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Inviato: 11/02/09 15:45
da bubu
ela78 ha scritto:
bubu ha scritto:Questa storia della solitudine non sta nè in cielo nè in terra, come può una persona in stato di incoscienza percepire la solitudine....suvvia!
Cosa sarebbe cambiato de il padre fosse stato inchiodato al capezzale per giorni e giorni? Forse nemmeno si sarebbe accorto che sua figlia stava spirando in quel momento.... :roll:
mia nonna ha vissuto con il nonno 55 anni
il suo primo e unico uomo nonchè amore
nessun matrimonio combinato
l'ha tenuto in caso fino alla fine
l'ha vegliato 24h24 per due anni e 8 mesi
l'ha accudito come un figlio
l'ha pulito, nutrito, medicato...
l'ha portato in ospedale quando oramai non c'era più nulla da fare
è rimasto con lui tutti i giorni tutto il giorno per 1 mese
eppure lui è morto nelle uniche ore che lei non POTEVA stare lì

allora anche mia nonna è senza cuore perchè suo marito è spirato da solo.

l'hanno abbandonata? non credo
l'hanno amat? tantissimo.

quoto parola per parola quello che ha scritto cyber, molto meglio di quanto non avessi fatto io pagine prima.

di sicuro è impossibile arrivarne ad una

è impossibile perchè le teste sono tante, ognuna con la propria idea e la propria esperienza.

ma soprattutto, l'esperienza.
il vedere soffrire e consumarsi una persona
il sapere che questa nonha più non solo ocscenza del mondo ce la circonda ma neppure di se stessa.

Benanche avessero continuato ad alimentarla, ma avessero smesso con la dialisi e la pulizia dell'intestino, sarebbe comunque spirata per un blocco intestinale.

questo fa la differenza con un bambino di due mesi.

il fatto che il suo organismo assimilasse delle sostanze nutritive non vuol dire che mangiasse come mangia un bambino.

l'avete mai vista la flebo "alimentare"?
io sì.

nulla ha a che vedere con il cibo. in nessun modo. è un preparato sintetico. artificiale.
Ela, perchè mi hai quotato? :roll:

Inviato: 11/02/09 15:47
da ela78
perchè ho sbagliato click :oops: :oops:

e nessuno se ne è accorto finora....

pignooolllla... oltre che maniacalmente ordinata :wink:

Inviato: 11/02/09 15:47
da iladoc
simarlau ha scritto:
Mercury ha scritto:
simarlau ha scritto:Loro sono andati a vederla in obitorio.
Ma vi rendete conto, in obitorio!!! E perché non assisterla mentre moriva?
I suoi genitori sono anziani, la madre malata terminale di cancro.
Pensi che sia una passeggiata di salute assistere, anche solo *vedere* una persona cara in condizioni simili?
Hai una vaga idea di quanti familiari svengono durante le visite in una terapia intensiva?
O la tua idea della malattia e della sofferenza è patinata come le belle foto sui giornali?
Invece vedere una figlia morta in obitorio è molto meno traumatico, vero?
Il padre di Eluana è stato fotografato con i fiori in mano per la figlia morta.
Prima le nega il nutrimento e l'acqua ed ora che è morta le porta i fiori.
Questa invece non è indecenza.
Ma fatemi il piacere
Ma vergognati, va...se tu solo avessi la più pallida idea di cosa significa stare accanto non 17 anni, ma anche solo un mese, ad un tuo caro in stato vegetativo te ne staresti zitta e non spareresti frasi offensive (che non sono un'opinione, son semplicemente un'offesa).
Perchè chi c'è passato davvero non può far altro che stare in silenzio.

Inviato: 11/02/09 15:50
da bubu
ela78 ha scritto:perchè ho sbagliato click :oops: :oops:

e nessuno se ne è accorto finora....

pignooolllla... oltre che maniacalmente ordinata :wink:

Infatti non riuscivo a capire il nesso con il mio intervento! :lol: :lol:

Inviato: 11/02/09 15:50
da Cerise
simarlau ha scritto:Molti di voi sono davvero fuori strada.
Qui nessuno ha staccato la spina.
Eluana VIVEVA senza ausilio di macchine, di respiratori.
Aveva solo bisogno di essere nutrita, esattamente come mio figlio di 10 mesi, che morirebbe di fame e di sete se gli negassi il cibo. E perché? Perché non è capace di mangiare da solo.
Ho letto "Eluana è libera", ma che dite!!!
I genitori sono liberi, che non hanno nessun problema a cui pensare, nessun impiccio. Loro sono andati a vederla in obitorio.
Ma vi rendete conto, in obitorio!!! E perché non assisterla mentre moriva?
Perché non essere con lei fino alla fine? Perché non accompagnarla?
L'hanno mandata a Udine da sola. E' morta da sola!
Questo è disgustoso, questo che chiamano amore
ho taciuto finora...
trovo oltremodo offensivo e indecente nei confronti della famiglia Englaro quanto sopra e parte di quello che è seguito...
se tu avessi una minima idea di quanto ha passato e sta passando quella famiglia avresti impiegato meglio quei due minuti che hai usato a scrivere queste cose...
se ti rifai a dei valori tu non hai nè pietà nè compassione.

il discorso "tu non puoi capire perchè non hai figli" per cortesia lascialo perdere...

che nessuno di noi si trovi mai in un abisso di dolore come quello che è capitato a loro...

quanti giudizi inutili.

Inviato: 11/02/09 15:54
da VIRGINIA-
Ciò che mi sembra a volte sfugga è che il padre di Eluana ha agito per rispettare e attuare la volontà di Eluana, non la propria. E che cosa c'è di più dolorosamente, immensamente amorevole di questo?...

Inviato: 11/02/09 15:56
da fedelyon
ela78 ha scritto: non so se sono stata chiara...
Chiarissima! ;)

Inviato: 11/02/09 15:59
da ALLISON
Cerise ha scritto:
simarlau ha scritto:Molti di voi sono davvero fuori strada.
Qui nessuno ha staccato la spina.
Eluana VIVEVA senza ausilio di macchine, di respiratori.
Aveva solo bisogno di essere nutrita, esattamente come mio figlio di 10 mesi, che morirebbe di fame e di sete se gli negassi il cibo. E perché? Perché non è capace di mangiare da solo.
Ho letto "Eluana è libera", ma che dite!!!
I genitori sono liberi, che non hanno nessun problema a cui pensare, nessun impiccio. Loro sono andati a vederla in obitorio.
Ma vi rendete conto, in obitorio!!! E perché non assisterla mentre moriva?
Perché non essere con lei fino alla fine? Perché non accompagnarla?
L'hanno mandata a Udine da sola. E' morta da sola!
Questo è disgustoso, questo che chiamano amore
ho taciuto finora...
trovo oltremodo offensivo e indecente nei confronti della famiglia Englaro quanto sopra e parte di quello che è seguito...
se tu avessi una minima idea di quanto ha passato e sta passando quella famiglia avresti impiegato meglio quei due minuti che hai usato a scrivere queste cose...
se ti rifai a dei valori tu non hai nè pietà nè compassione.

il discorso "tu non puoi capire perchè non hai figli" per cortesia lascialo perdere...

che nessuno di noi si trovi mai in un abisso di dolore come quello che è capitato a loro...

quanti giudizi inutili.
ti quoto assolutamente cerise....io son rimasta senza parole.... :?

Inviato: 11/02/09 16:00
da VIRGINIA-
simarlau ha scritto: Eluana VIVEVA senza ausilio di macchine, di respiratori.
Aveva solo bisogno di essere nutrita, esattamente come mio figlio di 10 mesi, che morirebbe di fame e di sete se gli negassi il cibo.
Infine, spero che tu rifletta bene sulla superficialità estrema della similitudine che hai fatto...

Inviato: 11/02/09 16:11
da cyberjack
simarlau ha scritto:Molti di voi sono davvero fuori strada.
Qui nessuno ha staccato la spina.
Eluana VIVEVA senza ausilio di macchine, di respiratori.
Aveva solo bisogno di essere nutrita, esattamente come mio figlio di 10 mesi, che morirebbe di fame e di sete se gli negassi il cibo. E perché? Perché non è capace di mangiare da solo.
Ho letto "Eluana è libera", ma che dite!!!
I genitori sono liberi, che non hanno nessun problema a cui pensare, nessun impiccio. Loro sono andati a vederla in obitorio.
Ma vi rendete conto, in obitorio!!! E perché non assisterla mentre moriva?
Perché non essere con lei fino alla fine? Perché non accompagnarla?
L'hanno mandata a Udine da sola. E' morta da sola!
Questo è disgustoso, questo che chiamano amore
Quindi, fammi capire meglio il tuo punto di vista sula questione...

Eluana, come un bambino piccolo, stava bene, sorrideva, e viveva autonomamente.
Purtroppo, a causa di un incidente, non le era più possibile alimentarsi da sola, ma per il resto era abbastanza "normale", come un bambino piccolo, quindi poteva interagire con gli altri, si accorgeva di ciò che le stava intorno, ecc..
Il Padre, siccome questa figlia che doveva essere imboccata gli causava on pochi fastidi, ha pensato bene di ucciderla privandola del cibo che, per definizione, lei non poteva procurarsi da sola.
A questo punto, dopo aver ucciso per affamamento una ragazza che stava tutto sommato bene, lui è finalmente libero di.... bho, non lo so, è finalmente libero di farsi i fatti propri senza doversi interrompere due volte al giorno per imboccare la figlia.

è questo che pensi?

Inviato: 11/02/09 16:43
da lunaspina
cyberjack ha scritto:
lunaspina ha scritto:Scusate, mi limito a dire che il desiderio di salvaguardare la vita e l'aver paura della morte sono due cose ben diverse.
Già, sopratutto quando si tratta di salvaguardare la vita ALTRUI ed aver paura della morte PROPRIA ;)
Scusa Cyber, ma questo tuo commento non l'ho capito.

Inviato: 11/02/09 16:53
da loremir77
mi autoquoto per far capire a chi non vuol capire.
loremir77 ha scritto:Da Il Corriere della Sera:

"Caso Englaro Il padre
Beppino: ora è libera
Ho fatto tutto da solo
Il viaggio verso Udine. In Friuli avrà la scorta
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

UDINE — La tua bambina, gli ha detto il dottor De Monte. E non c'è stato bisogno di dire molto altro, perché non l'aveva mai chiamata così. Beppino Englaro ha capito cosa c'era dietro quel gesto di sensibilità, ha pensato a Saturna che sta sempre più male, a come dirglielo. E ha pianto, cos'altro poteva fare un padre che ha appena perso la sua unica figlia, che si prepara a rimanere solo per il tempo che gli rimarrà? «Ci ha lasciato, adesso voglio stare da solo» ha detto, e a noi che lo chiamavamo in continuazione riusciva di percepire non più di qualche frase in mezzo alle lacrime. Piange Beppino Englaro, che si è impedito di farlo per diciassette anni, che nelle foto di quel 1992, le ultime con sua figlia viva, appare quasi in carne, con i lineamenti rotondi. La durezza fredda che si è imposto per andare avanti si era trasmessa anche alla sua faccia, diventata quasi una maschera metallica, le occhiaie di chi non dorme e abita perennemente un incubo, il profilo sempre più aguzzo. Sua figlia cambiava, il suo corpo si rattrappiva, anche Beppino lo faceva, dentro e fuori. «Sarebbe l'arma atomica, lo so. Vedendo le foto di Eluana com'è oggi, tante persone starebbero finalmente in silenzio. Ma non lo farò mai».

Ancora ieri mattina ci ha parlato così, riferendosi all'unico tabù che conservava per se stesso. «Vede, ormai, al punto in cui sono arrivato posso avere contro anche il mondo intero, e non me ne importa nulla. C'è solo una cosa che mi renderebbe debole e bucherebbe la corazza che mi sono costruito. Io non posso avere contro Eluana Englaro». C'era, c'è stata in tutti questi anni, un'altra promessa nascosta, l'ultimo segreto tra un padre e una figlia, qualcosa da custodire in silenzio. «Quando tornò dall'ultima visita al suo amico in coma, mi disse che non avrebbe mai voluto rimanere in quello stato. E mi fece promettere che se fosse successo mai avrei dovuto mostrarla in quelle condizioni». La promessa a una figlia vale più di ogni cosa, di ogni ingiuria, insulto, di qualunque «Beppino boia» sentito gridare in diretta al telegiornale, cinque minuti dopo che De Monte ti ha detto che Eluana non c'è più. Sarebbe bastato davvero poco. Raccontare le palpebre perennemente a mezz'asta sugli occhi, le pupille vuote, il naso che sembrava sproporzionato su una faccia che si era rinsecchita come il resto del corpo.

Pesava meno di 40 chili, Eluana. Le braccia e le gambe erano rattrappite, poteva giacere solo di lato perché a pancia in su rischiava di soffocare per i liquidi che salivano da uno stomaco atrofizzato e incapace di trattenerli. Era appoggiata sul lato destro del corpo e questo le causava spesso piaghe da decubito sulla guancia, le lacerazioni di una pelle che si fa di carta velina, quelle che ai vecchi vengono sul sedere o sulla schiena, lei ce le aveva anche in faccia. Gli ispettori del ministro Sacconi, nella hall dell'albergo, prima di tornare a Roma, non riuscivano a togliersi dalla testa l'immagine del corpo di Eluana. Sarebbe bastato poco, davvero. Ma non è un boia, Beppino Englaro. È un uomo che ha smesso di vivere insieme alla figlia, tanto tempo fa, che ha scelto di morire ogni giorno, insieme a lei. Chiunque ci abbia passato cinque minuti insieme sa quali abissi di dolore nascondevano quelle occhiaie, sempre più marcate in un profilo ogni giorno più affilato. Sa com'era difficile sostenere lo sguardo di quest'uomo che non voleva si scrivesse delle sue debolezze, dei suoi momenti di sconforto.
Un padre annientato che si è fatto carico della volontà della figlia, scegliendo la strada più dura da seguire in un posto come l'Italia, combattere a mani nude, senza mai chiedere a un dottore di adottare un sotterfugio di morte, come avviene nelle corsie di tutta Italia. «Adesso — riesce a dire al telefono — so che qualcuno si scatenerà contro i dottori che hanno seguito Eluana. Voglio che si sappia che sono io l'unico responsabile, sono io che ho portato questa storia fin qui. Agli amici, e ne ho trovati tanti in questi anni, chiedo di non preoccuparsi per me. Non voglio essere cercato, ho bisogno di stare solo. Avrei liberato il corpo di Eluana, che ormai era diventato ostaggio di mani altrui». È a Lecco, Beppino Englaro, dove oggi avrebbe dovuto partecipare a un processo in cui gli volevano togliere la patria potestà. Cerca di ricomporsi, al telefono con il colonnello che lo chiama per le condoglianze e poi gli annuncia che appena entrato in Friuli gli verrà assegnata una scorta, «perché sa, la situazione è particolare».

Beppino lo ha ascoltato dicendo dei «sì» cortesi, con voce bassa. «Non so ancora a che ora parto, devo prima vedere com'è la situazione di mia moglie» ha detto. Senza farlo pesare, che c'è un'altra tragedia nella sua vita, che oggi lui muore con Eluana ma il suo calvario non finisce. Si sente il rumore di un treno che passa, la casa degli Englaro affaccia su una ferrovia. «Si figuri colonnello, non darò nell'occhio, glielo prometto. Sono un po' disorientato, ho bisogno di sedermi». La scorta, come un delinquente che ha fatto qualcosa di malvagio. L'ultima umiliazione, per un uomo che giorno dopo giorno ha scontato l'inferno peggiore, vedere una figlia che sorride solo da foto remote. Ci sarà il funerale, non finiranno le vane parole. «Devo restare solo, ho bisogno di respirare». Chi lo conosce sa che questa non è una liberazione, non per lui. «Avevo fatto una promessa» dice. L'ha mantenuta, anche se in questi anni la sua ragione di vita è rimasta appesa a sua figlia. «Mi sento spaesato. Devo rimanere solo, ho tante cose a cui pensare» è il suo congedo. Sono in tanti quelli che pensano che in fondo non voleva che sua figlia se ne andasse. «Certo che soffrirò, ma cosa c'entra?». Era tutto per lei, non per me, ripete, e la voce si fa tenue. «Ho sopportato molto, in questi anni». Ma doveva andare avanti, dice, dovevo mantenere la promessa. E infine liberarla, la sua bambina.

Marco Imarisio
10 febbraio 2009 "


credo che basti leggere questo articolo.

Inviato: 11/02/09 16:55
da lapimpa
simarlau ha scritto:Molti di voi sono davvero fuori strada.
Qui nessuno ha staccato la spina.
Eluana VIVEVA senza ausilio di macchine, di respiratori.
Aveva solo bisogno di essere nutrita, esattamente come mio figlio di 10 mesi, che morirebbe di fame e di sete se gli negassi il cibo. E perché? Perché non è capace di mangiare da solo.
Ho letto "Eluana è libera", ma che dite!!!
I genitori sono liberi, che non hanno nessun problema a cui pensare, nessun impiccio. Loro sono andati a vederla in obitorio.
Ma vi rendete conto, in obitorio!!! E perché non assisterla mentre moriva?
Perché non essere con lei fino alla fine? Perché non accompagnarla?
L'hanno mandata a Udine da sola. E' morta da sola!
Questo è disgustoso, questo che chiamano amore
scrivo poco su questo forum, ma non posso non intervenire di fronte a questi commenti. Questa storia tocca profondamente me e la mia famiglia che sta passando questo calvario....

Inizialmente c'è il momento del dolore così acuto che ti toglie la capacità di riflettere, poi arriva la consapevolezza dell'irreversibilità e allora iniziano giorni, settimane, mesi di disperazione, ti ritrovi a fissare un involucro di pelle senza coscienza ne percezione di se e del mondo che lo circonda e fa troppo male pensare alla persona che è stata "prima", quando parlava, rideva, gioiva, soffriva, osservava, pensava, viveva...

diventano giorni scanditi dal dolore e dalla paura di vedere impazzire o cadere nella depressione le persone care che stanno vivendo questo dramma con te.

Ti interroghi sul significato della parola "dignità" mentre vedi un corpo inerme e incosciente che viene toccato e violato in ogni suo orefizio, naturale o creato chirurgicamente.
Non c'è giorno che non preghi che gli venga concessa la pace mentre uno stuolo di medici si adopera per imbottire di medicinali per curare le continue ed inevitabili infezioni.

Tutto questo ha fatto parte della vita di questa povera famiglia per
17 ANNI...
17 ANNI...
17 ANNI...

Ti dovresti vergognare

Inviato: 11/02/09 16:59
da loremir77
Lapimpa... :(

mi dispiace tanto per te e la tua famiglia.. :(

ma grazie davvero grazie di cuore per il tuo intervento..

Inviato: 11/02/09 17:05
da cyberjack
lunaspina ha scritto:
cyberjack ha scritto:
lunaspina ha scritto:Scusate, mi limito a dire che il desiderio di salvaguardare la vita e l'aver paura della morte sono due cose ben diverse.
Già, sopratutto quando si tratta di salvaguardare la vita ALTRUI ed aver paura della morte PROPRIA ;)
Scusa Cyber, ma questo tuo commento non l'ho capito.
Dico che è molto semplice parlare di vita e di morte, quando non coinvolgono direttamente chi parla...