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Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazzendo

#1
Allora i problemi sono molteplici:

1. ho lo spazio tra pavimento e solaio ridottissimo quindi mettendo un riscaldamento a pavimento devo alzare gli architrave di tutte le porte e mettere le ringhierine alle finestre (soldi in più e ripieghi orridi)

allora si è pensato al riscaldamento a soffitto per ovviare al problema, ovviamente ne è nato un altro:

2. sotto la casa ho le cantine NON riscaldate quindi dovrei isolare cmq il pavimento e si torna al punto 1 (soldi su soldi da spendere)

allora si è pensato di isolare il soffitto delle cantine, niente da fare altezza cantine 200cm non si può ridurre.

poi si è parlato dell'estivo, nel caso uso anche per raffrescamento servono deumidificatori per le tonnellate di condensa che si crea... mah

e poi cosa usare? caldaia a condensazione o pdc? addirittura il termotecnico le vuole mettere entrambe! allè sbocciamo con i soldi!! doppio mah

qualcuno mi consigli che cacchio fare perchè sto alla canna del gas, tra un po' mi rompo e lascio i termosifoni.

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#4
la Velta dice che col loro sistema Siccus Klima riescono a fare l'impianto a pavimento in soli 27mm. :)
haranbanjo ha scritto:poi si è parlato dell'estivo, nel caso uso anche per raffrescamento servono deumidificatori per le tonnellate di condensa che si crea... mah
Certo, con il raffrescamento radiante servono i deumidificatori, però se vuoi comunque raffrescare in estate ti servono almeno degli split, per cui la spesa c'è in ogni caso.

Ciau! :D
Le mie foto: http://www.flickr.com/photos/zarpluca/

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#6
Tutti gli impianti a pannelli radianti (pavimento, parete o soffitto che siano) sono idonei al raffrescamento tanto quanto lo sono al riscaldamento, con peculiarità diverse. Però, a differenza del riscaldamento invernale, il raffrescamento estivo pone alcune problematiche: la resa relativamente bassa (soprattutto nel caso sia a pavimento) e la formazione di condensa (che va scongiurata con l'adozione di particolari deumidificatori e/o accurata termoregolazione). A maggior ragione nel caso si tratti di una ristrutturazione, perchè avendo un involucro vecchio va valutato l'effettivo fabbisogno di energia dell'edificio (ma questo vale anche per il riscaldamento invernale).
Attenzione poi alle soluzioni ultraribassate: il fatto di non avere un adeguato spessore di massetto sopra le tubazioni porta ad avere degli scompensi sulla resa e sulla regolazione; al di sotto del pannello andrebbe comunque previsto un adeguata resistenza termica (e quindi tot cm di pannello isolante) per avere un impianto a regola d'arte. Esistono poi delle soluzioni cosiddette "a secco" senza massetto (tutti i produttori seri le propongono) che effettivamente permettono di avere impianti ribassati con minimo livello di isolamento, ma mal si sposano con le piastrelle e sono più adatti ad un parquet flottante.

L'unico consiglio è quello di rivolgersi ad un "bravo" termotecnico, perchè il mercato offre le più disparate soluzioni impiantistiche al giorno d'oggi, ma ogni edificio fa storia a se e solo lui può trovare la soluzione più corretta per il tuo caso.

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#9
In zona climatica E la PDC non è quasi mai conveniente a meno di non riuscire a fare un preriscaldo....ma se la casa esiste già i costi non sono piccoli.

Vista quello che mi hai scritto secondo me non è nemmeno percorribile il riscaldamento a pavimento. Non hai gli spessori.
Lascia perdere i pannelli radianti al soffitto. L'efficacia è limitata per il caldo....non spenderesti i soldi efficacemente.

Con le caratteristiche di casa tua la prima cosa che devi fare è isolare. Sostituisci pure gli infissi e bada bene a limitare o eliminare del tutto i ponti termici. Se puoi isola soffitto e pavimento in modo da limitare molto le dispesioni.
Tieni conto che devi mettere almeno 10cm di isolante ad alta densità per il tetto e altrettanti per la cantina. Poi non so le difficoltà tecniche perché non conosco casa tua.

Premesso che il primo intervento va fatto sugli infissi e sull'isolamento l'impianto termico che secondo me potresti prendere in considerazione è un impianto a bassa temperatura mediante l'uso di ventilconvettori (se vuoi il caldo e il freddo) o a radiatori a bassa temperatura (se vuoi solo il caldo).
Attenzione che i radiatori a bassa temperatura non sono i termosifoni tradizionali ma devi prendere elementi progettati per la bassa temperatura.
Se usi i radiatori va bene una caldaia a metano a condensazione e valvole termostatiche.
Se usi i ventilconvettori va bene PDC+Caldaia come ti ha suggerito il termotecnico. Spenderesti troppo di energia elettrica a fare tutto con PDC se non puoi fare preriscaldo.
Se non hai il metano allora rivalutiamo la PDC perché altrimenti alla canna del gas ci arrivi veramente....

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#11
Con 5cm non riesci a far il riscaldamento a pavimento.
Avresti nel migliore dei casi meno di 2cm di massetto...ergo il massetto non lavora e si rompe. Inoltre tutto il "peso" non viene distribuito dal massetto ma se lo "piange" il tubo che fa il riscaldamento con ovvi problemi di stabilità...
Se te lo fanno sono dei criminali!!
Sotto 4cm di massetto non conviene scendere proprio per problemi strutturali.

La tua casa è poco isolata, ergo hai bisogno di tanta potenza e bisogna valutare se il riscaldamento a pavimento è in grado di fornirla altrimenti pur facendolo hai un confort pessimo e rischi di morire di freddo d'inverno non riuscendo a portare a temperatura l'ambiente.
Io farei valutare il tutto a un bravo termotecnico perchè un errore sul riscaldamento a pavimento non si riesce a correggere.

Rimango della mia idea per il tuo caso: o ventilconvettori (anche quelli bellini tipo olimpia o riello o simili) o radiatori a bassa temperatura.
Per la fonte di energia vanno valutate le temperature e le tipologie di installazioni possibili.

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#12
si dicevo così proprio perchè il termotecnico mi ha proposto di metterlo alzando la soglia del pavimento di qualche cm arrivando così ad averne una decina disponibile per il tutto. lo strutturista ha detto che il solaio non avrebbe problemi a reggere il peso, il problema è dover alzare gli architravi delle porte.

ho trovato un prodotto della velta che promette 27mm mentre addirittura uno della systerm in 18mm posato a secco senza massetto.
per te è una bufula? nel senso funziona male per forza?

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#13
Il problema non è del solaio che regge certamente il peso visto che già lo regge (anche se poi ci sarà il peso dell'acqua).
Il problema è dello spessore del massetto.

Come ti dirà certamente lo strutturista meno di 4cm di massetto non conviene scendere e ti consiglio di non scendere!
Se metti un armadio il peso si deve distribuire non può gravare solo sul tubo che passa li che a lungo andare potrebbe spaccarsi.
Inoltre il massetto insieme al pavimento ha la funzione di volano termico.
Se vuoi fare le cose per bene tieni presente che sul solaio devi mettere un minimo di isolante, poi il tubo del riscaldamento a pavimento e poi il massetto. Ergo ti servono minimo 10cm....15 sarebbe l'ideale ma con 10cm ce la dovresti fare.

Cmq a monte ci vuole la verifica se il pavimento radiante ti riesce a fornire l'energia termica che ti necessita. E questo te lo può dire solo il termotecnico in base alle caratteristiche dell'edificio e al pavimento che vai a usare.
Perché sarebbe veramente seccante se fai questo casino e poi muori di freddo....e non è raro te lo assicuro!
Considerato che la tua casa è poco isolata le valutazioni puntuali sono d'obbligo.

Re: Riscaldamento a pannelli radianti: che casino sto impazz

#15
L'idea dei pannelli a secco non è da buttare se si vuole procedere con l'impianto radiante a pavimento: in questo caso il massetto (a umido, appunto) viene sostituito con lastre di cartongesso o in acciaio zincato (a secco) appoggiate sul pannello radiante e sopra le quali, poi, viene posata la pavimentazione. E' importante comunque avere un sottofondo perfettamento livellato per non avere problemi nella posa dei pannelli.
Occhio ad isolare indiscriminatamente le strutture e nel cambio dei serramenti: se sono interventi fatti senza rigore, soprattutto in edifici vecchi, il rischio è quello di avere dei grossi problemi con i ponti termici, con tutto ciò che ne consegue (muffa in primis).
I ventilconvettori nel residenziale, personalmente, tenderei a sconsigliarli: il rumore prodotto dalla ventola in funzione, per quanto basso possa essere, per alcuni può essere fastidioso, soprattutto se si ha l'abitudine di lasciare l'impianto acceso anche di notte nelle camere. Esistono a riguardo soluzioni ibride molto efficaci che prevedono in un unico corpo scaldante ventilconvettore e radiatore, ma essendo un componente a vista deve chiaramente piacere.
Comunque, con un po' d'isolamento ed i giusti accorgimenti impiantistici si possono avere impianti tradizionali con caldaia e radiatori (al giorno d'oggi ce ne sono di veramente belli) che consumano pochissimo.