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#16
bertok ha scritto:
xxxxrobybis ha scritto:bhe direi che ci sono delle gravi responsabilità di tutti .... dalle maestre che non hanno sorvegliato a sufficienza al fatto che non era il primo episodio e che non ci siano state punizioni o prese di posizioni per questo atteggiamento....

sarà che le elementari le ho fatte dalle suore ma le gettizzazioni erano VIETATE ....

certo c'erano bimbi piu o meno simpatici ma nessuno cosi violento...

o che picchiava in branco ....

Non sono d'accordo con te! le maestre??? punizioni? cosi magari vengono anche denunciate.
Dobbiamo cercare di non gettare adosso agli altri la responsabilità, che invece ognuno di noi come genitore dovrebbe assumersi!
Però le maestre hanno un ruolo importante, soprattutto adesso: quando i compagni hanno picchiato la bambina (e pare sia successo più di una volta) le maestre dov'erano? Avrebbero dovuto convocare i genitori e via dicendo. Quando facevo le elementari, durante l'intervallo le maestre se ne stavano a chiacchierare in cortile in mezzo a noi e buttavano l'occhio qua e là, in molti casi invece si chiudono nella sala insegnanti a bere il caffé :roll: Credo che una buona 'sorveglianza' da parte loro potrebbe essere già un passo avanti :wink:

#17
xxxxrobybis ha scritto:
bertok ha scritto:
xxxxrobybis ha scritto:bhe direi che ci sono delle gravi responsabilità di tutti .... dalle maestre che non hanno sorvegliato a sufficienza al fatto che non era il primo episodio e che non ci siano state punizioni o prese di posizioni per questo atteggiamento....

sarà che le elementari le ho fatte dalle suore ma le gettizzazioni erano VIETATE ....

certo c'erano bimbi piu o meno simpatici ma nessuno cosi violento...

o che picchiava in branco ....

Non sono d'accordo con te! le maestre??? punizioni? cosi magari vengono anche denunciate.
Dobbiamo cercare di non gettare adosso agli altri la responsabilità, che invece ognuno di noi come genitore dovrebbe assumersi!
scusa bertock mi sono espressa male ..quando ho scritto non ci sono state punizioni intendo che magari non è stato comunicato questo atteggaikento alle famiglie e le famiglie non hanno provveduto a 'redarguire' i loro pargoli...

qui la colpa è a tutti i livelli dai maestri ad i genitori dei bimbi 'violenti'


un conto è essere chiamati a scuola perchè tuo figlio gioca a chi la fa piu in la .... in bagno ed un conto è sapere che hanno 'picchiato' una bimba fino a mandarla all'ospedale con la milza spappolata ....

Ci sono stati i maestri poco accorti ..... che non hanno sorvegliato a sufficienza...
e Genitori Lassisti ... che dicono 'che vuoi che sia sono bambini..VIVACI'...

roby
Abbiamo scritto insieme :wink:

#18
consideriamo inoltre che è successo a sCuola e non nel campetto sotto casa ....

comunque le maestre/bidelle sono responsabili della sorveglianza ad i bambini...

se un bimbo ha un incidente ( cade dalle scale ..etc) è un conto ..ma se viene menato e non è la prima volta vuol dire che c'era scarsa sorveglianza...

#19
[quote]ma se viene menato e non è la prima volta vuol dire che c'era scarsa sorveglianza... [/quote]


concordo :P

#20
xxxxrobybis ha scritto:consideriamo inoltre che è successo a sCuola e non nel campetto sotto casa ....

comunque le maestre/bidelle sono responsabili della sorveglianza ad i bambini...

se un bimbo ha un incidente ( cade dalle scale ..etc) è un conto ..ma se viene menato e non è la prima volta vuol dire che c'era scarsa sorveglianza...
DELLA SORVEGLIANZA SONO D'ACCORDISSIMO, MA NON DELL'EDUCAZIONE!
QUESTA SPETTA SOLO AI GENITORI!
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#21
Cyber sono d'accordo ma l' educazione io non l'intendo come dare sculacciate per punizione. Che messaggio sarebbe se non di nervosismo ?? Non dico che uno sculaccione sia violenza, siamo d'accordo che c'è una differenza abissale tra uno schiaffetto e le cinghiate rabbiose però è una risposta secondo me insufficiente da part di un genitore che secondo me ha "fallito" il dialogo. Ci saranno altri modi per insegnare il RISPETTO verso l'atro, perchè spesso si tratta di questo??? e rispettare secondo me implica di non rispondere ad un capriccio con un ceffone, significa che noi per primi con l'esempio dobbiamo portare un modello di educazione sensibilità e rispetto giornaliero verso gli altri. Ed è difficile fare questo lavoro su noi stessi per primi, quante volte capita che sbottiamo in malo modo in macchina, o ad una coda al supermercato o a tirare a far i furbi. Non parlo di noi, dico in generale a partire dai discorsi o litigi che si sentono dentro casa. Se questa cura costante non c'è secondo me è ovvio che sul bimbo abbia una presa più facile anche il videogioco violento. Ma certo non è l'unica causa...

#22
luna ha scritto:implica di non rispondere ad un capriccio con un ceffone,
Ogni pena va commisurata alla colpa.

Non si schiaffeggia un bambino per un capriccio, ma sicuramente non gli si "parla educatamente" se ha fatto finire un coetaneo in ospedale con la milza distrutta...
Prima cosa, secondo me, è impedire che questa cosa si ripeta... e l'uomo, come qualsiasi altro animale, ha una forte memoria "consequenziale"... "se lo faccio -> mi becco uno schiaffo -> lo schiaffo fa male -> non lo rifaccio"
DOPO si può spiegare perchè gli hai tirato lo schiaffo o lo sculaccione, ma prima dei impedire che questo accada di nuovo. è il tuo dovere di genitore nei confronti della società.
Chi ha un cane ha il dovere di assicurarsi che non nuoccia agli altri... chi ha un figlio no?
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#23
I bambini si sentono forti della debolezza dei genitori. E' sacrosanto che gli insegnanti non debbano alzare le mani come facevano un tempo, ma qua si sentono casi di maestri denunciati perchè hanno alzato la voce! Vedo genitori minacciare punizioni che non arrivano mai... i bambini sono furbi, non ci mettono che un secondo ad imparare che sono loro che comandano. Lo fanno a due giorni di vita quando sanno che se piangono la mamma caccia la tetta e ... ops, piangono di continuo. E' difficile, io sarò la prima a fare questi errori, ne sono certa, ma se non siamo forti nei confronti dei nostri figli (e non intendo severi, ma giusti), loro invece lo saranno e vinceranno su di noi contro ogni educazione.
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#24
Non fa una grinza! Ma spero di non dover arrivare al punto di instaurare comportamenti causa-effetto alla Pavlov, cioè del non di fa sennò arriva lo schiaffo, sennò il pupo capirà solo una risposta di aggressività da parte nostra. Con mia madre bastava il tono di voce e schiaffi ne ho presi ben pochi. Eppure ero molto vivace. spero quindi che basti un tono di voce diverso, un altro tipo di correzione che non punizioni vere e proprie, quelle in senso negativo intendo.Spero di accorgermi di ogni sintomo, segno di disagio che potrà esprimere mio figlio, spero che un'educazione(non solo repressiva come decenni fa) accurata e attenta a cogliere sfumature di carattere, possa dare i suoi frutti. Non necessariamente si diventa violenti se si fa parte di un contesto familiare disagiato, però poco attento in senso lato si.

#25
Lorena ha scritto:I bambini si sentono forti della debolezza dei genitori. E' sacrosanto che gli insegnanti non debbano alzare le mani come facevano un tempo, ma qua si sentono casi di maestri denunciati perchè hanno alzato la voce! Vedo genitori minacciare punizioni che non arrivano mai... i bambini sono furbi, non ci mettono che un secondo ad imparare che sono loro che comandano. Lo fanno a due giorni di vita quando sanno che se piangono la mamma caccia la tetta e ... ops, piangono di continuo. E' difficile, io sarò la prima a fare questi errori, ne sono certa, ma se non siamo forti nei confronti dei nostri figli (e non intendo severi, ma giusti), loro invece lo saranno e vinceranno su di noi contro ogni educazione.
Lorena su questo ti contraddico. I bimbi appena nati esprimono il bisogno di essere consolati, accuditi, allattati e coccolati. Nno è un capriccio, non hanno le capacità razionali per fare un ragionamento come fanno dopo qualche anno. E se ti poni subito ad instaurare un rapporto che vedi come lotta ci sarà poco dialogo vero. I neonati non piangono per fare dispetto a te che devi contrastare i loro bisogni. Dall'asilo in poi sono d'accordo che molti comportamenti scontrosi sono determinati dalla scoperta della loro individualità contrapposta alla figura genitoriale e di qui cominciano eventuali problemi. Ma finchè ciuccia ed è neonato no di certo. Questo non vuol dire che crescano allo stato brado fino ai 2/3 anni. Ma negarsi con un neonato che piange per comunicare voglia di coccole secondo me fa olo male alla sua autostima futura. Piangere e comunicare diventa inutile per lui se non ascolti cosa ha, cosa vuole, se non rispondi. Poi ovvio, mica è automatico tirar fuori la tetta in modo meccanico senza capire. Ed entrare in sintonia rispondendo per me non è indice di debolezza ma di rapporto efficace.I raporti coi figli non dovrebbero essere concepiti come lotta , come vincitori o vinti, ma come appunto rapporto da valutare di giorno in giorno, così come facciamo coi nostri innamorati, non un determinare giochi di forza.Ogni pianto va valutato, un bimbo che non piange mai, come quando stazionano a lungo nei brefotrofi, ha imparato solo a non aver fiducia o ad instaurare rapporti distorti con sè stesso ,nelle sue richieste agli adulti che lo circondano.

#26
e che dire delle mamme...impossibile che sia stato mio figlio ..non farebbe mai una cosa del genere.. :evil:

queste non le sopporto :evil: :x :?

#27
luna ha scritto:Lorena su questo ti contraddico. I bimbi appena nati esprimono il bisogno di essere consolati, accuditi, allattati e coccolati. Nno è un capriccio, non hanno le capacità razionali per fare un ragionamento come fanno dopo qualche anno. E se ti poni subito ad instaurare un rapporto che vedi come lotta ci sarà poco dialogo vero. I neonati non piangono per fare dispetto a te che devi contrastare i loro bisogni. Dall'asilo in poi sono d'accordo che molti comportamenti scontrosi sono determinati dalla scoperta della loro individualità contrapposta alla figura genitoriale e di qui cominciano eventuali problemi. Ma finchè ciuccia ed è neonato no di certo. Questo non vuol dire che crescano allo stato brado fino ai 2/3 anni. Ma negarsi con un neonato che piange per comunicare voglia di coccole secondo me fa olo male alla sua autostima futura. Piangere e comunicare diventa inutile per lui se non ascolti cosa ha, cosa vuole, se non rispondi. Poi ovvio, mica è automatico tirar fuori la tetta in modo meccanico senza capire. Ed entrare in sintonia rispondendo per me non è indice di debolezza ma di rapporto efficace.I raporti coi figli non dovrebbero essere concepiti come lotta , come vincitori o vinti, ma come appunto rapporto da valutare di giorno in giorno, così come facciamo coi nostri innamorati, non un determinare giochi di forza.Ogni pianto va valutato, un bimbo che non piange mai, come quando stazionano a lungo nei brefotrofi, ha imparato solo a non aver fiducia o ad instaurare rapporti distorti con sè stesso ,nelle sue richieste agli adulti che lo circondano.
Io non parlo di esperienze in prima persona, perchè figli non ne ho. Parlo di esperienze di persone a me molto vicine. Io credo che il pianto di un bambino sia diverso in ogni occasione ed una mamma sa quali siano le richieste di suo figlio, tu di certo lo sai. Forse ho esagerato a scrivere due giorni, ma parlo cmq di bimbi piccolissimi. Se il bimbo piange, secondo me si può provare a rassicuararlo prima parlandogli e alla fine prendendolo in braccio. Altrimenti poi non ci lamentiamo se dobbiamo andare con loro in braccio pure al gabinetto.
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#28
SOPHIE ha scritto:e che dire delle mamme...impossibile che sia stato mio figlio ..non farebbe mai una cosa del genere.. :evil:

queste non le sopporto :evil: :x :?
O si vergognano dell'educazione che gli hanno dato (o meglio, non dato) oppure non conoscono il proprio figlio!
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#29
Lorena ha scritto:
Io non parlo di esperienze in prima persona, perchè figli non ne ho. Parlo di esperienze di persone a me molto vicine. Io credo che il pianto di un bambino sia diverso in ogni occasione ed una mamma sa quali siano le richieste di suo figlio, tu di certo lo sai. Forse ho esagerato a scrivere due giorni, ma parlo cmq di bimbi piccolissimi. Se il bimbo piange, secondo me si può provare a rassicuararlo prima parlandogli e alla fine prendendolo in braccio. Altrimenti poi non ci lamentiamo se dobbiamo andare con loro in braccio pure al gabinetto.
Anche qui ...è troppo generico..
dipende dalle età. a 2 mesi di certo non farà così, o lo farà per diversi motivi rispetto ai 9 mesi. Ad un mese lo farà perchè sente freddo, fame, mal di pancia non sente odore di mamma o di chi lo alleva, forse ha sonno, forse gli da noia il naso ecc...A 9 lo farà perchè è una tipica fase dove il bimbo si spaventa quando non vede la madre. Lo si può rassicurare pian piano, non eludendo il problema ma facendogli vedere che mamma c'è anche se per 5 minuti è in un'altra stanza. Col tempo imparerà ad accettare queste piccole frustrazioni, imparerà il concetto di tempo, imparerà che la mamma c'è anchese la mattina va in ufficio. Con pazienza e pochi scatti di nervoso. Ed è un lavoro lungo.
Lamentarsi del fatto di portarsi il figlio in bagno no ha senso, è indice di non aver capito come affrontare questa fase di crescita del bambino.insomma bisogna accorgersi di moltissime cose e vedo però che spesso coi figli non si capisce nulla, non si ragiona, si va avanti solo coi consigli superficiali di conoscenti, nonni, luoghi comuni, senza stabilire una conoscenza giornaliera. Non dico che io ci riesco ma almeno mi pongo domande...

#30
luna ha scritto:Non dico che io ci riesco ma almeno mi pongo domande...
e molto probabilmente tu non sei la mamma "tipica" i cui figli diventeranno violenti...
Stiamo parlando del genitore "standard" che, purtroppo, è estremamente carente, in fatto di "attenzioni date ai figli"... o meglio, CREDE di essere migliore degli altri perchè spende spende spende per il figlio... senza rendersi conto che il figlio non ha bisogno di una playstation nuova tutte le settimane, ma semplicemente di una madre...
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