La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#3196
Una lieve indisposizione ha colto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi impedendogli di partecipare questa mattina alla riunione del Consiglio dei Ministri.

Il premier - a quanto si apprende - è rimasto quindi a Palazzo Grazioli, sua residenza, lasciando tuttavia invariata l'agenda degli impegni di oggi. In giornata Berlusconi dovrebbe occuparsi tra l'altro del «caso Sicilia» e della composizione della giunta campana.

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app ... &desc_sez=
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#3197
Da queste sfide passa il nostro futuro. E, a proposito: a me sembra che nella stessa puntata di Ballarò Matteo Renzi abbia fatto davvero una gran figura nel contraddittorio con il centrodestra. Senza andare via di testa, senza urlare, senza sferrare la corda pazza e rispettando gli avversari, dimostrandosi superiore con la forza della parola e delle idee. Così si fa. Probabilmente, per le sfide di cui sopra, non si parte proprio da zero. :wink:
http://www.ilpolitico.it/?p=30548#more-30548
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#3198
E così siamo arrivati alla museruola per blog e affini. Dopo le proposte legislative volte a impedire la denuncia del racket in maniera anonima sui blog antimafia, dopo quella di trasformare i provider in sceriffi di Internet contro il peer to peer sapendo che la crisi della musica non dipende da quello, dopo le proposte di cancellare il passato scottante che riemerge grazie ai motori di ricerca, invocando per politici e imprenditori il diritto all'oblio, dopo l'intervento sull'inasprimento delle sanzioni per la diffamazione a mezzo Internet, il governo vuole una nuova legge anti-Internet.
Puoi firmare la petizione sul sito nobavaglio.it.

O metterci anche la faccia sulla pagina di Facebook
http://www.repubblica.it/rubriche/la-le ... t-4024364/
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#3199
L’italico “spezzatino” può anticipare la secessione del Nord che Bossi vuole da sempre.
Il federalismo demaniale trasferisce beni sinora di tutti agli enti locali e regionali per supportare altre competenze trasferite alle Regioni. Il loro valore era stimato sui 5 miliardi di euro. Poi ridimensionato a 3,2 e anche meno (escludendo le Regioni a statuto speciale). Beni fino ad oggi posti a garanzia del crescente debito pubblico e che ora verrebbero “valorizzati”, cioè svenduti (il mercato immobiliare è fermo e gli enti locali affamati di soldi), e addio garanzia. Inoltre, la maggior parte di tali beni è al Nord e il 27% nel Lazio. C’è un meccanismo perequativo? Cota vi ha accennato, ma non s’è capito. Per ora è certo che ne trarrebbero vantaggi il Nord e il Lazio e svantaggi il solito Sud.
Sono caserme, tratti di costa, spiagge (le concessioni sono già gestite dalle Regioni peraltro), il demanio idrico e quello marittimo, poligoni di tiro, importantissimi dal punto di vista paesaggistico perché ragioni di sicurezza hanno imposto di conservare intatte enormi aree tutt’intorno. Avremo il sacco di beni oggi di tutti? Non rendono molto e però sono collettivi. Mancano nove giorni alla data-capestro e mancano anche elenchi dettagliati di quei beni. Ne sono esclusi quelli di “alto valore culturale”. Chi li individua? Non si sa. Le Soprintendenze? Non è certo.
Siamo dentro una crisi epocale che esige una cabina di regìa forte e un ferreo controllo della spesa. Mentre il federalismo i centri di spesa li moltiplica. Perché dovremmo impiccare l’Italia alla data del 21 maggio? Per l’alleanza Bossi-Berlusconi? Per i deliri dei Crociati leghisti stile 1096? Noi ridiamo, ma loro vanno avanti.
http://www.unita.it/news/vittorio_emili ... _demaniale
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#3200
Carroccio, la spina di Silvio
di Susanna Turcotutti gli articoli dell'autore Va bene tutto, ma io non posso stare ogni giorno a inchinarmi alla Lega, perché così non riusciamo più a fare un passo». Lo sfogo, rigorosamente anonimo ma proveniente da una prima fila tra i berlusconiani che alla Camera si occupano di giustizia, la dice lunga sull’ultima frontiera nei rapporti tra Berlusconi e la Lega. La cronaca di queste settimane, oltreché lo sconforto dei protagonisti, racconta infatti di quanto l’asse di ferro tra premier e Carroccio, quell’equilibrio che da tempo immemore permette all’uno di tenere la barra a prescindere dai conflitti interni al Pdl, e agli altri di ottenere ciò che vogliono quanto a immagine pubblica e temi che gli stanno a cuore, si sia spostato pericolosamente a favore dei secondi. Pericolosamente per il Cavaliere, anzitutto.

L’ultima frontiera dei leghisti si chiama infatti giustizia. Dacché ha stravinto le ultime elezioni, oltre che sventolare future prossime banche del nord, il Carroccio ha cambiato passo sul tema che più sta a cuore a Berlusconi. Cartina di tornasole, quel che è accaduto sul ddl svuota carceri: barricate, critiche aperte, sconfessioni, condizioni dettate per filo e per segno ad Alfano - che di quel testo è l’estensore. Risultato: il provvedimento è stato stralciato nella sua seconda parte (la cosiddetta messa in prova) e svuotato nella restante prima. Proprio come desiderava la Lega. Che ha infine deciso di dar voce anche ai suoi impulsi legge e ordine, dopo anni di silenzio totale sulla giustizia, a favor di Cavaliere. Non è che prima - sul ddl intercettazioni, per esempio - il partito di Bossi non avesse obiezioni da fare.

È che prima riteneva più conveniente non intaccare quel patto di ferro col Cav che prevedeva le mani libere dell’uno sulla giustizia, le mani libere degli altri su federalismo&C. Il cambio di passo, come si diceva, è conseguenza del risultato elettorale, che ha certificato una volta di più come la golden share della maggioranza l’abbia, appunto, il Carroccio. La Lega, del resto, nel governo occupa ruoli chiave: non escluso, e anzi in cima alla lista, quello di Tremonti, l’unico politico che è in grado di tener buono Bossi e i suoi uomini, l’unico che tratta a pari grado con Berlusconi, l’unico che si è preparato per tempo - come scrisse una volta il Corriere - a succedergli.

Del resto, se Fini procede per strappi col Cavaliere, la Lega si acconcia piuttosto ad assecondare l’eventuale progressivo logoramento del premier, sempre più interessato alla sua persona politica, che alla politica in sé. Ne è un esempio lampante la rocambolesca storia della riforma Calderoli, piombata da una cena di Arcore sul tavolo di Napolitano, senza passaggi intermedi. Illuminante, l’autodifesa fatta ex post dal ministro: «È vero che mi sono presentato ad Arcore con una bozza già fatta. Ma Berlusconi mi aveva dato mandato già due mesi prima, di fare un giro di consultazioni tra presidenti e autorità, per definirla», ha detto a In mezz’ora. Ha fatto tanto scandalo la salita al Colle, ma l’altra notizia è lì: se proprio bisogna pensare alle riforme costituzionali, Berlusconi preferisce affidare il compito alla Lega. E il Carroccio, soddisfatto, incassa, leccandosi i baffi.
http://www.unita.it/news/italia/98623/c ... _di_silvio
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#3201
All'apertura dei lavori della IX legislatura anche Nicole Minetti, 25 anni, ex ballerina televisiva ed igienista dentale eletta tra le polemiche per le sue presunte conoscenze con il premier Silvio Berlusconi. Se lei ha preferito non rilasciare dichiarazioni, a commentare ci ha pensato Bossi junior: «Se è intelligente quanto è bella penso che faremo grandi progetti insieme». E i due più giovani del Consiglio, come vuole la tradizione, hanno già iniziato a lavorare insieme. Seduti fianco a fianco, nelle vesti di segretari.
http://www.gazzettino.it/articolo.php?i ... sez=ITALIA
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#3202
dal Buongiorno di Gramellini dell'altro ieri... anzi no, di due lustri fa :?
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... 6&sezione=

Che giorno è?

Alla ricerca dell’ultima foto di un cormorano imbrattato di petrolio, la nostra redazione ha ripescato dall’archivio un vecchio giornale. Sotto l’immagine straziante della povera bestia, il titolo d’apertura annunciava il disastro ecologico: settantamila tonnellate di greggio perse da una petroliera. Pensavamo che le affinità coi giorni nostri fossero finite lì, quando lo sguardo ci è caduto sul secondo titolo della prima pagina: «I veti incrociati gelano il dialogo sulla giustizia». Gli occhi di tutti sono corsi alla data: mercoledì 20 novembre 2002, quasi otto anni fa. Eppure il ministro Tremonti annunciava una manovra lacrime e sangue anche allora. E a pagina 5, non ci crederete, «Mezza Quercia prende le distanze da Fassino». Esattamente come oggi mezzo Pd, mentre l’altro mezzo le prende da Bersani. Dopo aver solcato con le pupille sbarrate «La Lega preme per il federalismo fiscale», una pagina monografica su Ciancimino e una sulla mancanza di pluralismo dell’informazione, siamo finalmente approdati agli Esteri: «Europa, la grande malata». Inseguiti dalle notizie zombi, abbiamo cercato rifugio negli Spettacoli, dove era in corso una polemica sull’eccesso di cattivo gusto in tv. Lo sport, invece, era dominato dalla protesta dei tifosi giallorossi. «Verso la Roma c’è malanimo».

La faccio breve. Per trovare qualche differenza fra il giornale del 2002 e quello di stamattina abbiamo dovuto cercare una foto di Berlusconi: gigioneggiava con Schroeder a pagina 10 ed era molto più vecchio.


Son passati quasi 10 anni e cosa è cambiato?....... :?
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#3203
Mercury ha scritto:dal Buongiorno di Gramellini dell'altro ieri... anzi no, di due lustri fa :?
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... 6&sezione=

Che giorno è?

Alla ricerca dell’ultima foto di un cormorano imbrattato di petrolio, la nostra redazione ha ripescato dall’archivio un vecchio giornale. Sotto l’immagine straziante della povera bestia, il titolo d’apertura annunciava il disastro ecologico: settantamila tonnellate di greggio perse da una petroliera. Pensavamo che le affinità coi giorni nostri fossero finite lì, quando lo sguardo ci è caduto sul secondo titolo della prima pagina: «I veti incrociati gelano il dialogo sulla giustizia». Gli occhi di tutti sono corsi alla data: mercoledì 20 novembre 2002, quasi otto anni fa. Eppure il ministro Tremonti annunciava una manovra lacrime e sangue anche allora. E a pagina 5, non ci crederete, «Mezza Quercia prende le distanze da Fassino». Esattamente come oggi mezzo Pd, mentre l’altro mezzo le prende da Bersani. Dopo aver solcato con le pupille sbarrate «La Lega preme per il federalismo fiscale», una pagina monografica su Ciancimino e una sulla mancanza di pluralismo dell’informazione, siamo finalmente approdati agli Esteri: «Europa, la grande malata». Inseguiti dalle notizie zombi, abbiamo cercato rifugio negli Spettacoli, dove era in corso una polemica sull’eccesso di cattivo gusto in tv. Lo sport, invece, era dominato dalla protesta dei tifosi giallorossi. «Verso la Roma c’è malanimo».

La faccio breve. Per trovare qualche differenza fra il giornale del 2002 e quello di stamattina abbiamo dovuto cercare una foto di Berlusconi: gigioneggiava con Schroeder a pagina 10 ed era molto più vecchio.


Son passati quasi 10 anni e cosa è cambiato?....... :?
:twisted: :twisted: :twisted:
omnia munda mundis

#3205
cyberjack ha scritto:
Mercury ha scritto: Son passati quasi 10 anni e cosa è cambiato?....... :?
io ho perso i capelli.... conta? :roll:
certo che conta, io sono ehmmm non ringiovanita di 10 anni appunto anzi 10 anni fa in questo periodo ero alle prese con diritto commerciale se non ricordo male :roll: :roll: :roll: :?
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#3208
chiaretta ha scritto:wow, che belli i post revival :D 10 anni fa a quest'ora, vediamo... mi sa che stavo litigando con spozillo perchè non voleva che rilegassi la tesi in azzurro ma in blu :lol: :lol: :lol: :lol:
ti è andata di lusso 8)
10 anni fa di questi tempi io ero una valle di lacrime perchè il moroso mi aveva appena lasciata :lol: :lol: :lol:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#3209
chiaretta ha scritto:wow, che belli i post revival :D 10 anni fa a quest'ora, vediamo... mi sa che stavo litigando con spozillo perchè non voleva che rilegassi la tesi in azzurro ma in blu :lol: :lol: :lol: :lol:
A dieci anni di distanza mi sento di dargli comunque ragione...

Io nel maggio del 2000 ero alle prese con la mia prima banca, con responsabilità di sviluppo su Piemonte, Liguria e Val d'Aosta... in giro come una trottola...

#3210
sniff.... eravamo tutti di sicuro più felici e spensierati, e spozillo aveva ancora i capelli :twisted: :twisted:

torno in topic citando spinoza.it:

Berlusconi: “Le agenzie di rating non sono credibili”. Ne ero convinto anch’io, ma adesso sono confuso.

Berlusconi prende l’interim. Bersani il Lexotan.

Il coordinatore del Pdl (Denis Verdini) ha respinto ogni addebito. Ma ha accettato ogni accredito.

Dopo le dimissioni di Scajola, il premier teme l’effetto domino. Io spero nell’effetto strike.

Noemi Letizia festeggia i 19 anni. Stavolta Berlusconi non è intervenuto alla festa. Non ama le tardone.
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Casa Spozilli
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