Solo dal 2004 si è scoperta la possibilità di ridurre la grafite ad uno strato monoatomico (grafene) che si è rivelato avere proprietà impensabili ed adatte ad un vastissimo numero di applicazioni di cui anche l'italiana ENEA si occupa nell'ambito di una attuale ed intensa ricerca mondiale che ha già permesso una prima produzione commerciale della sostanza.
Per dare un'idea dello spessore del foglio (pari a quello di un atomo di grafite) basti pensare che occorrono 3 milioni di fogli per ottenere lo spessore di 1mm.
La struttura, in singolo foglio monoatomico è:
- leggera (più del titanio)
- resistente a circa 1000°C
- resistente agli acidi
- durezza e conducibilità termica maggiore rispetto al diamante
- bassa resistenza elettrica (conduce 250 volte più del silicio e probabilmente permetterà processori 10 volte più veloci e più compatti)
- pressoché trasparente
- flessibile ed elastico come la gomma (fino al 120% della sua dimensione)
- permeabile all'acqua ma non al sale e ai gas, nemmeno l'atomo più piccolo (elio) può attraversarlo
- 200 volte più resistente dell'acciaio: è stato calcolato che un foglio monoatomico da 1mq. può sostenere un gatto da 4Kg mentre il peso del foglio è pari ad un baffo del gatto.
- più resistente del Kevlar
- elemento "povero" (economico) di abbondante reperibilità in natura
Perché vi sto raccontando questo?
Perché in data odierna è stata annunciata la realizzazione del primo led al grafene che, date le premesse, sconvolgerà molto probabilmente il mercato dell'illuminazione e dei display/TV nel prossimo futuro, ma questo straordinario elemento servirà anche per farci viaggiare su auto elettriche per 1000 Km con 8 minuti di ricarica su batterie che ingombrano e pesano molto meno di quelle attuali al litio.
http://www.graphene-info.com/uk-scienti ... -prototype
Sito d'aggiornamento quotidiano sul grafene:
http://www.graphene-info.com/