Lestat ha scritto:E' il modello che vorrebbe anche Berlusconi in Italia, no?
il problema è che in Italia non abbiamo la mentalità idonea a questo tipo di lavoro.
siamo in un momento di transizione dove l'impresa "avrebbe" bisogno di una maggiore elasticità nei rapporti, mentre il lavoratore "avrebbe" bisono di una maggiore sicurezza lavorativa.
Ho messo i due "avrebbe" tra virgolette perchè, si sa, l'Italia è il paese dei furbi, quindi il datore di lavoro anzhichè sfruttare le maggiori opportunità offerte dal lavoro non fisso, pensa invece a sfruttare la situazione per un maggiore tornaconto economico inchiappettando il lavoratore, il quale, da parte sua, sentendosi inchiappettato cerca a sua volta di proteggersi le chiappe, mettendo radici appena gliene viene offerta la possibilità...
In teoria (e ribadisco IN TEORIA) questo tipo di contratto lavorativo (all'americana, per intenderci) potrebbe portare giovamento a entrambe le parti: essendoci una maggiore turnazione, l'impresa non è costretta ad accollarsi costi non necessari (in un momento di flessione del mercato può eliminare personale senza perdere competitività) ed il lavoratore ha più possibilità di trovare huovi posti, perchè se l'assunzione e il licenziamento vengono facilitati, è vero che si viene licenziati più facilmente ma è anche più semplice trovare lavoro...
questo faciliterebbe la vita alle aziende, ai lavoratori non specializzati ed aumenterebbe il riconoscimento dei lalvoratori specializzati.
questo IN TEORIA perchè, ad esempio negli Stati Uniti, i lavoratori di solito viaggiano da un capo al'altro del Paese per un posto di lavoro, sono dinamici e flessibili e le imprese (a certi livelli, ovviamente) offrono oltre allo stipendio dei benefit specifici, come l'aereo per tornare a casa nei week end o una sistemazione nella nuova città.
In Italia questo non potrebbe mai accadere perchè noi abbiamo la mentalità (molto più positiva, secondo me) del lavoro fisso e nella città di residenza. Noi acquistiamo la casa (cosa che non viene fatta da nessun'altra parte del mondo, ai nostri livelli), ci "sistemiamo" vicino ai genitori, ci sposiamo con la ragazza dello stesso paese...
insomma, l'importazione di un modello non corrispondente ai nostri canoni di vita provoca inoddisfazione da tutte le parti, senza migliorare minimamente la situazione dell'impresa e del lavoratore....