Dolores ha scritto:
Stranamente non trovo poesie di Shakespeare
Eccomi!
W. Shakespeare, SONETTO n.128
Quando musica tu suoni, mia musica,
su quel beato legno che alle dita
gentili replica mentre conduci
la vibrante armonia che mi smarrisce,
quanto invidio quei tasti che in su e in giù tenendo
il cavo di tua mano baciano
e dal raccolto le mie labbra escluse, lì accanto,
si fan rosse a tanta audacia.
Ben situazione e stato muterebbero,
purché tu le sfiorassi, con quei rapidi
in danza - e tu scorri sì che lieto fai morto
legno più che vive labbra.
Se tanta sorte hanno quegli sfrontati,
dà lor le dita, a me le labbra al bacio.
W. Shakespeare, SONETTO n.75
Tu sei per la mia mente come il cibo per la vita,
Come le pioggie di primavera sono per la terra;
E per goderti in pace combatto la stessa guerra
Che conduce un avaro per accumular ricchezza.
Prima orgoglioso di possedere e, subito dopo,
Roso dal dubbio che il tempo gli scippi il tesoro;
Prima voglioso di restare solo con te,
Poi orgoglioso che il mondo veda il mio piacere.
Talvolta sazio di banchettare del tuo sguardo,
Subito dopo affamato di una tua occhiata:
Non possiedo nè perseguo alcun piacere
Se non ciò che ho da te o da te io posso avere.
Così ogni giorno soffro di fame e sazietà,
Di tutto ghiotto e di ogni cosa privo.
Ah! Dimenticavo Dante!