Inviato: 21/01/08 11:26
Dopo un week end passato a ripetere al mio compagno
"ma allora se arriva il bimbo io sto a casa... tu sei d'accordo VERO? non mi rinfaccerai niente veroooooo???????????" torno in uff e do un'occhiata al forum...
e il pensiero e' sempre lo stesso... le donne che lavorano pensano delle donne che stanno a casa che sono delle DEFICIENTI...
che non pensano al futuro, che vogliono solo sfruttare il marito, nessuna responsabilita', nessuna aspirazione...
...mamma mia che brutta persona mi preparo a diventare...
ho lasciato l'universita' perche' preferivo lavorare (credo di lavorare da sempre...), ho cambiato diversi lavori non per trovare quello dei miei sogni ma perche' succedeva... e ora ho un buon lavoro (intendo pagato bene... ma un po' ripetitivo)
da sempre ho sognato di vivere a Desenzano e alla fine ci sono riuscita!
(facendo "carriera" per non essere obbligata alla timbratura e avere un orario + elastico...)
ma non sono ambiziosa e non sono nemmeno una casalinga modello (pulisco poco e cucino ancora meno...)
insomma la casa l'abbiamo e senza mutuo, 2 conti separati (e io con + risparmi di lui!!!), 2 famiglie benestanti alle spalle eppure ho il terrore di pentirmi per la mia scelta.
Quello che mi spaventa e'... e se il mio compagno mi lascia?...
e' 12 anni che stiamo assieme e ancora non riesco a fidarmi completamente... eppure decido di fare un figlio con lui... insomma rischio e mettiamo su famiglia assieme e non riesco ad affidarmi totalmente a lui?
questo e' triste... e' triste non riuscire a credere che sara' per sempre...
e per la mia autostima e' anche triste rendersi conto che ci saranno donne come quelle del forum che quando mi presentero' come sempl. mamma mi etichetteranno come una stupida...
mentre ora presentando un mio biglietto da visita magari mi guarderebbero in maniera diversa...
insomma per voi una persona conta solo se lavora (e alcune guardano anche il tipo di lavoro...)
questo lo pensavo anch'io a 19 anni quando avevo perso un lavoro e mi sentivo una fallita... ora a 35 credo che una persona sia qualcosa di + di quello che e' indicato sul biglietto da visita.
p.s. chi non puo' permetterselo e' ovvio che debba lavorare... io parlo sempre di "potendoselo permettere..."
2p.s. io sono viziata e i miei hanno sempre lavorato tantissimo... essere buoni genitori non dipende dal lavorare o meno... (ah, i miei cmq sono stati buonissimi genitori nonostante i sensi di colpa che hanno dovuto superare!)
"ma allora se arriva il bimbo io sto a casa... tu sei d'accordo VERO? non mi rinfaccerai niente veroooooo???????????" torno in uff e do un'occhiata al forum...
e il pensiero e' sempre lo stesso... le donne che lavorano pensano delle donne che stanno a casa che sono delle DEFICIENTI...
che non pensano al futuro, che vogliono solo sfruttare il marito, nessuna responsabilita', nessuna aspirazione...
...mamma mia che brutta persona mi preparo a diventare...
ho lasciato l'universita' perche' preferivo lavorare (credo di lavorare da sempre...), ho cambiato diversi lavori non per trovare quello dei miei sogni ma perche' succedeva... e ora ho un buon lavoro (intendo pagato bene... ma un po' ripetitivo)
da sempre ho sognato di vivere a Desenzano e alla fine ci sono riuscita!
(facendo "carriera" per non essere obbligata alla timbratura e avere un orario + elastico...)
ma non sono ambiziosa e non sono nemmeno una casalinga modello (pulisco poco e cucino ancora meno...)
insomma la casa l'abbiamo e senza mutuo, 2 conti separati (e io con + risparmi di lui!!!), 2 famiglie benestanti alle spalle eppure ho il terrore di pentirmi per la mia scelta.
Quello che mi spaventa e'... e se il mio compagno mi lascia?...
e' 12 anni che stiamo assieme e ancora non riesco a fidarmi completamente... eppure decido di fare un figlio con lui... insomma rischio e mettiamo su famiglia assieme e non riesco ad affidarmi totalmente a lui?
questo e' triste... e' triste non riuscire a credere che sara' per sempre...
e per la mia autostima e' anche triste rendersi conto che ci saranno donne come quelle del forum che quando mi presentero' come sempl. mamma mi etichetteranno come una stupida...
mentre ora presentando un mio biglietto da visita magari mi guarderebbero in maniera diversa...
insomma per voi una persona conta solo se lavora (e alcune guardano anche il tipo di lavoro...)
questo lo pensavo anch'io a 19 anni quando avevo perso un lavoro e mi sentivo una fallita... ora a 35 credo che una persona sia qualcosa di + di quello che e' indicato sul biglietto da visita.
p.s. chi non puo' permetterselo e' ovvio che debba lavorare... io parlo sempre di "potendoselo permettere..."
2p.s. io sono viziata e i miei hanno sempre lavorato tantissimo... essere buoni genitori non dipende dal lavorare o meno... (ah, i miei cmq sono stati buonissimi genitori nonostante i sensi di colpa che hanno dovuto superare!)