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Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#2
Il riscaldamento a battiscopa ha avuto una storia un po' particolare, ma per vari motivi non ha preso piede facilmente. Io esprimo da tecnico le mie perplessità nell'uso di tale mezzo di scambio (è assimilabile per certi versi ad uno scambiatore a fascio tubiero che usa acqua come fluido termovettore).
In primis, per poter essere efficiente, tale sistema deve avere una lunghezza tale da consentire uno scambio sufficiente (superficie disperdente) per riscaldare per intero il locale (banalmente, non basta una parete sola).
In secundis, tale impianto vincola l'arredamento, perché se vi pongo innanzi un armadio (o comodino, elettrodomestico,...) esso perde di efficacia perché si va a ridurre lo scambio convettivo, che è alla base degli scambiatori aria-acqua (se poi decido di metterlo solo dove non ci sono armadi, non potrò più spostare niente o quasi).
In tertiis, al fine di garantire uno scambio sufficiente a riscaldare l'ambiente, la temperatura di mandata dovrà essere più alta rispetto ad un calorifero ordinario in acciaio o alluminio o pavimento radiante, con conseguente dispendio di energia maggiore per la compensazione, a causa del rendimento più basso nella distribuzione e nell'emissione (si vedano i 4 rendimenti di impianto).
In quartis, se il battiscopa è posto lungo le pareti perimetrali, esso sarà sicuramente in corrispondenza di una trave o di un cordolo di bordo, entrambi in calcestruzzo armato, notoriamente punti di dispersione energetica localizzata (ponti termici), pertanto l'efficacia nello scambio sarà ulteriormente ridotta dalla dispersione per conduzione verso l'esterno del fabbricato proprio per colpa di travi e cordoli (scaldo il perimetro e non la casa).
Infine, non vedo come si possa provvedere in modo efficiente ed economico (senza spendere una fortuna in sonde termiche ed elettrovalvole con centraline apposite) alla termoregolazione nei vari ambienti con questo tipo di scambiatori ed il vantaggio che possono realmente portare rispetto ai mezzi tradizionali di scambio (radiatori, termoconvettori e sistemi a pavimento). Saluti
Without style, Life would be a mistake

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#3
Grazie per la risposta. Ci stiamo interessando ai possibili sistemi di riscaldamento per il nostro appartamento di 100 mq. ( anno costruzione 1970) che stiamo acquistando in questo periodo . Per ora ho poca info , ma so che ci sono classici termosifoni . Non vogliamo smantellare pavimento esistente , ma dovremo fare modifiche interne , rifare i bagni e spostare la cucina nel altra stanza e il cambio della posizione di alcuni termosifoni sarà inevitabile. A qual punto pensavamo se possibile fare qualcosa per eleminarli proprio e trovare un modo di scaldare la casa efficientemente e con il risparmio nelle bollette . Ma se per avere efficienza e risparmio devo proprio tenerli - accetterò la loro presenza :lol: .
Io non capisco una H e ovviamente non vorrei spendere soldi a vento. Nelle case dove abbiamo vissuto abbiamo avuto termosifoni e anche la stufa a legna con l’aria canalizzata in ogni stanza . Ovviamente erano case tutte diverse di tipologie, posizioni , grandezze e anche clima diverse ( abbiamo testato quasi tutta Italia in 20 anni :lol: ). Perciò é difficile orientarsi nella scelta .
Io poi soffro il freddo particolarmente, a casa preferisco più tosto di avere caldo tropicale , che la temperatura di 18 -20 gradi consigliata . Sto benissimo con +/-25 gradi . Ma non voglio ovviamente pagare le bollette salate .
Vi chiedo gentilmente di far luce su questo aspetto . Ho visto che ci sono generatori di calore a pellet.Ma veramente fanno tanta differenza al portafoglio?

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#4
Capisco perfettamente la volontà di risparmiare su una parte che tocca tutti noi come il riscaldamento. Non posso dirle di adottare una soluzione piuttosto che un'altra, perché non conosco le caratteristiche della casa, la posizione, fascia climatica,... Per questo ci sono i termotecnici di zona che possono meglio di me da lontano trovare la soluzione più idonea ad ogni esigenza, perché non esiste la soluzione uguale che vada bene per tutti (tasche, impatto estetico, fattibilità,...). Supponiamo lei sia in un condominio; non potrà sicuramente mettere una stufa a pellet con scarico a parete in facciata. Idem, se si trova in una casa indipendente avrà poco senso dotarsi di una caldaia a gasolio. Ma se non arrivasse il metano dove si trova lei? Allora si potrebbe pensare ad una pompa di calore in cogenerazione con pannelli solari. E potrei andare avanti... Ora, così su due piedi non si può dire nulla, ma posso affermare che riscaldarsi con i battiscopa non porta alcun vantaggio, economico non di certo. Le dico soltanto, per finire, che in accordo con le direttive europee, ilD.lgs 28/2011 stabilisce che per i titoli edilizi emessi dal 2017 tutti i nuovi edifici o quelli interessati da pesanti opere murarie con ristrutturazione (esclusi quelli con vincoli storici e con impossibilità tecnica asseverata) dovranno avere il 50% di energia prodotta da fonte rinnovabile per acqua calda sanitaria e riscaldamento (escludiamo quindi boiler a resistenza, caldaie a gas, gasolio, pannelli radianti elettrici, stufate, scaldasalviette elettrici,...): la scelta non è facoltativa ma mirata a ridurre i consumi di fonti fossili.
Without style, Life would be a mistake

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#5
Lei ha pienamente ragione su tutto .Comunque la casa é a Pescara , fronte mare (praticamente la casa si trova sulla spiaggia e rivolta al mare .Ovviamente d’inverno l’umidita e venti forti si fanno sentire ) .Nessuno della nostra famiglia é di posto , ma l’amore per questa città praticamente é stato come un colpo di fulmine e dopo un anno di permanenza abbiamo deciso di mettere le radici qui ! :D Ma ancora non conosco molta gente , sopratutto per sentire magari anche i pareri su venditori, tecnici e altri professionisti nel settore edile.
La casa esposta a ovest- nord-est , si trova a 1 piano su 2, per ora non esiste nessun condominio perché questo stabile è privato , diviso in 6 appartamenti ( 2 per livello) e fino ad ora era un B&B ( tranne 2 appartamenti al 2 piano occupati dai proprietari ) . Hanno deciso di chiudere l’attività e vendere tutto ,ma proprio tutto e andare via abbastanza velocemente . Fino ad oggi sono stati venduti 3 appartamenti( contando anche il nostro) . Infatti non ho capito come funziona per esempio con il tetto della casa per eventuale installazione dei panelli solari. Mi informerò. Non ho ripostigli o altri locali ne a pianoterra , ne sotto tetto . Perciò posso sfruttare solo ripostigli in casa e qualche balcone come spazio caldaia e altro .Non ci sono i segni di umidità , per fortuna la casa non é stata tinteggiata recentemente e questo ho verificato di persona , poi ha soffitti abbastanza alti (3.10m) . Ecco.., per ora é tutto . :oops:

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#6
Buonasera,
la situazione è già più chiara: si tratta di una casa al mare con sottotetto ad uso privato che può convenientemente alloggiare accumulatori e quant'altro. Se si accinge a rifare tutto, pavimenti compresi, la soluzione adatta è a tubi radianti a pavimento, perché hanno una migliore resa con temperatura di esercizio più basso. Se invece gli impianti sono già abbastanza definiti, si rimane sul tradizionale con radiatori alle pareti. Se si può sfruttare il tetto (esp. sud) i pannelli solari termici, sopratutto in località miti come fronte mare, sono la scelta più conveniente che si possa fare. Vi sarà la necessità di un puffer accumulatore dell'acqua calda dai pannelli in cogenerazione con una caldaia (presumibilmente gas) o pompa di calore (più costosa) per l'integrazione in caso di necessità (se non basta come temperatura quella dei pannelli accumulata nel puffer) e per l'acqua calda sanitaria. Per questa soluzione, i radiatori consigliati sono in alluminio in quanto la temperatura di mandata può essere più bassa di quella per radiatori in acciaio o ghisa, con un risparmio (se la temperatura dell'acqua scaldata dai pannelli è sufficiente, non dovrò intervenire con il combustibile o l'elettricità). D'estate, si dovrà prevedere un circuito di raffreddamento per smaltire il calore accumulato in eccesso, dato che il riscaldamento non si usa (ma costa veramente poco, in quanto si tratta di una semplice pompa con sonda termica). Se poi si provvede ad isolare le pareti e il tetto con pannelli di idoneo spessore (si veda la fascia climatica e la trasmittanza massima su pareti opache richiesta per beneficiare della detrazione) il costo di riscaldamento sarà più basso. Per quanto riguarda l'umidità, data la situazione in prossimità del mare, consiglio di prestare attenzione all'assenza di controtelai metallici alle finestre (altrimenti condensa assicurata), ovviamente telai non in alluminio (ammessi solo se a taglio termico), davanzali non passanti dentro-fuori e sistema di aspirazione/ventilazione forzata per bagni e cucina (se si vuole spendere poco, aspiratore; se si vuole spendere di più ma recuperare il calore d'inverno allora VMC decentralizzata dove serve).
Concludo ricordando che anche due o più proprietà con parte in comune e presente in un atto notarile (accesso, vialetto, tetto, muri, scantinati, autorimesse,...) costituiscono un condominio (se sono due soltanto i proprietari, si costituisce il condominio minimo). Se i proprietari sono più di 8 vi è la necessità di un amministratore e se più di 10 deve essere redatto un regolamento (essendo amministratore abilitato purtroppo per me ho a che fare anche con questi aspetti giuridici).
Non mi resta che augurarle un buon lavoro buona fortuna per la ristrutturazione.
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Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#7
Non so come ringraziarLa . La situazione con lo spazio sotto tetto non so ..., perché i proprietari di tutti e 2 appartamenti hanno fatto i locali “abitativi” so di certo che uno di loro non ha fatto nessun permesso , perché abbiamo visto anche loro casa che in vendita .. del altro accanto a loro non so , ma considerando l’altezza e presenza delle finestre mi fa pensare che la situazione è idem,hanno fatto lavori da se creando altri 3 stanze e un bagno e ha collegato tutto con una scala a chiocciola dentro la sua abitazione ....ampliando il loro appartamento.Non saprei adesso dove e come possibile accedere al tetto e al sottotetto cosa é rimasto . :roll: .Per quanto riguarda capotto termico della casa - io sono favorevole se ci bastano i soldi adesso , ma non credo di poter isolare anche il tetto , considerando che tra noi e il tetto ci sta ancora un’altro appartamento. Che poi non so neanche se mi serve isolarlo , vedendo che non è sulla mia testa :lol: . Grazie mille nuovamente.Più avanti farò aggiornamento della situazione.

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#8
Il cappotto esterno è sicuramente una buona cosa; quello interno è da scegliere solo se necessario e con una serie di accorgimenti, perché il rischio di errori è alto. Se il sottotetto è utilizzabile, può ospitare l'accumulatore idrico; se invece non vi è spazio, potete metterne uno compatto in un ripostiglio (si vedano quelli compatti della serie aurostep di Vaillant ad esempio) e pannello solare sul tetto. Si valutino bene le spese, perché sempre meglio farle all'inizio, se di una certa entità, piuttosto che dopo, specialmente per il riscaldamento. Ad esempio, ha poco senso sostituire gli infissi e dopo 5 anni fare il cappotto, perché le giunzioni sarebbero meno efficaci che non facendo tutto insieme. Idem per il riscaldamento. Non ha senso mantenere una vecchia caldaia se si ha in previsione di cambiare l'impianto con uno più efficiente a breve; meglio nel caso comunque fare una predisposizione per altra fonte. Il tetto è comune a tutti per la manutenzione del manto e della struttura, ma per la coibentazione, a servizio soltanto di chi ne beneficia direttamente, pagano solo quelli che stanno direttamente sotto di esso. Resta lecito l'uso del tetto per ospitare pannelli per un condomino soltanto, a patto che non precluda l'uso dello stesso ad altri (della serie non può coprire tutto il tetto di pannelli ad uso esclusivo).
Le faccio un'ultima domanda, dato che siamo in tema: ma se l'immobile è composto da più unità non sarebbe conveniente per tutti mettere un sistema a fonte rinnovabile comune a tutti? le spese di installazione e manutenzione sarebbero più basse e l'impianto più efficiente per forza di cose.
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Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#9
Si, indubbiamente sarebbe logico a condividere la spesa per comodo uso di tutti , però qui esce un MA! Perché fino ad ora la casa risulta intestata ad unica famiglia ( le unità sono intestati tra marito, la moglie e figli , tranne unico appartamento sopra di noi che è di fratello o cognato della signora) . La storia raccontata dalla proprietaria che suo marito con il fratello hanno costruito insieme questo stabile con tanto amore e materiali ottimi (di quelli tempi ovviamente :wink: ) . Mi fa pensare che l’appartamento del fratello é come una ricompensa per il lavoro e aiuto investimento per la realizzazione. Perché fratello ha solo 1 appartamento di 6, altri 5 sono tutti dello stesso nucleo!
Fatto sta che fino ad ora sono stati venditi 2 monolocali a piano terra ed io non so se i proprietari hanno interesse per un investimento del genere . Anche perché considerando la posizione e zona ci sono molti immobili che vengono usati esclusivamente in estate o come un investimento per affittare ai vacanzieri. Se così fosse dubito che hanno interesse per i panelli solari o altro . Poi oltre me e proprietari che non vedono l’ora di vendere tutto non c’é più nessuno . Neanche loro penso hanno interesse di fare investimenti se devono andare via . E così ci troviamo solo noi .. da soli !!! :Chi lo sa quando loro venderanno? Potrebbe anche essere che passerà qualche anno , ma io devo iniziare a vivere ora ! non posso aspettare i nuovi proprietari.

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#10
Aggiungo anche :
Ma a questo punto cosa mi conviene di fare ? Un capotto esterno solo per il mio appartamento ( se sarà possibile ovviamente) , sostituire intanto infissi e lasciare per ora riscaldamento in pace , facendo la predisposizione per un domani ? E se quell domani non arriverà o arriverà tra 7-10 anni ? Sicuramente i soldini per fare tutto adesso non mi bastano! Già sono in panico prima di iniziare per come far bastare i soldi per almeno le cose essenziali come infissi , porte, impianti , pavimenti , bagni e almeno attrezzare la cucina . E questo é la lista che da ignorante ho fatto io ad occhio , vediamo cosa uscirà nella lista di quelli che capiscono più di me :cry:

Re: Torniamo al discorso di riscaldamento a battiscopa

#11
Certo, capisco perfettamente. Se riusciste a mettervi d'accordo su una linea comune per riscaldamento, acqua calda e isolamento sarebbe meglio per tutti, senza esagerare con le prestazioni, però in fin dei conti potreste beneficiare di detrazione unica, oltre che del contributo GSE. Comunque, per rispondere agli ultimi quesiti, un cappotto esterno per appartamento singolo non è fattibile, o meglio, è poco sensato ed avrebbe impatto estetico notevole, oltre al fatto che non si eliminano i ponti termici a dovere (tanto vale farne uno interno dove serve nel caso). La predisposizione per il solare termico comunque ha costi molti ridotti e a mio avviso se si pensa di farlo, è bene farlo subito, anche se gli altri non aderiscono, perché il risparmio è immediato.
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