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Inviato: 16/12/08 12:20
da loremir77
dammispazio ha scritto:Dol, sai che ci sono passata, sai come la penso, quoto in tutto e per tutto Anna e Chiaretta e SilV....

fatti aiutare, stai iniziando a considerare tuo marito come superficiale e cio non va bene, anche lui ha perso un figlio e stava quasi per perdere anche te....ti prego, segui i consigli che tutti ti hanno dato con il cuore (incluso il cyber con il suo celeberrimo tatto :roll:
quoto dammi..
soprattutto per la parte che riguarda tuo marito. :?
è passato un anno dolores.

e lui forse vuol solo passare un natale tranquillo con sua moglie e la sua famiglia.. non colpevolizzarlo. :(
anche lui sono sicura che ha sofferto.. forse è soltanto che lui è ad un piccolo passo davanti a te nell'elaborazione del dolore. non permettere che questo vi divida. :wink:

Inviato: 16/12/08 12:25
da dammispazio
o semplicemente non ha elaborato un tubo ma come puo esprimere il suo dolore se Dolores (beh si dolores forse dovresti pensare ad un nuovo alias :-) lo accentra tutto su di se?
probabile che cerchi di parare il colpo come puo, che cerchi di essere duro perche lei ne ha il bisogno
il mio ex ha fatto cosi per poi crollare quando io sono rimasta incinta a dieci anni di distanza e si e' ripreso solo quando la sua nuova compagna gli ha dato un figlio...
eh beh si, xche noi...che non ci siamo fatti aiutare....alla fine, come coppia...non ce l abbiamo fatta :roll:

Inviato: 16/12/08 12:33
da chiaretta
cyberjack ha scritto: secondo te è normale a un anno da un aborto spontaneo continuare a pensarci continuamente, non passare giorno senza rivivere quell'episodio nella tua mente, volerti isolare da tutto e da tutti, rifiutare l'aiuto di chi ti vuole bene e considerare negativamente tuo marito perchè non condivide il tuo dolore?

Ripeto: non sto sminuendo il fatto o il dolore che prova Dolores, che ha sempre dato prova di essere una ragazza estremamente sensibile...
Sto dicendo che la normalità, in questi casi, è vivere il dolore, il rammarico e tutto, ma anche essere in grado, dopo un anno, di poter passare 1 GIORNO spensierato all'anno. Se lei non ce la fa, penso sia necessario chiedere l'aiuto di qualcuno
non capisco.
che senso ha cercare di definire la situazione accertando se "è normale" o se "non è normale"... rispetto a cosa, a chi? e perchè?
è normale avere un aborto e rischiare quasi la propria vita? è normale avere una reazione emotiva forte dopo un evento traumatico?
a cosa serve stabilire se una reazione ad un evento è "normale" o non lo è? (secondo criteri e soggettività diversi, quindi assolutamente non paragonabili?).

Contesto anche l'idea del "non è normale metterci tanto a superare la cosa, quindi rivolgiti a un esperto per farti aiutare", che mi sembra di aver colto nel pensiero di cyber.
Perchè per me è "normale", seppur difficile, rendersi conto che a volte da soli non si riesce a superare un dolore o una fase difficile, così come è "normale" rivolgersi a qualcuno di più qualificato per tirarsene fuori.

Inviato: 16/12/08 12:36
da cyberjack
chiaretta ha scritto:

a cosa serve stabilire se una reazione ad un evento è "normale" o non lo è?
a capire se si riesce a tirarsene fuori da soli oppure se è il caso di issare bandiera bianca e rivolgersi ad uno specialista.

Inviato: 16/12/08 12:44
da Mercury
chiaretta ha scritto:Dol, anche secondo me dovresti provare a rivolgerti a un esperto del settore per farti aiutare a superare questo dolore grande che porti ancora dentro.

Forse ha ragione chi dice che adesso non sembri avere la forza, da sola, per cambiare pagina. E invece devi sforzarti di farlo, di elaborare la tua perdita e di andare avanti, per te, per tuo marito, per il tuo bimbo che non c'è più, e anche per i bimbi che verranno un giorno.

Il tuo bimbo rimarrà sempre dentro di te, e riprendere a vivere appieno la tua vita non significa diminuire o cancellare quello che lui ha rappresentato.
Però davvero, con calma, coi tuoi tempi, con la tua forza di volontà, e con la pazienza e l'amore di tuo marito, devi sforzarti di andare avanti. Tutto sta a cominciare, poi vedrai che sarà un percorso in discesa...

Io dai parenti andrei solo per qualche ora, scappando subito dopo il pasto o arrivando per il caffè e il dolce... inventatevi un altro impegno da cari amici lontani che ci tenete tanto a vedere... se tuo marito chiarisce che hai bisogno di tempo e che non sono gradite certe frasi, vedrai che i parenti capiranno...

E, per quel che leggo, fossi in te io aspetterei un pochino ancora prima di riprovare ad avere un bambino. Il bimbo "sente" come sta la mamma, e tu forse hai bisogno ancora di un po' di tempo tutto per te...
un abbraccione, e coraggio!
c
cara Dolores, ti mando un grande abbraccio e quoto Chiara integralmente.

Perdere un figlio è quanto di peggio possa accadere ad una donna, ma proprio perchè nel tuo futuro desideri una famiglia un poco alla volta dovrai superare questo dolore. Nel senso di imparare a conviverci, non di farci girare intorno tutta la tua esistenza e quella di tuo marito e le vostre famiglie.
Scrivi "Non voglio penalizzarlo, ma cacchio, era pure suo sto figlio, sto male solo io??"

So che l'esempio che ti porto è un caso limite, ma è verissimo ed è la mia nonnina.

Perse il suo primo figlio mentre lo stava partorendo, e fisicamente le andò un po' peggio che a te. Ometto i dettagli perchè non siamo in un film splatter, ma son cose che nel 1920 succedevano.
Si chiuse nel suo dolore e, nonostante anni dopo ebbe mio padre, nessuno pensò mai di aiutarla *veramente*, perchè allora perdere anche 4-5 figli era all'ordine del giorno.
Mia nonna soffrì negli anni di problemi psicologici molto gravi, si attaccò morbosamente a mio padre rendendogli la vita un inferno fin dopo il matrimonio. Insomma... anche a distanza di 50 anni "stava male solo lei", così ci metteva del suo per far stare da schifo anche gli altri.....
Se superando ignoranza e vergogna qualcuno avesse dato supporto a mia nonna, piuttosto che limitarsi a "sopportare le sue stravaganze" (perchè tali apparivano agli altri), avrebbe potuto avere una vita meno infelice e con lei il mio povero papà.

Non mi sento di dire che un anno sia tanto o sia poco, mio papà è mancato da soli 3 mesi, a volte mi sembra ieri altre un secolo fa. Ognuno ha i suoi tempi.
Independentemente dal come vorrai trascorrere queste feste, cogli l'occasione del nuovo anno che inizia per iniziare una vita più serena con te stessa e con tuo marito.
Datti tempo e fiducia, ma anche sostegno concreto.
Un augurio ed un abbraccio di cuore.

Inviato: 16/12/08 12:47
da Robina
cyberjack ha scritto:
Robina ha scritto: mi spiace ma non sono per nulla d'accordo,....quali sarebbero questi tempi tecnici??...direi che la cosa è assolutamente soggettiva.. certo il tempo aiuta, ma comunque 1 anno non è poi così tanto tempo...
Robina, quindi secondo te è normale a un anno da un aborto spontaneo continuare a pensarci continuamente, non passare giorno senza rivivere quell'episodio nella tua mente, volerti isolare da tutto e da tutti, rifiutare l'aiuto di chi ti vuole bene e considerare negativamente tuo marito perchè non condivide il tuo dolore?

Ripeto: non sto sminuendo il fatto o il dolore che prova Dolores, che ha sempre dato prova di essere una ragazza estremamente sensibile...
Sto dicendo che la normalità, in questi casi, è vivere il dolore, il rammarico e tutto, ma anche essere in grado, dopo un anno, di poter passare 1 GIORNO spensierato all'anno. Se lei non ce la fa, penso sia necessario chiedere l'aiuto di qualcuno
contesto solo la tua frase "ci sono dei tempi tecnici x elaborare un lutto" ...Io so sulla mia pelle che un anno è pochissimo tempo....Non sto dicendo che non sia giusto farsi aiutare, anzi forse avrei dovuto farlo anche io a suo tempo...Dico solo che ciascuno reagisce in modo diverso

Inviato: 16/12/08 12:48
da abigaille
dammispazio ha scritto:o semplicemente non ha elaborato un tubo ma come puo esprimere il suo dolore se Dolores (beh si dolores forse dovresti pensare ad un nuovo alias :-) lo accentra tutto su di se?
probabile che cerchi di parare il colpo come puo, che cerchi di essere duro perche lei ne ha il bisogno
penso che abbia ragione dammi.
non ho la presunzione di sapere cosa prova dolores, ma leggo tra le righe dei suoi post un dolore troppo accentrato sulla sua persona, che forse necessita di un aiuto esterno per uscire fuori una volta per tutte.

Inviato: 16/12/08 12:50
da Mercury
abigaille ha scritto:
dammispazio ha scritto:o semplicemente non ha elaborato un tubo ma come puo esprimere il suo dolore se Dolores (beh si dolores forse dovresti pensare ad un nuovo alias :-) lo accentra tutto su di se?
probabile che cerchi di parare il colpo come puo, che cerchi di essere duro perche lei ne ha il bisogno
penso che abbia ragione dammi.
non ho la presunzione di sapere cosa prova dolores, ma leggo tra le righe dei suoi post un dolore troppo accentrato sulla sua persona, che forse necessita di un aiuto esterno per uscire fuori una volta per tutte.
quoto tutte e due...

Inviato: 16/12/08 12:54
da stefania_b
Mercury ha scritto:
abigaille ha scritto:
dammispazio ha scritto:o semplicemente non ha elaborato un tubo ma come puo esprimere il suo dolore se Dolores (beh si dolores forse dovresti pensare ad un nuovo alias :-) lo accentra tutto su di se?
probabile che cerchi di parare il colpo come puo, che cerchi di essere duro perche lei ne ha il bisogno
penso che abbia ragione dammi.
non ho la presunzione di sapere cosa prova dolores, ma leggo tra le righe dei suoi post un dolore troppo accentrato sulla sua persona, che forse necessita di un aiuto esterno per uscire fuori una volta per tutte.
quoto tutte e due...
e io quoto tutte e tre. Dol non so cosa hai provato, non so cosa prova tuo marito, ma so dirti per esperienza che provare un dolore comune e non poterlo sfogare perchè c'è qualcun'altro che per quel dolore soffre più di te è frustrante e alla lunga logorante.
Sono, quindi, d'accordo con ti ha suggerito di provare a superare il vostro dolore con un aiuto esterno e questo per poter andare avanti con la vostra famiglia.
Ho scritto cose confuse :oops: :oops:

Inviato: 16/12/08 13:08
da chiaretta
stefania_b ha scritto:
Mercury ha scritto:
abigaille ha scritto: penso che abbia ragione dammi.
non ho la presunzione di sapere cosa prova dolores, ma leggo tra le righe dei suoi post un dolore troppo accentrato sulla sua persona, che forse necessita di un aiuto esterno per uscire fuori una volta per tutte.
quoto tutte e due...
e io quoto tutte e tre. Dol non so cosa hai provato, non so cosa prova tuo marito, ma so dirti per esperienza che provare un dolore comune e non poterlo sfogare perchè c'è qualcun'altro che per quel dolore soffre più di te è frustrante e alla lunga logorante.
Sono, quindi, d'accordo con ti ha suggerito di provare a superare il vostro dolore con un aiuto esterno e questo per poter andare avanti con la vostra famiglia.
Ho scritto cose confuse :oops: :oops:
io vi quoto tutte quante, mentre contesto cyber (ma va?) :)
cyberjack ha scritto:
chiaretta ha scritto:
a cosa serve stabilire se una reazione ad un evento è "normale" o non lo è?
a capire se si riesce a tirarsene fuori da soli oppure se è il caso di issare bandiera bianca e rivolgersi ad uno specialista.
proprio perchè secondo me non c'è niente di "non normale" nel farsi aiutare da qualcuno, specialista o meno.

non facciamole venire dei sensi di colpa inutili, ci vuole coraggio anche ad accorgersi di non riuscire a superare tutto questo da sola

Inviato: 16/12/08 13:15
da cyberjack
L'importante è che se escludiamo i fraintendimenti forzati, siamo d'accordo nell'affermare che c'è bisogno di un aiuto per risolvere la situazione

Inviato: 16/12/08 13:18
da Anna73
cyberjack ha scritto: Robina, quindi secondo te è normale a un anno da un aborto spontaneo continuare a pensarci continuamente, non passare giorno senza rivivere quell'episodio nella tua mente, volerti isolare da tutto e da tutti, rifiutare l'aiuto di chi ti vuole bene e considerare negativamente tuo marito perchè non condivide il tuo dolore?
Cyber forse ti è sfuggito qualcosa :roll: quello di Dolores non è stato un aborto spontaneo :shock:
Era al 6/7 mese di gravidanza, sono insorte complicazioni gravissime, ha dovuto subire un tentativo di parto naturale (con tanto di travaglio!), poi un cesareo d'urgenza e ci stava pure lasciando le penne :? un aborto spontaneo, per quanto doloroso sia, penso sia ben diverso da quello che è capitato a lei :roll:

Inviato: 16/12/08 13:20
da Cla'
Cercare di quantificare il dolore serve solo a perdere tempo prezioso per ricominciare.


Detto questo posso propormi come copy per i baci perugina :oops:

Inviato: 16/12/08 13:48
da iladoc
Un abbraccio, il più grande che posso, a Dolores....
E mi accodo a chi le consiglia di farsi "sostenere" (scusate ma non mi piace il termine "aiutare") da qualcuno competente.........

Inviato: 16/12/08 15:17
da mauchia
Dolores ho letto le risposte che ti hanno dato e concordo in pieno sull'ipotesi di rivolgerti ad uno specialista. Non lo dico così tanto per dire ma perchè in un momento molto difficile della mia vita c'è stato qualcuno che ha deciso per me e mi ci ha mandato senza che io avessi possibilità di replica. Mi ha aiutato, moltissimo. Ricorda che farsi aiutare non è una sconfitta ma solo il primo passo per risalire, un gesto d'amore prima di tutto nei tuoi confronti e poi per le persone che ti vogliono bene.