33 anni vergine
Inviato: 05/02/08 19:31
Trattasi di un mio amico, anzi, più precisamente di un amico di vecchia data del mio ragazzo diventato poi amico comune.
Figlio unico di genitori separati, è cresciuto e vissuto fino a qualche anno fa con la mamma (che è mancata da poco) e due zie, una single e un'altra separata, però come dicevo da qualche anno vive solo.
E' un bravo ragazzo con un lavoro fisso...non è bello ma nemmeno inguardabile, insomma, un ragazzo come tanti.
Non l'abbiamo mai visto con una ragazza...e fin qui...non è nè il primo nè l'ultimo.
Anni fa era il classico tipo da frasi come "a quella lì farei così, a quella là farei cosà..."
Però erano solo parole, dette in presenza di noi amici e basta. Mai l'abbiamo visto tentare un approccio.
Se qualche ragazza (poche in verità) mostrava anche un lontano interesse nei suoi confronti si chiudeva a riccio, infatti noi scherzando continuavamo a dirgli di smetterla di fare il timido e lanciarsi una buona volta. Niente.
Fatto sta che un giorno, forse perchè era un po' triste, forse perchè era in vena di confidenze...ci ha detto che è vergine.
Noi siamo rimasti un po' stupiti.
Soprattutto perchè quando ci ha detto questa cosa si è capito chiaramente che per lui questo è diventato un "problema" o perlomeno, una specie di scoglio, anche se a parole cerca di sminuire si percepiva bene il suo disagio.
Io non so...secondo voi perchè ci ha detto una cosa del genere? E' un sottinteso messaggio di aiuto? Che altro?
Lungi da me il volermi improvvisare psicologa, però una confidenza del genere è un pochino spiazzante.
Lavora in un ambiente dove le donne non mancano, di tutte le età, libere e non, non è a lavorare in un ufficio con colleghi uomini e basta per intenderci.
Per cui mi domando...dite che c'è un modo per "aiutarlo" o meglio che ci facciamo gli affari nostri?
Dico "aiutarlo" perchè ribadisco che la netta sensazione che ho avuto è che per lui questa cosa è fonte di malessere.
Ah...se a qualcuno venisse il dubbio, non è assolutamente gay.
Figlio unico di genitori separati, è cresciuto e vissuto fino a qualche anno fa con la mamma (che è mancata da poco) e due zie, una single e un'altra separata, però come dicevo da qualche anno vive solo.
E' un bravo ragazzo con un lavoro fisso...non è bello ma nemmeno inguardabile, insomma, un ragazzo come tanti.
Non l'abbiamo mai visto con una ragazza...e fin qui...non è nè il primo nè l'ultimo.
Anni fa era il classico tipo da frasi come "a quella lì farei così, a quella là farei cosà..."
Però erano solo parole, dette in presenza di noi amici e basta. Mai l'abbiamo visto tentare un approccio.
Se qualche ragazza (poche in verità) mostrava anche un lontano interesse nei suoi confronti si chiudeva a riccio, infatti noi scherzando continuavamo a dirgli di smetterla di fare il timido e lanciarsi una buona volta. Niente.
Fatto sta che un giorno, forse perchè era un po' triste, forse perchè era in vena di confidenze...ci ha detto che è vergine.
Noi siamo rimasti un po' stupiti.
Soprattutto perchè quando ci ha detto questa cosa si è capito chiaramente che per lui questo è diventato un "problema" o perlomeno, una specie di scoglio, anche se a parole cerca di sminuire si percepiva bene il suo disagio.
Io non so...secondo voi perchè ci ha detto una cosa del genere? E' un sottinteso messaggio di aiuto? Che altro?
Lungi da me il volermi improvvisare psicologa, però una confidenza del genere è un pochino spiazzante.
Lavora in un ambiente dove le donne non mancano, di tutte le età, libere e non, non è a lavorare in un ufficio con colleghi uomini e basta per intenderci.
Per cui mi domando...dite che c'è un modo per "aiutarlo" o meglio che ci facciamo gli affari nostri?
Dico "aiutarlo" perchè ribadisco che la netta sensazione che ho avuto è che per lui questa cosa è fonte di malessere.
Ah...se a qualcuno venisse il dubbio, non è assolutamente gay.