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Scaldabagno elettrico o a metano se poco utilizzato?

#1
Salve,

sono nuovo del forum.

Abito all'estero ma sto per riacquistare un miniappartamento di circa 30 mq in Italia fuori Roma.
L'appartamento ha l' impianto di riscaldamento giá fatto con posizionamento attacchi sul balcone sia per riscaldamento che acqua calda.
Purtroppo il proprietario attuale ha disattivato la fornitura del metano ed il suo precedente inquilino precedente ha avuto l'idea di installare uno scaldabagno elettrico al posto della caldaia a metano in balcone.
Per farla breve sarebbe da ripristinare il tutto con caldaia nuova e riattivazione della fornitura del metano.
Qui peró sorgono i miei dubbi.
Io la casa la abiterei per un massimo di 8-12 settimane ogni anno contando anche i miei figli che si recano in Italia alcune settimane durante l'anno.
La caldaia ed il riscaldamento a gas credo vada esclusa a priori pensando ai costi iniziali di installazione ed acquisto della stessa nonché alla credo necessarie revisioni e certificazioni annuali.

Quindi la prima opzione é diventata quella di un climatizzatore monosplit (estate/inverno) conbinata con la possibilitá di sfruttare gli attacchi giá presenti per uno scaldabagno a metano.
Anche qui peró mi sono sorti alcuni dubbi:
- lo scaldabagno a gas sarebbe poco utilizzato e, pur se protetto in qualche modo, esposto alle intemperie senza lavorare per periodi forse di mesi:
- mi costringe alla riattivazione della fornitura del metano e ai costi credo annuali di verifica dell'impianto oltre che a tutte le pratiche per la certificazione dell'installazione per essere omologata etc. Quello che mi spaventa é soprattutto che dovrei fare tutto o molte delle cose pur non potendo essere sul posto e affidando ad altri l'espletamento delle pratiche.
- forse per uno scaldabagno a gas rimanere "a secco" inutilizzato per lunghi periodi non fa bene alla "salute" dello stesso

A questo punto ho iniziato a valutare l'alternativa del tutto elettrico ben consapevole che la bolletta salirebbe e forse mi costringerebbe ad elevare la fornitura a 4,5 KW/h.

Fatti i conti si tratterebbe di 500-700 kw/h massimo in un anno per boiler elettrico e clima insieme.
Per quanto riguarda la bollette del metano si tratterebbe invece di 40-60 m3 annui ma subentrerebbero i costi fissi della fornitura pur se si abbasserebbero quelli per l'elettricitá.
Per il gas cucina sopperirei con una bombola GPL gia ad oggi posizionata al'esterno.

Il mio dilemma principale comunque, a parte i cento euro in piú o in meno dell'una o dell'altra soluzione, é quello di capire se uno scaldabagno a gas metano alla fine possa soffrire rimanendo inutilizzato.
Io ho avuto questa esperienza tanti anni fá dove il poco utilizzo alla casa estiva di mia madre ci costringeva a metterci le mani con costosi interventi ogni anno ma forse ora si parla di materiali, componenti e tecnica diversa e migliore anche se a volte come si dice "erano meglio le cose di una volta".

Qualcuno puó pronunciarsi in merito?

Grazie i anticipo!