devo comunicare fino a che altezza piastrellare
voi come avete fatto?
#6
Di capitolato avevo la parete dove loro avevano progettato di inserire l'angolo cottura. Li' l'impresa prevedeva di piastrellare fino all'altezza di 2 metri, com in bagno.
Se volevo aumentare la parete da destinare alla cucina e non volevo cambaire il prezzo avrei piastrellato la striscia tra basi e pensili.
Se volevo aumentare la parete da destinare alla cucina e non volevo cambaire il prezzo avrei piastrellato la striscia tra basi e pensili.
#8
triste ma vero...nel senso che anche io all'inizio pensavo di dedicarmi alla ristrutturazione e poi...con calma...all'arredamento (in realtà ho sempre avuto le idee chiare su come volevo la cucina ma pensavo avrei potuto cercarla con calma) ma in realtà il margine di errore è elevatissimo!! molto meglio dare agli operai istruzioni sicure...disegni alla mano!!!Di solito si seglie prima la cucina, e poi si decide per tutto il resto!
klara
La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta (Asimov)
#9
non ne parliamo 
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ho trovato questo
Piastrelle in cucina
E' meglio rivestire con piastrelle tutta la cucina, oppure solo la zona sotto i pensili? Questa domanda è ricorrente tra coloro che devono procedere al rifacimento dei rivestimenti delle cucine. Altra dubbio, può essere quello relativo alle dimensioni delle mattonelle, una scelta che è da valutare in base al tipo di ambientazione che si vuole creare. Si tratta anche di una questione economica: in linea generale la dimensione 10x10 è più costosa, soprattutto per la posa in opera del rivestimento, mentre quella 20x20 può risultare paritetica se si sceglie un tipo di piastrella particolarmente “pregiata” nella dimensione superiore al 10x10. Sotto il profilo formale si tenga conto che più la piastrella è piccola, più l'effetto finale dell'ambiente può risultare percettivamente rimpicciolito. Non si tratta comunque di un grosso problema anche perchè, a volte, utilizzando una piastrella di colore bianco, lucida o vetrificata con fuga di circa 5mm oppure scegliendo decisamente un colore vivace sempre posato con una fuga, il risultato finale potrà essere sicuramente assicurato. È una questione di gusto e di impegno economico. Ovviamente la cura nella pulizia del rivestimento deve essere garantita, consideri che la fuga di una certa larghezza tra una piastrella e l'altra è più impegnativa sotto il profilo manutentivo. Per quanto riguarda il posizionamento delle piastrelle è importante fare una distinzione. Se ancora non si sa che tipo di distribuzione avrà la cucina, è meglio optare per una piastrellatura che parta da pavimento e finisca a circa 2 metri e trenta da terra. Nel caso invece sia già pronto un progetto di arredo della cucina è possibile, per risparmiare, si può evitare la posa delle piastrelle dietro i contenitori, una soluzione che non darà alcun problema pratico o estetico. E' sufficiente partire da circa 10 centimetri al di sotto del piano di lavoro e terminare il rivestimento 10 centimetri dopo il punto di partenza dei pensili. Nel caso in cui si voglia inserire dei decori o dei giochi di colore è bene porre molta attenzione per evitare si trovino coperti dai mobili. Infine, se si vuole comprensibilmente evitare l'effetto “scatola”, si può scegliere di piastrellare solo le pareti in cui si trova la zona operativa. Un ultimo consiglio: quando si deve acquistare del materiale di rivestimento, è consigliabile partire con un'idea sufficientemente chiara del risultato che si vuole ottenere, altrimenti il rischio è quello di perdersi rischierà di perdersi nella moltitudine di materiali in commercio
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