Ristrutturazione attico riscaldamento autunomo - consigli
Inviato: 16/08/19 14:23
Buongiorno,
sono in procinto di acquistare un alloggio all'ultimo piano di 5 a Collegno, periferia di Torino. Sono 105mq su 4 arie piú mansarda non abitabile che non intendo usare se non come ripostiglio / stanza giochi / eventuale stanza ospiti.
Il palazzo é del 1995 quindi con termo autonomo.
Ho una capacità di spesa per quanto riguarda la ristrutturazione di 50k€, 60 é il massimo allocato inclusi imprevisti.
Oltre agli impianti vorrei ripiastrellare cucina e salone, cambiare infissi, e rifare 2 bagni.
Seguo da tempo il forum e vorrei dei vostri consigli.
Vorrei installare:
- un impianto FV sul tetto (4 falde) esposti a sud.
- clima / pompa di calore con 5 split (camera1,camera2, salone, cucina, mansarda) daikin 5MXM90 (assorbimento max 10A = 2.3kW) + termo
- rinnovare la caldaia con una viessmann 100e ad incasso (purtroppo la 2XX non esiste da incasso)
- dividere il grosso bagno attuale in un bagno grande é un wc + lavabo con accesso da camera da letto entrambi con un termoarredo misto da far funyionare elettricamente quando scaldo il resto con PdC.
- in un impianto termo di 25 anni é il caso di cambiare precauzionalmente i tubi oppure reggono 70 anni senza problemi?
Ecco i miei dubbi:
- ipotizzando di installare un impianto FV non avrebbe piú senso eliminare la caldaia a gas e scaldare solo in PdC? (pur sapendo che la compagna bandisce i fornelli non a gas e che quindi il contatore devo mantenerlo)
- se andassi 100% in PdC avrei i seguenti problemi: necessitá puffer, necessitá scambiatore refrigerante acqua, motore PdC piú grosso, contatore maggiorato (6/8 kW anziché 4.5), impianto FV maggiorato. Ne vale la pena in un alloggio? (spesa annuale di gas correnti proprietari 1000€/anno)
- se andassi su 100% PdC converebbe usare degli split a pavimento al posto dei termo oppure il circuito ad acqua con dei ventilconvettori tipo aermec? Non capisco il motivo di usare il circuito acqua, non si perde efficienza nel passaggio tra refrigerante a acqua?
- esiste un termostato unico in grado di gestire PdC e caldaia a gas alternando il funzionamento in base a orari/ temperatura esterna /produzione FV?
- In entrambi gli scenari (solo PdC oppure uso misto) quale potenza suggerite per impianto FV?
Cosa vi sentite di consigliare?
Grazie
sono in procinto di acquistare un alloggio all'ultimo piano di 5 a Collegno, periferia di Torino. Sono 105mq su 4 arie piú mansarda non abitabile che non intendo usare se non come ripostiglio / stanza giochi / eventuale stanza ospiti.
Il palazzo é del 1995 quindi con termo autonomo.
Ho una capacità di spesa per quanto riguarda la ristrutturazione di 50k€, 60 é il massimo allocato inclusi imprevisti.
Oltre agli impianti vorrei ripiastrellare cucina e salone, cambiare infissi, e rifare 2 bagni.
Seguo da tempo il forum e vorrei dei vostri consigli.
Vorrei installare:
- un impianto FV sul tetto (4 falde) esposti a sud.
- clima / pompa di calore con 5 split (camera1,camera2, salone, cucina, mansarda) daikin 5MXM90 (assorbimento max 10A = 2.3kW) + termo
- rinnovare la caldaia con una viessmann 100e ad incasso (purtroppo la 2XX non esiste da incasso)
- dividere il grosso bagno attuale in un bagno grande é un wc + lavabo con accesso da camera da letto entrambi con un termoarredo misto da far funyionare elettricamente quando scaldo il resto con PdC.
- in un impianto termo di 25 anni é il caso di cambiare precauzionalmente i tubi oppure reggono 70 anni senza problemi?
Ecco i miei dubbi:
- ipotizzando di installare un impianto FV non avrebbe piú senso eliminare la caldaia a gas e scaldare solo in PdC? (pur sapendo che la compagna bandisce i fornelli non a gas e che quindi il contatore devo mantenerlo)
- se andassi 100% in PdC avrei i seguenti problemi: necessitá puffer, necessitá scambiatore refrigerante acqua, motore PdC piú grosso, contatore maggiorato (6/8 kW anziché 4.5), impianto FV maggiorato. Ne vale la pena in un alloggio? (spesa annuale di gas correnti proprietari 1000€/anno)
- se andassi su 100% PdC converebbe usare degli split a pavimento al posto dei termo oppure il circuito ad acqua con dei ventilconvettori tipo aermec? Non capisco il motivo di usare il circuito acqua, non si perde efficienza nel passaggio tra refrigerante a acqua?
- esiste un termostato unico in grado di gestire PdC e caldaia a gas alternando il funzionamento in base a orari/ temperatura esterna /produzione FV?
- In entrambi gli scenari (solo PdC oppure uso misto) quale potenza suggerite per impianto FV?
Cosa vi sentite di consigliare?
Grazie