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#3392
dammispazio ha scritto:
bubu ha scritto:La ragazza di mio fratello insegna in una scuola elementare nel bresciano. Nell'ora di geografia ha visto e sentito di tutto, tipo: bambini che disegnano l'italia fino all'Emilia Romagna, sostenendo che il resto delle regioni per loro non contano, in quanto l'Italia finisce lì....e cose di questo tipo :?
dimmi che non e' vero
sono degli invasati già a quell'età....grazie alla mentalità delle loro famiglie ignoranti, ovviamente :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#3393
bubu ha scritto:
dammispazio ha scritto:
bubu ha scritto:La ragazza di mio fratello insegna in una scuola elementare nel bresciano. Nell'ora di geografia ha visto e sentito di tutto, tipo: bambini che disegnano l'italia fino all'Emilia Romagna, sostenendo che il resto delle regioni per loro non contano, in quanto l'Italia finisce lì....e cose di questo tipo :?
dimmi che non e' vero
sono degli invasati già a quell'età....grazie alla mentalità delle loro famiglie ignoranti, ovviamente :roll:
peccato che quando si ricordano delle ferie estive...la parte di sotto dell'Italia ricompaia magicamente!
se le faranno le vaccinazioni?!?! no, perchè mi preoccupo io eh! :evil: :evil:
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#3395
dammi, io spero di no... gli imbecilli ci sono sempre ovunque e fanno rumore, ma al nord sono troppo pragmatici ed opportunisti; quando capiranno che la lega non li porta da nessuna parte, li abbandoneranno al loro triste destino (almeno, spero).

Il problema è la totale mancanza di alternative :roll: :roll:
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Casa Spozilli
Babyzillo

#3396
e quanto ci vuole ai pragmatici a capire scusa? 20 anni non bastano?
cmq non faccio distinzione di nord sud e centro
e' spacciata in ogni dove :lol:
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#3397
beh, se consideri da quanto tempo è al potere Mr B, il panorama non è consolante, in effetti :roll:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... imer.shtml

http://www.corriere.it/politica/10_giug ... aabe.shtml

tornando alla lega, se guardi il grafico, si nota come la realtà italiana sia diversa da altre... immagina un sondaggio e un grafico del genere in centro a Milano, a Londra o a new york, e poi nei paesini della bergamasca (dove prob si conoscono tutti e sono tutti parenti...)
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Casa Spozilli
Babyzillo

#3398
History

Lega Lombarda was officially founded on 12 April 1984 by Umberto Bossi, who used the resonance of the name of the historical Lega Lombarda when choosing the name: its original title was Lega Autonomista Lombarda (Lombard Autonomist League, LAL), changed into the current one in 1986. At its electoral debut in the 1987 general election, Lega Lombarda won 2.6% of the votes in Lombardy and got elected Bossi to the Senate and Giuseppe Leoni to the Chamber of Deputies.
The party participated to the 1989 European Parliament election as the leading member of the coalition Lega Lombarda – Alleanza Nord (8.1% in Lombardy and two MEPs elected). In 1989–1990 it took part in the process of federating the Northern regionalist parties, ahead of the regional elections. In February 1991 it merged into Lega Nord and since then it is the regional section of that party in Lombardy.
After Bossi and Luigi Negri, the party was led by Roberto Calderoli to its best result ever in the 1996 general election, when it gained 25.5%. Calderoli was replaced as national secretary by Giancarlo Giorgetti.
In the 2010 regional election the party gained 26.2%, its best result ever.


non mi sembra che la Lega se la stia passando male
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#3399
di Mario Ajello
Gli scienziati hanno scoperto che l’acqua del Po è allucinogena. Non solo. Hanno scoperto anche che, assai meglio che in Calabria e in Jamaica, cresce sotto il fango di Pontida (Padania) un’erbetta sconvolgente. Come si è arrivati a queste grandi scoperte capaci di riscrivere le mappe geografiche e le enciclopedie dei saperi? Analizzando le frasi che, durante la domenica di festa leghista sul sacro pratone fradicio di pioggia, di birra e di lombarde pipì e nei giorni immediatamente successivi a quell’evento, sono state pronunciate dai leader del Carroccio. Bossi vuole trasferire la Capitale italiana da Roma a Venezia. E anche il figlio-trota si dice d’accordo ma gli hanno dovuto spiegare che Roma non è la Roma, cioè è una città e non una squadra di calcio (come quella della Padania di cui il ragazzotto è general manager). Calderoli canta insieme ai suoi fedeli «Noi non siamo napoletani» (per fortuna dei napoletani). Mentre gli altri big, da Borghezio in su e in giù (si va ancora più giù?) sproloquiano d’«Italia musulmana», d’«Arabitalia» e d’altre insensatezze. E grazie a loro, ai loro goccetti, ai loro tiretti, la scienza della terra ha fatto un passo avanti.
il Messaggero
omnia munda mundis

#3400
22 giugno 2010
A proposito della manovra
Resistere, resistere, resistere

Come far pagare di più senza far imbufalire i contribuenti? La risposta, da anni, per qualcuno è sempre la stessa: con un condono, fiscale o edilizio. O addirittura con tutti e due insieme. Ma è la risposta sbagliata. Che non diventa più giusta solo perché c’è chi tenta di riproporla e, magari, ci riesce. È sbagliata perché fa contenti i furbi e fa imbufalire gli onesti, perché dà un po’ di gettito immediato e istiga all’evasione futura, perché sana (si fa per dire) il malfatto e induce a guastare ciò che malfatto non è ancora...

Dopo un tornado di sussurri e spifferi il «qualcuno» (parlamentari del Pdl) si è rifatto vivo. Ed è stato stoppato dai portavoce di governo e maggioranza. Ma la tentazione è riemersa prepotente. Stavolta lasciatelo dire a noi: resistere, resistere, resistere.
http://www.avvenire.it/Commenti/Resiste ... 570000.htm
omnia munda mundis

#3401
Traccia numero 2
«Ho scelto di svolgere il tema dal titolo La ricerca della felicità perché proprio l'altro ieri a casa mentre mia madre preparava la cena abbiamo discusso di questo,
http://concita.blog.unita.it//Traccia_n ... 1356.shtml
dopo aver conquistato le masse con la televisione, ora il presidente del Consiglio vuole cambiare la coscienza delle nuove generazioni. Alla ricerca, appunto, di una trasformazione culturale ancora più radicale della nostra società. Ed è su questo terreno che si gioca il futuro del Paese.Se il centrodestra è in maggioranza in un Paese che vive, oggettivamente, ancora una certa egemonia culturale del pensiero illuminista pensate a cosa accadrà tra qualche anno, quando i libri di storia saranno stati (parzialmente) riscritti e i giovani vedranno le cose da un altro punto di vista. Su questo torneremo ampiamente nei prossimi giorni: è qui che si gioca il domani (non solo politicistico) del nostro Paese. Intanto la maggioranza comincia con la traccia - è proprio il caso di dirlo - dei temi della maturità, partita stamane con la prova di italiano. Come scrive sulle nostre colonne il conduttore de L’Infedele, c’è, per la prima volta da quando la destra è al governo - dal 1994 ad oggi - un abbozzo di revisionismo anche a questo livello (evidente): Primo Levi, e dunque l’olocausto, vengono accostati alle fobie: «Revisionismo afflitto da nevrosi comparativa», scrive Lerner, per una sorta di (giustificato) senso di “inferiorità” (becero che si debba fare confronti su questo piano, sul piano delle tragedie della Storia) che potrà essere spazzato, però, di questo passo, di qui ai prossimi anni. Il breve commento di Gad.

http://www.ilpolitico.it/?p=32826#more-32826
omnia munda mundis

#3402
Al Pdl è scappato il condono
Finalmente è arrivato in tv Maurizio Gasparri, che ha il dono della lucidità, per spiegarci che cosa c’è dietro la proposta di condono (fiscale ed edilizio) scoperta tra gli emendamenti alla manovra. Ora, siccome di Gasparri ci possiamo fidare, riferiamo fedelmente quello che ha detto ieri mattina ad Omnibus. Il senatore ha spiegato che, ma sì, di solito si fa così: si raccolgono tutte le proposte e poi si vede quali tenere e quali scartare. Un po’ come al mercato delle vacche, si raduna la mandria, perché chi non vede non compra. Del resto, già lo aveva dichiarato alla stampa uno dei 3 firmatari, Paolo Tancredi: «È stato un errore firmare il condono. Purtroppo, tra centinaia di emendamenti, è sfuggito». E così ora si chiude la stalla quando i buoi sono già usciti sui giornali. Che vuoi fare. C’è chi firma senza sapere, chi senza sapere si ritrova una casa (o magari una escort) pagata da altri. Sono cose che capitano nel Popolo della libertà, dove c’è gente che si prende troppe libertà. :shock:
23 giugno 2010
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/100294
omnia munda mundis

#3404
Nel Paese (l’Italia) dove ci sono più di tredicimila «stazioni appaltanti», cioè soggetti con il potere di bandire gare per opere pubbliche, ce n’è una che le surclassa tutte. Si chiama Protezione civile. Volete sapere quanti soldi sono passati per le mani di Guido Bertolaso da quando, nel 2001, Silvio Berlusconi lo ha rimesso a capo del Dipartimento e gli ha dato pure le competenze sui grandi eventi? La bellezza di 12 miliardi 894 milioni 770.574 euro. E 38 centesimi: pure quelli ha contato l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici nel suo ultimo rapporto.
Come si è arrivati a spendere con procedure in deroga quasi 13 miliardi, cifra che sarebbe sufficiente a fare due ponti sullo stretto di Messina, è spiegato in dettaglio nel rapporto dell’authority presieduta da Luigi Giampaolino.
Stranezze. Seguite da altre «stranezze», come l’immediata sparizione dalla manovra di una norma voluta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti per ricondurre sotto il controllo della ragioneria generale dello Stato tutte le spese che fanno capo alla presidenza del Consiglio: una ventina di miliardi di euro l’anno. Fra queste, manco a farlo apposta, ci sono quelle della Protezione civile. Che continueranno quindi a essere svincolate dai controlli del Tesoro.http://www.corriere.it/politica/10_giug ... aabe.shtml
omnia munda mundis

#3405
Con l'applicazione totale del modello Fiat, le imprese si sentirebbero autorizzate a far ritornare una parte della produzione delocalizzata in Italia, alla semplice condizione che essa sia accompagnata da salari e condizioni di lavoro che si approssimano sempre più a quella dei lavoratori dei paesi emergenti.
Così facendo, infatti, la Fiat correrebbe, e farebbe correre al paese, diversi rischi. Il primo, se il suo modello tal quale prendesse piede, è quello di contribuire alla stagnazione della domanda interna, che è stata ed è uno dei maggiori fattori della recessione globale in cui il mondo si sta avvitando. D'accordo che lavoratori sfiniti dalla fatica e con i salari, al netto dell'inflazione, pressoché fermi da oltre un decennio, consumano pur sempre qualcosa in più di un disoccupato. Ma il modello Fiat farebbe tendenza, aprendo nuovi spazi di disuguaglianza di reddito tra gli strati inferiori e medi e il dieci per cento dello strato più alto della piramide sociale; i cui membri, per quanto affluenti, difficilmente compreranno quattro o cinque Panda a testa.Un secondo rischio è quello di far crescere le tensioni sociali. Se il governo alzasse mai lo sguardo dai sondaggi, e il management Fiat dai diagrammi della produttività e dei costi di produzione, potrebbero rendersi conto che disoccupazione, sotto-occupazione, tagli allo stato sociale e percezione di una corruzione dilagante stanno alimentando per conto loro, nel nostro paese come in altri, diffuse situazioni di insofferenza per la curva all'ingiù che la qualità della vita ha ormai palesemente imboccato, e per le iniquità di cui molti si sentono vittime. Ampliare il numero dei malcontenti moltiplicando i lavoratori che sono perentoriamente costretti a scegliere, come a Pomigliano, tra lavoro degradato e disoccupazione, o assistervi senza fare nulla, è una pessima ricetta politica. Alla quale un'impresa dovrebbe evitare di aggiungere i suoi particolari ingredienti.
Per altro il rischio maggiore che Fiat corre e fa correre a tutti noi risiede nel dare una robusta mano a coloro che intendono demolire la costituzione repubblicana.
http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... ref=HREA-1
omnia munda mundis