La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#46
I problema della ricerca sono tanti.
Non per buttrala in politica però:
- Non si fa ricerca sul nucleare per decisione politica
- Non si fa ricerca sugli OGM perché non piace ai verdi
- Non si fa ricerca sugli embrioni perché nonpiace alla chiesa

Il problema non sono i laureati in Italia, sono i luoghi di ricerca.
Tendendo conto che esitono poche aziende che fanno ricerca e lo stato l'ha tagliata.
Poi in alcuni settori in cui ce la cavavamo bene, come quelli sopra elencati siamo fermi.

Oppure si potrebbe fare l'esempio dei trapianti sui sieropositivi bloccati da Sirchia, come citato nella trasmissione di ieri.

All'estero credo che adorino Pecoraro Scanio e Ruini. Entrambi hanno contribuito a mandare molti dei migliori ricercatori italiani all'estero.

L'altro problema è che con la mania delle piccole imprese, che hanno i loro meriti intendiamoci, abbiamo fatto una politica che ha di fatto bloccato lo sviluppo dei grandi colossi industriali.

Una delle conseguenze è che non esiste ricercaprivata.
Se pensate che Fiat fa il 25% della ricerca privata italiana, potete immaginare come siamo messi all'estero.

Ad esmpio non abbiamo più ne' la chimica ne' la farmaceutica.

#47
[quote="monica396"]
Così sono d'accordo. Però è difficile scegliere il corso di studi cercando di sapere quale sarà il settore più vivo fra cinque/sei anni... è vero che il bagaglio culturale è importante e non te lo toglie nessuno... però con quello non ci campi :( Io credo per esempio di essere ancora legata all'ottica per cui "fai l'università per specializzarti e avere più opportunità di trovare un lavoro migliore": oggi invece è cambiato... a parte alcune facoltà, l'università ti può dare appunto un certo bagaglio culturale, ma professionalmente bisogna essere soprattutto flessibili e aperti a tutto...

Esattamente... studi per te stesso, per il piacere di vedere il mondo e di capire cio' che senti e che vedi. Se poi ti aiuta per il lavoro tanto meglio!

MA non è matematico il passaggio ---> studio giurisprudenza---> apro lo studio e faccio un pacco di soldi. Soprattutto se consideri quante persone come te ci sono!! Quindi o trovi il modo di essere migliore degli altri e quindi sfondare, o trovi altro e tieni per la vita privata le tue passioni

#48
domovoy ha scritto:ASpettate non fraintendete... non sto dicendo che sia una scemenza trovare un lavoro perfetto per gli studi fatti e per le passioni che abbiamo!!

Sto soltanto dicendo che ci lamentiamo tanto ma anche nella nostra societa' c'è chi sta molto peggio! Perchè vedi... mentre le persone che sono laureate e che ora guadagnano 1000 euro hanno avuto la possibilita' di leggere libri, di dedicare tempo a farlo, di studiare, di inseguire, seppur per un breve periodo, i propri sogni... c'è chi non se lo puo' mai permettere! Ci sono famiglie in cui a 14 anni o lavori o vai a rubare per mangiare... e non sono tutti stupidi i figli di quelle famiglie, sono solo piu' sfortunati!

Ora mi sembra evidente che chi ha seguito un liceo serio e rinomato potendo studiare tutti i pomeriggi ed avendo professori bravi sara' sicuramente piu' avvantaggiato all'universita' di chi magari ha fatto una scuola tecnica in qualche comune minore con dei professori che ne sapevano meno di lui e dovendo lavorare il pomeriggio!!!!
Non è stupido se ha fatica a superare l'esame di fisica o di chimica del primo anno di ing.... è solo in difficolta'!!!

Bhè io spero che SEMPRE nel nostro paese sia data la possibilita' a tutti di provarci....riprovarci... e straprovarci finchè non riesce a farlo.... e nn per i soldi guadagnati... ma per una cosa che si chiama SODDISFAZIONE e CULTURA. Poi puo' anceh fare l'idraulico nella vita per campare.
:)

aneddoto

mia nonna er abrava a scuola, voleva andare in quarta elementare.. o h..come ci voleva andare!!!
e anche il maestro diceva che avrebbe dovuto continuare!
ma aahimé ha dovuto andare nei campi insieme ai fratelli.. :(
ma lo sapete che quando andavo alle medie e i primi anni di superiori.. e litigavo con le radici quadrate... lei le faceva a mente!??? :shock:
con la terza elementare!!!!!!!!!!
poi ha letto un sacco.., studiava con i miei zii e mia madre..
di opiù con lo zio..
che le faceva alla mattina: leggimi la lezione che io la ripeto, e lei così ha imparato un sacco di cose :)
e ogg im iviene a dire: tu che hai studiato e sai tutto, spiegami un po' perché .. bla bla bla..
ed io a dirle che si ho studiato ma non sono onniscente.. :lol:
mi fa una tenerezza..
se avesse potuto studiare.. sarebbe diventata maestra o avrebbe fatto lingue .. :roll: :)

#49
milla ha scritto:[
anch'io a volte mi dico...ma se me ne sbattevo di studiare e prendevo tutti 4 che mi mandavano a fare la parrucchiera...non era meglio ??
o come il mio vicino di casa che alle medie si metteva in un angolo e neanche si portava un quaderno...e adesso fa il calciatore professionista e cambia macchina ogni tre mesi...
Macché parrucchiera! Dovevi fare la velina e poi sposarlo!! :lol:

non prendetemi troppo sul serio...

#50
milla ha scritto:in ogni caso, io facevo un discorso un po' diverso...

in Italia c'è 'sta mania di far laureare tutti, di aumentare l'obbligo scolastico, ecc. ecc. e non si fa per niente selezione

risultato: un mucchio di laureati che non si sa dove mettere e magari non si trova un idraulico

a mio parere invece si dovrebbe fare una selezione molto molto più severa con esami e programmi più seri (mentre si va esattamente in direzione opposta, almeno in molte facoltà), dando però la possibilità a chi lo merita di studiare con incentivi economici seri (borse di studio, stanze in studentati...ecc. ecc.)

allora forse avremo la metà dei laureati e la metà della disoccupazione
Non credo sia questo il problema, in Italia hanno fatto la riforma universitaria perchè c'erano troppo pochi laureati e si sono adeguati all'Europa. Anni fa, gli ingegneri le aziende andavano a prenderseli alle università prima che si laureassero. Oggi non c'è una lira in Italia, è molto diverso.
Il discorso di Domovoy invece mi pare giusto. Io con 3 - 4 esami probabilmente prenderei la laurea di tre di ing. ma pensi che cambierebbe così tanto nella mio curriculum di 10 anni nel campo in cui lavoro ? Credi che potrei dare di più alla mia azienda ? La maturità che ho raggiunto nel rapporto con il cliente etc etc. non me la darebbero 4 esami.

Jk

#51
monica396 ha scritto: Guarda che non ho mai detto niente del genere.
Ho semplicemente detto che il reddito deve essere un criterio dominante ma con buon senso.
Se uno al secondo anno di università ha dato due esami prendendo due 18 per grazia ricevuta, non è giusto che prenda una borsa di studio solo per il fatto di essere figlio di un operaio e di una casalinga. Magari c'è il figlio di due operai che si impegna di più ma non ha diritto a nessun aiuto. Questo non mi pare giusto, tutto qui.
Certo... su questo non ci piove.

#52
milla ha scritto:sarò brutale: io volevo dire che l'università deve essere molto molto più difficile, in modo che ci vadano, e si laureino, molte meno persone di adesso e quelle abbiano poi effettive possibilità nel modo del lavoro

se questi che riescono all'unioversità hanno i soldi, bene
se invece non ce li hanno devono essere messi in condizione di studiare come quelli che ce li hanno, con incentivi, borse di studio, ecc. ecc...
Milla non ha tutti i torti... il problema è che non tutti la vedono così.
Nel 1995, quando mi sono iscritta per la prima volta all'università, per entrare ho dovuto passare un test d'ingresso selettivo perchè per la mia facoltà erano disponibili 1200 posti per 3000 studenti richiedenti.
Sono passata, però molti "esclusi" fecero ricorso al TAR e così arrivarono in classe pure loro.
Io ci resto un po' male quando vedo alcuni di quei ragazzi che alla fine si sono laureati adesso non sanno che farsene di quel pezzo di carta perchè non trovano lavoro.
Prima invocavano il diritto allo studio... ma adesso che hanno studiato come la mettiamo?

Io ho inziato a lavorare full time fin dal secondo anno di università, e vi garantisco che è stato massacrate. Con quello che ho messo da parte ora mi sto pagando un master e intanto continuo con un part-time mentre cerco un lavoro definitivo.
Però conosco tante altre ragazze della mia età, che si stanno laureando adesso, e sul curriculum non sanno nemmeno cosa scrivere :cry:

#53
domovoy ha scritto:
monica396 ha scritto: Così sono d'accordo. Però è difficile scegliere il corso di studi cercando di sapere quale sarà il settore più vivo fra cinque/sei anni... è vero che il bagaglio culturale è importante e non te lo toglie nessuno... però con quello non ci campi :( Io credo per esempio di essere ancora legata all'ottica per cui "fai l'università per specializzarti e avere più opportunità di trovare un lavoro migliore": oggi invece è cambiato... a parte alcune facoltà, l'università ti può dare appunto un certo bagaglio culturale, ma professionalmente bisogna essere soprattutto flessibili e aperti a tutto...

Esattamente... studi per te stesso, per il piacere di vedere il mondo e di capire cio' che senti e che vedi. Se poi ti aiuta per il lavoro tanto meglio!

MA non è matematico il passaggio ---> studio giurisprudenza---> apro lo studio e faccio un pacco di soldi. Soprattutto se consideri quante persone come te ci sono!! Quindi o trovi il modo di essere migliore degli altri e quindi sfondare, o trovi altro e tieni per la vita privata le tue passioni
Infatti... solo che è un'ottica a cui devo ancora abituarmi, perché fino a 10/15 anni fa il passaggio era ancora piuttosto matematico.
Domo, siamo arrivate alla stessa conclusione!! :shock: Festeggiamo?
Immagine
:wink:

#54
Lo scopo di parlare è proprio capire i nostri pensieri... vabè che son matta ma qualche pensiero riesco a farlo :lol: :lol:

Oltretutto viviamo nello stesso tempo... le tue problematiche magari sono anche le mie :wink:

Festeggiamo ma niente cibo... oggi la mensa faceva schifo ed ho un mal di pancia!! :x

#55
La battuta dell'assegno era per dire che si studia per il piacere di farlo, non per guadagnare soldi.... chi studia e lavora solo per i soldi si ritrova puntualmente e giustamente senza una lira.... perchè non mette passione in cio' che fa.
Io ho studiato per cultura e per passione.
ma ho fatto anche tanti sacrifici nella speranza di ottenere un riconoscimento dopo.
quando sei all'università, a meno che veramente tu non abbia l'alberello dei soldi, non puoi andare a cena fuori tutte le volte che va chi già lavora.
tiri a campà .... esperi ceh quando avrai finito ti verrò riconosciuto lo sforzo, gli anni dedicati alla formazione... e invece?
il ridicolo è che anche adesso , tolto l'affitto e la roba da mangiare non posso permettermi un bel niente.
w la cultura...
:roll:

#56
Ma pensi davvero che lavorare a 18 anni sia una passeggiata? Tirare dalle 8.00 alle 23.00 per mesi per il lavoro? Passare dal cliente dal lunedi' al venerdi', spesso a centinaia di km da casa, perdere gli amici, i ragazzi, tutto...solo perchè si lavora e si è fuori dal "giro" studentesco?
Tu vedi l'oggi perchè hai..che so... 26 anni e cominci da poco a lavorare... ma tutti i momenti piacevoli che hai passato nei 5 anni di universita' li dimentichi?

Andiamo!!! Sembra che ognuno qui stia guardando soltanto il proprio orto... diamo un'occhiata anche dilla' prima di lamentarci!

#57
lavoro nel settore, con la gastrite e la preoccupazione costante per i ragazzi che cerco di motivare
potrei raccontarvi ore di aneddoti e storielle divertenti ( :( )
su come l'ho vista giusta uscendo dall'istituto nel quale mi sono laureato nel 91 (chi mi stava davanti in anzianità e non è FIGLIO DI BARONE è ancora precario)
su come sono riuscito a vincere il concorso nel 96 (il prediletto scrisse il nome sul compito... io feci tutti i 3 scritti benissimo per non parlare dei 5 orali e dovettero farmi passare)
sulla differenza economica che c'è nel resto d'europa (io guadagno dalle 3 alle 4 volte in meno rispetto ai colleghi francesi, olandesi, tedeschi ed inglesi... (tralasciamo gli USA) e là, a meno di non abitare in una capitale, il costo della casa è + basso e la vita costa + o - uguale per mangiare e bere)
sulla distribuzione dei soldi dei progetti (quei pochi)
sulla stanchezza che sento e sentiamo in tanti
sull'assenza di sensibilità nel capire che siamo arrivati ad un punto di non ritorno, senza ricerca non c'è futuro

#58
BRUSSELLA ha scritto:
La battuta dell'assegno era per dire che si studia per il piacere di farlo, non per guadagnare soldi.... chi studia e lavora solo per i soldi si ritrova puntualmente e giustamente senza una lira.... perchè non mette passione in cio' che fa.
Io ho studiato per cultura e per passione.
ma ho fatto anche tanti sacrifici nella speranza di ottenere un riconoscimento dopo.
quando sei all'università, a meno che veramente tu non abbia l'alberello dei soldi, non puoi andare a cena fuori tutte le volte che va chi già lavora.
tiri a campà .... esperi ceh quando avrai finito ti verrò riconosciuto lo sforzo, gli anni dedicati alla formazione... e invece?
il ridicolo è che anche adesso , tolto l'affitto e la roba da mangiare non posso permettermi un bel niente.
w la cultura...
:roll:
ecco, quello che volevo dire io

poi che uno voglia studiare per la passione dello studio, per carità, è una cosa bellissima...ma si deve anche campare, alla fine dei conti, no?

#59
per domovoy: non faccio una questione di "pochi eletti", faccio una questione di selezione...

che uno presa la laurea, che so, in fisica, per la passione di Einstein poi DECIDA di fare IL MURATORE, mi va benissimo...ma che DEBBA farlo perchè non ci sono alternative...ecco, qui c'è un problema...

#60
milla ha scritto:
BRUSSELLA ha scritto:
La battuta dell'assegno era per dire che si studia per il piacere di farlo, non per guadagnare soldi.... chi studia e lavora solo per i soldi si ritrova puntualmente e giustamente senza una lira.... perchè non mette passione in cio' che fa.
Io ho studiato per cultura e per passione.
ma ho fatto anche tanti sacrifici nella speranza di ottenere un riconoscimento dopo.
quando sei all'università, a meno che veramente tu non abbia l'alberello dei soldi, non puoi andare a cena fuori tutte le volte che va chi già lavora.
tiri a campà .... esperi ceh quando avrai finito ti verrò riconosciuto lo sforzo, gli anni dedicati alla formazione... e invece?
il ridicolo è che anche adesso , tolto l'affitto e la roba da mangiare non posso permettermi un bel niente.
w la cultura...
:roll:
ecco, quello che volevo dire io

poi che uno voglia studiare per la passione dello studio, per carità, è una cosa bellissima...ma si deve anche campare, alla fine dei conti, no?
dopo esserci scannate sul referendum, adesso siamo un po' anime gemelle?
che ridere... :wink: :lol: