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#3331
Dopo la pubblicazione delle foto con Mario Balotelli, le è arrivato un secco aut aut da Renzo Bossi: «O scegli me o scegli quel mondo lì». Eliana Cartella, la ventenne del bresciano che il figlio del leader leghista e l’attaccante dell’Inter si contendono, ha raccontato di essere single e che, per lei, sia Renzo che Mario sono solo «amici».

La barista di Castel Mella dipinge un ritratto inedito del consigliere regionale leghista, come di un giovane uomo «romantico» che le ha inviato rose rosse sul posto di lavoro e che la riempiva di messaggini. Ma, quando sono uscite le foto con Balotelli, Bossi Jr. non ha gradito. «Non era geloso: temeva che qualcuno avrebbe usato quelle foto contro di lui, per fargli fare brutta figura», ha raccontato Eliana. Crede che lo abbia infastidito il fatto che è uscita con un ragazzo nero? «Non penso. Non ha mai avuto pregiudizi, il colore della pelle non gli interessa. Sapeva della mia amicizia con Mario e non l’ha mai infastidito. Mi ha scritto: `O scegli me o scegli quel mondo lì´. Intendendo quello dei giornali, dei famosi, della moda». E lei che cosa ha scelto? «Non ho ancora risposto». Come è cambiato il vostro rapporto? «Non mi ha più chiamata, solo sms» Balotelli, invece, Eliana lo conosce da circa tre anni. I due si sono visti per la prima volta in discoteca a Brescia. «Giocava nell’Inter da poco e, quando ha segnato il suo primo gol contro la Juve, siamo usciti a festeggiare», ha affermato, spiegando che ora si sentono «sporadicamente, via sms» e ogni tanto si vedono a Brescia.
Il calciatore non è tipo che regala rose rosse: «Mi ha regalato una collana e le ricariche del cellulare, così lo chiamo». Eliana di Mario preferisce i muscoli, di Renzo - «che ti parla guardandoti negli occhi» - il sorriso. Tra i due, il figlio del Senatur si merita un «bel nove» in intelligenza («Ha solo 21 anni, ma per fare quel lavoro deve studiare»). «A Mario do 7 perché lui le cose le sa, ma a volte fa finta di niente. Poi nei messaggi non mette mai la punteggiatura e non si capisce niente». «Con Renzo sono più me stessa - continua - Con Mario si si ride meno, è più tenebroso». Un pregio e un difetto? «Mario è dispettoso. Renzo parla troppo». Alla fine chi preferisce? «Per la bellezza Mario, per il carattere Renzo. Però la bellezza passa, il carattere no».
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/ma ... ente.shtml
:lol: :lol: :lol: :lol: quando si dice colpo di fulmine??? :lol: :lol:
omnia munda mundis

#3334
Mussolini andò al potere nel ’22, ma non con la
marcia su Roma. Andò al potere nell’assoluto rispetto dello Statuto Albertino. E allora attenzione ai primi sintomi. Non facciamo finta di non vedere". Questo monito di Scalfaro ha suscitato un grande scalpore. Paragonare Berlusconi a Mussolini, è stato detto, è un oltraggio, una farneticazione. Ed infatti i due personaggi non sono paragonabili: le loro biografie sono diverse e la situazione storica di oggi è molto diversa da quella degli anni ’20 del secolo scorso.
E tuttavia l’ammonimento di Scalfaro non è così stravagante come qualcuno irosamente ha voluto far credere. Se riflettiamosulla questione dei "sintomi" posta dall’ex presidente troveremo delle sconcertanti analogie, pur tenendo conto della mutata situazione storica, fra ciò che è accaduto e rischia di accadere nell’era berlusconiana con quanto si verificò negli anni che, dopo il 1922, precedettero e prepararono il consolidamento del regime fascista.
:arrow: Dieci mesi dopo la marcia su Roma - il 21 agosto 1923 - il governo fascista soppresse l’imposta di successione sulle eredità dirette (figli, moglie, fratelli). L’odierna maggioranza, con gran fretta e persino con maggiore generosità, ha abrogato, con uno dei suoi primi atti legislativi, l’imposta sulle successioni e sulle donazioni che la Repubblica aveva ripristinato.
:arrow: I circoli liberali, che consideravano Mussolini e il suo movimento un utile strumento per riportare l’ordine e contavano di potersene disfare appena esaurito tale compito, cominciarono a preoccuparsi quando comparvero i segni di una insospettata spavalderia. Ed allora riposero la loro fiducia nella capacità e volontà di contenimento del re Vittorio Emanuele. Fu una amara delusione. Assai simile a quella che fino ad oggi sovente devono aver provato coloro che hanno confidato nella efficacia della "moral suasion" del Presidente della Repubblica.
:arrow: Con la legge sulla stampa del 31 Dicembre 1925 il fascismo si assicurò la fedeltà dei direttori dei giornali a cominciare dalle testate principali di quel tempo, La Stampa e il Corriere della Sera. Oggi i mezzi di comunicazione di massa, che la moderna tecnologia rende anche più efficaci, sono già controllati dal premier e non manca che la legge Gasparri in gestazione per consolidarne il dominio.
:arrow: La legge del 24 dicembre 1925 modificò lo Statuto Albertino ed il presidente del Consiglio dei ministri divenne il Capo del Governo, non più responsabile verso il Parlamento. Oggi si sta cucinando una riforma della Costituzione che, sotto il nome di premierato, attribuisce al premier appunto facoltà tali da ridurre il Parlamento una docile copertura del potere personale incontrollato che al capo del governo viene conferito dal voto popolare manipolato dai mezzi di comunicazione di massa.
:arrow:
Il duce nel 1929 con i Patti Lateranensi si propiziò la benevolenza della Chiesa e del popolo cattolico. Oggi con la legge Moratti che finanzia le scuole private cattoliche sovvenzionando le famiglie che le scelgono, si mira ad ammansire le residue resistenze ancora presenti nel mondo cattolico verso questo governo.
:arrow: Mussolini, a mezzo dei suoi sicari, assassinò Matteotti, oppositore intransigente del suo nascente regime. Oggi gli oppositori si tenta di liquidarli con calunniose campagne montate con l’ausilio di squallidi personaggi e pretestuose commissioni di inchiesta parlamentare che ancora una volta i mass-media enfatizzano. Igor Marini: la versione aggiornata di Amerigo Dumini!L
e analogie sono evidenti, pur nelle ovvie diversità. Una forsennata campagna di calunnie sapientemente organizzata in una sceneggiatura che inizia con la apparizione di personaggi a dir poco loschi, prosegue con l’evocazione di una commissione parlamentare per circondarli di una parvenza di attendibilità, e si conclude col martellante tam tam del giornale di famiglia e delle televisioni addomesticate; beh una tale campagna non è l’assassinio di Matteotti, e tuttavia l’intenzione che la ispira e il risultato cui mira è lo stesso: la criminale eliminazione, se non fisica, certamente politica degli oppositori.
Finanziare le scuole private non è come avere firmato i Patti Lateranensi. Ma d’altra parte avere il controllo di tutte le televisioni è molto di più che disporre della Stampa e del Corriere della Sera.
Anche senza tener conto degli aspetti più vistosi della politica di questa maggioranza: la privatizzazione degli organi costituzionali piegati a varare leggi per scansare i processi per delitti comuni attribuiti al suo leader; la sua ossessiva guerra privata contro i giudici; la pacchianeria di una politica estera inconsistente e subalterna al grande alleato; la dilettantesca gestione della finanza pubblica e dell’economia nazionale...
Anche senza tener conto di tutto ciò vi è un serio motivo di allarme in queste analogie riscontrabili con la fase prodromica della dittatura mussoliniana.
So bene che la storia non si ripete, e sono convinto che non si ripeterà. Se non altro perché la cornice europea può fungere da salvagente.
E tuttavia è imperdonabile non vedere o trascurare i segnali che in modo così evidente rivelano il ripetersi di una tendenza che portò ad esiti nefasti
.
http://www.questotrentino.it/2003/15/be ... solini.htm
omnia munda mundis

#3335
http://www.corriere.it/politica/10_giug ... aabe.shtml
:shock: :shock: :shock:

Berlusconi: «Governare con le regole della Costituzione è un inferno»
Replica Bersani: «Berlusconi deve smetterla di attaccare la Costituzione», ha detto il segretario del Partito democratico.
«Hai giurato sulla Costituzione: se non ti piace, vai a casa»


ineccepibile.......
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#3336
Mercury ha scritto:http://www.corriere.it/politica/10_giug ... aabe.shtml
:shock: :shock: :shock:

Berlusconi: «Governare con le regole della Costituzione è un inferno»
Replica Bersani: «Berlusconi deve smetterla di attaccare la Costituzione», ha detto il segretario del Partito democratico.
«Hai giurato sulla Costituzione: se non ti piace, vai a casa»


ineccepibile.......
come può concepire un organo che non gli permette di fare come gli pare.. sempre e comunque??
:roll:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#3337
dallo stesso articolo postato da merc:


Vogliamo arrivare a un nuovo sistema in cui non si debbano chiedere più permessi, autorizzazioni, concessioni o licenze: che sono per me un linguaggio e una pratica da Stato totalitario, da Stato padrone che percepisce i cittadini come sudditi».


aiuto... vi immaginate che bel casino verrebbe fuori?
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Casa Spozilli
Babyzillo

#3338
chiaretta ha scritto:dallo stesso articolo postato da merc:


Vogliamo arrivare a un nuovo sistema in cui non si debbano chiedere più permessi, autorizzazioni, concessioni o licenze: che sono per me un linguaggio e una pratica da Stato totalitario, da Stato padrone che percepisce i cittadini come sudditi».


aiuto... vi immaginate che bel casino verrebbe fuori?
o mamma ....mi verrebbe in mente la frase "libera volpe in libero pollaio"
ma mi sa che e' troppo connotata ideologicamente :mrgreen:
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8

#3339
La messa in scena tra i due leader tornati alleati rimane l'unica vera novità politica della giornata. Se sono arrivati al punto da concordare un copione così preciso, in cui il vincitore recita la parte dello sconfitto e viceversa, allora è vero che il lavoro diplomatico seguito alla crisi di un mese e mezzo fa ha dato i suoi frutti. Da oggi in poi Berlusconi sa che dovrà assicurare a Fini tutta la visibilità di cui ha bisogno, senza tante storie di lesa maestà. E Fini, al dunque, lo ripagherà riportando all'ordine le sue truppe più riottose. Il centrodestra, nel suo insieme, ha davanti altri tre anni di legislatura al potere, e non vuol certo giocarseli perché qualche anima bella della sinistra vagheggia governi tecnici o istituzionali, pur di far fuori Berlusconi. Il quale ieri, tra l'altro, a riprova della sua effettiva contentezza per il risultato della partita, è arrivato perfino a scherzare sull'eventualità che anche con le limitazioni introdotte i giudici possano ancora divertirsi a registrare le conversazioni con le fidanzate.
Purtroppo ormai, al di là del modo in cui ci si arriverà, visto il vento di tempesta che già spira a Montecitorio, la legge-bavaglio s'annuncia come realtà. I cambiamenti decisi ieri e già presentati come emendamenti al Senato, in modo che alla Camera giunga un testo definitivo, se del caso da approvare a colpi di fiducia, non sono in grado di rendere più accettabile una riforma gravida di serie conseguenze. Va ricordato: per la prima volta, malgrado la volontà ripetutamente dichiarata di lotta sempre più dura contro la criminalità, si riducono i mezzi posti a disposizione della magistratura e delle forze dell'ordine per praticarla. La limatura imposta ai limiti per le intercettazioni ambientali, così come a quelli per la ricusazione dei giudici, unita al risibile allungamento temporale di sole 24 ore per le registrazioni, non sono tali da mutare la sostanza di una legge sbagliata e malfatta. Che ci sia stato in passato qualche eccesso nel modo di intercettare è evidente. Ma è altrettanto sicuro che la malattia, se di questo veramente si trattava, non meritasse una tale cura da cavallo. http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
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#3340
La nota politica quotidia- na de il Politico.it. Tutta dedicata, oggi, alle dichiarazioni del presidente del Consiglio. Che in una giornata di luna storta va all’attacco indiscriminato di tutto e tutti, soffocando gli aneliti di democraticità interna - e fin qui sarebbe “nulla” - andando ancora una volta contro la Costituzione, rischiando di offendere qualche aquilano terremotato attribuendogli una certa instabilità mentale e usando parole di estrema pericolosità, minacciando di toccare il punto più avanzato di problematicità del conflitto di interessi finora mai avuto. A tutto questo replica con una battuta la giovane e brillante professoressa italiana dell’Università di Madrid: «Si chiede se proviamo mai ad essere lui; lui ha mai provato ad essere noi alzandosi, il mattino?». Il grande Diario di Ginevra Baffigo.
http://www.ilpolitico.it/?p=32159#more-32159
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#3341
di GAD LERNER

Conseguito il compromesso al ribasso con la minoranza finiana, che nonostante i proclami d’intransigenza il Pdl non ha la forza di ignorare, ora sulle intercettazioni assistiamo alla sceneggiata del Berlusconi blindato. Vuole portare a casa comunque una legge che intimidisca l’informazione giudiziaria e faccia pervenire ai magistrati un messaggio inequivoco: indagare sui potenti, anche se corrotti, è sempre e comunque pericoloso.

Mi impressiona rilevare la pervicacia con cui Berlusconi si dedica a riforme miranti al consolidamento del suo potere - fingendo di non averne abbastanza - mentre gira al largo dai problemi reali del paese, a cominciare dall’economia. In quanto ministro ad interim delle Attività Produttive minaccia addirittura di non firmare il contratto di servizio con la Rai se i palinsesti autunnali non ottempereranno ai suoi diktat censori. L’abuso di potere è ormai prassi consolidata.
GAD LERNER
http://www.ilpolitico.it/?p=32218
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#3342
La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana. Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa e un regime; è libero perché, nell'ambito delle leggi del regime, può esercitare, e le esercita, funzioni di controllo, di critica, di propulsione. Benito Mussolini

www.Unita.it
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#3344
http://www.ilpolitico.it/?p=32283#more-32283
di GAD LERNER
La Costituzione non è l’inferno. Neanche per gli spregiudicati e i corrotti uomini di potere che vi hanno trovato, nella loro carriera, strumenti di garanzia altrove impensabili.
Chi siede al vertice del potere esecutivo e scherza sulle regole fondamentali della democrazia, merita solo la nostra esecrazione. Il suo proposito oggi non è certo quello di aumentare, bensì di ridurre le nostre libertà. Prima fra tutte la libertà di denunciare e perseguire chi viola le norme della collettività anche quando si tratti di un detentore di privilegi.
Al dunque Gianfranco Fini si è allineato al peggiore dei Berlusconi possibili. Resta il vecchio Giorgio Napolitano al Quirinale, che Iddio gli preservi la salute.
GAD LERNER
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#3345
I compensi delle star ...e di Silvio
Geniale l’idea di far scorrere sul video tra i titoli di coda i compensi delle varie star televisive. Benché la nuova norma sia stata approvata dalla Commissione di vigilanza Rai in singolare concomitanza con l’approvazione (col pretesto della privacy!) della legge bavaglio. Se questo principio di trasparenza si afferma, potrebbe estendersi utilmente anche ad altri campi, con grande vantaggio soprattutto per i politici, che vivono di immagine. A partire dal capo del governo che, in fondo, pure lui è un pubblico dipendente. Perciò sarebbe giusto che, ogniqualvolta appare Berlusconi in tv, gli scorressero sulla faccia le cifre di suoi guadagni attuali, magari comparati coi miliardi di debiti che aveva prima di scendere in campo ad affrontare l’inferno della Costituzione. Per completezza, andrebbero anche elencati tutti i condoni di Tremonti che gli hanno fatto intascare centinaia di milioni di tasse. Ovviamente a sua insaputa e senza alcun conflitto coi suoi interessi.11 giugno 2010
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/99840
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