Artemide.
Una selezione di progetti. Intanto, dal sito madre, lo stand coi prodotti presentati:
http://www.artemide.com/el/en/vt-stand31.php
Oltre al pieno avviamento del programma
In-Ei con Miyake, parecchi nuovi arrivi dalla casa di Pregnana, ispirati ad un ripensamento, una riflessione - più che ritorno - alla produzione degli anni '70/80 da una parte e dall'altra verso un deciso sviluppo verso l'innovazione, con oggetti avveniristici e tecnicamente d'avanguardia, impresse oramai da qualche anno grazie all'apporto di Lovegrove, Bevilacqua e Nouvel.
I primi progetti da terra appaiono tesi verso - attuale cifra di Artemide - verso un design 'futuristico', come la lampada a stelo regolabile in due altezze
90°, la piantana cilindrica
Ilio , entrambi progettate dal presidente/designer Gismondi, fino a
New Nature di Lovegrove e
Solium di Rashid:
..poi deliziosa tutta la linea
Laguna 360 di Matteo Thun e Antonio Rodríguez, progetto ispirati dicevamo, a modelli della stessa azienda lombarda prodotti una trentina di anni fa..:
..poi la serie
Empatia e la sospensione
Ephèmeris, entrambe progettate dalla De Bevilacqua; la prima soprattutto per complessità di progetto, chiarezza delle forme, emissione diffusa e resa dell'engine led, non è più solo una lampada ma più propriamente una 'macchina ottica':
2 pezzi fondamentalmente 'architettonici' ravvisabili nelle due nuove lampade da studio.
La prima dal sapore decostruttivista
Paragon, progetto appunto della star Daniel Libeskind (quello della costruenda
Freedom Tower a NYC nella zona di Ground Zero e di tanti altri capolavori recenti come il Museo Ebraico berlinese), e di José Mariscal
Lotek (presentata però nel 2011) ispirata per forme e colori, all'avanguardia neoplastica di Mondrian e del gruppo degli olandesi De Stijl.
Infine, altra lampada da studio ad alto rendimento, elegantissima e leggera,
Demetra di Naoto Fukasawa, già in commercio, proposta quale alternativa alla
Tolomeo: