Dell'irakena (1950-2016), figura d'eccezione nel firmamento dei grandi dell'architettura, oltre ai citati pezzi della Artemide e Slamp, ricordo questo costosissimo grande chandelier, tra i primi pensati completamente a led,
Vortexx (per Sawaya&Moroni, tecnologia Zumtobel), sotto, realizzato in tiratura limitata a 4 mani col socio Shumacher - che erediterà il migliaio di progetti in lavorazione nello Studio Hadid Architects.
In ambito furniture, senz'altro, per b&b, bello e comodo
Moon system sofà:
Dell'architetto Pritzker Prize, ricordo maggiormente i primi progetti (sotto, la costruenda Stazione Marittima di Salerno, 2012), più contaminati dalla poetica delle avanguardie storiche, come il costruttivismo russo, da cui è partita, per ricomporlo e trasformarlo in più visionario 'decostruttivismo', che lei stessà indagò (insieme a Libeskind, Koolhaas, Eisenman, Tschumi e i Coop Himmelblau) attraverso la progettazione, il CAD e la grafica - splendidi alcuni suoi disegni giovanili, modernissimi, vicini ad El Lissitzky - e un pò meno i mega progetti degli ultimi anni, in Cina, Quatar, Azeirbagian, ecc.
Ha valore di manifesto programmatico la Stazione dei Pompieri di Weil Am Rhein (1993) realizzato grazie alla Vitra, un capolavoro assoluto, che pare quasi un disegno di El Lissitzky in alzato, tra quelli della serie
Proun (anni '20):
http://www.archdaily.com/112681/ad-clas ... zaha-hadid