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Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4741
scusate, io ritorno su questo fatto di cronaca che secondo me dovrebbe far suonare molti campanelli di allarme....

intervista a Don Mazzi http://www.vita.it/it/article/2016/03/0 ... on/138576/



Don Antonio, ha visto Porta a Porta lunedì sera?
Io non guardo più neanche le partite dell’Inter, visto che continua a perdere, figuriamoci il resto. So comunque di cosa parlava e cosa è successo. Mi sono informato.

Secondo lei è una cosa normale che il padre di un ragazzo che uccide, in circostanze come queste, per prima cosa vada in televisione?
Certo che no. È una buona spia per capire che tipo di figura paterna sia…

Ed è normale che si consideri “ragazzo modello” un 30enne in cura psicologica per alcoolismo e cocainomane, per sua ammissione, da almeno 12 anni?
Non è normale, il papà dovrebbe essere il primo a rendersene conto. Ma quello che mi sconvolge di più è che anche programmi che fino a qualche anno fa erano più seri sono scaduti alla ricerca dell’ascolto. Tutte le sante sere sono in onda. Poi abbiamo Miss Dolcezza (Barbara D’Urso ndr) che gode anche delle visite del Premier. Dovremmo riflettere tutti. Giornalisti in primo luogo, e poi anche tutti gli altri.

Anche l’idea che a Porta a Porta si dia spazio al padre dell’assassino e non, piuttosto, a quello della vittima lascia pensare…
Ma soprattutto com’è possibile che un padre difenda un figlio dopo dei fatti simili e non ci sia in studio qualcuno che lo contesti. In modo da riequilibrare quello che viene detto. Bisogna avere coraggio di dire la verità. Soprattutto in programmi tv di peso. Bisognerebbe chiedere a Vespa perché non ha reagito.

Forse, visti i problemi del giovane e visto che aveva a disposizione una casa e tanti soldi, più che parlare di giovani e droga, come ha fatto la trasmissione, non sarebbe il caso di parlare dei padri?
È da qualche tempo che mi domando chi sono i padri e cosa fanno e che rapporti hanno con i figli. Prima i padri non c’erano, perché fino a 20 anni fa l’educazione era delle donne, madri e nonne. Il mestiere di educare è femminile, lo è sempre stato. Il maschilismo era legato al fatto di portare a casa il denaro. Avevamo una società in cui dentro casa c’erano le donne e fuori gli uomini. Adesso che abbiamo finalmente scoperto che la figura maschile paterna è importante scopriamo che non esistono più i padri. Non li abbiamo. Quel signore possiamo chiamarlo papà ma non padre.

Ma come si recuperano i padri?
Intanto perché noi su questa figura del padre non facciamo una riflessione? Sia di denuncia che di proposta di un padre diverso. I padri non hanno mai fatto i padri e adesso succedono queste cose qui. La figura paterna è da scoprire. Non tanto in tv ma anche attraverso noi educatori. Insegnare il mestiere del prendersi cura. Del chiedersi se e dove si sbaglia.

Rimane un dato però: in quello studio si è dato per scontato che si tratti di giovani normali che hanno sbagliato. È così?
No, non può essere normale. Una vita del genere non è normale. Come drogarsi non è normale. Ma secondo me la droga non c’entra nulla. Nel senso che ho avuto tanti ragazzi che per la droga hanno anche ucciso. Ma non è questo il caso.

In che senso?
Al di là della difesa di un padre nei confronti del figlio siamo di fronte ad un’azione bestiale. L’idea che due cerchino in tutta Roma una vittima per poi stare lì a guardarlo crepare minuto per minuto e analizzare la sua capacità di soffrire con un sadismo incredibile è agghiacciante. La droga non c’entra nulla. Questa cosa, questa bestialità, o ce l’hai o non ce l’hai. Cosa sarebbe? un gioco? Sono due sono animali. Solo una bestia può fare una cosa del genere e dormirci pure sopra (sembra che i ragazzi abbiano passato la notte nell’appartamento dopo la mattanza ndr) . Il padre avrà delle colpe. Ma questo figlio di 30anni è decisamente oltre le colpe di un padre. Neanche un killer professionista gode dell’ammazzare. Viene da chiedersi che razza di ragazzi girino per strada. Sta saltando tutto. Saltano i padri, saltano i figli, salta la nostra coscienza.

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4742
bayeen ha scritto:scusate, io ritorno su questo fatto di cronaca che secondo me dovrebbe far suonare molti campanelli di allarme....

intervista a Don Mazzi http://www.vita.it/it/article/2016/03/0 ... on/138576/



Don Antonio, ha visto Porta a Porta lunedì sera?
Io non guardo più neanche le partite dell’Inter, visto che continua a perdere, figuriamoci il resto. So comunque di cosa parlava e cosa è successo. Mi sono informato.

Secondo lei è una cosa normale che il padre di un ragazzo che uccide, in circostanze come queste, per prima cosa vada in televisione?
Certo che no. È una buona spia per capire che tipo di figura paterna sia…

Ed è normale che si consideri “ragazzo modello” un 30enne in cura psicologica per alcoolismo e cocainomane, per sua ammissione, da almeno 12 anni?
Non è normale, il papà dovrebbe essere il primo a rendersene conto. Ma quello che mi sconvolge di più è che anche programmi che fino a qualche anno fa erano più seri sono scaduti alla ricerca dell’ascolto. Tutte le sante sere sono in onda. Poi abbiamo Miss Dolcezza (Barbara D’Urso ndr) che gode anche delle visite del Premier. Dovremmo riflettere tutti. Giornalisti in primo luogo, e poi anche tutti gli altri.

Anche l’idea che a Porta a Porta si dia spazio al padre dell’assassino e non, piuttosto, a quello della vittima lascia pensare…
Ma soprattutto com’è possibile che un padre difenda un figlio dopo dei fatti simili e non ci sia in studio qualcuno che lo contesti. In modo da riequilibrare quello che viene detto. Bisogna avere coraggio di dire la verità. Soprattutto in programmi tv di peso. Bisognerebbe chiedere a Vespa perché non ha reagito.

Forse, visti i problemi del giovane e visto che aveva a disposizione una casa e tanti soldi, più che parlare di giovani e droga, come ha fatto la trasmissione, non sarebbe il caso di parlare dei padri?
È da qualche tempo che mi domando chi sono i padri e cosa fanno e che rapporti hanno con i figli. Prima i padri non c’erano, perché fino a 20 anni fa l’educazione era delle donne, madri e nonne. Il mestiere di educare è femminile, lo è sempre stato. Il maschilismo era legato al fatto di portare a casa il denaro. Avevamo una società in cui dentro casa c’erano le donne e fuori gli uomini. Adesso che abbiamo finalmente scoperto che la figura maschile paterna è importante scopriamo che non esistono più i padri. Non li abbiamo. Quel signore possiamo chiamarlo papà ma non padre.

Ma come si recuperano i padri?
Intanto perché noi su questa figura del padre non facciamo una riflessione? Sia di denuncia che di proposta di un padre diverso. I padri non hanno mai fatto i padri e adesso succedono queste cose qui. La figura paterna è da scoprire. Non tanto in tv ma anche attraverso noi educatori. Insegnare il mestiere del prendersi cura. Del chiedersi se e dove si sbaglia.

Rimane un dato però: in quello studio si è dato per scontato che si tratti di giovani normali che hanno sbagliato. È così?
No, non può essere normale. Una vita del genere non è normale. Come drogarsi non è normale. Ma secondo me la droga non c’entra nulla. Nel senso che ho avuto tanti ragazzi che per la droga hanno anche ucciso. Ma non è questo il caso.

In che senso?
Al di là della difesa di un padre nei confronti del figlio siamo di fronte ad un’azione bestiale. L’idea che due cerchino in tutta Roma una vittima per poi stare lì a guardarlo crepare minuto per minuto e analizzare la sua capacità di soffrire con un sadismo incredibile è agghiacciante. La droga non c’entra nulla. Questa cosa, questa bestialità, o ce l’hai o non ce l’hai. Cosa sarebbe? un gioco? Sono due sono animali. Solo una bestia può fare una cosa del genere e dormirci pure sopra (sembra che i ragazzi abbiano passato la notte nell’appartamento dopo la mattanza ndr) . Il padre avrà delle colpe. Ma questo figlio di 30anni è decisamente oltre le colpe di un padre. Neanche un killer professionista gode dell’ammazzare. Viene da chiedersi che razza di ragazzi girino per strada. Sta saltando tutto. Saltano i padri, saltano i figli, salta la nostra coscienza.

Scusa tu bay per averti svaccato il post.
Senza dubbio, quello che e' più allucinante, e' la difesa del padre; il fatto che lo faccia passare per bravo ragazzo ( ho i miei forti dubbi su questo, visto che sniffava)
Io da genitore me ne starei zitta e rinchiusa nel mio dolore, in virtù del fatto che in questo caso c'è l'aggravante della crudeltà .
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"Vivi come se dovessi morire domani.
Impara come se dovessi vivere per sempre."
- GANDHI -

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4744
bayeen sono d'accordo.
alcuni ragazzi (alcuni, i più sono bravi ragazzi ma fanno meno rumore mediatico) hanno una vita distorta, con l'avvallo della famiglia.
ci sono ragazzi che non riescono a reggere una normalissima mattinata scolastica senza usare droghe, e i genitori li lasciano fare, ma non cercano soluzioni
anzi, qua a bologna protestano pure per i controlli antidroga
probabilmente questi uomini (trentenni, non ragazzi!) hanno avuto problemi nella loro vita, ma chi non li ha avuti
forse avrebbero avuto bisogno di più attenzione e meno soldi a disposizione, lavorare per arrivare a fine mese a volte è un ottimo aiuto
dover fare i conti con la consapevolezza di aver rovinato la vita del proprio figlio, per non averlo voluto/saputo aiutare, per un genitore dev'essere terribile
per il resto io i programmi di cronaca nera non li seguo

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4745
continuo..


«Care amiche ed amici voglio ringraziarvi pubblicamente per i tanti messaggi che mi avete mandato, esprimendo vicinanza, affetto, dolore, condivisione per questa tragedia che ha colpito la mia famiglia, i miei parenti», inizia così la lettera aperta scritta da Ledo Prato sul suo sito internet. Ledo Prado è il padre di Marc, il ventinovenne in carcere con l’amico Manuel Foffo accusato di aver brutalmente ucciso Luca Varani, 23 anni. Ledo Prato è anche il segretario generale di Mecenate 90, un’associazione fortemente impegnata nella difesa dei valori e del vivere civile. Per questo, la sua lettera è allo stesso tempo quella di un genitore ferito ma anche di un cittadino impegnato di fronte a una tragedia personale immensa.

«La vita riserva molte sorprese, alcune liete, altre no — scrive Prato — A volte quel che succede annebbia la speranza, richiama dolore, intacca la fiducia nella bontà delle relazioni umane, ti mette a confronto con subdole malattie che sovrastano le persone più deboli, tende a mortificare una vita intera spesa nel difendere e diffondere valori di tolleranza, di rispetto, di amore per la vita, la vita di tutti». Prato riconosce la propria impotenza: «In questi lunghi anni a tanti ho cercato di trasmettere speranza, coraggio, fiducia, di costruire bellezza, di preservare i valori fondamentali della vita, di credere nel buon futuro. Qualche volta ci sono riuscito, altre no, come dimostra questa tragedia».

Il suo pensiero è rivolto a tutte le persone coinvolte direttamente, e chiede di non affrettare i giudizi, di avere la pazienza e il rispetto di aspettare l’esito dell’inchiesta: «In questi giorni in cui la stampa ha fatto a brandelli la vita di tre famiglie colpite, ciascuna in modo drammaticamente diverso, si sono letti giudizi sommari, verità parziali o di comodo, usate espressioni dei tempi più bui della vita civile». Ma non è un modo per sminuire quanto è accaduto, perché riconosce che «siamo di fronte a contesti difficili, rapporti umani alterati, scelte non sempre condivisibili, disvalori che cancellano valori e sembrano vanificare la missione di una vita a cui hai dato tutto, senza risparmio».

Prato cita il brano del Vangelo sul fico che non dà frutti e che nonostante tutto si decide di non tagliarlo. «Non è solo un atto di misericordia, è un atto di saggezza che suggerisce prudenza, pazienza perché i tempi della ricerca della verità non sono brevi e la giustizia umana ha limiti profondi. Sono quelli che lasciano spazio al perdono che, seppure non cancelli la colpa, preserva la possibilità per le persone, tutte le persone, di non ergersi a giudici esclusivi e onnipotenti». E chiude la sua lettera facendo suo il messaggio di un amico che lo invita «ad aiutare Marco» e «a rivoltare il male nel bene»: «Con il vostro aiuto, con quello del Signore che non ci lascia mai soli perché è pronto a mischiarsi con la nostra storia anche di peccatori, ci accingiamo con passo lieve ad attraversare questa tempesta».


http://www.corriere.it/cronache/16_marz ... 264e.shtml

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4747
Tornando al discorso serio, i meccanismi di tali vicende sono pienamente descritti nei libri di Padre Gabriele Amorth. Contrariamente a quanto affermano molti esponenti del mondo ateo, la Chiesa collabora attivamente con i professionisti della psichiatria, per un lavoro congiunto nello stabilire le cause di tali tragedie.
"Oggi si vuole ricostituire l’unità politica dei cattolici, ma generalmente si dimentica che il liberalismo è il principale avversario della dottrina sociale della Chiesa." Don Ennio Innocenti

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4749
:shock: :shock: :shock:



...tragedia che ha colpito la mia famiglia...
...Il suo pensiero è rivolto a tutte le persone coinvolte direttamente, e chiede di non affrettare i giudizi, di avere la pazienza e il rispetto di aspettare l’esito dell’inchiesta...


:roll:
Ama tutti, fidati di pochi, non fare torto a nessuno.

William Shakespeare

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4750
Questi due padri se proprio volevano dire la loro pubblicamente si sarebbero dovuti limitare a chiedere scusa, scusa al ragazzo morto ammazzato e scusa ai suoi genitori.
Sembra che non si rendano conto dell'atrocità di quello che sono stati capace di fare i loro figli :? Prato a quanto ho letto è un ex di Flavia Vento, ok da lei non possiamo aspettarci grandi riflessioni, ma quello che ha voluto far sapere ai media è che ha subito tolto l'amicizia su FB all'ex :roll:
Io la prima cosa che penso quando sento di omicidi o sevizie/maltrattamenti è quanto devono avere sofferto e quanta paura devono aver avuto le vittime, questi manco una parola hanno sprecato per la vittima :?

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4751
Ieri ho letto su fb, che Foffo padre, quando ha visto il cadavere, ga pensato prima a chiamare l'avvocato, poi il 112. Chissà chi ha chiamato il 118 :roll:
Tra padre e figlio nn saprei chi e' più cocainomane e pazzo.
Neanche di avvicinarsi al cadevere. Il primo pensiero: L'avvocato :roll:

http://www.andreamavilla.com/2016/03/09 ... putazione/
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"Vivi come se dovessi morire domani.
Impara come se dovessi vivere per sempre."
- GANDHI -

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4753
BRUXELLES - Bruxelles, il cuore dell'Europa, è sotto assedio, a tre giorni dall'arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Prima due esplosioni all'aeroporto di Bruxelles Zaventem. Poco un'altra deflagrazione in centro, alla fermata di Metro Malebeek, vicino alle istituzioni europee. La procura belga aveva lanciato l'allarme per nuovi attentati.

Due esplosioni. Le deflagrazioni hanno colpito alle 8 lo scalo internazionale: secondo un primo bilancio dei media ci sarebbero 11 morti e 25 feriti. La polizia, che parla di una sola vittima, ha evacuato lo scalo ed interrotto i collegamenti ferroviari, per ora non si conoscono le cause delle deflagrazioni. Dalle immagini si vede il fumo che esce dall'edificio. Le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze, accanto al banco della American airlines. Saltati tutti i vetri della struttura. Le immagini mostrano la sala completamente devastata. Fonti governative parlano di un attentato. Prima delle due esplosioni si sarebbero sentiti urli in arabo e spari. Lo afferma l'agenzia di stampa Belga.

Non ho parole, solo silenzio e riflessione.

Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4754
:cry: Che dire. Previsioni che si avverano: si vede che le intelligence ogni tanto ci beccano, ma più spesso poi non sanno come fare a contrastare concretamente simili eventualità. Molto rassicurante :|

A proposito di rassicurazione, l'unico aspetto positivo è che i miei amici che abitano a Bruxelles mi hanno appena confermato di stare tutti bene.
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Re: CRONACA: commentiamo i fatti del giorno

#4755
:| :cry: stamattina sentivo alla radio la notizia di Bruxelles, poi ieri le ragazze in Spagna etc etc.
Che brutto! e da fine scorso anno che eventi disastrosi si verificano troppo spesso.
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo