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#46
Ing 76 ha scritto:In momenti di crisi finanziaria e di riduzione dei costi una delle prime cosa da fare è quella di razionalizzare il lavoro e riorganizzarlo al meglio.
Un dipendente, che non abbia determinati requisiti rientranti nella mobilità ecc.., costa moltissimo e se l'azienda, per diversi motivi anche gestionali, subisce un forte calo di fatturato, è costretta a licenziare. Questo però, potrebbe permettere alla stessa di ripartire "da zero" e creare solo in fase sucessiva altri posti di lavoro, magari riassumendo.
Un mio cliente aveva 10 dipendenti con relative famiglie a carico, non aveva più lavori e commesse nuove, ha voluto non licenziare nessuno e ora....
tutti a casa, imprenditore fallito compreso.
Credo, invece, importante informare sempre il personale dipendente della situazione creatasi in azienda (quando è grave) e del rischio che questa debba chiudere; così facendo è il dipendente stesso il più delle volte a licenziarsi ed a trovare un altro lavoro a lui più consono.
In altri casi, meglio non raccontare tutti i "casini" ai dipendenti onde evitare di creare inutile allarmismo e cattiva pubblicità.

ok tutti i casini no ...ma almenonon negare quelli palesi che comunque i dipendenti sanno .... insomma molte aziende grandi e che dominano il mercato hanno iniziato a pagare i prorpi fornitori a 90 inveceh che 60 gg... echediamine ditelo no????
tanto alla fine il dipendente arriva a saperlo in ogni coaso e saperlo prima può portare a 'capire eda ccettare senza incazzarsi determinati atteggiamenti nell'azienda '...



si mi devo scusare con tutti perche quando scrivo non rileggo e spesso metto un sacco di 'castronerie' .....

soprattutto grammaticali :))

PERDONATA????

roby

#47
domovoy ha scritto: A me l'ha raccontata qualcuno qui! :lol: :lol: :lol:
Mi chiedo da dove venga perchè io non ne vedo molto fondamento!
Anche perchè a me capita di usarli ed anche alla persona che mi ha raccontato la storia capitava, cosi' come a te.... direi che o c'è qualcosa di strano in noi tutti ( come negarlo!!!) oppure sta storia fa acqua dai puntini!
:lol: :lol: :lol:
Allora..un po' ci credo, ma non necessariamente a sfondo sessuale.
I puntini sono qualcosa che non dici ma che lasci sospeso all'interpretazione del tuo interlocutore :lol:
Necessariamente sono un modo di cercare un contatto, sarebbe lungo spiegare esattamente perchè, ma credo che venga attivata una decodifica del messaggio di tipo centrale e quindi attiva (Modello di Petty e Cacioppo)...
Cosimo 8/8/2007 e Clelia 6/5/2009

#48
Colynn ha scritto:
domovoy ha scritto: A me l'ha raccontata qualcuno qui! :lol: :lol: :lol:
Mi chiedo da dove venga perchè io non ne vedo molto fondamento!
Anche perchè a me capita di usarli ed anche alla persona che mi ha raccontato la storia capitava, cosi' come a te.... direi che o c'è qualcosa di strano in noi tutti ( come negarlo!!!) oppure sta storia fa acqua dai puntini!
:lol: :lol: :lol:
Allora..un po' ci credo, ma non necessariamente a sfondo sessuale.
I puntini sono qualcosa che non dici ma che lasci sospeso all'interpretazione del tuo interlocutore :lol:
Necessariamente sono un modo di cercare un contatto, sarebbe lungo spiegare esattamente perchè, ma credo che venga attivata una decodifica del messaggio di tipo centrale e quindi attiva (Modello di Petty e Cacioppo)...
Ok allora potrebbe aver senso, in fin dei conti anche le pause nel parlato hanno lo scopo di lasciare all'interlocutore la possibilita' di pensare e di aggiungere qualcosa di prorpio.

Devo ammettere che le persone con cui normalmente parlo usano un po' i puntini, ed io stessa lo faccio. Sicuramente puo' esser catalogata come voglia di comunicare, ma usando la parola non il corpo! :wink:

Soprattutto se poi ti ci fai i film per 4 puntini! :lol:

#49
Prima di postare, scrivo subito che sono ignorante, così non partite con flame.
Vivo nella precarietà di un lavoro fisso da quasi otto anni. Ho passato sequestri di navi, di containers, problematiche con i clienti conseguenti, la voglia di non alzare il telefono perchè sai già che colui che ti parla probabilmente ti insulterà, l'impotenza di fare qualcosa, il fallimento della compagnia di navigazione che significava "ciao a tutti", il terrorismo psicologico fatto dal titolare di chiudere ogni tre mesi. Ogni tanto provo a cercare altro, forse senza convinzione, con la consapevolezza che un giorno qui finirà tutto in quanto il titolare ha circa 75 anni. Vivo questo come una cosa lontana, ma a volte imminente. Per me che , come altri, hanno vissuto in un'Italia che a livello lavorativo è sempre stata garantista, con un padre che era dipendente parastatale e che si faceva un c. così, spesso fuori dall'Italia (es. due anni in Iran), ho visto la sua azienda sgretolarsi grazie al mortadellone nazionale (il più grosso figlio di .. - e qua i puntini ci stanno tutti). Con queste premesse, non riesco ancora ad adattarmi a quello che è diventato il mercato del lavoro, rapido, veloce, intransigente, a volte cannibale.
Capisco e logiche aziendali, addirittura arrivo a comprendere che un'azienda di piccole/medie dimensioni non possa sopportare bene che una donna vada in maternità. Ma poi penso se capitasse a me, immagino di rimanere incinta (e sono un ometto), di quanto impegno ho riversato nel lavoro, a volte fino ad arrivare alla passione per un ambiente (lo shipping) a volte pieno di emozioni, di contraddizoni, di pirati.
Beh. lo scenario non mi piace per nulla. Non riesco a pensare alla precaretà con serenità, per nulla. Mi ci dovrò adattare, sicuramente, le leggi di mercato non le faccio io.
Molti sono i commenti fatti su questi messaggi che purtroppo sempre + spesso sono affissi sul forum quali fossero una bacheca, sono messaggi di aiuto, che ricercano comprensione. Chiunque di noi potrebbe tirare giù una filippica sulle logiche del mercato del lavoro e di come le aziende si trovano spesso in diffioltà per i motivi + disparati, tuttavia credo che la cosa più importante sia scrivere "dai, non ti buttare giù, ce la farete". Ed è questo il mio mesaggio. In bocca al lupo.
virtual
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non vi siete mai chiesti se io abbia un desiderio…
vorrei vivere una notte, anche una sola...

#51
virtual bravo ... hai espresso benissimo quello che penso anche io ma perchè non riesco ad esprimerlo chiaramente come hai fatto tu :(

roby

#52
virtual ha scritto: Molti sono i commenti fatti su questi messaggi che purtroppo sempre + spesso sono affissi sul forum quali fossero una bacheca, sono messaggi di aiuto, che ricercano comprensione. Chiunque di noi potrebbe tirare giù una filippica sulle logiche del mercato del lavoro e di come le aziende si trovano spesso in diffioltà per i motivi + disparati, tuttavia credo che la cosa più importante sia scrivere "dai, non ti buttare giù, ce la farete". Ed è questo il mio mesaggio. In bocca al lupo.
Grande Virtual! :D

#53
fa il progettista di impianti elettrici.
giusto per chiarire, l'"azienda" è composta solo da 2 unità, cioè il capo e il mio ragazzo e basta. Posso capire il calo di fatturato, ma se il capo per 7 anni non ha fatto niente, arrivava in ufficio alle 11 e si metteva a perder tempo in ufficio (praticamente stavo in ufficio per non stare a casa dalla moglie, penso io) ... praticamente si è fatto "mantenere" per 7 anni dal mio ragazzo... e adesso lo lascia a casa.... beh, se magari si metteva a lavorare anche lui non si arrivava a questo punto!!!!
:twisted:

#55
pmanila ha scritto:fa il progettista di impianti elettrici.
giusto per chiarire, l'"azienda" è composta solo da 2 unità, cioè il capo e il mio ragazzo e basta. Posso capire il calo di fatturato, ma se il capo per 7 anni non ha fatto niente, arrivava in ufficio alle 11 e si metteva a perder tempo in ufficio (praticamente stavo in ufficio per non stare a casa dalla moglie, penso io) ... praticamente si è fatto "mantenere" per 7 anni dal mio ragazzo... e adesso lo lascia a casa.... beh, se magari si metteva a lavorare anche lui non si arrivava a questo punto!!!!
:twisted:
vedila così: non è in un'azienda di mera produzione , dove comunque c'è grossa crisi, il che è già positivo. Sicuramente per 7 anni ha tirato la carretta lui, vedendo tutte le problematiche, quindi è ben qualificato. Dai, secondo me ha buone possibilità. Avete un po' di tempo, cercate di sfruttarlo. Vedrai che i risultati arriveranno.
virtual
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vorrei vivere una notte, anche una sola...

#56
Io personalmente ritengo che tutti questi bei discorsi NON si adattano ad un ragazzo che tira avanti con un contratto a progetto ipersottopagato e che deve ricontrattare ogni sei mesi.

Questi discorsi potrebbero valere forse per chi è assunto, ha la busta paga regolare, un contratto a tempo indeterminato, la tredicesima (a magari pure la quattordicesima), ferie e malattie pagate, l'assegno familiare, i sindacati che gli coprono le spalle e quant'altro ...

E gli altri che fanno ??

Evidentemente qualche cosa non torna ...

Come ho detto prima, le aziende e i relativi datori non devono nascondersi dietro la scusa che un dipendente costa, perchè è una grandissima cazzata. Grazie a tutte le agevolazioni (per le aziende, non per il lavoratore) che ci sono un dipendente ad una azienda costa meno del tagliando del Mercedes che il titolare si DEVE comprare (altrimenti che titolare è) ??

E quante sono le aziende che assumono a tempo indeterminato con un contratto serio ??

Allora basta con le paraculate, perchè non se ne può più ...

Renato
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#57
renato quello che hai detto tu è vero tutti i nostri ragionamenti si adattano alla situazione pre legge biagi...
che ha tentato di risolvere il lavoro in nero istituzionalizzando il precariato...

concordo che per chi il contratto a progetto l'instabilità lavorativa è un peso che lascia un groppo in gola...


Ot non pensare che i sindacati facciano q.cosa.. in molti casi non sono in grado di fare niente ...
e comunque è certe volte il loro lavoro è quello di giungere a patti con il diavolo ........

#58
xxxxrobybis ha scritto:renato quello che hai detto tu è vero tutti i nostri ragionamenti si adattano alla situazione pre legge biagi...
che ha tentato di risolvere il lavoro in nero istituzionalizzando il precariato...

...
La legge Biagi è nata per consentire ai giovani di diversificare le loro attività, praticamente agevolando una sorta di lavoro come collaboratore (che poi è adattabile solo a certe tipologie di lavoro), ma chi è stato a trasformarlo in un contratto per sfruttare meglio e pagare meno COSTRINGENDO i lavoratori (sotto ricatto) a restare (facendo giusto un esempio) in azienda quando da contratto non ci dovrebbero restare (per poter fare contemporaneamente altro ??).

Non mi pare sia stato il governo ... e prima della legge Biagi la stessa storia (anche se non così a livelli penosi) era con i contratti di Formazione Lavoro, le Borse Lavoro, i CO.CO.CO ... quindi ...

Mi pare sia chiaro ...

Renato
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#59
Beh... io sono dipendente e il mio titolare appartiene alla razza di quelli della serie "il contratto nazionale prevede questo, io prevedo quest'altro".
Però non mi sento di dire che il 99,9% degli imprenditori sono così.
C'è del buono e del marcio in ogni categoria, sia tra i dipendenti che fra gli imprenditori. :wink:

#60
:roll: Un mese da capo per i dipendenti... e un mese da dipendente x i capi!

Devo dire che di fregnacce ne ho lette!
C'è chi urla: "mettiti nei panni dei dipendenti"... e poi nei panni del "capo" vede solo quel che guadagna... e non quanto si spacca x far guadagnare entrambi!
Di fancazzisti ne esistono sia tra i capi che tra i dipendenti: spero che sia opinione comune!!!

:roll: Per quel che mi riguarda... mi pare banale colpevolizzare le aziende delle scelte intraprese in un periodo di "seria crisi economica": ognuno fa quel che può e come può... Ma spero che non vogliamo tutti metterci le mani dinanzi agli occhi nella speranza che il periodo passi...
Originaria di Marte!

Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.