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Cosa succede quando si divide un appartamento in due?

#1
Ciao, mi scuso in anticipo per la domanda da perfetta ignorante che sto per porre, ma sono in fase di trattativa per l'acquisto di un appartamento e mi sarebbe utile qualche dritta basica sull'impatto in termini di costi di ristrutturazione del dividere questo appartamento in due unità residenziali.

L'idea infatti è di dividere questo grande appartamento di 180 mq in un palazzo d'epoca in città al secondo piano di quattro (in stato discreto, con riscaldamento autonomo a gas metano che serve anche l'ACS) in due appartamenti più piccoli, un bilocale da 50 mq e un trilocale da 120/130 mq.

Questa idea presuppone ovviamente una ristrutturazione (che stiamo stimando), ma io mi chiedo:
1) se sarà in linea di massima possibile conservare per l'appartamento grande l'impianto esistente (ovviamente si sposterà qualche termosifone ma la posizione della caldaia dovrebbe rimanere la stessa)
2) per l'appartamento piccolo immagino che dovrò far fare un nuovo allaccio di acqua/gas/scarichi vari etc per renderlo completamente indipendente, corretto? può avere senso valutare il riscaldamento elettrico o è una sciocchezza in termini di consumi? oppure valutare una specie di impianto centralizzato tra i due appartamenti? ma questo non creerebbe delle servitù?

In questi casi di solito come si fa? Tra quali soluzioni bisogna orientarsi? Quali i fattori principali di cui tenere conto?

Re: Cosa succede quando si divide un appartamento in due?

#2
In termini generali, l'indipendenza dei due impianti diventa sicuramente vincente. Sia per la creazione di una servitù di fatto, perché l'appartamento dove è posizionato il generatore dovrà garantire all'altro il funzionamento e quindi l'accesso per manutenzione, etc, ma anche per una questione di costi dei consumi, visto che due utenze singole hanno consumi minori e quindi forniture a prezzo minore.
Inoltre, oggi come oggi, una caldaia base costa poche centinaia di euro e nel costo di una ristrutturazione totale influisce poco, visto che comunque bisognerà rifare gli impianti. Infine, se il secondo appartamento è pensato per essere messo in affitto, creare seconde utenze garantisce contro le morosità per le forniture.
Avere riscaldamento e acqua calda sanitaria elettricamente non la vedo una scelta conveniente, nel lungo periodo i costi saranno esorbitanti, ed in fin dei conti i costi di un condizionatore (+ scaldabagno elettrico) e di una caldaia combinata quasi si equivalgono.

Tieni presente che:

La divisione in due di un appartamento di può fare con CILA, ma dopo bisogna:
1) presentare pratica catastale per creare due unità immobiliari (sub)
2) se c'è condominio modificare le tabelle millesimali.
A questo punto la cosa più conveniente è dare completa autonomia alle due unità con allacci singoli per ognuno. In questo modo si dà anche più valore alle unità singole, perché mantenere le servitù "centralizzate" deprezza sia la servente che la servita.

Re: Cosa succede quando si divide un appartamento in due?

#3
ti ringrazio pigmos per la risposta ampia e dettagliata.
in effetti la nostra intenzione è proprio quella di creare due nuove unità sia a livello di condominio che di catasto che di contatori, senza vincoli pesanti che leghino /deprezzino una o l'altra.

a fronte di questo momento in cui la scelta di acquisto porta con sè parecchi e diversi costi mi chiedo quanto mi costerà fare un impianto di riscaldamento nuovo nuovo per il bilocale, tra caldaia e termo tubature etc...

Re: Cosa succede quando si divide un appartamento in due?

#4
Non è semplice contabilizzare la spesa. Dipende quanto riesci a salvare degli impianti esistenti, come è divisa la casa, e se nelle lavorazioni si dovranno alzare i pavimenti o meno. Nel caso non ci sarà bisogno di molto. Una caldaia combinata a gas commerciale si trova già a 500 euro. In generale ipotizzando che riesci a fare solo piccole modifiche all'impianto, e che queste non comportino la sostituzione del pavimento (perché era già prevista) i costi principali sono solo quelli delle linee di gas ed acqua verso la nuova caldaia, ed il costo della caldaia stessa. Però, ripeto, non è semplice da quantizzare senza conoscere gli impianti attuali e l'entità del livello di ristrutturazione necessario per ricavare due unità indipendenti.