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#2926
amluci ha scritto:
Mercury ha scritto:
cyberjack ha scritto: secondo me la TUA gravidanza non appartiene allo stato, ma a te. e come tale tu sei la responsabile che deve decidere cosa farne. e per poter decidere devi essere libera di accedere a tutte le alternative possibili, altrimenti la tua libera scelta è di fatto impedita e questo ti rende una persona semi-libera.
sei responsabile della tua gravidanza se la tua gravidanza è stata una scelta consapevole
escluso il caso estremo della violenza, se sei rimasta incinta non consapevolmente -a caso-, fino a che punto sei consapevole e responsabile della scelta che farai?
Prima di pensare alle alternative possibili quando sei rimasta incinta, non sarebbe meglio sapere, pensare alle alternative che hai prima per non rimanerci??
Questa si è che libertà VERA.

mi sento di poter dire che come donna non sono "un utero che cammina" e la mia gravidanza è consapevole e voluta solo che quando io decido che è tale.

è ovvio che la vera libertà è pensarci prima di rimanere incinta, perchè c'è un'eccessiva leggerezza soprattutto fra le adolescenti sulla materia. Ma è proprio questa eccessiva superficialità a farci capire che non sono idonee a diventare madri, e non perchè lo dice la Chiesa nè perchè i loro genitori lo pensano nè perchè "abortire è brutto".
Anche diventare madri senza essere "madri dentro" è orribile.
vero ma su questo mi piacerebbe confrontarmi con voi
qui c'è qualcosa che non va se una ragazzina magari giovanissima fa sesso e resta incinta, non è un problema morale il mio, ma è un grido d'allarme sociale, dove cavolo è l'educazione sessuale in questo Paese? La risposta ad una quindicenne incinta spaventata non è l'aborto per me, ma la preparazione sessuale, sarebbe come dire che la cura per l'aids non è la prevenzione...non diciamoci cavolate è obbligo di uno stato pensare a mettere tutti i cittadini in situazione di consapevolezza, e pure obbligo delle famiglie, che su questi temi non ci sono...l'immaturità non si può curare con una pacchetta sulla spalla e via, ma con la consapevolezza che le azioni hanno sempre e cmq delle conseguenze in tutti i campi
non usi il preservativo puoi morire
puoi avere un bambino
non avere un bambino non significa farsi 5 minuti di ospedale e via
e posso continuare con esempi in altri campi
violentare una compagna di classe NON è un giochetto innocente neppure se hai 13 anni ( notizia di 3 giorni fa)
etc...etc...etc...
ma dove cavolo stiamo andando a finire qui
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#2927
loremir77 ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:caso limite ma verissimo che affianca il discorso di merc
donna 39 anni cultura alta sposata non riesce ad avere un bambino , va dal ginecologo e sorpresa dai 20 anni ai 35 aveva fatto 11 dico 11 aborti ehhhhh sa la pillola me la dimenticavo...
ovviamente tube rovinate ..

beh ma questa è un caso patologico.. :shock:
già quando la ginecologa è tornata a casa ( è la mia migliore amica) e mi ha raccontato questa cosa non ci potevo credere,
il punto è sta tipa è un estremo, ma non si possono permettere queste deviazioni, la mia amica mi spiegava che ora ad abortire sono soprattutto donne extracomunitarie e ragazzine ( molto di più le prime) usano l'aborto come rimedio anticoncezionale e non è un modo di dire...questo NON è possibile, c'è un problema che va a monte da risolvere :?
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#2928
Non parlo delle valli, parlo di citta' di pianura confinanti col comune di milano, della zona piu' industrializzata e ricca del paese.

Non vorrei essere insistente, ma non so fino a che punto rifiutare questa realta' sia producente: esiste una larga fetta di popolazione che vota per ragioni morali e religiose, che si illude siano rappresentate dalla destra.

OT: La realta' delle valli e' cosi sconvolgente che non tento neppure di descrivervela - sono reduce da una gita in alta val Trompia e ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare... :shock: :lol:
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#2929
Kalimeroxxx ha scritto: vero ma su questo mi piacerebbe confrontarmi con voi
qui c'è qualcosa che non va se una ragazzina magari giovanissima fa sesso e resta incinta, non è un problema morale il mio, ma è un grido d'allarme sociale, dove cavolo è l'educazione sessuale in questo Paese?....
mah, infatti! io credo che in un mondo ideale la 194 non esisterebbe. L'aborto non e' un diritto umano, e' una soluzione imperfetta per un mondo imperfetto. Serve per mettere una pezza a situazioni di violenza, disagio economico, sessualita' inconsapevole, immaturita', ecc...
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#2930
Kalimeroxxx ha scritto:ma dove cavolo stiamo andando a finire qui
Più che altro penso che la domanda a cui bisognerebbe dare una risposta (e poi muoversi di conseguenza) è: Come ci siamo arrivati?

è di oggi questa notizia: «Alcolici a minori in bar del centro - Mia figlia ha rischiato di morire»
La ragazzina avrebbe bevuto sei vodke e tre mojito in mez'ora
La madre ha fatto denuncia alla polizia
Citazioni della madre:
«Al Sant’Orsola mi hanno detto che sarebbe bastato un altro bicchiere perché andasse in coma etilico», ha scritto la donna, accusando duramente i baristi, definiti «assassini». «Perché si permette a degli assassini di tenere alzata la serranda?», attacca. «chi punisce il bar? Noi mamme dobbiamo batterci per farlo chiudere».

Ecco... se mia figlia di 15 anni si beve 6 vodka e 3 mojito in 30 minuti, io non denuncio il bar... sfascio la testa a quella deficente (primo) poi mi ritiro a auto-flagellarmi per il genitore di merxa che sono.

Fino a quando ci si continua a deresponsabilizzare, il mondo non potrà che peggiorare....
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#2931
cyberjack ha scritto:Più che altro penso che la domanda a cui bisognerebbe dare una risposta (e poi muoversi di conseguenza) è: Come ci siamo arrivati?

è di oggi questa notizia: «Alcolici a minori in bar del centro - Mia figlia ha rischiato di morire»
La ragazzina avrebbe bevuto sei vodke e tre mojito in mez'ora
La madre ha fatto denuncia alla polizia «Perché si permette a degli assassini di tenere alzata la serranda?», attacca. «chi punisce il bar?

Ecco... se mia figlia di 15 anni si beve 6 vodka e 3 mojito in 30 minuti, io non denuncio il bar... sfascio la testa a quella deficente (primo) poi mi ritiro a auto-flagellarmi per il genitore di merxa che sono.
su questo argomento la penso esattamente come te (salvo lo sfasciare la testa)

se una minorenne sbevazza così tanti alcoolici in un bar, c'è da chiedersi che educazione le hanno dato a casa :x mi chiedo anche cosa ci trovasse di bello nel sentirsi così tanto rincretinita alla 6° vodka per aver voglia di continuare coi mojito......

Estremizzando, magari questa era pure in giro alle 3 di notte mentre sua madre era a casa a dormire, delegando al presunto buon senso dei baristi l'incolumità di sua figlia...
un po' facile dare sempre la colpa agli altri........ :roll:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#2932
Kalimeroxxx ha scritto: ci sono due errori parlare di cattolici come fossero una massa indistinta di individui che si muovono di concerto è talmente utopico che non lo pensa manco il vaticano
l'autonomia regionale in materia di sanità non è esclusiva, come recita l'art 117 della nostra cost dopo la modif. del 2001 che va letto in combinato dell'art 32
Al riguardo occorrono due precisazioni, secondo me (parlare di errori :wink: mi sembra eccessivo, visto che solo il papa parla ex cathedra :lol: )
:arrow:benchè oggi non sia più come nella prima Repubblica, quando era facile prevedere il voto dei cattolici, i cattolici votanti esistono eccome: l'influenza culturale e politica della chiesa italiana condiziona l'elettorato ancora nel 2010 sia a favore della destra (Cota e Bonino), sia a favore della sinistra (Venezia- sindaco Orsoni-avvocato cattolico procuratore di San Marco, amico del patriarca Angelo Scola e del banchiere cattolico Giovanni Bazoli di Intesa San Paolo contro Brunetta- laico estremo). Il Vaticano, coinvolto nello scandalo pedofilia a livello mondiale, ha bisogno di questa crociata (sulla pelle delle donne) per distogliere l'attenzione pubblica... :wink:
:arrow: la devolution in sanita',dopo il referendum dell’ottobre 2001, prevede :
a)che la tutela della salute sia materia di legislazione concorrente tra Stato e Regioni
b)che allo Stato spetti il compito di determinare e garantire livelli di assistenza sanitaria uguali su tutto il territorio nazionale,
ma il Governo Berlusconi non ha mai varato i decreti delegati previsti dalla legge “La Loggia” (n.131, del 5 giugno 2003), che avrebbero dovuto individuare ambiti e merito dei “principi fondamentali”anche in tema di tutela della salute. La mancata approvazione di questi decreti delegati ha favorito indubbiamente la crescita di una forte conflittualità costituzionale tra Stato e Regioni in merito alle rispettive competenze.
Poichè la pillola abortiva è un farmaco, come ribadito anche da una recente sentenza della Corte Costituzionale (la n.44 del'11 febbraio 2010) "l'erogazione dei farmaci rientra nei Livelli essenziali di assistenza il cui godimento è assicurato a tutti in condizioni di eguaglianza sul territorio nazionale, operando in un ambito di esclusiva competenza statale", ma le regioni possono escluderne la rimborsabilità o stabilire protocolli terapeutici propri , stante le competenze esclusive regionali in materia di organizzazione dei servizi sanitari.
omnia munda mundis

#2933
L'editoriale
Il vento vandeano, da Torino a Treviso
di EUGENIO SCALFARI
Comincerò dalla Lega, che politicamente è il partito vincitore. La sua vittoria politica è indubitabile: non governava nessuna Regione ed ora ne governa due; in Veneto ha largamente superato il Pdl; il Nord padano è saldamente guidato dal centrodestra e in particolare dalla Lega che può vantare anche una penetrazione inquietante in Emilia.

Alla vittoria politica non si è però accompagnata una vittoria elettorale in termini di cifre assolute. Gli elettori della Lega infatti sono stati due milioni e 750 mila; nelle europee erano stati due milioni e 900 mila; nelle politiche del 2008 ne aveva raccolti due milioni 847 mila. Il dato delle regionali del 2005 appartiene ad un'altra era geologica e non è dunque comparabile con quello attuale.

Roberto D'Alimonte sul 24 Ore del 31 marzo ha scorporato questi dati, regione per regione constatando che la Lega ha guadagnato voti in Veneto, in Emilia, in Toscana, nelle Marche, ma ne ha persi in Piemonte, in Lombardia e in Liguria.
Il risultato netto segna, rispetto alle europee, una perdita di 147 mila voti. Il risultato ci dice dunque che la Lega, in cifre assolute, non è affatto aumentata ma ha perso meno degli altri. Il suo peso politico è fortemente cresciuto ma il numero dei voti è più o meno quello che aveva negli scorsi due anni. Sfondamento dunque non c'è stato.
Lo stesso confronto esteso agli altri partiti dà i seguenti risultati in confronto con le europee: il Pdl ha perso due milioni e mezzo di voti, il Pd un milione, l'Idv 450 mila, l'Udc 360 mila.

Le percentuali registrano queste realtà, profondamente influenzate dalle astensioni nonché dalle dimensioni di ciascuno dei partiti sopra indicati, ma lo specchio più realistico ce lo fornisce il confronto globale con il corpo elettorale di tutti i cittadini che hanno diritto al voto.

Utilizzo le accurate elaborazioni di Luca Ricolfi che è un riconosciuto esperto in questa materia (La Stampa del primo aprile). Fatti 100 gli elettori con diritto di voto, il 30 per cento non ha votato, 12 hanno votato Lega e Idv, 29 hanno votato per i due partiti maggiori (Pdl e Pd) e i restanti 19 hanno votato per le decine di partiti e liste restanti. "Il principale partito di governo - conclude Ricolfi - è stato votato da un italiano su sette, mentre tre italiani su sette non ha partecipato al gioco".

Dal canto mio, sommando i voti del Pdl nelle tre Regioni del Nord, ottengo due milioni 384 mila voti e sommando quelli della Lega ne ottengo due milioni 292 mila. In Piemonte Lombardia e Veneto la Lega è complessivamente inferiore al Pdl di soli 152 mila voti. Di fatto nella Padania Bossi non ha superato Berlusconi ma l'ha raggiunto, conquistando due governatori su tre.

Questo è lo stato dei fatti: Non sono opinioni ma numeri. Lascio ai lettori di rifletterci su.
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... o-3118223/
omnia munda mundis

#2934
cyberjack ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:ma dove cavolo stiamo andando a finire qui
Più che altro penso che la domanda a cui bisognerebbe dare una risposta (e poi muoversi di conseguenza) è: Come ci siamo arrivati?

è di oggi questa notizia: «Alcolici a minori in bar del centro - Mia figlia ha rischiato di morire»
La ragazzina avrebbe bevuto sei vodke e tre mojito in mez'ora
La madre ha fatto denuncia alla polizia
Citazioni della madre:
«Al Sant’Orsola mi hanno detto che sarebbe bastato un altro bicchiere perché andasse in coma etilico», ha scritto la donna, accusando duramente i baristi, definiti «assassini». «Perché si permette a degli assassini di tenere alzata la serranda?», attacca. «chi punisce il bar? Noi mamme dobbiamo batterci per farlo chiudere».

Ecco... se mia figlia di 15 anni si beve 6 vodka e 3 mojito in 30 minuti, io non denuncio il bar... sfascio la testa a quella deficente (primo) poi mi ritiro a auto-flagellarmi per il genitore di merxa che sono.

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quotissimo. :roll:
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#2935
E così giunge non inaspettata quella parte del discorso del Capo dello Stato che ha ringraziato sì la Protezione civile per quanto fatto, e i vigili del fuoco, e i semplici volontari, ma non senza sottolineare che questo specialissimo Dipartimento della presidenza del Consiglio «è chiamato a fronteggiare le calamità naturali e ad esse deve dedicarsi, senza perdersi in altre direzioni di intervento pubblico per ovviare alle lentezze di procedure ordinarie non ancora rinnovate e semplificate come è necessario da tempo». Il senso del richiamo di Giorgio Napolitano è evidente. E non è nemmeno la prima volta che il Presidente della Repubblica richiama Guido Bertolaso a dedicare le sue energie alle calamità, che sono il «core business» della Protezione civile, senza lasciarsi invischiare in altre emergenze che poi, a ben vedere, emergenze non sono.
Che cosa c’entrano con la Protezione civile, infatti, i cantieri per i Mondiali di Nuoto, per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia o per la costruzione di un Auditorium a Firenze? Certo, in Italia le procedure sono quelle che sono e la scorciatoia di adoperare le «ordinanze» di Protezione civile, il famoso «metodo Bertolaso», è stata fortissima sia ai tempi del governo Prodi, sia con Berlusconi. Quanto però quella scorciatoia fosse deleteria, e foriera di guai, lo raccontano le inchiesta dei magistrati di Firenze, quelle di Roma e ora quelle di Perugia. Dai primi di febbraio ci sono in carcere tre alti dirigenti pubblici e un imprenditore, un gruppo ribattezzato «la cricca» dal gip di Firenze, che sono chiamati a rispondere di corruzione.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
Bertolaso e i soldi del sisma
A un anno dal terremoto, anche i tg sono tornati all’Aquila, ognuno con il suo stile e la sua motivazione politica. Evidentemente, Tg2 e Tg1 hanno avuto mandato (o se lo sono dato da sé) di recuperare la figura e l’opera di Bertolaso, il quale ha replicato il suo fervorino, per dire che tutto è stato fatto per il meglio. Nessuno gli ha domandato alcunché sugli sciacalli che dalla tragedia si aspettavano lauti guadagni e in parte li hanno pure ricavati. Ma una domanda sulla ricostruzione della città, percorsa tra le macerie da visitatori, come una moderna Pompei, è stata fatta. E Bertolaso ha risposto che la ricostruzione spetta agli enti locali, i quali la effettueranno secondo i criteri che meglio rispondono alla storia dei centri distrutti. Giustissimo, ma c’è un’altra domanda che qualunque normale giornalista avrebbe dovuto fargli: «E i soldi?». O anche quelli, secondo il governo, ce li devono mettere democraticamente i Comuni distrutti?
06 aprile 2010
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/97045
omnia munda mundis

#2936
Il dilemma del premier: come sdebitarsi col Vaticano? L’affaire Vaticano e pedofilia viene vissuto con preoccupazione anche dal governo italiano. Ha, infatti, anche un ambito tutto politico che chiama in causa il presidente Berlusconi e il debito di “riconoscenza elettorale” del Pdl nei confronti di Bagnasco e di Ruini. La lettera che il premier inviò al papa prima delle Regionali non può essere considerata sufficiente, anche perché il favore fu subito ricambiato dalla Cei col sostegno a Renata Polverini e a Roberto Cota. Ci vuole qualcosa di più. E Palazzo Chigi deve decidere in fretta: la fase più difficile per il Vaticano sta per arrivare. Lo fa capire la petizione popolare promossa da migliaia di cittadini inglesi, e ospitata dal sito Internet del governo britannico, contro la visita di Benedetto XVI a Londra nel prossimo mese di settembre. Caso reso ancora più complicato dagli attacchi dell’arcivescovo di Canterbuty contro i cattolici irlandesi.
Cosa farà il governo italiano? Farà sentire la propria voce e spenderà il peso della sua diplomazia oltre Manica, oppure si limiterà a una prudente neutralità in ossequio al governo di Sua Maestà che, fra l’altro, esprime anche il ministro degli Esteri dell’Unione europea? E soprattutto: come si comporterà il nostro premier di fronte agli eventuali sviluppi delle inchieste condotte negli Stati Uniti? Si schiererà con il Vaticano contro le richieste della giustizia statunitense o farà finta di niente? Un bel dilemma. Perché se è vero che spendersi al fianco dell’autodifesa papale, per di più su un fronte così delicato, potrebbe ulteriormente minare la sua credibilità e il suo prestigio presso l’opinione pubblica e la stampa internazionali (e questo il Cavaliere non può permetterselo), è anche vero che Berlusconi non può dar nemmeno l’idea di schierarsi con la Chiesa solo quando gli servono i voti e poi far finta di nulla nei momenti più difficili. Tanto più che, dopo la frenata imposta al Carroccio sulla RU486, il silenzio sugli attacchi al Papa registrato nel giorno di Pasqua ha già fatto molto rumore. L’augurio di «concordia operosa» rivolto da Ratzinger all’Italia in una certa misura “impone” a Palazzo Chigi una risposta calorosa e, quindi, una difesa dell’operato della Chiesa su tutta la linea. Qualunque cosa accada. Costi quel che costi.
Di certo, qualcuno se lo aspetta.
06 aprile 2010-Unita'
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#2937
Salerno-Reggio Calabria i perchè di un flop
Il governo del fare e l'Anas hanno promesso che i lavori saranno terminati entro il 2013. Gli esperti consultati da 'L'espresso' parlano di 2016, nel migliore dei casi. I pessimisti arrivano a indicare il 2020. Altri dieci anni di code, di morti in strada e nei cantieri, di attentati delle 'ndrine, di miliardi di euro bruciati.
Il macrolotto 5 è un caso di scuola. Bandito per 1,2 miliardi di euro e aggiudicato a 1 miliardo con il 16 percento di ribasso, potrebbe costare il doppio. Le 35 riserve tecniche iscritte dall'Ati fra Impregilo e Condotte, due colossi delle costruzioni, superano i 900 milioni di euro e il tassametro continua a girare. Fra le richieste degli appaltatori ci sono le voci più svariate. Fra queste, i prezzi maggiorati dei prodotti siderurgici e degli esplosivi, i 2 milioni spesi per il protocollo antimafia con la prefettura di Reggio, gli eventi meteorologici eccezionali, la sospensione dei lavori causa incendi e la sorpresa geologica.

Meno sorprendente è che, dopo tutto questo, Impregilo e Condotte abbiano deciso di aumentare la quota dei lavori da affidare ad altre imprese. La lentezza dei cantieri, in una delle zone a più alta disoccupazione d'Europa, è a suo modo una garanzia. Il modello è quello di un assistenzialismo camuffato dove miliardi di euro vengono girati per alimentare l'economia del posto per tramite delle imprese di costruzione.
Il macrolotto 6 si dovrebbe allacciare al Ponte per saldare la parte finale del corridoio 1 Berlino-Palermo. In camera caritatis i progettisti interessati dichiarano la monocampata da 3,3 chilometri tecnicamente impossibile. Fa niente. Anche qui il governo del fare ha servito agli italiani un brindisi prenatalizio il 23 dicembre 2009 con l'inaugurazione dei cantieri in una sterpaglia di Cannitello in Calabria dove da allora non si è più visto un operaio. Niente paura. I lavori veri e propri dovrebbero partire a metà del 2011 per completare a fine 2016. A marzo Pietro Ciucci, presidente dell'Anas e amministratore della Stretto di Messina, ha annunciato che la progettazione definitiva partirà il 1 aprile. Una data altamente simbolica.
n
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2124396//0
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#2938
Ieri avevamo titolato: "Dite alla ministra chi è la ministra". Oggi aggiungiamo: dite alla ministra di studiare qualche data, tanto per non fare pessime figure planetarie. Sì, perchè Mara Carfagna, in arte ministro per le Pari opportunità, a un esame di storia sarebbe bocciata senza appello. 8 marzo, "Punto di vista", approfondimento delle 23 del Tg2.
In studio, oltre al conduttore, Maurizio Martinelli, la ministra Carfagna e Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa. Si parla di donne, naturalmente, ma siccome è meglio non parlare della condizione femminile in Italia (sennò che festa sarebbe?), l’argomento è la legge sullo stalking. Ottimi risultati, per carità. Ma le chicche arrivano negli ultimi due minuti.
La ministra accenna: "Sacche di maschilismo ancora ci sono, ma le donne sono ovunque: al governo, in Parlamento, ai vertici di Confindustria, persino tra i senatori a vita
".
Chissà perchè tutte le altre continuano a lamentarsi. Poi la Carfagna fa sfoggio della sua cultura: "In Italia paghiamo un grande ritardo: le donne hanno guadagnato il diritto di voto soltanto nel 1960, fino al 1919 erano sottoposte ad autorizzazione maritale, il delitto d’onore è stato abolito nel 1980, la riforma del diritto di famiglia è del 1970".
Se non fosse per il ‘19, diremmo che non ne ha azzeccata una. Ministro, le donne in Italia (per fortuna) votano dal ‘46, la riforma del diritto di famiglia è del ‘75, l’abolizione del delitto d’onore dell’‘81. Ma, almeno per la tv, non si potrebbe preparare un po’? http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... 1946_ma_la
Vergogna, Ministra Carfagna!
Mercoledì, Marzo 10th, 2010 | Riflessioni
Ancora una volta scrivo della Ministra Carfagna, che questa volta è riuscita a farmi restare davvero di sasso. Nel giorno della festa della donna, per festeggiare i cento anni da quando l’8 marzo fu dedicato alle donne, la Ministra ha partecipato ad un approfondimento quasi notturno del TG2, la rubrica Punto di vista.
Quando la trasmissione volgeva al termine, la Ministra ha cominciato a “dare i numeri”, snocciolando alcune date fondamentali per la nostra democrazia, compresa quella delle prime elezioni a suffragio universale, nelle quali per la prima volta fu consentito anche alle donne di votare.
E dire che la Ministra non ha neppure un’età avanzata, che avrebbe potuto causarle qualche vuoto di memoria se solo avesse voluto impegnarsi un po’ per evitare di offendere tutte le donne i cui interessi dovrebbe rappresentare. Si vergogni, Ministra!

Per chi non credesse, l’intervista è consultabile sul sito della RAI alla pagine
http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/P ... 37568.html
almeno fino a quando la RAI non decidesse di farla sparire.
http://www.robertabortone.it/htdocs/blog/?p=553
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#2939
Lei vuole che dica anche la mia sul voto? Eccolo servito. Erano in ballo 13 regioni, è finita 7 a 6 per il centro sinistra. Poteva andare meglio per l’opposizione, ma sostanzialmente il Pd, pur perdendo voti, ha tenuto. Però in realtà, come lei dice benissimo, Berlusconi aveva voluto mutare il voto in un referendum su di lui. Ebbene,il referendum è clamorosamente fallito. Parlino i numeri: Berlusconi e An avevano avuto il 31,4 alle regionali 2005 e il 33,3 alle politiche del 2008. Dopo, comincia il calo: 32,3 alle europee 2009 e 26,7 a queste ultime regionali. Il 6% in meno, cifra quasi corrispondente all’aumento dei non votanti. Berlusconi, malgrado sia stato azzoppato, al solito suo esulta e pensa di soppiantare Napolitano. Il fedele Bondi invece dichiara, in un momento di lucidità: “non sono soddisfatto del risultato elettorale del Pdl, siamo sotto rispetto alle ultime regionali ed europee”. Non si tratta solo di “essere sotto”, il fatto grave è che l’Imperatore è stato sfrattato dalla Lega nel nord, riducendosi a governare solo nella contea calabra e nel ducato campano. Perché se la Polverini, come lei dice, è un caso a parte (non credo abbia nemmeno la tessera del Pdl), altrettanto a parte va considerato Formigoni.

Berlusconi insomma è sempre più ostaggio dei suoi alleati che per l’appoggio che gli daranno in Parlamento per tirarlo fuori dai suoi impicci giudiziari, che è l’unica cosa che veramente gli interessi, gli presenteranno un conto salatissimo. Vorrei far tornare in mente all’Ineffabile un vecchio detto che gli potrà essere utile col vento che tira: “Dagli amici mi guardi Iddio, che ai nemici ci penso io”. Spenda dunque una minima parte del suo capitale nel far dire messe cantate, litanie e novene, conduca vita monacale, insomma, si ingrazi con ogni mezzo il Signore perché lo protegga dagli amici. Si ricordi, checchè ne dica, che fu Bossi, allora come ora suo sedicente amico e alleato, a far cadere il suo primo governo. In conclusione, non so se questo voto segnerà il crollo del berlusconismo, dico solo che sento paurosi scricchiolii.
05 aprile 2010
http://www.unita.it/rubriche/camilleri/97039
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#2940
Un libro traccia il ritratto della seconda generazione delle esponenti del Carroccio
Abiti sobri, uffici spartani, laurea e master, tutte sotto i 40 anni e molto determinate
Donne leghiste al potere
Pragmatismo e identità

Tacchi bassi, uffici con sedie di plastica, vestiti comprati all'Oviesse. Delle donne leghiste al potere non parla mai nessuno, eppure governano cittadine del Nord, province (un tempo rosse) come Venezia (o democristiane) come Cuneo, dirigono assessorati regionali alla Sicurezza, tipo quelli della zarina friulana Federica Seganti, che ha strappato un budget di 18milioni contro la criminalità. Quando incontrò per la prima volta Bossi, aveva ripassato fino a notte fonda la storia della Lega e del federalismo, ma il Senatur le chiese semplicemente: "Quanti anni hai?". "Ventisette", rispose lei. "Bene, allora non hai fatto in tempo a rubare", replicò Bossi, e la Seganti fu il candidato della Lega a Trieste.
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