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Le conseguenze della "tolleranza"

#1
Come immagino che tutti voi sappiate più che bene, mi sono sempre battuto per cercare di eradicare il prima possibile qualsiasi "battuta scherzosa", "innocente", "spiritosaggine" ecc ecc inerenti al razzismo.
Anche laddove tantissimi pensavano che fossi esagerato, ho sempre mal tollerato questi "piccoli episodi di razzismo velato" che scaturivano da "certe" battitune, chiedendo spesso di intervenire....
Perchè sono sempre stato così intollerante, nei confronti degli intolleranti?

Perchè sapevo che saremmo giunti a questo (fonte LIBERO):ROMA - "Accerchiato, insultato e picchiato in un'aggressione razzista. E' successo nella periferia di Roma, nel popolare quartiere Tor Bella Monaca, ad un cittadino cinese di 36 anni ricoverato ora in ospedale con il setto nasale rotto ed altre ferite alla testa. Presi, poco dopo, i suoi aggressori. Una baby-gang di ragazzi della zona, sette minorenni che prima di pestare l'uomo avrebbe urlato frasi come 'cinese di merda'. L'aggressione a poche ore di distanza da quella avvenuta a Milano, vittima un ambulante senegalese picchiato con una mazza da baseball accusato di "rubare il lavoro" agli italiani, e a pochi giorni del pestaggio subito da un giovane ghanese a Parma che avrebbe avuto per responsabili alcuni vigili urbani.

E del capitolo razzismo fa parte anche la vicenda che vede il vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, indagato a Venezia per istigazione all'odio razziale in seguito per le sue affermazioni contro gli islamici alla Festa della Lega del 14 settembre scorso. Per il gruppo di giovani teppisti romani che ha aggredito nella Capitale il cittadino cinese non sarebbe neanche la prima volta: due di essi sono stati riconosciuti da testimoni come gli autori di un'altra aggressione avvenuta qualche giorno fa.

Vittime due uomini originari della Costa D'Avorio offesi anche loro con frasi razziste come 'sporchi negri'. "


Ecco dove ci sta portando, la "tolleranza" di tutte quelle persone che, con battute ironiche e sottili, instillano nella testa delle persone che è giusto considerare "diverse" le persone solo in base al colore della pelle... e da "diverso" a "nemico" il passo è molto breve...

Non so voi, ma a me fa schifo pensare di vivere in una nazione così....
www.africanview.it
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#2
è la politica della paura. :?

nei telegiornali siamo pieni di notizie nelle quali l'italiano è la vittima.. l'extracomunitario il cattivo. :?


in nessun telegiornale parlano del fatto che in italia non si fanno figli, che la gente non arriva a fine mese, che gli stipendi sono bassi, che il petrolio aumenta e la benzina aumenta, il petrolio scende e la benzina resta uguale :?: .. che i prezzi impazzano e non è normale che una maglione costi in media 80 euri -160.000 lire..

però sappiamo tutto degli sbarchi a lampedusa.. di quante persone al giorno sbarcano per fuggire da chissà cosa...
o della percentuale dei crimini commessi da italiani e quella degli extracomunitari..


:roll: :roll: :roll:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#3
o del fatto che spesso i migranti vanno a fare lavori che nessun italiano vuole più fare, che accettano condizioni al limite dell'umanità perchè conoscono un peggio e quindi tuttosommato, che vivono in appartamenti sovraffollati in condizioni incredibili appartamenti affittati ovviamente in nero da italiani...

quei tanto sbandierati valori di cui si riempiono la bocca tutti... beh dove sono quali valori? quelli cristiani (carità, tolleranza, umiltà) ovviamente non li conosce più nessuno.
Se non riesci ad uscire dal tunnel... arredalo!
LINK CUCINA

#4
Quoto tutto...

Quello che mi fa più impressione è il modo superficiale, freddo e impersonale con cui si fa riferimento all' "immigrato". Come se dietro a quella orrenda definizione non ci fossero delle PERSONE, con una loro storia personale, della quale però non si interessa nessuno. Mi sconcerta la totale mancanza di com-passione nei confronti delle vicende personali di queste persone, la totale indifferenza verso la loro storia personale. Nessun desiderio di conoscerle veramente, passo fondamentale per capire e accettare chi è diverso da noi.

Nessuno mai che si chieda: da dove vengono queste persone? Da cosa fuggono? Che cosa hanno vissuto dalla nascita fino al loro arrivo nel nostro paese? Quanto dolore hanno conosciuto per attraversare i continenti alla ricerca di un pò di felicità, nella speranza di una vita migliore?...

Io nutro sempre un certo senso di copla, perchè solo il caso mi ha fatta nascere in un paese ricco, in una famiglia benestante del "civile Occidente". E se fossi nata io in un paese povero? Il "privilegio" che abbiamo avuto nell'essere casualmente nati qui dovrebbe farci sentire l'obbligo morale quanto meno di tentare di "conoscere" veramente chi è stato meno fortunato di noi...

#5
non sono molto d'accordo...chi fa atti del genere, è già un delinquente di suo, indipendententemente dalla divulgazione o meno di determinate notizie...quelle le sento pure io, ma mica vado in giro ad aggredire le persone!!! :?
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#6
qualcosa hanno fatto vedere ieri sera ad AnnoZero (ma l'ho visto a pezzi) .... chiaramente sono partiti dai fatti di Castelvolturno

alla fine mi e' sembrato che trasparisse il fatto che era lodevole chi faceva lavorare in nero gli extracomunitari perche' almeno riuscivano a sopravvivere senza darsi alla criminalita'
mi e' sembrato un po' pesante anche il fatto che sembrava che tutta l'Italia fosse come Castelvolturno dove le persone di colore sono perseguitate


se devo dare un parere ..... mi sembra che non si riesca a percepire la mezza misura che forse in Italia esiste: o vengono fatti i servizi sulla caccia agli extracomunitari che sono tutti delinquenti oppure quelli dove gli extraciounitari sono dei perseguitati :roll:

in generale siamo poco e male informati (e non solo su questo problema) ma qui ricadiamo nel solito problema
http://www.disinformazione.it/libertadistampa.htm

#7
mi trovo pienamente d'accordo con loremir: la politica della paura.
e ci aggiungerei anche un: voluta e cercata.

prendo spunto dall'analisi interessantissima di un filosofo che ho da poco letto: lo stato sociale si sta sgretolando. un tempo il cittadino si rivolgeva allo stato quando stava male, quando era vecchio, quando perdeva un lavoro. tutte cose che nella vita di una persona fanno paura. e lo stato ti garantiva di proteggerti.
oggi non ci sono più i fondi, le capacità o i governi adatti per portare avanti questo sistema "bolscevita" di assicurazione sociale.
e si sposta quindi il discorso, perché lo stato deve continuare ad essere amato e a garantire protezione ai suoi cittadini. e quindi sta manipolando le paure, spostandole verso lo straniero, su cui può garantire forza e potenza.

io non mi posso più permettere di andare al cinema o a cena fuori. molti altri hanno perso l apossibilità economica di sperare nel futuro. credete che lo scippatore che mi toglie i 10 euro dal portafogli, il cinese che ha un suo negozietto di robe inutili, l'arabo che prega per terra e ha la musica alta, il negro che sale sul tram senza pagare il biglietto, rappresentino un vero pericolo per l'italiano medio?
ma a chi si deve rivolgere questo italiano medio per avere più garanzie economiche? ai capitalisti, che mirano ad accrescere giustamente i loro investimenti? o allo stato, il cui scopo dovrebbe essere il benessere della nazione?

chiudo con un dato: nel primo semestre del 2008 sono usciti dalle casse dello stato IL DOPPIO dei soldi che nel 2007. non stiamo parlando di bilancio generale, ma solo di soldi spesi.
i miei soldi, spesi per la metà delle cose dell'anno scorso.
ora, lo stato è una macchina abbastanza inerte: cosa è successo per raddoppiare la spesa?
l'analisi è di ieri. qualcuno ne ha approfonditamente parlato, spiegandomi perché queste spese?

#8
Il problema, forse, sta nel fatto che troppo spesso sentiamo "battute scherzose" che inneggiano sottilmente a differenziare le persone in base alla razza, e le tolleriamo.

ci sono stati moltissimi episodi, sia qui sul forum ma anche e sopratutto nella nostra vita quotidiana, in cui non ci siamo disdegnati e questo ha portato alla "tolleranza" di atteggiamenti ironici verso il diverso.

Dall'ironia alla discriminazione il passo è assai breve.

Per fare un esempio che non c'entra nulla, è come fare ironia su un diversamente abile... Se, guardando un ragazzo con le stampelle che cerca di prendere il tram al volo, uno fa la battutina del tipo "corri Mennea, più veloce della luce" e tutti quelli intorno a lui ridacchiano anzichè cercare di reprimere questo atteggiamento, la gente che osserva la scena sarà più disposta a credere che sia "socialmente apprezzabile" fare delle battute irriverente sui portatori di Handicap... dalla facile ironia all'offesa vera e propria è un lampo. E dall'offesa alla prevaricazione fisica è ancora più veloce.

Quei ragazzini che hanno compiuto le aggressioni non si sono inventati queste cose nel giro di una notte. quelli sono il frutto di una classe politica che accetta questo genre di violenze e continua a giustificarle!

quando un ministro della repubblica italiana definisce i poveri cristi che scappano dalla guerra affrontando un viaggio terribile "quei Bingo Bongo là" e al posto di essere preso a calci nei denti viene osannato dai suoi compagni di partito e giustificato dai suoi avversari che dicono "bisogna andare oltre alle parole e vedere i concetti che voleva esprimere" è lì che nasce il problema!
quando al governo si tollerano, anzi si approvano questi generi di comportamento, è ovvio che la popolazione si adegua.

quando abbiamo un ministro della repubblica che col tricolore ci scalda le salamelle e ci si pulisce il "censured", e questo viene passato 1000 volte al TG senza esternazioni di disgusto nei confronti dell'atto, ma anzi approvazione, che messaggio arriva agli spettatori? che bisogna lottare per difendere l'unità di questo paese? Che bisogna essere forti nella nostra unità per riuscire ad aiutare chi ha problemi molto più seri dei nostri?
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#9
Cyber per una volta sono pienamente d'accordo con te!!
Ti quoto tutto.
Ed aggiungo...ho brividi quando sento definire gli extracomunitari: "quella gente lì", "negher" e quan'altro.....mi vergogno davvero di essere italiana e di dover condividere delle volta la tavola con persone che disprezzano così tanto queste PERSONE!! :(
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#10
è semplicemente il proseguio del discorso coloniale.
Ti faccio lavorare ma devi ringraziare o meglio essere trasparente. Finito il lavoro, non mi servi più e via.
I problemi di inserimento ci sono e non sono piccoli ma finchè i mass media continueranno a spargere la politica della paura sembreranno insormontabili.

#11
boo ha scritto:mi trovo pienamente d'accordo con loremir: la politica della paura.
e ci aggiungerei anche un: voluta e cercata.

prendo spunto dall'analisi interessantissima di un filosofo che ho da poco letto....
Mi sa che ho capito a chi ti riferisci, il suo libro è il mio prossimo acquisto
cyberjack ha scritto:......la gente che osserva la scena sarà più disposta a credere che sia "socialmente apprezzabile" fare delle battute irriverente...
Perfettamente d'accordo
Utente gemellata con Abigaille e Boo