Ho trovato questo:

Per ottenere una sufficiente cessione di calore all’ambiente da riscaldare, allo scopo di non vanificare le economie di esercizio previste dal sistema di riscaldamento a pavimento e per mantenere la temperatura del fluido riscaldante più bassa possibile, la resistenza termica dello strato di massetto sovrastente le tubazioni, di eventuali strati di isolamento acustico e della pavimentazione di legno, non deve essere superiore a 0,180 m2K/W, salvo diverse istruzioni del fabbricante dell’impianto di riscaldamento.

Fonte:

http://www.parchettificiotoscano.it/inf ... izioni.htm

Che ne pensate? E' un dato noto?

Gek 82 ha scritto:Sotto consiglio del mio architetto (che è un po bio convinto) ho montato un rovere fiemme senza colla su pavimento riscaldato.

Ormai sono passati due anni e devo dire che sono soddisfattissimo per vari motivi :

-- estetica del paviemento e spensieratezza nella manutenzione

-- i miei figli giocano su un parquet che non rilascia tossicità delle colle e dalle vernici

a me aveva convinto il fatto che proprio il calore del riscaldamento attraverso la colla rilascia le esalazioni più pericolose di formaldeide.

Ciao

Condivido le paure, ma attualmente al sottoscritto non risulta che ci siano accertamenti scentifici che mettono in relazione quelle sostanze pericolose con il nostro ambiente, che vorrei ricordare non è sterile, ma altamente inquinato da radioattività piombo campi magnetici e quant'altro, ho gia avuto dibattiti con chimici in questo senso, è l'impressione che ho avuto, alla fine è solo un'ottima politica di vendita!!!! i prodotti che hanno meno inquinanti, spesso non incollano bene e costano un sacco di soldini !!! correggetemi se sbaglio, (non sono un chimico) ma quello che scrivo è frutto della mia esperienza, e da moltissime ricerche e prove fatte prima di usare un prodotto, ho controllato anche la differenza che si trova nel prodotto di prova e quello di mercato!!! noto che c'è anche un grossissimo contrasto tra aziende che certificano prodotti !!! una sorta di guerra ha chi raggiunge un'ecologicità dello 0000000,1 % discutendo anche animatamente, sul modo che vengono fatte queste analisi, !!! e altri mille giochetti molto scorretti, per imporsi sul mercato!!!
tralasciando le cose piu importanti come le garanzie all'incollaggio!!!
Detto questo , non voglio far scattare l'ennesima diatriba, Ciao

Io opterei per una silanica,e starei tranquillo e sicuro,poi fatti consigliare dal tuo artigiano di fiducia,comunque Chimiver fà un buon prodotto

Mentre dal punto di vista meramente estetico chi mi aiuta a visualizzare la differenza tra la posa con larghezza del listello da 135mm e tra la posa con larghezze miste 135 165 192??? Che effetti creano le misure diverse? Vi ricordo che verrà posato in tutta la casa a correre verso le finestre e gli ambienti sono abbastanza grandi.
Vi ricordo anche che ci sono 23€ di differenza a m2 tra i due tipi(non per la larghezza in se, ma per il fatto che uno è 2 strati e uno 3).
Sabato devo confermare!!!! Mi servono gli ultimi consigli!

Diciamo che il 135 larghezza fissa ti da più un effetto di regolarità e dunque lo possiamo accostare ad un ambiente un attimino più moderno.
Non moderno in sè (quello dipende da molti fattori) ma più moderno se paragonato allo stesso prodotto in 3 larghezze. Se pensiamo ai pavimenti in legno di molti anni fa, parlo di centinaia di anni, le tavole di grandi dimensioni erano completamente diverse anche nella misura della larghezza. Va da sè che diventa un pò più classico. (più classico rispetto a misura fissa, non classico in sè).

Abituati alle foto che si vedono ovunque, con maxi listoni da 20cm di larghezza, m'immagino il 135 e mi sembra piccolo... Poi pero' in realtà piccolissimo non è ovvio! Boh...