Bizzy ha scritto:Leo è sempre stato un dormiglione, fino a quasi i 2 anni faceva riposino mattina e pomeriggio, sommando le ore si andava dalle 3 alle 4 ore abbondanti e poi nanna dalle 21 alle 7 (queste ultime cifre potrei averle inventate perchè non mi ricordo, però dormiva tutta notte).
Giacomo invece, come ho già avuto modo di dire, è uno spaccamaroni, fa il riposino di 1, 5 ore la mattina, invece il pomeriggio fa più fatica, magari se ne sta mezz'ora nel lettino a rilassarsi ma non dorme, altre volte dorme sempre 1,5/2 ore ma altre volte non ne vuole sapere, poi crolla in macchina. La mattina alle 5.30/6 si "sveglia" frignando, si beve il latte con gli occhi chiusi e poi si riappisola!

Martina come Leo, peccato che le nanne giornaliere dall'anno in su le faceva solo dai nonni
fino all'anno però era praticamente in letargo, mangiava, giocava un po e poi namma fino all'ora della palla successiva
Il sonnellino pomeridiano lo faceva tutt'ora, ma l'ha perso con la scuola.... ma in compenso alle 20.30/21.00 crolla come una pera cotta

È normale lo so!
Molto probabilmente si annoia, lo penso da mesi perchè non sta mai fermo, perchè è curioso, perchè osserva tutto.
Non lo vedo come un neonato pappa e ciccia.
Forse ha bisogno di stimoli.
Io ci provo a intrattenerlo, se gli va partecipa altre volte si stufa.
Provo tutto, la sdraietta, il box, a terra con le coperte....
Dura poco.
Ok non sono dotata di tanta pazienza, ma se sei così ora da grande?!

Il dormire poco di giorno mi va bene!

Lightblue ha scritto: Ok non sono dotata di tanta pazienza, ma se sei così ora da grande?!

Il dormire poco di giorno mi va bene!

Da grande ci sarà la scuola a distrarlo e dargli input, poi diventerà più interattivo e ti dirà cosa vuole fare...
l'altro lato della medaglia è che ogni cosa che vedrà fare o sentirà sarà uno stimolo da seguire...

ela78 ha scritto: Ho comunque preferito da subito alternare il vaccino a quello di riso o di mandorle per abituarla al gusto ed avere un'alternativa in caso di dissenteria o forte catarro (casi in cui la pediatra per prima consiglia la sospensione del latte vaccino).
a

Per quale motivo è sconsigliato latte vaccino in caso di catarro?

Lante sono la prima scettica per eccellenza
però lo ammetto quando proprio piena (non lieve raffreddore sia chiaro) ho notato che eliminado il latte vaccino (non riesco a togliere tuttii latticini, sorry) cala drasticamente il muco e lo risolvo prima
ora ci sono voci contrastanti sull'argomento... la pediatra mi ha detto... provi e poi mi dica.

Ripeto solo in casi estremi

mentre fisso in caso di dissenteria o gastrointestinale in genere

Light hai provato coi libri?
Come sai, è normale che un bimbo si stufi dopo 10 min di qualsiasi cosa o gioco
Flavio è sempre stato un uragano pure da neonato. Una cosa che lo interessava più di altri era appunto sfogliare e leggere librini. E tuttora quando ho voglia/bisogno di tenerlo tranquillo un po' gli propongo un bel libro!
Spesso è lui che chiede di leggergliene, e prima della nanna è ormai un rituale.

Anche io come Ela elimino i latticini in caso di raffreddore/catarro.

Il che significa eliminare solo il latte, perche' il formaggio non e' possibile. E che stiamo usando praticamente solo latte di avena da due mesi.

Stando a questo studio pare che non ci sia relazione alcuna fra latte e muco

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2154152

elicita ha scritto:Stando a questo studio pare che non ci sia relazione alcuna fra latte e muco

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2154152

Quando ho chiesto un parere a questo proposito alla nostra pediatra, mi ha guardata come se stessi parlando di... Omeopatia quindi non mi sono più posta il problema, se c'è muco, si fanno i lavaggi.

qui invece si....

http://www.prodecopharma.com/news/magaz ... ?idNews=22


riporto un estratto!

LATTE E LATTICINI: FATTORI ALIMENTARI CHE AGGRAVANO L’ECCESSIVA PRODUZIONE DI MUCO
La modificazione reologica del muco delle vie aeree e il conseguente sviluppo di infiammazione, irritazione e dell’aumentata facilità alle infezioni è in relazione non solo con fattori esterni, ossia con la natura dell’aria inspirata, ma può essere anche favorita da elementi legati allo stile di vita, apparentemente senza collegamento alcuno con l’apparato respiratorio. Ci riferiamo in particolare all’alimentazione, soprattutto all’assunzione di cibi che, per la loro natura intrinseca e/o per la reazione che innescano nell’organismo, possono essere definiti “produttori di muco”. È ormai più che dimostrato che le mucose dell’organismo sono in costante comunicazione tra di loro; pertanto ciò che incide sull’una si riflette anche sulle altre. In particolare, la stretta relazione tra le mucose intestinale e respiratoria spiega la ragione per cui l’assunzione di alimenti che creano congestione e infiammazione intestinale si traduce anche nella difficoltà della mucosa respiratoria di assolvere al suo ruolo di drenaggio-pulizia delle vie aeree, con il conseguente accumulo di secrezioni che, in condizioni favorevoli, possono diventare terreno fertile per le proliferazioni microbiche. Sempre più evidenze cliniche dimostrano che l’assunzione di un alimento in particolare, il latte (e tutti i suoi derivati) si traduce nella tendenza a sviluppare secrezioni viscose in eccesso a livello della mucosa delle vie aeree. Latte e latticini sono veri “produttori di muco”, come evidenziato anche dall’autore Lorenzo Acerra nella sua ultima pubblicazione “Il mal di latte”, Macro Edizioni, di cui consigliamo vivamente la lettura. Latte e derivati sono alimenti da escludere dalla dieta dei bambini (ma non solo, anche degli adulti) che soffrono di problematiche respiratorie, soprattutto se croniche e recidivanti. Eliminare latte e latticini è dunque un passo importantissimo per evitare l’eccessiva produzione di muco e le affezioni respiratorie che ne conseguono.
Inoltre, per accelerare la risoluzione delle affezioni respiratorie, la natura può essere di grande aiuto, in primis grazie alle straordinarie proprietà dell’Estratto di semi di Pompelmo.

Bo era per capire,non l avevo mai sentita questa correlazione latte muco
più che altro perché lei non beve tanto latte
solo un pò al mattino
ma quando è raffreddata invece me lo chiede anche la sera
e pensando che una cosa calda possa aiutarla glielo do così approfitto e le metto anche il miele

e il vecchio rimedio della nonna di bere latte e miele caldo prima di andare a letto me lo distruggete così?

loremir77 ha scritto:e il vecchio rimedio della nonna di bere latte e miele caldo prima di andare a letto me lo distruggete così?

ho pensato la stessa cosa!

loremir77 ha scritto:e il vecchio rimedio della nonna di bere latte e miele caldo prima di andare a letto me lo distruggete così?

Volevi dire latte e cognac, vero?

Non e' chiaro come sia condotto lo studio (se confrontano persone che lo bevono con persone che non lo bevono oppure se della stessa persona confrontano livelli di assunzione diversi, secondo me cambia) ma comunque: no Elicita, la correlazione fra latte e muco non e' un assunto della nostra medicina allopatica, e non e' riconosciuto.
Che i latticini aumentino la produzione di muco e' un'informazione che proviene dalla medicina tradizionale cinese. La quale non e' qualcosa a cui "credere" o no, al massimo di cui fidarsi oppure no. In realta' e' solo un sistema di cura che approssima l'essere umano con un modello diverso da quello che usa la medicina occidentale.

Poi nella fattispecie e' una cosa talmente banale che ciascuno puo' verificarlo con semplicita'...

Lore, il latte caldo fa sollievo perche' e' caldo, e perche' c'e' il miele. In realta' avrai notato che dopo il latte e miele la tosse si "muove".
Una tisana di tiglio farebbe meglio.