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#1921
Da Il Fatto (sempre loro!!) del 25/11:

"Legittimi impedimenti: AAA Commensali cercasi ore pasti

Annuncio urgente da Palazzo Chigi: AAA, cercansi presidenti o dittatori – la differenza a volte è irrisoria – per incontro bilaterale con Silvio Berlusconi.
Avvertenza: preferibile colazione e pranzo o nell’orario di lavoro del tribunale di Milano. No perditempo. No Gheddafi.
Oggi il primo ministro italiano riceverà Mr. Gurbanguly Berdimuhammedow del Turkmenistan, un’ex colonia della Repubblica sovietica che conta gli abitanti di Roma. Saranno siglati accordi commerciali: il Turkmenistan vanta una fiorente economia rurale.
Il mondo è invitato da Berlusconi: le ambasciate del mondo intero sono avvisate.
Presto toccherà a Togo, Gibuti, Timor Est, Sierra Leone, Haiti, Namibia, Samoa Occi dentali e Lesotho.

Carlo Tecce"



:lol: :lol:
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#1922
chojin ha scritto:La NUOVA richiesta di rinvio per l'udienza del 4 dicembre per il processo Belusconi-mills fa riferimento a un "legittimo impedimento", consistente nella partecipazione di Berlusconi dalle 10 del mattino fino al primo pomeriggio a Reggio Calabria per l'inaugurazione di un tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Cacchio, che impegno istituzionale!! L'alternativa era la sagra della salciccia ad Albettone...
Come scusa e' perfetta, finira' di inaugurare "tratte" piu' o meno nel 2050...

#1923
Art69 ha scritto:Da Il Fatto (sempre loro!!) del 25/11:

"Legittimi impedimenti: AAA Commensali cercasi ore pasti

chissa' quale era il legittimo impedimento x cui non accolse le bare dei soldati italiani a Ciampino...e mando' Letta....allora si poteva far sostituire... :wink: :twisted:
omnia munda mundis

#1924
29 novembre 2009
Ora i pompieri sparsi su tutti i colli alti, medi e bassi diranno che è stata l’ennesima gaffe, l’ennesima battuta. E nessuno oserà porsi una domanda molto semplice: che cosa spinge il presidente del Consiglio a parlare così mentre si riaprono le indagini a suo tempo archiviate per strage, mafia e riciclaggio?
Nel momento in cui i fantasmi del suo passato inconfessabile tornano a presentargli il conto, avrebbe tutto l’interesse a scrollarseli di dosso con una forte dichiarazione antimafia, o con una mossa concreta, tipo quella suggerita (e subito rimangiata) dal ministro Alfano sulla riapertura delle carceri di Pianosa e Asinara per i boss al 41 bis. Invece, proprio ora, torna a parlare come un mafioso, minacciando di “strozzare chi ha fatto la Piovra e chi scrive libri sulla mafia”. In attesa che li minacci di scioglierli nell’acido (almeno quelli rimasti in vita: ai De Mauro, ai Fava e ai Rostagno ha già provveduto Cosa Nostra), qualcuno dovrà pur domandarsi il perché.
E’ la prova, casomai ve ne fosse bisogno, del fatto che la trattativa continua. Ancora una volta chi smise di piazzare bombe nel 1994, in cambio di promesse ben precise, fa sapere di essere stanco di aspettare. Così, mentre tutti si affannano a smentire e a ridicolizzare le rivelazioni di Spatuzza, arriva il migliore riscontro logico al suo racconto sul recente sfogo dei fratelli Graviano: “O cambia qualcosa, oppure dovremo andare a parlare con i giudici…”. Il tempo stringe, la Seconda Repubblica si sta squagliando come la prima e il tam tam di radio-carcere è sempre lo stesso: “Iddu pensa solo a Iddu”. Séguita a usare la sua maggioranza bulgara per farsi le leggi per sé, ma agli amici degli amici chi ci pensa? Lo scudo fiscale, l’asta dei beni sequestrati, i progetti sul concorso esterno sono utilissimi ai mafiosi che stanno fuori. Ma a chi sta dentro da tre lustri chi ci pensa? Ci vuol altro che le visitine in carcere dell’on. Betulla. E’ un dialogo in codice, quello fra Iddu e gli amici degli amici, che dura da 15 anni. Era cominciato, almeno in pubblico, il 25 maggio 1994, agli albori del primo governo Berlusconi. Riina sparò dalla gabbia: “C’è uno strumento politico ed è il Partito comunista. Ci sono i Caselli, i Violante, questo Arlacchi che scrive i libri... Il nuovo governo si deve guardare dagli attacchi dei comunisti”.
Berlusconi e i suoi tele-sgherri partirono subito all’assalto della procura di Caselli che osava processare Andreotti e Carnevale. Poi, il 15 ottobre ’94, il premier dichiarò: “Speriamo di non fare più queste cose sulla mafia come la Piovra, un disastro in giro per il mondo. C’è chi dice che c’è la mafia. Non so fino a che punto. Cos’è la mafia? Un centinaio di persone”. Sei giorni dopo Riina plaudì: “Ha ragione il presidente Berlusconi, queste cose sono invenzioni da tragediatori che screditano l’Italia e la nostra bella Sicilia. Ma quale mafia, quale Piovra, sono romanzi. Andreotti è un tragediato come sono tragediato io. E Carnevale più tragediato ancora. I pentiti accusano perché sono pagati”. Nel 2001 governo Berlusconi II. Di lì a poco Bagarella tuona contro i politici che “non mantengono le promesse”, poi lo striscione allo stadio di Palermo: “Berlusconi dimentica la Sicilia. Uniti contro il 41 bis”. Il 4 settembre 2003 il premier dichiara allo Spectator: “I giudici sono matti, mentalmente disturbati, antropologicamente diversi dal resto della razza umana”. Lo diceva già Luciano Liggio a Biagi: “Quando il giudice mi ha interrogato, mi sono accorto che mi trovavo di fronte a un ammalato. Se dietro a varie scrivanie dello Stato ci sono degli psicotici la colpa non è mia. Perché non fanno delle visite adeguate a questa gente prima di affidarle un ufficio?”. Il 9 aprile 2008, vigilia del governo Berlusconi III, la celebre uscita su Mangano “eroe”. Ora ci risiamo. C’è un solo modo per levare ogni speranza ai mafiosi e dissipare i sospetti sulla trattativa ancora in corso: che qualche istituzione, magari la più alta, metta a tacere il premier con parole chiare, nette e definitive. Purtroppo, finora, ha parlato per zittire i magistrati.
omnia munda mundis

#1926
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

Alessandra Mussolini sfodera la sua grinta di sempre, aggressiva, spavalda, ma non riesce a nascondere di essere turbata. Sguardo di chi ha pianto, guance arrossate, voce che trema quando in tv da del «Pernacchia» al giornalista Gianni Pennacchi de «Il Giornale», che ha pubblicato la notizia del presunto video «hot» che la vedrebbe protagonista con il leader di Forza Nuova Roberto Fiore. «La cosa che più mi fa arrabbiare è che vogliano far credere di avermi fatto un favore». Non ci sta a essere sacrificata la Mussolini in una storia che vede ancora nella trama sesso, politica e tradimenti e che conferma Palazzo Chigi come punto di riferimento per spacciatori di video ad tasso erotico.
:shock: :shock:
omnia munda mundis

#1927
kimikalli ha scritto:«A Roma via o piazza Rosa Berlusconi»In Campidoglio la mozione del vicecapogruppo del Pdl Siclari: «Ha contribuito
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 7224.shtml

:shock: :shock: :shock:
ma la signora è già stata resa immortale dalla poesia di Benigni, serve anche dedicarle una via?

Se quella notte, per divin consiglio,
la Donna Rosa, concependo Silvio,
avesse dato ad un uomo di Milano
invece della t.opa il deretano
l'avrebbe presa in c.ulo quella sera
sol Donna Rosa
e non l'Italia intera.

( R. Benigni)
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Casa Spozilli
Babyzillo

#1930
come mai dobbiamo sempre ringraziare Fini??!? :roll:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#1931
ScendiLetta - di Marco Travaglio -da Il Fatto di oggi



"L’elettore del Pd, si sa, è nato per soffrire. Ma non è dato sapere quale peccato mortale, o addirittura originale, debba espiare per meritarsi questo martirio quotidiano. Martedì scorso è costretto a sorbirsi a Ballarò le elucubrazioni di Luciano Violante, responsabile Istituzioni del Pd: i processi a Berlusconi creano un conflitto insanabile fra “democrazia e legalità”, ergo bisogna regalargli uno scudo costituzionale in cambio del ritiro del “processo breve” (così il Cavaliere eviterà di andare a sbattere con l’ennesima legge incostituzionale e godrà di un’impunità a prova di bomba, prevista addirittura in Costituzione). I cinque giorni di silenzio di Bersani fanno ben sperare il povero elettore. Invece domenica, intervistato da Repubblica, Bersani sposa la linea Violante: “Il governo ritiri il provvedimento che cancella i processi e si apra un confronto parlamentare a partire dalla bozza Violante… In quel contesto si possono affrontare anche le questioni del rapporto sistemico tra esecutivo, Parlamento e magistratura. Il problema della magistratura c’è e non ha trovato un punto di equilibrio in tutti questi anni”. La legge è uguale per tutti, un bel guaio, occorre rimediare. Quanto al NoBDay di sabato, bontà sua, Bersani autorizza “militanti e dirigenti” a partecipare. Magari mascherati da Arlecchino, Brighella e Colombina. Intanto il premier accusa i magistrati di volere la “guerra civile” e Napolitano zittisce i magistrati. Violante, demolito da Barbara Spinelli sulla Stampa, risponde che, “mentre tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, qualcuno è più uguale degli altri: “Gli eletti alle massime cariche dello Stato possono essere esentati dalla responsabilità penale o, in modo assoluto, per determinati reati, o, a tempo, sino a quando rivestono una carica politica. E’ la prevalenza del principio democratico sul principio di legalità”. Siccome nessuno chiama l’ambulanza per portarlo via, l’elettore comincia a domandarsi che differenza passi fra Pdl e Pd, a parte la elle. La risposta la dà ieri il vicesegretario Pd Enrico Letta al Corriere della Sera. L’organo dell’inciucio, che spende un capitale per reclamizzare la propria indipendenza mentre pubblica editoriali degni del Giornale e del Predellino, chiede per la penna di Sergio Romano una nuova “forma di immunità” per Berlusconi. Le accuse di mafia sembrano (a Sergio e a Silvio) “poco plausibili” e tanto basta: chissenefrega se sono vere o false. Mettiamoci una pietra sopra e lasciamoci governare da un possibile amico della mafia visto che “ha una consistente maggioranza”. Anziché domandare a Romano se gli capiti mai di arrossire mentre scrive certe scempiaggini, il piccolo Letta dice che “il grido d’allarme di Romano è condivisibile” e che “mai le forze politiche sono state tanto vicine a un’intesa sul merito delle riforme” con il noto statista che accusa i giudici di “guerra civile”. Dopodiché il Lettino giura che il Pd si guarda bene dal “cercare scorciatoie per far cadere il governo e liberarsi di un Berlusconi che non è un ‘ingombro’”. Quella è roba da oppositori e lui, modestamente, non lo nacque. Poi spiega che, dopo un colloquio al Quirinale con Bersani e Napolitano, “il Pd non opporrà obiezioni al ricorso al legittimo impedimento”. Anzi, dice Enrico scavalcando lo zio Gianni, “consideriamo legittimo che, come ogni imputato, Berlusconi si difenda nel processo e dal processo”. Insomma “l’opposizione si attiene a quanto detto dal capo dello Stato”. Notiziona: il Pd delega a Napolitano la guida dell’opposizione e, dopo averlo incontrato, autorizza il premier a fuggire illegalmente dai processi “come ogni imputato” (è noto infatti che ogni imputato, tipo i marocchini imputati di spaccio di hashish, possono sottrarsi alle udienze, impegnati come sono a Dubai o al Consiglio dei ministri). A questo punto ben si comprende la riluttanza dei vertici Pd a partecipare al NoBDay. Gli elettori potrebbero riconoscerli."

Diciamo, per usare un eufemismo, che sono sempre più deluso di questo PD, a cominciare da Bersani: almeno Franceschini aveva più visibilità, faceva continuamente proposte, assillava il centrodestra.... ci dobbiamo rivolgere a Chi l'ha visto per ritrovare il PD?

Poi si stupiscono se l'IDV aumenta voti e consensi e il PD cala. Chissà, come ho già detto altre volte, forse quando l'IDV sarà al 25% e il PD al 5% si sveglieranno.... ammesso che in quei giorni si possa ancora andare a votare e non si sia invece incoronato Re Silvio I°..

:twisted: :twisted:
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#1932
loremir77 ha scritto:come mai dobbiamo sempre ringraziare Fini??!? :roll:
Semplice, nel suo piccolo sta cercando di crearsi uno spazio per far si che, un domani che Re Silvio I° avrà abdicato, possa esserci anche in Italia una destra di tipo europeo, e non un coacervo di populismo, servilismo e xenofobia come è adesso buona parte del centro destra.

Mai e poi mai potrei votarlo, ma ammiro il percorso che sta facendo (e che non è facile all'interno di un Pdl pieno di yes-man)...
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#1933
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_INITALIA
Parmalat, Tanzi risponde ai giudici:
ho pagato i politici, anche Berlusconi

Parmalt spostò la pubblicità da Rai a Mediaset per finanziare
nascita di Forza Italia. Confermati i rapporti con altri politici

ROMA (1 dicembre) - «Silvio Berlusconi va in Bielorussia e gli regalano l'archivio del Kgb», scrive oggi un quotidiano molto vicino al centrodestra. «Dall'ultimo tiranno europeo», come gli americani considerano il capo del governo bielorusso Lukashenko (ricevuto ad aprile anche dal Papa), il Cavaliere potrebbe infatti aver ricevuto dossier non solo degli italiani scomparsi in Russia durante la seconda guerra mondiale, ma anche qualche altra informazione più o meno verificata e più o meno torbida, che presto potrebbe finire nel ventilatore della polemica e alzare ancor più la temperatura della politica. In attesa di possibili e nuovi dossier-Mitrokhin, cresce l'attesa per la deposizione del pentito Spatuzza prevista per venerdì a Torino e la polemica tra Pd e Idv sul "No B-day" di sabato prossimo. Basta questo per comprendere quanto sia ridotta la speranza di un voto bipartisan domani al Senato sulla bozza-Violante.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... E_INITALIA
omnia munda mundis

#1934
http://www.repubblica.it/2009/11/sezion ... ttera.html
:cry: :cry: :cry:

LA LETTERA. Il direttore generale della Luiss
avremmo voluto che l'Italia fosse diversa e abbiamo fallito
"Figlio mio, lascia questo Paese"


Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché
omnia munda mundis

#1935
Sulla pelle dei cittadini
Per i beni artistici di Marche e Umbria l’allora ministro Walter Veltroni, d’intesa con Prodi, nominò commissario lo stesso direttore generale del Ministero per i beni e le attività culturali, Mario Serio, che a sua volta scelse dei vice di alto profilo e si coordinò senza problemi con i due presidenti regionali, con le soprintendenze e con la Protezione civile, utilizzando anche universitari di vasta competenza specifica (Bruno Toscano per l’Umbria e Marisa Dalai per le Marche). Tutto nel modo più rapido e sicuro, e con fondi adeguati.
I risultati si sono visti, a partire dalla Basilica superiore di San Francesco minacciata di crollo totale e riconsegnata in meno di due anni, restaurata e messa in sicurezza. Anche all’interno della contestata ricostruzione irpina il lavoro svolto dalla Soprintendenza speciale guidata da Giuseppe Proietti a Napoli e da Mario De Cunzo «sul campo» fu l’unico concreto e apprezzato da tutti. Per non parlare del Friuli.

In Abruzzo è successo l’esatto contrario. Hanno voluto fare tutto Berlusconi e Bertolaso - lo conferma l’inchiesta puntuale di Luca Del Frà (da pagina 4 s pagina 7) - escludendo il devoto ministro Sandro Bondi, in ginocchio, i soprintendenti e altri esperti. Sette mesi dopo il risultato è il rovescio di quelli di Assisi e delle altre città terremotate, da Foligno fino ad Urbino: chiese ancora scoperchiate, palazzi esposti alle intemperie, arredi - a cominciare dai preziosi organi musicali antichi - lasciati a lungo sotto le macerie oppure tirati via maldestramente da volontari inesperti e mal guidati. E soprattutto il grande, complesso, disastrato centro storico dell’Aquila ancora alle prese con le macerie, con i piccoli proprietari che non vedono ripartire nulla e, disperati, vendono, anzi svendono. A chi? A Fintecna? Con quale destinazione? Un bel business immobiliare e/o turistico, sulla pelle dei residenti che lì non torneranno mai più. Aquila, addio.

In Abruzzo, diciamolo forte, c’è pure stata, presto, tanta rassegnazione di fronte alla pur aggressiva sbrigatività «militare» dell’operazione Berlusconi-Bertolaso. Lo stesso appello per il recupero di fondi adeguati per la ricostruzione da parte di tutti gli ex ministri dei Beni Culturali più recenti (Rutelli escluso) promosso da Giovanna Melandri, non ha avuto eco.
Né gli enti regionali e locali abruzzesi hanno saputo farne - che a me risulti - una loro bandiera. Bondi ha detto di sì (ma non gli duole il collo a forza di chinarlo?) anche alla attribuzione diretta dei fondi alle Diocesi per restauri e messe in sicurezza. Chi vigilerà su progetti, appalti, lavori? Il vescovo ausiliare mandato dal papa non appena i vescovi abruzzesi si sono mostrati troppo irrequieti verso un uomo pio come Silvio? E la beffa dei monumenti «adottati» dai Paesi del G8, poi dileguatisi? Giusta punizione per una sorta di «accattonaggio» di Stato promosso dal miliardario Berlusconi. Del resto, chi avrebbe approntato per loro studi, ricerche, progetti tecnici credibili? Bertolaso forse?
Unità
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