La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#2476
ccd ha scritto: Non proprio quello che si dice "un uomo super partes"... :lol:
questo non sminuisce il reato commesso.

Se ne avessero parlato esclusivamente sul Fatto e nessuno avesse confermato la notizia ti potrei dare anche ragione, ma ora è inconfutabilmente di dominio pubblico.

Come si diceva, un tempo? Non apprezzo ciò che dici ma difendo il tuo diritto a dirlo?? :roll: pare che ora sia demodè, rispetto alla polverizzazione dell'avversario...
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#2477
cyberjack ha scritto:
ccd ha scritto: Non proprio quello che si dice "un uomo super partes"... :lol:
questo non sminuisce il reato commesso.

Se ne avessero parlato esclusivamente sul Fatto e nessuno avesse confermato la notizia ti potrei dare anche ragione, ma ora è inconfutabilmente di dominio pubblico.

Come si diceva, un tempo? Non apprezzo ciò che dici ma difendo il tuo diritto a dirlo?? :roll: pare che ora sia demodè, rispetto alla polverizzazione dell'avversario...
http://it.wikiquote.org/wiki/Voltaire

* Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
Trovo abominevoli le cose che dici, ma darò la vita perché tu possa dirle.
I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it.

Tale citazione, anche in altre formulazioni, viene solitamente attribuita a Voltaire, ma trova in realtà riscontro soltanto in un testo della scrittrice americana Evelyn Beatrice Hall, scrittrice conosciuta sotto lo pseudonimo di Stephen G. Tallentyre, in The Friends of Voltaire (Gli amici di Voltaire), biografia del filosofo del 1906. La citazione non ha altresì alcun riscontro in qualsivoglia opera di Voltaire. Più che una probabile citazione orale di Voltaire, è un compendio della filosofia liberale dell'Illuminismo.

ciò detto... please, chi mi riposta il link all'articolo del fatto quotidiano (di ieri, credo) in cui si spiega a cosa servono gli ispettori ministeriali inviati nelle procure? kimi?
Immagine
Immagine

Casa Spozilli
Babyzillo

#2478
Violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario": su Silvio Berlusconi pende un’accusa mai rivolta prima, nella storia della Repubblica, a un presidente del Consiglio. "Violazioni di legge" a mio danno, "procure armate" contro di me – la reazione a caldo del premier. Lo stesso premier che aveva intimato al commissario Agcom Innocenzi: "Ma che "censured" state lì a fare, fai un casino della madonna e di’ 'questa autorità fa schifo perché non decide nulla'" in riferimento ad Annozero

Oggi è previsto l’arrivo degli ispettori ministeriali in procura. L’ispezione – disposta dal ministro della Giustizia Angelino Alfano – ha suscitato i rilievi del Csm: la maggioranza dei consiglieri, infatti, ieri ha chiesto al Consiglio superiore di prestare la massima attenzione all’attività ispettiva disposta dal ministero. "Occorre accertare – scrivono – le modalità effettive con le quali, gli ispettori, sono stati incaricati di svolgere la loro attività parallelamente a un’inchiesta giudiziaria in corso". In altre parole, si teme che l’attività degli ispettori ministeriali possa collidere con le esigenze del segreto d’indagine. Un’indagine tuttora in corso – concludono – che riguarda, direttamente o indirettamente, personaggi politici di rilievo nazionale”. Il documento è stato firmato anche da Cosimo Ferri, il consigliere togato del Csm in contatto con Innocenzi, nel 2009, per redigere una consulenza da utilizzare, sempre secondo Innocenzi, per colpire poi Santoro. Gli ispettori inviati da Alfano dovranno verificare l’esistenza delle "tre patologie" indicate dal ministro: la competenza territoriale, l’abuso delle intercettazioni, la fuga di notizie sull’inchiesta. E se il pool d’inchiesta, da un lato, potrà opporre il segreto istruttorio, dall’altro dovrà dimostrare di non essere incorso nelle patologie diagnosticate da Alfano. E quindi dovranno rivelare numero del fascicolo, l’origine dell'indagine e i suoi sviluppi, per dimostrare, almeno, l’inesistenza di intercettazioni "a strascico" e la competenza territoriale. "Inviare gli ispettori – commenta il capo della Procura di Trani, Carlo Maria Capristo – è una prerogativa del ministro, che non turba la nostra serenità: siamo a disposizione degli ispettori". E sul trasferimento dell'inchiesta a Roma insiste il parlamentare del Pdl e avvocato del premier Nicolò Ghedini: "È una situazione giuridicamente inconcepibile e intollerabile: è evidente che la competenza territoriale è quella di Roma: tutti gli atti d’indagine sono in violazione di legge".http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... le=2456847
omnia munda mundis

#2479
Ordine di Fini: nessuno di An nei Circoli della Libertà
Il caso Polverini ha aumentato a dismisura la distanza che separa da tempo Gianfranco Fini da Silvio Berlusconi. Il presidente della Camera, attraverso i suoi uomini più fedeli, fa sapere che avrebbe preferito una gestione totalmente diversa del Renata-gate. Avrebbe voluto che si chiedesse pubblicamente scusa agli elettori del Pdl per lo spettacolo offerto dai quadri locali coinvolti in una vicenda connotata, a detta di non pochi anche a destra, da molti aspetti di comicità. Avrebbe voluto Fini, ma non ha potuto. Perché ancora una volta si è trovato di fronte al fatto compiuto, con l’assunzione della difesa di Alfredo Milioni su tutta la linea imposta dal premier anche a chi, si pensi ad Ignazio La Russa, rispetto alla iniziale presa di distanza dai responsabili del disastro ha dovuto compiere una virata piuttosto nervosa (come dimostra la sua muscolare performance a margine della conferenza stampa tenuta giovedì in via dell’Umiltà).
Il dissidio tra capo del governo e presidente della Camera sulla gestione del caso Polverini è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie che ormai dimostra in modo chiaro quanto i due principali leader della maggioranza abbiano davanti due traiettorie che non coincidono più in alcun punto, come reso evidente anche dalla chiamata all’ordine rivolta dal Cavaliere ai suoi parlamentari per aderire ai promotori della Libertà e dalla risposta di Fini. L’ordine dato ai suoi seguaci sul punto è nettissimo: nessun finiano aderirà ai circoli di Brambilla e Santanchè, nessuno risponderà sì alla lettera ricevuta nella notte tra giovedì e venerdì. Dal nuovo predellino partirà così la fine del Popolo delle Libertà che i più vicini al presidente della Camera considerano ormai una zavorra della quale il Cavaliere per primo vuole liberarsi subito dopo le elezioni. Il premier ha messo nel conto una sconfitta alle prossime regionali e vuole addossarne tutte le colpe proprio al co-fondatore. Per questo ha dato vita ad una iniziativa di marketing politico che gli consenta di segnare la distanza tra il risultato delle urne e la propria leadership. Teme contraccolpi sulla stabilità del suo governo e gioca d’anticipo. Ci mette la faccia, sì, ma solo per poter rivendicare l’eventuale recupero di una situazione che è già pronto ad addossare alla fronda del solito Fini.
Unita'
omnia munda mundis

#2480
Scherzando a Montecitorio, Carmelo Briguglio, deputato finiano del Pdl, si frega le mani: “Penso ci vogliano una o due trasmissioni di Michele Santoro. Giusto per farci vincere”. Il fatto è che Silvio Berlusconi forse sta scoprendo un lato positivo nell’inchiesta di Trani: saldo nell’idea di esorcizzare per via legislativa l’anarchia delle intercettazioni, intanto accoglie con piacere le rilevazioni riservate di Euromedia Research che danno in ripresa sia lui sia il Pdl per effetto dello scontro con la procura pugliese.Il Foglio
omnia munda mundis

#2481
Appalti disinvolti concessi e revocati ma dopo un anno c’è solo un cratere

Doveva essere il gioiello del dopo terremoto, il segno tangibile della ripresa. Un palazzo elegante su tre piani a forma di ellisse, con vetrate enormi, acciaio e colonnine di cemento, 1.600 metri quadrati di superficie coperta nel quartiere di Pile sulla Salaria antica est a L’Aquila. Avrebbe dovuto ospitare la nuova sede compartimentale dell’Anas dell’Abruzzo in sostituzione di quella vecchia di via XX Settembre, parzialmente lesionata dal sisma, ma dichiarata assolutamente inagibile in poche ore. Costo dell’opera 13 milioni e mezzo di euro, più un altro milione circa per la progettazione. Durata dei lavori concordata: 240 giorni. Data tassativa fissata per la consegna del manufatto: 27 aprile 2010.
il fatto
omnia munda mundis

#2482
Clamoroso è il caso dell’Autorità delle Comunicazioni. Comincia il crollo del regime. Si vedono ovunque nel Pdl crepe, lacerazioni, perdite di rispetto. Le barzellette rimbalzano tra sms ed e-mail, tra l’Italia e il mondo. Quella che trovate oggi sul telefonino spiega: "E’ vero che non si può accusare Berlusconi di abigerato (furto di bestiame) come titola Il Giornale. Ma è perché si è già portato via tutte le pecore".

Il fatto è che sta facendo crollare la Repubblica e con lui cadono nel vuoto i lavoratori senza fabbrica, i precari senza contratto, le aziende svendute senza padrone. Ma con lui cominciano a cadere anche pezzi importanti delle Istituzioni repubblicane. Per ogni regola è stato legiferato uno strappo. Per ogni strappo ci vuole un garante a rovescio. Un garante della illegalità. Sarà una lista lunga e un danno immenso.

Da il Fatto Quotidiano del 17 marzo
omnia munda mundis

#2483
Se il ceto politico usa le piazze per difendere se stesso
Il panorama politico italiano, caratterizzato dal ricorso alla piazza da parte dei maggiori schieramenti politici che si protestano vittime di persecuzioni, lascia sconcertati. Un osservatore straniero ha commentato la situazione particolare che si vive nel nostro Paese, osservando che è come se da noi i problemi della crisi economica non interessassero nessuno. In effetti le proteste che vengono portate in piazza, cioè nel luogo destinato tradizionalmente al confronto tra il ceto politico e i cittadini, in cui il primo propone ai secondi le soluzioni che considera adatte ai problemi del momento, hanno invece un senso del tutto diverso. Il ceto politico di maggioranza e di opposizione (con la sola eccezione dell’Udc) chiede ai cittadini di mobilitarsi in difesa di suoi diritti che sarebbero stati calpestati, vuoi da una "persecuzione" giudiziaria, vuoi da un uso debordante dei poteri di governo.

Protesta e vittimismo hanno occupato lo spazio che dovrebbe essere destinato alla proposta e all’assunzione di responsabilità, quelli che si propongono come classe dirigente invece di spiegare ai cittadini come intendono aiutarli a superare le loro difficoltà, chiedono, all’inverso, che siano i cittadini a sostenerli nella battaglia che conducono a difesa della propria immagine e delle proprie prospettive politiche, insidiate dal "nemico". Persino in campo sindacale si è assistito, con lo sciopero generale della Cgil che aveva al centro il "potere sindacale" e non una piattaforma rivendicativa in grado di aprire un confronto effettivo con la controparte governativa o con le rappresentanze di impresa, a una sorta di inversione tendenziale del rapporto tra rappresentanti e rappresentati.

Si tratta di un fenomeno sconcertante, in senso letterale, che crea perplessità e disagio nei cittadini che dal confronto politico e dal dialogo sociale si aspettano la prospettazione di soluzioni tra le quali scegliere democraticamente e serenamente, e si trovano invece di fronte a ragionamenti, se così possono essere definiti, dedicati per una parte assolutamente preponderante a delegittimare l’avversario e solo in misura irrisoria a contrapporre alle sue proposte, se si tratta dell’opposizione, o alle scelte concretamente operate, se si tratta del governo, alternative ragionevoli e convincenti. Un modo di fare di questo tipo, che mette in primissimo piano gli insulti e le invettive, rischia di convincere molti che, se sono fondate le accuse reciproche, è tutto il ceto politico a non risultare credibile, il che ovviamente non spinge alla partecipazione politica ed elettorale. In questo quadro evidentemente trovano maggior spazio le posizioni estreme e radicalizzate, mentre le formazioni maggiori, che raccolgono tradizionalmente anche il consenso delle fasce meno politicizzate, rischiano di pagare il conto più salato.

Se non riescono a sottrarsi al gioco della reciproca demonizzazione, in nome della loro responsabilità primaria di forze potenzialmente maggioritarie, se invece che grandi partiti si riducono ad essere solo partiti grossi, rischiano di perdere il ruolo di baricentro dei diversi schieramenti che l’elettorato ha conferito loro. Le lezioni regionali sono l’ultimo confronto della legislatura, dopo ci saranno circa tre anni nei quali non dovrebbe prevalere la propaganda sulla politica. Dovrebbe essere la stagione del dialogo e della ricerca di soluzioni comuni a temi complessi come quelli che investono la struttura istituzionale. Qualcuno ha interesse ad avvelenare i pozzi per rendere impraticabile il dialogo, c’è solo da sperare che l’arroventamento artificioso dello scontro di piazza di questi giorni non finisca per dare ai rinfocolatori un vantaggio irrecuperabile. Sergio Soave
Avvenire
omnia munda mundis

#2484
http://www.voglioscendere.it/?r=85820
Poi ci sono i giornali berlusconiani del secondo tipo: quelli terzisti e “riformisti”. Sono tutti lì a spaccare il capello in quattro pur di non parlare dei fatti che disturbano le loro opinioni, anzi le smentiscono. Si domandano dov’è il reato, come se minacciare il presidente dell’Agcom e il dg della Rai perché trovino un pretesto per chiudere Annozero fosse cosa lecita (l’ha spiegato ieri il procuratore Capristo, rispondendo alla richiesta-boomerang del geniale Ghedini, quali sono i reati: vedi agli articoli 317 e 338 del Codice penale). ). S’interrogano pensosi sulla competenza di Trani, come se la questione si ponesse durante le indagini e non alla fine. Chiedono – per le penne di Macaluso jr. e di Cerchiobattista – di “attendere una sentenza definitiva” per giudicare ciò che è già sotto gli occhi di tutti. Ecco: se vedono un tipo uscire da una banca in mascherina e calzamaglia col sacco pieno, questi aspettano la Cassazione per gridare al ladro.
omnia munda mundis

#2485
cyberjack ha scritto:Come si diceva, un tempo? Non apprezzo ciò che dici ma difendo il tuo diritto a dirlo?? :roll: pare che ora sia demodè, rispetto alla polverizzazione dell'avversario...
assolutamente, tutti liberi di dire quello che vogliono... ma io in base al mittente già mi faccio un'idea del contenuto...

mi piacerebbe leggere le trascrizioni delle intercettazioni, è l'unico modo che ritengo valido per potermi fare un'idea non pilotata (in un senso o nell'altro)...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#2486
ccd ha scritto: mi piacerebbe leggere le trascrizioni delle intercettazioni, è l'unico modo che ritengo valido per potermi fare un'idea non pilotata (in un senso o nell'altro)...
deve essere la stessa cosa che ha pensato il premier chiedendo ad Alfano di spedire gli ispettori a Trani :lol: :lol: :lol: :lol:
Immagine
Immagine

Casa Spozilli
Babyzillo

#2487
chiaretta ha scritto:
ccd ha scritto: mi piacerebbe leggere le trascrizioni delle intercettazioni, è l'unico modo che ritengo valido per potermi fare un'idea non pilotata (in un senso o nell'altro)...
deve essere la stessa cosa che ha pensato il premier chiedendo ad Alfano di spedire gli ispettori a Trani :lol: :lol: :lol: :lol:
:lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
e poi se "ho violato il c.p., lo cambio subito!"... :wink:
omnia munda mundis

#2488
ccd ha scritto:
mi piacerebbe leggere le trascrizioni delle intercettazioni, è l'unico modo che ritengo valido per potermi fare un'idea non pilotata (in un senso o nell'altro)...
Piacerebbe a tutti, credo, ma non possono, ancora, essere rese pubbliche.
E se il Banana riuscirà nel suo intento di approvare con urgenza un decreto legge anti-intercettazioni, temo che non le leggeremo mai.

In effetti il legittimo impedimento, il lodo alfano, e le intercettazioni sono le vere preoccupazioni degli Italiani. Altro che il lavoro, la scuola, la mafia, la sanità!

Io vorrei conoscerne uno (che non sia un criminale o un politico... e spesso le accezioni coincidono) che effettivamente teme di essere intercettato.
Immagine
Immagine
Immagine

Casa Spozilli

#2490
stefania_b ha scritto:uhm... in effetti le mie telefonate con "le amiche sceme" (cit. il tesoro) potrebbero causarmi qualche problema :roll:
ah beh, se ascoltassero le mie, mi farebbero interdire d'ufficio, molto probabilmente :lol: :lol: :lol: :lol:
Immagine
Immagine

Casa Spozilli
Babyzillo