Il blocco sociale della depressione
http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... essione/di Mario Pianta, il manifesto
I tagli al pubblico sono la nuova moda europea. I
Questa svolta della politica europea solleva due domande.
La prima è economica: se si taglia la spesa pubblica (riducendo così i consumi), come si potrà uscire dalla recessione?
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b]Che sul piano economico questa sia una politica folle ce l’ha dovuto dire il ministro del tesoro Usa Timothy Geithner, che ha chiesto all’Europa “una maggiore crescita della domanda interna[/b]”.
La svolta – simbolica, ideologica e politica – è che ora la “colpa” della crisi è stata trasferita agli eccessi della spesa pubblica.
La speculazione delle banche d’affari non è più sotto accusa, i mercati finanziari sono tornati efficienti, razionali e lungimiranti: non resta che sacrificare l’economia reale sull’altare della “fiducia dei mercati”. Dobbiamo solo aspettare le nuove mosse della “strategia di shock” che approfitta dell’emergenza per imporre un capitalismo selvaggio, e prepararci a subirle. Dopo la prova di forza sulla Grecia, la politica è ammutolita. Nello scontro tra finanza ed Europa, il continente ha gettato la spugna al primo round.
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b]La seconda domanda è politica: come è possibile che politiche di questo tipo in Europa facciano vincere le elezioni?[/b]
Ma ricordiamoci le condizioni materiali. In buona parte dell’Europa i redditi reali e i consumi sono fermi ai livelli di un decennio fa. In Italia il potere d’acquisto procapite è sceso sotto il livello del 2000. Ma questi valori medi nascondono la storia più importante,
la crescita delle disuguaglianze: in Europa e negli Stati uniti è il 20% più ricco che ha assorbito tutta la crescita del decennio.
Le politiche del governo hanno costruito sistematicamente questo blocco sociale attraverso condoni di ogni tipo – fiscali, immobiliari, sui capitali esportati –, cancellazione di imposte sui patrimoni (successioni e Ici), tolleranza dell’evasione, eliminazione di regole. E’ il consolidamento di questo blocco sociale che in Europa spinge a destra la politica e che in Italia si presenta – con forti particolarità - come il risultato più importante del berlusconismo.
Ma tutto questo per fare cosa? Che cosa può volere un blocco sociale fondato sull’economia del privilegio e dell’abuso? E’ semplice: lo sanno tutti che i ricchi accumulano ricchezze.
In Italia, più che in altri paesi europei, l’economia e la politica hanno alimentato la ricchezza di un numero ristretto di italiani. Per proteggere i loro privilegi,
la manovra di Tremonti prepara una recessione senza fine. Ma, dopo la grande crisi, è tutta l’Europa che sta votando per la grande depressione.
Potremmo invece votare per una grande redistribuzione. C’è una petizione su sbilanciamoci.org che chiede di tutelare i redditi e tassare le ricchezze, e progettare un’altra uscita dalla crisi.
(14 giugno 2010)