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Inviato: 23/09/09 16:01
da Art69
kimikalli ha scritto: lol: ma perchè pagare il 5%, quando stanno belli belli al sicuro???? O rischi al 100% del capitale... :lol: :lol:
io mi chiedo perchè tutti con Berlusconi e nessuno stia con Fini o con Bossi???? :shock: :shock:
Io qualcuno che ha detto a mezza bocca che se dovesse scegliere tra Berlusconi e Fini, in caso di rottura del PDL, starebbe con Fini, lo conosco, e si tratta di persone che stavano a destra quando ancora Berlusconi aveva Craxi come nume tutelare. Non sono molti, ma ci sono.

Inviato: 23/09/09 16:26
da Art69
fabiop68 ha scritto:
loremir77 ha scritto:
fabiop68 ha scritto:qualcuno ha trovato in edicola "IlFattoQuotidiano" per cui era previsto il primo numero oggi???

Commenti??

boh.. di che parrocchia è? :roll:
parrocchia libera ed obiettiva :roll: :roll: :roll:
con giornalisti anti berlusconiani :lol: :lol: :lol:

http://www.antefatto.it/presentazione
Presente! Anzi, abbonato, mi sono abbonato (alla versione solo PDF) con largo anticipo rispetto all'uscita, sulla fiducia, dopo aver seguito il loro blog e aver visto che si ampliava il discorso già intrapreso sul blog VoglioScendere di Chiarelettere.

Concordo con i giudizi che ne date, fabio, lore, roby, e kimikalli.

E' un giornale di opposizione, certo, perchè un giornale di opposizione non può che dare contro all'idea di condizionamento dell'informazione che ha S.B. (se qualcuno ha sentito l'elenco di Fassino a Ballarò su quel che S.B. controlla, lui e la sua famiglia, su stampa, televisione, pubblicità & c... è inquietante), ma che non risparmia certo bacchettate alla sinistra quando serve.

E soprattutto, se gli riesce, è indipendente come lo fu La Voce di Montanelli: niente finanziamenti di partiti, si regge solo sugli abbonati.

Inviato: 23/09/09 16:31
da Art69
loremir77 ha scritto:
fabiop68 ha scritto:
loremir77 ha scritto:
boh.. di che parrocchia è? :roll:
parrocchia libera ed obiettiva :roll: :roll: :roll:
con giornalisti anti berlusconiani :lol: :lol: :lol:

http://www.antefatto.it/presentazione

già mi piace! :mrgreen:

emh.. vorrei che intervenissero a volte gente che vota per SB. :roll:
con la scusa che qui per la maggior parte c'è rassegna stampa, non entrano nemmeno. :roll:
a parte che di tutti gli articoli postati NESSUNO mi ha dato una risposta esauriente sul motivo per cui vota o ha fiducia in lui.
vorrei sapere da cattolici a questo punto come si pongono dopo l'intervento della CEI di ieri..
vorrei sapere che ne pensano di questo scudo fiscale.. a cui hanno aggiunto sottobanco tutta una serie di altri "piccoli" condoni... tipo fatture falsificate, distruzione di documenti e tante cose carine così..
a parte il fatto che è una cosa decisa insieme agli altri stati.. sto condono fiscale.. ma nessuno parla del fatto che da noi per il rientro dei capitali all'estero faranno pagare un 5% di penale.. negli altri paesi si farà pagare molto di +.. (in usa credo il 48% ) noi siamo quelli che come sempre chiederanno meno. :roll:
Davvero, al di là dei luoghi comuni alla Prodi=Mortadella o Visco=rapace, o si tratta di chi votava a destra prima dell'avvento di S.B. o non riescono, davvero, a spiegare in modo concreto perchè lo votano. Anche se, in effetti, noi di sinistra e centrosinistra di mazzate sulle parti basse ce ne tiriamo.

L'abolizione del falso in bilancio & c è sempre stata una fissa di Tremonti, assieme ai condoni & c, e questa è se non ho contato male la terza volta che viene fatto lo scudo fiscale. Alla faccia di chi, sia dipendente sia imprenditore, le tasse le paga regolarmente.

Inviato: 23/09/09 16:56
da loremir77
mi sono stampata la versione pdf che eccezionalmente solo per oggi è stampabile da tutti!!!! :D

Inviato: 23/09/09 17:10
da Cla'
Art69 ha scritto:
kimikalli ha scritto: lol: ma perchè pagare il 5%, quando stanno belli belli al sicuro???? O rischi al 100% del capitale... :lol: :lol:
io mi chiedo perchè tutti con Berlusconi e nessuno stia con Fini o con Bossi???? :shock: :shock:
Io qualcuno che ha detto a mezza bocca che se dovesse scegliere tra Berlusconi e Fini, in caso di rottura del PDL, starebbe con Fini, lo conosco, e si tratta di persone che stavano a destra quando ancora Berlusconi aveva Craxi come nume tutelare. Non sono molti, ma ci sono.
Ci sono anche parecchie persone che non vedono l'ora che Fini mandi Berlusconi a pettinare le oche per tornare a votarlo.

Trovo che abbia spiegato bene D'Alema qualche giorno fa:
"Credo che il berlusconismo sia qualcosa di molto diverso dalla cultura tradizionale della destra, e infatti tra Berlusconi e Fini c'e' un contrasto abbastanza di fondo". "Il problema e' che emerge una diversa concezione della politica, una diversita' profonda tra Fini e Berlusconi. Io non credo che Fini sia un compagno, questa e' una caricatura. Ma l'affinita' con noi sta nel fatto che la destra politica di Fini ha dei punti di contatto con la sinistra politica, perche' e' nutrita del senso dello Stato e del bene collettivo".

Inviato: 23/09/09 17:46
da loremir77
Art69 ha scritto:
fabiop68 ha scritto:
loremir77 ha scritto:
boh.. di che parrocchia è? :roll:
parrocchia libera ed obiettiva :roll: :roll: :roll:
con giornalisti anti berlusconiani :lol: :lol: :lol:

http://www.antefatto.it/presentazione
Presente! Anzi, abbonato, mi sono abbonato (alla versione solo PDF) con largo anticipo rispetto all'uscita, sulla fiducia, dopo aver seguito il loro blog e aver visto che si ampliava il discorso già intrapreso sul blog VoglioScendere di Chiarelettere.

Concordo con i giudizi che ne date, fabio, lore, roby, e kimikalli.

E' un giornale di opposizione, certo, perchè un giornale di opposizione non può che dare contro all'idea di condizionamento dell'informazione che ha S.B. (se qualcuno ha sentito l'elenco di Fassino a Ballarò su quel che S.B. controlla, lui e la sua famiglia, su stampa, televisione, pubblicità & c... è inquietante), ma che non risparmia certo bacchettate alla sinistra quando serve.

E soprattutto, se gli riesce, è indipendente come lo fu La Voce di Montanelli: niente finanziamenti di partiti, si regge solo sugli abbonati.

ARTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT
l'hai letta la vignetta finaleeeeeeeeeeee?!?!??

ho le lacrime vi prego.. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Inviato: 23/09/09 19:06
da Art69
loremir77 ha scritto:
ARTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT
l'hai letta la vignetta finaleeeeeeeeeeee?!?!??

ho le lacrime vi prego.. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

si, Stefano Disegni mi ha sempre fatto sganasciare dalle risate, a partire da una vignetta di tanti anni fa su Corsera...

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Inviato: 24/09/09 9:08
da kimikalli
Ecco la verità sulle case ai terremotati Estranee al “Progetto Case” del Governo (il politico.it)
Settembre 15, 2009 di Redazione
Il “merito” della consegna delle prime 94 unità abitative realizzate è di una joint venture tra Croce Rossa Italiana (finanziatore) e Provincia autonoma di Trento (soggetto attuatore). Il giornale della politica italiana è in grado di raccontarvi nel dettaglio e con riferimento ai documenti ufficiali come sono andate le cose. Le prime abitazioni della Protezione civile e dell’esecutivo? In arrivo a fine settembre. “Dalle tende gli sfollati non vanno nelle case, ma negli alberghi. Le aspettative sono state disattese”, dice la presidente della Provincia de L’Aquila Stefania Pezzopane.
rilevanti sono le parole di Massimo Cialente, sindaco di L’Aquila, che, intervistato a ‘Radio anch’io’, ha espresso preoccupazione per “l’incertezza” attuale: “La gente si chiede ancora cosa accadrà nei prossimi mesi. Non dimentichiamo che circa 26mila persone sono ancora ospitate in strutture ricettive della costa”.
In questa ottica, ora come ora, il riferimento
continua ad essere, in prospettiva, il ‘Piano case’ del Governo. E, a questo proposito, Bertolaso ha fissato una scadenza precisa: “Quello che mi sento di dire è che tutti gli sfollati avranno una casa. Questo avverrà entro dicembre e a quel punto la Protezione Civile lascerà pieni poteri agli Enti locali”.

Inviato: 24/09/09 9:26
da loremir77
Art69 ha scritto:
loremir77 ha scritto:
ARTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT
l'hai letta la vignetta finaleeeeeeeeeeee?!?!??

ho le lacrime vi prego.. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

si, Stefano Disegni mi ha sempre fatto sganasciare dalle risate, a partire da una vignetta di tanti anni fa su Corsera...

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

"il catalogo A/I 2009 in 3D completo di campioncini di peloooooooooooo!!!!!!!" :lol: :lol: :lol: :lol:
ti giuro io e il mio collega si piangeva.. :lol: :lol:

Inviato: 24/09/09 10:54
da kimikalli
Onu, Berlusconi non ascolta Gheddafi
e corteggia il "socialista" Obama

Gli sproloqui del Colonnello non commentati dal nostro leader
che è uscito all'inizio del lungo discorso del leader libico

dal nostro inviato Marco Conti
NEW YORK (24 settembre) - Imbarazzante. Solo la forza della democrazia americana, travasata ieri a piene mani nei ministeriali corridoi del Palazzo di Vetro, poteva sopportare l'arringa del leader libico Muhammar Gheddafi che per un'ora e trentacinque ha sequestrato l'Assemblea dell'Onu.

Uno sproloquio di parole con le quali il Colonnello pensa di averle cantate all'Occidente, a nome di tutto il popolo arabo, addossando agli Stati Uniti le peggiori malefatte, attaccando duramente le Nazioni Unite e il suo consiglio di sicurezza. Arrivando a difendere persino i talebani. Un'ora e trentacinque di discorso, secondo per durata a quello di un altro campione di democrazia come Fidel Castro che anni fa tenne inchiodata la platea per quasi quattr'ore.

Stavolta però le porte della sala conferenze del palazzo delle Nazioni Unite, non erano chiuse. Così poco dopo l'inizio, non pochi leader occidentali hanno lasciato la sala. Tra i primi ad andarsene Silvio Berlusconi che ieri mattina ha guadagnato in tutta fretta l'hotel Millennium e ciò gli ha permesso di sostenere in serata che non poteva dare un giudizio sul discorso del Colonnello perchè «non l'ho sentito». Eppure sarebbe bastato farsi raccontare qualche passaggio per pesare il tenore della parole pronunciate ieri da Gheddafi che, per l'occasione, aveva fatto tirar su un megascherno antistante il Palazzo in modo che qualche centinaio di supporter potessero sfogare tutta la gioia per la riammessione del Colonnello in un contesto internazionale. Il discorso di ieri dimostra invece quanta strada debba ancora fare Tripoli e i toni concilianti nei confronti della giovane aministrazione di Obama, non coprono quelli adottati dal presidente del Consiglio italiano nel corso del soggiorno a New York. Imbarazzante anche dover incassare i complimenti da parte di colui che sino a qualche mese fa guidava un Paese inserito nell'elenco dei paesi canaglia.

Alla fine però Berlusconi, che ha cercato di tenere a debita distanza il leader libico,
recupera, incensando a piene mani Obama «che ha detto ciò che avrei voluto sostenere» e che «parla con il cervello e il cuore». Tra Gheddafi e Obama, Berlusconi non ha dubbi e si schiera in maniera netta a difesa delle Nazioni Unite e del Consiglio di sicurezza messo a dura prova dagli affondi del leader libico. Se Gheddafi è l'amico da presentare solo in alcune occasioni, Obama è per Berlusconi l'alleato naturale per collocazione geopolitica e scelta occidentale. Poco importa se la politica del nuovo presidente degli Stati Uniti venga tacciata di socialismo. :shock: :shock:

Inviato: 24/09/09 12:35
da loremir77
stamani ho comprato in edicola il 2° numero.. :P

a chi lo accusa di essere un giornale di soli comunisti..
prego si legga l'editoriale in 1° pag. di Travaglio..

Inviato: 24/09/09 12:45
da kimikalli
X SILVIO B. ....COPIAMO LA SETTIMANA CORTISSIMA?
Nello Utah la settimana è cortissima
pubblicato il 12-09-2009 alle 01:37

New York, 11 settembre 2009

Lavorare dieci ore per quattro giorni, e poi riposare tre giorni. Di colpo la proposta della settimana supercorta non è più teorica: nello Stato dello Utah è stata adottata un anno fa per tutti i lavoratori statali. Il successo è stato tale che l’82 per cento della popolazione ha chiesto che fosse confermata per un altro anno. E l’ufficio del governatore è stato inondato da telefonate di governatori e sindaci di ogni angolo d’America, nonché di manager e politici di altri Paesi, tutti interessatissimi a copiare l’esperimento.
I tanti dubbi sembrano evaporati: si temeva ad esempio che lavorare dieci ore fosse troppo stancante, ma gli impiegati dello Utah dichiarano invece di godere di miglior salute. Si pensava che i cittadini che hanno bisogno dei servigi degli uffici pubblici avrebbero protestato perché il venerdì gli uffici sarebbero stati chiusi, e invece il pubblico si è detto contentissimo di poter espletare le pratiche nel tardo pomeriggio degli altri giorni. Ma questo non è nulla: la ricaduta positiva sull’ambiente e sulle casse dello Stato è risultata fenomenale. Si comincia col dire che la diminuzione del traffico ha comportato un calo nel numero degli incidenti stradali e nel numero di feriti e morti. E poi: nell’arco di un anno la riduzione del traffico ha fatto diminuire di 12 mila tonnellate le emissioni inquinanti, mentre il consumo di energia è diminuito di oltre il 13 per cento. Lo Stato ha risparmiato quasi due milioni di dollari, mentre gli impiegati statali hanno risparmiato più di sei milioni di dollari di carburante. Meno appariscente, ma anch’essa importante: la minore usura delle strade promette alla lunga di far risparmiare grandi cifre nel settore lavori pubblici. E c’è stato anche un esperto di statistica che ha valutato che se tutti gli uffici pubblici americani adottassero la settimana lavorativa di quattro giorni e dieci ore, il Paese taglierebbe del dieci per cento le importazioni petrolifere.

A quanto pare, anche la qualità della vita ne ha avuto giovamento. La gente dice di essere meno stressata, di avere più tempo per fare la spesa e cucinare, per fare esercizio, e godersi la vita con i figli.

Rimangono aperti tuttavia anche alcuni seri quesiti, soprattutto da parte di genitori di bambini piccoli: a chi verrebbero affidati i bambini se tutti e due i genitori tornano a casa alle sette anziché alle cinque? Questa semplice domanda testimonia di quanto l’idea di una settimana lavorativa di quattro giorni per dieci ore chiaramente non sia indicata per tutti. Ma molte contee stanno cercando una via di mezzo, offrendo agli impiegati la possibilità di scegliere fra la settimana cinque-per-otto e quella quattro-per-dieci.
Certo, a spingere la settimana supercorta è soprattutto la necessità di economizzare. E se il costo del carburante, del riscaldamento e dell’aria condizionata rimarrà alto com’è adesso, c’è da scommettere che la quattro-per-dieci diventerà molto più comune e diffusa.

Inviato: 24/09/09 12:53
da Art69
loremir77 ha scritto:
"il catalogo A/I 2009 in 3D completo di campioncini di peloooooooooooo!!!!!!!" :lol: :lol: :lol: :lol:
ti giuro io e il mio collega si piangeva.. :lol: :lol:
Due strisce tra le tante:

Su Renzo Bossi, il figlio di Umberto
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"Sarò mica diventato comunista?"
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Inviato: 25/09/09 8:27
da kimikalli
«Nobel per la pace al Cavaliere» :shock: :shock: Adesso c'è anche la canzone
Il comitato vorrebbe trasmetterla in anteprima nazionale unificata nei cinema italiani

:shock: :shock: NOTIZIE CORRELATE
AUDIO: ascolta la canzone
Loriana Lana e Silvio Berlusconi (dal sito di Loriana Lana)
MILANO - Il pezzo forte è il ritornello: «Siamo qui per te, cuore e anima, un Nobel di pace, Silvio grande è. Siamo qui per te, coro unanime, un’unica voce, Silvio Silvio grande è». Mentre la prima strofa vira sul bucolico-celestiale con «l’Abruzzo si risveglia incredulo, la neve e il sole che s’incontrano e la tua mano è qua». Poi la chiusa convinta: «C’è un presidente, sempre presente, che sempre ci accompagnerà».

REGALO DI COMPLEANNO - Si intitola «La pace può» ed è l’ultima composizione di Loriana Lana, paroliera ufficiale alla corte del Cavaliere, che ha scritto a quattro mani con lui qualche greatest hits per i cd Berlusconi-Apicella. Stavolta l’interessato non ha contribuito, anzi la canzone è una sorpresa per il suo compleanno n. 73 che si festeggia martedì prossimo. Il brano, che segue di pochi mesi la marcetta «Silvio forever», sarà l’inno ufficiale del comitato «Silvio per il Nobel», che da mesi raccoglie sottoscrizioni per la candidatura del presidente del Consiglio al prestigioso premio di Stoccolma nel febbraio 2010. Categoria: Pace.

ASPETTANDO STOCCOLMA 2010 - «Di firme ce ne sono già 10 mila. Ma ne arrivano ogni giorno a centinaia», assicura l’avvocato romano Emanuele Verghini, presidente del comitato. Loriana Lana, cantautrice e poetessa, esegue le strofe, il ritornello è per l’ugola del tenore Sergio Panajia, testi del maestro Pino Di Pietro, nessuna parentela. Il comitato (www.silvioperilnobel.sitonline.it) vorrebbe trasmetterla in anterprima nazionale unificata nei cinema italiani (su richiesta) proprio nel giorno del compleanno del premier, alla proiezione serale. E a rotazione continua su Radio Spazio Nuovo, emittente vicina al Pdl. Versione integrale con filmato su YouTube.

Inviato: 25/09/09 10:15
da loremir77
scusate se continuo la rassegna stampa ma questo è un bell'articolo e va letto, secondo me:

E Santoro porta
la D'Addario in tv
di CURZIO MALTESE

Ci voleva Annozero per far cadere la censura televisiva su Silvio Berlusconi e alcuni suoi intimi, da Vittorio Feltri a Patrizia D'Addario. Milioni di spettatori hanno potuto finalmente vedere il premier alle prese con una domanda vera sui suoi scandali, rivolta guarda caso da un giornalista spagnolo. Nella versione integrale, mai trasmessa dai telegiornali, con la partecipazione speciale di un esterrefatto Zapatero.

L'ignara casalinga di Voghera, ammesso che guardi Santoro, è stata alla fine informata sulla causa delle polemiche fra Berlusconi e la Chiesa, fra Berlusconi e Fini. Ovvero le iniziative di Vittorio Feltri, esponente del giornalismo grandguignolesco e direttore preferito dal premier. Uno che ha minacciato Fini di pubblicare dossier a "luci rosse", ha dato dell'omosessuale al direttore dell'Avvenire e perfino dell'impotente a Berlusconi stesso, sia pure prima di essere ingaggiato alla guida de Il Giornale. Mandati a letto i bambini, già alla comparsa di Feltri, si passa dunque al caso delle escort e veline. Lo scoop, si fa per dire, di Santoro è la messa in onda di una delle decine di interviste date da Patrizia D'Addario sulle televisioni di mezzo pianeta, tranne naturalmente la nostra, ma sarebbe meglio dire "la sua".

Basterebbe questo soltanto per chiudere sul nascere il dibattito sulla libertà d'informazione in Italia. Abbiamo dovuto aspettare tre mesi e la faticosa messa in onda di una trasmissione a rischio di chiusura per vedere in tv Patrizia D'Addario e sentirla parlare di uno scandalo tutto italiano che ha già fatto il giro del mondo. È uno scoop per "abbandono degli avversari", commenta il precario Rai Marco Travaglio, anche il racconto di chi è Gianpaolo Tarantini. Un altro intimo amico del presidente del Consiglio, al quale telefonava fino a dieci volte al giorno. Per quanto lo smemorato di Cologno, come lo chiama Fiorello, in pubblico finga di non ricordarne il nome ("Tarantino o Tarantini, quello..."). Il giovane imprenditore che ha confessato di usare prostitute e cocaina per ingraziarsi i politici e fare il salto di qualità, come fornitore di macchinari sanitari e aspirante faccendiere della Protezione Civile.
Non c'è nulla di nuovo, per chi ha letto i giornali, o almeno alcuni, in questi mesi. Ma è tutta una scoperta per chi guarda la televisione. E la scoperta più grande è che non si tratta di gossip, di buchi nella serratura, ma della tragedia politica di un Paese dove veline e prostitute finiscono sulle liste del Parlamento Europeo, dove le forniture degli ospedali dipendono dalle forniture di cocaina. Un'Italia di veri parassiti criminali, altro che i cantanti lirici additati al linciaggio dall'esagitato ministro Brunetta.

Ancora una volta, abbiamo dovuto aspettare tre mesi perché questi fatti venissero illustrati al pubblico televisivo in maniera semplicemente comprensibile. Non attraverso i pastoni politici, le mezze frasi, le allusioni, i commenti appesi al nulla. La trasmissione di Santoro ha aperto una breccia in un muro di omertà inconcepibile in una democrazia. È probabile che i muratorini dell'informazione al servizio del padrone si adoperino da oggi stesso per tappare la falla e riprendere come nulla fosse il gioco delle mistificazioni. Ma se la Rai fosse un'azienda appena decente, i dirigenti dovrebbero complimentarsi con Santoro, firmare subito i contratti in sospeso, e ringraziare le redazioni di Annozero e degli altri pochi programmi che ancora danno un senso all'espressione "servizio pubblico" e quindi anche ai loro lauti stipendi.