Era un sacco di tempo che non venivo sul forum..ora che ci capito cosa trovo?
Ela nella parte di Ela.
Cioè della persona che si fa delle domande (ebbene esistono ancora queste persone
) su di se e gli altri, che si chiede il perché delle cose, che si chiede se può fare qualcosa per cambiare le cose.
Non sprecherò parole su Ela, la conosciamo. Perchè da noi si è fatta conoscere. ..
Questa è la classica situazione esistenziale "cul de sac" , se poi si pensa che siamo in Piemonte e che qui siamo graniticamente sabaudi (quando va bene) falsi e cortesi (quando va male).
Secondo me Cyber ha visto abbastanza giusto, aggiungerei che forse c'è stato un po' d'invidia per Ela, così disponibile magari anche così efficiente (aggiungerei simpatica visto che io l'ho conosciuta di persona). E poi una che fa torte così! Ma una così è pericolosa!
Qui bisogna entrare in punta dei piedi, rilassati, senza darsi troppo da fare, senza essere troppo zelanti.
Questo non vuol dire fare la tappezzeria ma venire fuori alla distanza, farsi capire gradualmente così come gradualmente si capiscono gli altri, si capisce chi di loro è normale e anche simpatico e chi è invidioso e maldicente. Di chi fidarsi e di chi no.
Ho un po' la sensazione che in quel gruppo qualche deficiente ci sia; succede spesso e ne basta uno che regga tutto il gioco sparlando alle spalle degli altri per rovinare il clima nel gruppo. Sono dei poveretti, basta osservare bene le dinamiche del gruppo e poi si capisce se è meglio ignorarli o affrontarli. Ma in ogni caso è l'ironia quello che serve, la bonarietà che li ridicolizza e li fa sgonfiare come palloncini.
La veterinaria del mio canile mi diceva (quando era di cattivo umore) "Voi volontari siete tutti anormali, venite qui e vi date da fare perchè vi dovete sfogare di qualcosa". A parte che dava quindi dell'anormale anche a me, la capivo perfettamente: ero agli inizi in quel posto e stavo cercando con fatica di inserirmi senza farmi "intruppare" da nessuno. E non avrei immaginato tante tensioni invisibili, quante lotte di potere in un gruppo così unito nel voler aiutare 'ste povere bestie derelitte, io volevo solo dare una mano e sentirmi a mio agio tra gente con cui condividevo la cosa più certa di me stessa: il mio amore per gli animali. Non doveva essere tutto semplicissimo? E invece quanta cautela e quanto garbo era necessario in ogni piccola cosa.
Spero di essermi spiegata... Ho la sensazione che basti a Ela essere Ela, senza spingere troppo, senza fingersi altro (è troppo faticoso in ultima analisi) ma anche senza spaterarsi completamente (piemontese: chi capisce, capisce), per quello c'è tempo, se del caso, dopo.
(forse fare girare una foto di Gigio potrebbe servire: anche a fare paura