidi, le scuole materne....in qualche vecchio libro di un famoso pedagogo avevo letto che è anche costruttivo spendere l'intero stipendio per pagare la retta dell'asilo se il lavoro della madre la rende libera e felice!
e dove sta scritto che una madre che non lavrora non è soddisfatta della propria vita? :roll:
io lavoro ma non sono per niente soddisfatta e purtroppo possibilità di miglioramenti non ne ho. quindi sarei una madre lavoratrice e frustrata. :?
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#33
fedelyon ha scritto:
Claudia81 ha scritto:perchè secondo te ambizioni, conoscenze e passioni si passano solo se la madre lavora? :roll:
No, ma ti assicuro che è molto diverso parlare con una donna cinquantenne che ha sempre lavorato, piuttosto che una che non l'ha mai fatto.
Ecco, è qui che non troveremo mai un punto di incontro.
Non ritengo che una donna che ha tirato su dei figli e portato avanti una casa e una famiglia fino 50 anni abbia lavorato meno di una che oltre a quello ha fatto anche l'operaia in catena di montaggio o la top manager. L'operaia/manager avrà seguito casa e figli in modo diverso. Diverso, non migliore o peggiore: l'importante è che stia bene a ciascuna di loro.

Io sinceramente in questo momento continuo a lavorare solo perché mi sentirei in colpa a farmi mantenere visto che figli da seguire non ne abbiamo e per ora la casa non mi da eccessivamente da fare. Ma se domani vincessi a Chi vuol essere milionario avrei già pronta la lettera di dimissioni (ho fatto il conto, 800.000 euro sono sufficienti 8) ).

#34
fedelyon ha scritto: No, ma ti assicuro che è molto diverso parlare con una donna cinquantenne che ha sempre lavorato, piuttosto che una che non l'ha mai fatto.
infatti parlare con mia madre che non ha lavorato da quando sono nata io è molto più interessante che parlare con mia zia che lavora 12 ore al giorno e si capisce sempre che tu sei una perdita di tempo perchè sta con te piuttosto che stare al lavoro....

Non è detto che con una casalinga non si possano fare discorsi interessanti se comunque è una persona intelligente...vabbeh, però io penso che uno non è il lavoro che fa, magari gli altri la pensano diversamente...
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasetta13 PW: pititta78
ecco la mia città: http://pitittaville.miniville.fr/

#35
Se il secondo stipendio è necessario per la sopravvivenza c'è poco da discutere, visto che non si può farne a meno.

Se il secondo stipendio non è vitale, penso anch'io che sia inutile generalizzare: c'è chi può sentirsi pienamente realizzata e serena anche senza lavorare, c'è chi sente la necessità di avere qualcosa di suo al di fuori della famiglia, c'è chi non vuole dipendere economicamente dal marito e soprattutto non vuole rischiare di fare la fame se un giorno il marito se ne scappa con la segretaria :wink:
Sono scelte personali e l'unica cosa importante è che i figli vengano al primo posto nelle priorità del tempo libero.
Io ho sempre lavorato a tempo pieno (per un certo periodo anche con un orario molto impegnativo :evil: ), ma nel mio tempo libero sono stata sempre a disposizione di mia figlia. Facendo i salti mortali sono riuscita a farle fare le attività extra-scolastiche che preferiva.
L'importante è non addossare ai nonni (o parenti vari) il peso delle proprie scelte; questo a mio parere non è corretto. Se si fa una scelta bisogna poi gestirsela con le proprie forze e le proprie risorse economiche.

Anche se i soldi non danno la felicità, va considerato che uno stipendio in più può permettere anche di dare ai figli molte più opportunità, in termini di sport ed attività extrascolastiche, scelta della scuola, viaggi, vacanze studio etc etc etc. Sono esperienze che arricchiscono molto il loro bagaglio culturale ed il loro processo di crescita.

Penny

#36
che bello questo topic! penso che se ne potrebbe parlare in eterno! e questo perchè - come alcune di voi hanno detto - non c'è una risposta valida per tutte. dipende da come si è...
io personalmente sono rientrata al lavoro quando il mio cucciolo aveva quattro mesi, e davvero non ce la facevo più a stare a casa, stavo scivolando nella depressione... adesso che lavoro (per ora 6 ore, ma con il viaggio e la pausa pranzo esco alle 7.30 e rientro alle 16.30) sto molto meglio, e di conseguenza il tempo che passo con mio figlio è migliore perchè io mi sento meglio.
se una donna si sente realizzata nella dimensione casalinga - e se può permetterselo economicamente - perchè no? ma per alcune di noi non è così
album casetta w_i_p:
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... ucina.html psw: mp

commenti: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... sc&start=0

#37
Penny01 ha scritto:Se il secondo stipendio è necessario per la sopravvivenza c'è poco da discutere, visto che non si può farne a meno.

Se il secondo stipendio non è vitale, penso anch'io che sia inutile generalizzare: c'è chi può sentirsi pienamente realizzata e serena anche senza lavorare, c'è chi sente la necessità di avere qualcosa di suo al di fuori della famiglia, c'è chi non vuole dipendere economicamente dal marito e soprattutto non vuole rischiare di fare la fame se un giorno il marito se ne scappa con la segretaria :wink:
Sono scelte personali e l'unica cosa importante è che i figli vengano al primo posto nelle priorità del tempo libero.
Io ho sempre lavorato a tempo pieno (per un certo periodo anche con un orario molto impegnativo :evil: ), ma nel mio tempo libero sono stata sempre a disposizione di mia figlia. Facendo i salti mortali sono riuscita a farle fare le attività extra-scolastiche che preferiva.
L'importante è non addossare ai nonni (o parenti vari) il peso delle proprie scelte; questo a mio parere non è corretto. Se si fa una scelta bisogna poi gestirsela con le proprie forze e le proprie risorse economiche.

Anche se i soldi non danno la felicità, va considerato che uno stipendio in più può permettere anche di dare ai figli molte più opportunità, in termini di sport ed attività extrascolastiche, scelta della scuola, viaggi, vacanze studio etc etc etc. Sono esperienze che arricchiscono molto il loro bagaglio culturale ed il loro processo di crescita.

Penny
Quoto quasi tutto.
E' il mio pensiero, a parte il discorso sui nonni che invece ritengo possano essere una componente importante della formazione/crescita dei figli. Ovviamente senza che questa sia una scelta imposta o forzata... :wink:

#38
Faccio un lavoro che mi stressa e spesso mi fa sentire demotivata.
Se dovessi avere dei figli credo che cercherei di stare a casa per un tempo adeguato... un annetto...
poi magari coglierei la palla al balzo per cercare qualcosa di meglio.
ho la necessità di avere un conto mio, spese mie da non dover giustificare, il senso di utilità...
la scusa per non dover fare i lavori di casa... 8)

però sono supposizioni, magari nel momento in cui avrò un figlio tutte queste necessità passeranno in secondo piano...
colazione da Tiffany

#39
se avessi figli e me lo potessi permettere io starei a casa. ma è una visione utopistica...
comuqnue rimanendo nei sogni...io non ho ambizioni professionali, e sono già consapevole fin da ora che se dovessi avere dei figli dovrei sperare che i genitori di lui possano aiutarci i miei no di certo, quindi avrei costantemente bisogno di babysitter... il che mi farebeb presupporre una convenienza a stare a casa.
inoltre da figlia di lavoratori entrambi senza orario, sarò cresciuta molto indipendente, ma anche molto sola, abituata a far sì sempre da sola, ma proprio perchè non avevo mai qualcuno a cui chiedere su cui appoggiarmi eccetra... ecco questo ai miei figli lo eviterei.
poi se avessi la botta di qlo e trovare un part-time.... :wink:
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#40
Sono in maternità, sevo rientrare a fine febbraio, quando al bimba avrà 3 mesi. Ci sono 4 nonni che fanno a cazzotti per tenerla con loro, ma io vorrei avere ancora un po' di mesi da passare a tempo pieno con lei. Ma non posso farlo, il secondo stipendio serve e con il congedo parentale danno solo il 30%... forse lo prenderò per un mese... di certo prenderò le due ore "di allattamento" per tutto il tempo possibile chiedendo al mio datore di lavoro di poter fare 5 ore al giorno per 6 giorni, in modo da non avere spezzettamenti scomodi.
Poi... mi farò i conti e vedrò se potrò chiedere un part time a 6 ore (non so di quanto si abbassa lo stipendio).
Se un solo stipendio fosse sufficiente, penso che chiederei un part time a 4 ore... non credo potrei stare senza lavorare.
Certo attività da fare ce ne sarebbero tante (palestra, corsi, rimettermi a studiare)... ma allora lo stipendio del marito non dovrebbe essere sufficiente, ma più che sufficiente! :lol:
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#41
Cla' ha scritto:
fedelyon ha scritto:
Claudia81 ha scritto:perchè secondo te ambizioni, conoscenze e passioni si passano solo se la madre lavora? :roll:
No, ma ti assicuro che è molto diverso parlare con una donna cinquantenne che ha sempre lavorato, piuttosto che una che non l'ha mai fatto.
Ecco, è qui che non troveremo mai un punto di incontro.
Non ritengo che una donna che ha tirato su dei figli e portato avanti una casa e una famiglia fino 50 anni abbia lavorato meno di una che oltre a quello ha fatto anche l'operaia in catena di montaggio o la top manager. L'operaia/manager avrà seguito casa e figli in modo diverso. Diverso, non migliore o peggiore: l'importante è che stia bene a ciascuna di loro.

Io sinceramente in questo momento continuo a lavorare solo perché mi sentirei in colpa a farmi mantenere visto che figli da seguire non ne abbiamo e per ora la casa non mi da eccessivamente da fare. Ma se domani vincessi a Chi vuol essere milionario avrei già pronta la lettera di dimissioni (ho fatto il conto, 800.000 euro sono sufficienti 8) ).
Onestamente non penso che fare la casalinga sia un lavoro. Come non lo è essere madre.
Poi, che chi sta a casa non sta tutto il giorno con le braccia conserte, credo sia il minimo.

#43
kafkaa ha scritto:ci penso sempre a questo "problema"......
io non riesco a stare a casa,,,mi deprimo e mi innervosisco.....diventerei una bisbetica casalinga disperata 8)
Alcune delle persone che conosco che si sono sposate o hanno figli non lavorano....e questo non lo capisco! Il lavoro nobilita.....e poi sai che goduria permettersi di invitare il tuo uomo in ristorante extralusso a spese proprie! :lol:
Quando avrò dei figli penso che il mio pensiero attuale non cambierà di molto. Stare a casa e prendersi cura al 100% dei figli è una grande responsabilità che forse disimpegna un po il papà..... :roll:
E' giusto che entrambi i genitori lavorino, che abbiano vite lavorative proprie e che dedichino le stesse attenzioni ai figli.
Penso sia importante la qualità del tempo che si dedica.....e non la quantità. Solo una madre soddisfatta della propria vita può offrire ai figli una qualità migliore di vita. Ci saranno gli asili nidi, le scuole materne....in qualche vecchio libro di un famoso pedagogo avevo letto che è anche costruttivo spendere l'intero stipendio per pagare la retta dell'asilo se il lavoro della madre la rende libera e felice!
Quoto tutto! ;)

#44
moon ha scritto:
Lorena ha scritto:Sono in maternità, sevo rientrare a fine febbraio, quando al bimba avrà 3 mesi.
ciao Lorena
pensi che riuscirai a organizzarti con lavoro e allattamento?
io ho fatto di quelle corse in macchina le prime settimane pur di non interrompere :) ....
Purtroppo io non allatto... :cry:
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#45
fedelyon ha scritto: Onestamente non penso che fare la casalinga sia un lavoro. Come non lo è essere madre.
e perchè no? perchè non hai un contratto di lavoro? perchè non sei stipendiata?
non ci metti forse impegno e fatica? non pensi che la tua visione delle cose sia un po' ristretta al tuo modo di pensare? voglio dire ci sono anche altre realtà eh... :roll: :oops:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA