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#4351
Come detto da sharilla, mentre con l'attuale sistema un ricercatore di terza fascia, dopo anni di frustrazioni e stipendi da fame ha a speranza di vedere la luce, con la riforma, ti mandano a spasso. C'è il turn over sì, ma tra i ricercatori. Chi poi è fortunato o è parente di Bondi riuscirà a diventare professore associato...
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Casa Spozilli

#4352
chojin ha scritto:Come detto da sharilla, mentre con l'attuale sistema un ricercatore di terza fascia, dopo anni di frustrazioni e stipendi da fame ha a speranza di vedere la luce, con la riforma, ti mandano a spasso. C'è il turn over sì, ma tra i ricercatori. Chi poi è fortunato o è parente di Bondi poi riuscirà a diventare professore associato...
solo di Bondi?! sei ottimista... :lol: :lol:
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#4354
fede65 ha scritto: E vorrei anche leggere lettere in cui non solo si afferma ciò che non piace ma anche propositive. Se ritieni di manifestare contro portami anche una controprogrammazione che sia ragionevole con le disponibilità finanziarie attuali.
magari può interessare, è un po' lungo ma fa capire la posizione dei ricercatori
http://www.rete29aprile.it/info/unidea- ... rsita.html
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#4355
chojin ha scritto:
fede65 ha scritto:La scuola di mio figlio è stata "occupata" per 6 giorni dagli studenti. Sono esagerata se dico che penso che questa sia una forma di violenza che andrebbe stroncata immediatamente?
Io non capisco perchè chi protesta, nell'immaginario collettivo, non debba "rompere le palle"... I camionisti non devono occupare le autostrade, i NO TAV non devono occupare i cantieri delle nuove linee, gli operai non devono occupare le fabbriche, i controllori di volo, poi, non dovrebbero nemmeno scioperare, gli operai immigrati clandestini, truffati dallo stato e dagli imprenditori edili, non dovrebbero salire sulle gru, e via così... tutti dovrebbero stare buonini buonini, zitti zitti, senza disturbare e magari senza nemmeno fasri vedere.

fede65 ha scritto: Il rispetto per le istituzioni? quando lo insegnamo ai ragazzi?
Il coordinatore politico del PDL ha appena detto che loro, delle prerogative del Presidente della Repubblica, se ne fregano. Davvero stiamo parlando di rispetto per le istituzioni? Uno studente dovrebbe farsi delle remore ad occupare una scuola quando ha simili esempi?

fede65 ha scritto: Se fossi un professore al rientro in classe dopo sei giorni di "occupazione" farei una bella verifica con tema la riforma Gelmini, così gli studenti sarebbero spronati la prossima volta a capire cosa stanno facendo, per cosa protestano.
Guarda, non sono in totale disaccordo... ma prima vorrei che tutti gli elettori, prima di avere diritto al voto, sostenessero un esame volto a capire cosa stanno facendo mettendo quella croce...
Io penso che non si possa continuare a giustificare comportamenti scorretti perchè lo fa tizio caio e sempronio. Dobbiamo cominciare da qualche parte a migliorare la nostra società perchè non iniziare dalla scuola?
Non è accettabile occupare una scuola pubblica, per nessun motivo. E' lecito protestare ma utilizzando forme che non ledano chi è contrario e siano legali. Cosa può imparare un ragazzino quando come esempio di protesta si occupa e si guardano film tipo Jhonny Stecchino e scemenze varie? Vogliamo insegnargli che esiste anche un dovere oltre ai diritti?
Chi utilizza minorenni per creare disordine e ampliare la protesta per me è irresponsabile e andrebbe bloccato immediatamente. Credi nella protesta? bene, organizzi rigorosamente fuori dalla scuola momenti di informazione e porti in piazza la tua protesta.
FEDE65

#4356
fede65 ha scritto: bene, organizzi rigorosamente fuori dalla scuola momenti di informazione e porti in piazza la tua protesta.
cosa che è stata fatta nell'ultimo anno e mezzo senza che ne venisse data eco dalla stampa.
non voglio giustificare a priori certe forme di protesta, ma credo che anche contestarle a priori sia sbagliato. Se durante l'occupazione gli studenti partecipano a confronti e a momenti di dialogo è un momento educativo che fa bene sia a chi è pro sia a chi è contro il motivo dell'occupazione.
certo se poi l'occupazione è il momento per non fare nulla e saltare la lezione di latino credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che questo oltre ad essere sbagliato è dannoso per la protesta stessa.
a questo punto non si doveva proprio arrivare.
siamo in un momento di crisi? non ci sono soldi? non fare riforme...aspetta tempi migliori...
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#4357
fede65 ha scritto: Dobbiamo cominciare da qualche parte a migliorare la nostra società perchè non iniziare dalla scuola?
Io credo che la scuola sia, forse ancora per poco, la parte sana della società. Credo che una nazione, se vuole sopravvivre, debba investire sul proprio futuro. E credo che l'Italia non lo stia facendo.
Qualche ragazzo, ancora oggi, legge "le mie prigioni" di Silvio Pellico, piuttosto che "la mia prigione" di Fabrizio Corona...
Qualche ragazzo fa ancora sogni importanti che non sono partecipare ad Amici, o al Grande fratello, o fare il calciatore o la velina...
Qualche ragazzo legge ancora la costituzione.
E allora si incazza. Perchè vede che i legislatori, 63 anni fa, avevano a cuore il suo futuro, mentre i governanti di oggi se ne fanno beffe, ingozzando sè ed i propri amici di denaro, mentre alle scuole non rimangono più nemmeno i soldi per la cancelleria...
fede65 ha scritto: Non è accettabile occupare una scuola pubblica, per nessun motivo.
Il punto è proprio il motivo...
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Casa Spozilli

#4358
Sharilla ha scritto:
fede65 ha scritto: bene, organizzi rigorosamente fuori dalla scuola momenti di informazione e porti in piazza la tua protesta.
cosa che è stata fatta nell'ultimo anno e mezzo senza che ne venisse data eco dalla stampa.
......
siamo in un momento di crisi? non ci sono soldi? non fare riforme...aspetta tempi migliori...
Perchè aspettare? Penso che si possa cominciare a migliorare le cose senza per forza aspettare che ci siano soldi in più, altrimenti penso che una riforma non arriverà mai.
FEDE65

#4359
lunaspina ha scritto: Del resto, non dimentichiamo che la ricerca universitaria ha implicitamente compreso nel proprio compito anche l'aspetto didattico... Anche quando ero studentessa io metà delle lezioni erano tenute da dottorandi e ricercatori, e non mi pare sia mai stato un problema... hanno sempre tutti portato avanti entrambi gli aspetti (ricerca e didattica)...
è qui l'errore (parlo sempre di giurisprudenza, che è la realtà di cui ho conoscenza diretta): in teoria, il ricercatore (ossia, chi sta facendo un dottorato di ricerca) deve fare solo ricerca, pubblicare articoli e al termine del triennio la tesi di dottorato. A volte ha una borsa di studio x coprire i costi di libri e ricerche (ed ha dei benefit, tipo la stanza in uni e l'accesso gratis alle fotocopie, non ti dico le faide in facoltà x avere la tesserina), altre volte no, e si paga tutto da solo; in pratica, il ricercatore viene utilizzato come assistente (fa lezioni al posto del docente universitario, segue i tesisti, organizza seminari didattici, va ad interrogare agli esami) il tutto aggratis, mentre il docente universitario (in genere irreperibile) prende uno stipendio pieno per attività che non svolge. Il docente segnala i ricercatori meritevoli di proseguire oppure no (quindi, o stai zitto e buono, e anzi mi fai pubblicare a mio nome l'articolo che stai scrivendo, o ti mando a spasso senza farti passare dal via).
Io questa la vedo come una stortura enorme. Non c'è controllo sulla qualità del lavoro nè dei ricercatori nè dei docenti, e la riforma gelmini mi sembra stia pure andando in senso opposto...
insomma, di cose da fare io ne vedo tante, anche senza aumentare la spesa (ma gestendo meglio i soldi che ci sono ora) e ritengo giusto che all'uni protestino, almeno se ne parla...
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Babyzillo

#4360
chiaretta ha scritto:
lunaspina ha scritto: Del resto, non dimentichiamo che la ricerca universitaria ha implicitamente compreso nel proprio compito anche l'aspetto didattico... Anche quando ero studentessa io metà delle lezioni erano tenute da dottorandi e ricercatori, e non mi pare sia mai stato un problema... hanno sempre tutti portato avanti entrambi gli aspetti (ricerca e didattica)...
è qui l'errore (parlo sempre di giurisprudenza, che è la realtà di cui ho conoscenza diretta): in teoria, il ricercatore (ossia, chi sta facendo un dottorato di ricerca) deve fare solo ricerca, pubblicare articoli e al termine del triennio la tesi di dottorato. .
un momento sono cose molto diverse:
dottorato: è un percorso formativo di ricerca che dura 3 anni ed e può essere o meno retribuito (mi pare)
assegnisti e borsisti di ricerca: fanno ricerca con fondi messi a disposizione ad hoc
ricercatore: è il primo step per diventare docente e sei dipendente a tutti gli effetti dell'università.
queste 3 figure non dovrebbero fare docenza, ma di fatto sono gli unici che la fanno oltre ai cosiddetti "docenti a contratto" , vale a dire delle co.co.co. a cui vengono assegnate le cattedre ogni anno.
sono questi ultimi la vera spesa inutile dell'università a parer mio. basterebbe "costringere" i docenti dipendenti a far lezione
:roll:
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#4361
Sharilla ha scritto: un momento sono cose molto diverse:
dottorato: è un percorso formativo di ricerca che dura 3 anni ed e può essere o meno retribuito (mi pare)
assegnisti e borsisti di ricerca: fanno ricerca con fondi messi a disposizione ad hoc
ricercatore: è il primo step per diventare docente e sei dipendente a tutti gli effetti dell'università.
queste 3 figure non dovrebbero fare docenza, ma di fatto sono gli unici che la fanno oltre ai cosiddetti "docenti a contratto" , vale a dire delle co.co.co. a cui vengono assegnate le cattedre ogni anno.
sono questi ultimi la vera spesa inutile dell'università a parer mio. basterebbe "costringere" i docenti dipendenti a far lezione
:roll:
forse ho fatto confusione (da noi della 3 opzione non s'è mai parlato) :roll:
per me la vera spesa inutile sono i docenti di ruolo che non ci sono mai, ma come fai a mandarli via, senza controlli e senza alcun potere?
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Babyzillo

#4362
fede65 ha scritto:
Sharilla ha scritto:
fede65 ha scritto: bene, organizzi rigorosamente fuori dalla scuola momenti di informazione e porti in piazza la tua protesta.
cosa che è stata fatta nell'ultimo anno e mezzo senza che ne venisse data eco dalla stampa.
......
siamo in un momento di crisi? non ci sono soldi? non fare riforme...aspetta tempi migliori...
Perchè aspettare? Penso che si possa cominciare a migliorare le cose senza per forza aspettare che ci siano soldi in più, altrimenti penso che una riforma non arriverà mai.
perchè di solito le riforme richiedonno investimenti, per lo meno iniziali.
pensare di poter fare una riforma quando il ministero dell'economia ti taglia i fondi è assurdo...
iniziamo a fare quelle piccole riforme che non richiedano soldi ( magari uniformandoci ai sistemi universitari di altri stati) poi quando ci saranno le forze anche economiche andiamo a modificare in toto la struttura per renderla più efficiente. ma adesso credo che ci siano urgenze maggiori rispetto ad una riforma dell'università che ha aspettato fino ad ora e può tranquillamente continuare ad aspettare...
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#4363
chiaretta ha scritto:
Sharilla ha scritto: un momento sono cose molto diverse:
dottorato: è un percorso formativo di ricerca che dura 3 anni ed e può essere o meno retribuito (mi pare)
assegnisti e borsisti di ricerca: fanno ricerca con fondi messi a disposizione ad hoc
ricercatore: è il primo step per diventare docente e sei dipendente a tutti gli effetti dell'università.
queste 3 figure non dovrebbero fare docenza, ma di fatto sono gli unici che la fanno oltre ai cosiddetti "docenti a contratto" , vale a dire delle co.co.co. a cui vengono assegnate le cattedre ogni anno.
sono questi ultimi la vera spesa inutile dell'università a parer mio. basterebbe "costringere" i docenti dipendenti a far lezione
:roll:
forse ho fatto confusione (da noi della 3 opzione non s'è mai parlato) :roll:
per me la vera spesa inutile sono i docenti di ruolo che non ci sono mai, ma come fai a mandarli via, senza controlli e senza alcun potere?
ma secondo me la riforma più semplice a cui ovviamente nessuno pensa mai: far timbrare i docenti e obbligarli a tenere i corsi che gli vengono assegnati all'inizio dell'anno... è una soluzione di una banalità infinita e sicuramente non risolverebbe ma aiuterebbe a contenere una serie di costi :roll:
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#4364
chojin ha scritto: Io credo che la scuola sia, forse ancora per poco, la parte sana della società. Credo che una nazione, se vuole sopravvivre, debba investire sul proprio futuro. E credo che l'Italia non lo stia facendo.
Qualche ragazzo, ancora oggi, legge "le mie prigioni" di Silvio Pellico, piuttosto che "la mia prigione" di Fabrizio Corona...
Qualche ragazzo fa ancora sogni importanti che non sono partecipare ad Amici, o al Grande fratello, o fare il calciatore o la velina...
Qualche ragazzo legge ancora la costituzione.
E allora si incazza. Perchè vede che i legislatori, 63 anni fa, avevano a cuore il suo futuro, mentre i governanti di oggi se ne fanno beffe, ingozzando sè ed i propri amici di denaro, mentre alle scuole non rimangono più nemmeno i soldi per la cancelleria...

Come non quotare in pieno?

Ad oggi l'istruzione è ancora un diritto per tutti: è l'Art. 34 della Costituzione, tuttora in vigore, anche se si sta tentando di renderlo inapplicabile nella vita di tutti i giorni (basterebbe rileggersi un certo discorso di Pietro Calamandrei).

Chi si vuole fermare alla terza media si fermi, nessuno lo obbliga a laurea quinquennale e master.

Ma se una persona ha l'ambizione, la voglia e la capacità di arrivare alla laurea, perchè deve essergli impedito se non è straricco? Se studia bene, impara e produce risultati apprezzabili per il proprio paese, sarà un buon investimento.

Non siamo e non saremo mai competitivi con Cina, India e paesi africani per il costo della manodopera.

Visto che (e vorrei sollecitare l'indole leghista) su quel terreno non possiamo batterli, vogliamo almeno continuare a presentarci con giovani dotati di cervelli o vogliamo essere battuti dagli "extracomunitari" anche come cervelli ? (e non manca molto perlomeno da parte di Cina e India..)
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#4365
Sharilla ha scritto:
fede65 ha scritto:
Sharilla ha scritto: cosa che è stata fatta nell'ultimo anno e mezzo senza che ne venisse data eco dalla stampa.
......
siamo in un momento di crisi? non ci sono soldi? non fare riforme...aspetta tempi migliori...
Perchè aspettare? Penso che si possa cominciare a migliorare le cose senza per forza aspettare che ci siano soldi in più, altrimenti penso che una riforma non arriverà mai.
perchè di solito le riforme richiedonno investimenti, per lo meno iniziali.
pensare di poter fare una riforma quando il ministero dell'economia ti taglia i fondi è assurdo...
iniziamo a fare quelle piccole riforme che non richiedano soldi ( magari uniformandoci ai sistemi universitari di altri stati) poi quando ci saranno le forze anche economiche andiamo a modificare in toto la struttura per renderla più efficiente. ma adesso credo che ci siano urgenze maggiori rispetto ad una riforma dell'università che ha aspettato fino ad ora e può tranquillamente continuare ad aspettare...
Anche perchè altri paesi non hanno tagliato, ma semmai aumentato gli stanziamenti su cultura, ricerca e istruzione.
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