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Tungsteno

#1
Le lampade ad incandescenza consumano troppo e, ogni uno e due, si profila una data entro la quale ne sarà impedita la vendita.
Ad oggi le più belle luci vengono da lampade progettate per lampadine con il filo di tungsteno. Da ben poche di queste lampade si ottiene un effetto decente con le lampadine a risparmio energetico.
Il dubbio: quali saranno le sorti delle nostre lampade quando si fulminerà l'ultimo bulbo scovato nel ripostiglio?
Dobbiamo farne una scorta, come si fa la scorta di farina nei paesi di montagna quando la neve li isola?

#2
Una lampadina a filamento (il classico bulbo con filamento in tungsteno) che consuma circa 100W, emette una quantità di luce pari a circa 1100 lm (Lumen: unità di misura della quantità di luce prodotta da una lampada) per un efficienza luminosa di 11lm/W.

le lampadine a filamento ma con tecnologia alogena arrivano ad efficienze di circa 20-22 lm/W; i LED viaggiano ancora tra i 20 e i 40lm/W (a 40lm/W ci arrivano solo i led colorati, non quelli bianchi), le lampade fluorescenti compatte stanno tra i 40 e i 60lm/W, le lampade fluorescenti lineari si avvicinano ai 100lm/W e sullo stesso valore o poco più si trovano le lampade agli alogenuri metallici e quelle ai vapori di sodio ad alta pressione; sopra i 200lm/W troviamo i vapori di sodio a bassa pressione.

Significa che con 100W di vapori di sodio a bassa pressione si produce luce per 20.000lm, quindi venti volte di più della lampada a filamento, che ha anche lo svantaggio di durare tra le due e le venti volte in meno di una lampada a basso consumo (pensiamo anche allo smaltimento dei rifiuti, non solo al consumo energetico). Ci accorgiamo cosi che in 10.000 ore di funzionamento, hai buttato una sola lampada a basso consumo invece che 10 lampade a bulbo.

La tecnologia dell'illuminazione sta facendo si che le lampade cosiddette a gas e soprattutto i LED stiano avvicinandosi a grandi passi verso la qualità della luce delle lampade a filamento (alcuni tubi fluorescenti della osram hanno un indice di resa cromatica pari a 98, contro i 100 di una lampada a bulbo tradizionale, pur consumando 10 volte meno e pur avendo lo stesso "calore" di luce). Da tecnico del settore, e da persona molto attenta al consumo energetico, non vedo l'ora che le lampade a filamento spariscano dal mercato, cosi come spariranno le buste di plastica e, forse, un domani anche i palazzi che non rispettano certi caratteri di consumo energetico.

la tendenza del mercato, a mio avviso, è quella di sostituire i bulbi dapprima con lampade a scarica in gas (fluorescente, alogenuri metallici, ioduri, sodio) per poi veder arrivare finalmente il LED. il LED è davvero la tecnologia del futuro, che ha ancora amplissimi margini di miglioramento.

Quando si passò dall'illuminazione a petrolio alle lampade a bulbo, li per li molti erano scettici: vallo a trovare uno che oggi si vuole mettere le lampade a petrolio o a olio di grasso di balena dentro casa!

ciao! :wink:
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#3
Complimenti per la chiarezza e grazie per aver risposto al tema in maniera così circostanziata. Bravo.
La previsione del pensionamento di uno strumento a bassa efficienza come la lampadina è auspicabile sulla base dei razionali esposti da Marcvsrvs.
L'effetto luminoso sarà compensato dai risultati prossimi a venire sulle tecnologie alternative al filamento di tungsteno, sulla base delle consapevoli previsioni fatte da Marcvsrvs.
Premetto che il fattore economico viene prima di quello estetico, e quindi ben vengano i sacrifici. Ma...
Il prezzo che pagheremo sarà quello che eccellenti pezzi di disegno industriale (le lampade di Castiglioni a rappresentarle tutte) passeranno dall'essere oggetti/funzione a ingombranti soprammobili?
E, nel piccolo delle famiglie, ha senso un investimento in illuminazione progettata per funzionare con il bulbo con filamento di tungsteno?
Quali aziende hanno oggi lampade che sopravviveranno all'evoluzione della specie?

#4
Certo è chiaro che il design industriale troverà nuove ispirazioni in base alle nuove disponibilità tecnologiche (penso soprattutto, ancora una volta, ai Led ma anche ai recentissimi OLED - o Led organici) ma diversi fattori mi lasciano presupporre che comunque esisteranno sempre delle fasce di prodotto in cui la classica lampadina a bulbo o il suo sostituto fluorescente compatto possa sempre trovare applicazione. Questo anzitutto perchè le catene produttive delle attuali lampadine ormai sono standardizzate intorno ad una certa tipologia di attacchi (E27, E14, GU10, GU5,3, ecc) e di dimensioni (il bulbo, la lampadina a tubo fluorescente allungato, ecc) e quindi i produttori di corpi illuminanti continueranno a produrre oggetti in grado di accogliere quei tipi di prodotti. Probabilmente questi prodotti, man mano, saranno sempre più relegati nella fascia economica, mentre i prodotti di design potranno montare solo LED o altre tipologie di lampade.

A questo proposito, consideriamo che un singolo LED ha una vita media stimata di 100.000 ore (stimata, perchè da quando si fa sperimentazione non sono ancora passate 100.000 ore da quando è stato acceso il primo led - 100.000 ore corrispondono a circa 13 anni), quindi le lampade progettate per questo tipo di tecnologia presumibilmente non avranno mai bisogno di "sostituire la lampadina", e questo è un fattore che sarà sicuramente determinante per il futuro dell'industrial design.
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