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#61
silbhe ha scritto:
Gabel76 ha scritto:Io la penso come pervinca e penne, nelle ultime settimane è capitato spesso di leggere topic in cui c'erano interventi offensivi, ma io ho preferito non leggerli. :wink:
Quando ho aperto il topic di Rana ho capito che non faceva per me, sapevo che sarebbe finito con qualche frase o intervento razzista e l'ho evitato, ma sono contro la censura a prescindere. Mi sarebbe bastato un post del moderatore che poteva ricordare la netiquette del forum.
Però mi chiedo come mai quando siamo stati offesi noi napoletani, o meglio terroni 8) , il topic è rimasto lì senza che nessuno si indignasse come invece accade ora per i mussulmani :roll:
quotare questa santa donna è così ovvio, che lo sottolineo pure!evidentemente, gabel, ci sono persone troppo troppo sensibili ai diritti delle altre etnie e religioni, ma utilizzare termini spregiativi nei confronti degli altri italiani è cosa normale.... :roll: :twisted: non per questo, se non erro, noi terun ci siamo messi a piangere e a chiamare aiuti dall'alto...san gennà....san gennà....c'ava fà a grazia!!!! :lol: :lol: :lol:

Questo me lo sono perso.... :roll: Il mio sangre salentino si sarebbe fatto sentire. 8)
Forza Daniel!

#62
Comunque (non so più se scrivere di qua o di là) mi sembra che ci sia un fraintendimento di fondo sostanziale e un vittimismo davvero inadeguato: è stato chiesto di lavarsi la lingua quando si affrontano certi argomenti, non di tagliarla.
E' stato chiesto a un utente di contenere l'abitudine sistematica di istigare la degradazione dell'"Altro", accettata quasi come "normalità" folcloristica dal forum stesso.
L'ultimo topic è stato solo la goccia che ha fatto traboccare non il vaso ma il forum stesso. Io è da mo' che mi indigno e l'ho espresso con tutta l'educazione che posseggo, mi pare. In risposta sono stata trattata da buonista imbecille idealista, eccetera....
Io credo che un forum sia un media come un altro e da usare come tale, per creare cultura, una cultura che nasce dalle persone, un terreno di complicità interculturale, non una base dove si creano complici per aggredire e svalorizzare il prossimo con continui esempi che nascono dal singolo per generalizzare su intere etnie.
Mi rifiuto di perdere tempo in copia e incolla ma... il forum è bombardato di aggressioni e insulti. Non è "normale".... mi spiace. Sarà normale a casa di alcuni che scrivono qua dentro un linguaggio del genere ma non per un forum letto da migliaia di persone.
E chi si offende e sta zitto fa male. La prepotenza non va subita.

Riguardo all’uscita di scena, cara rana (cara si fa per dire) a cosa è dovuta? Non gioco più, me ne vado ? Ti hanno rotto il giocattolo con cui insultare il prossimo e adesso la fai pagare? Punisci con la tua assenza questa comunità ingrata?
E’ da otto anni che frequento forum e vedo ricatti da primadonna di questo genere. E non solo nei forum.
Normalmente queste uscite creano senso di lutto e sensi di colpa, destabilizzazioni…. È la punizione di chi si sente potente e colonna portante ma non ha il coraggio di rinunciare al suo narcisismo per ascoltare la sensibilità di chi gli è affezionato. In compenso gli offre una cuccia su msn. Buon divertimento.
Una rissa del genere poteva essere una buona occasione per migliorare la qualità della baracca, ma è sempre più facile distruggere che costruire, ahimè. :roll:
Forza Daniel!

#63
P.S. Sono certa di aver guadagnato un record di antipatia in queste ultime 24 ore. Pazienza. Io sto dalla parte dei diversi, delle minoranze e dei minorati. Ci sono abituata a mettermi nella pelle degli altri e a subirne le conseguenze. Però, siccome credo che sia un'interessante esperienza per tutti mettersi a camminare nelle scarpe altrui ogni tanto,
mi permetto di consigliare questa lettura di cui allego l'intervista all'autore, costa solo 10 euro.
Forse dovrei metterla in "movida", ma qua mi sembra più in tema :wink:

Il razzismo spiegato a mia figlia che è cresciuta

Intervista Ben Jelloun riscrive il suo best seller più famoso. Rivolgendosi a un'adolescente per discutere i nuovi volti del pregiudizio
di Fabio Gambaro

A sette anni dalla prima edizione, Tahar Ben Jelloun rimanda in libreria Il razzismo spiegato a mia figlia, un libro fortunato che ha venduto oltre un milione di copie. In quelle pagine, partendo dalle sue conversazioni con la figlia Merièm di 10 anni, il celebre scrittore marocchino cercava allora di spiegare come nasce il razzismo e come combatterlo. Oggi però Merièm non è più una bambina. È diventata un'adolescente intelligente che non si stanca di fare domande sulla natura e le origini di un male che, lungi dall'essere debellato, sembra diffondersi sempre più. Assieme alle responsabilità della destra xenofoba, lei indica anche cause esterne che hanno favorito l'emergere di certi discorsi razzisti, come il conflitto israelo-palestinese. "A causa di quel conflitto s'è creata una situazione in cui non si distingue più tra arabi e palestinesi, ebrei e israeliani. Per un meccanismo di solidarietà quasi automatico degli arabi coi palestinesi e degli ebrei con gli israeliani, le tensioni si ripercuotono nella nostra società, specie tra i giovani. Le parole arabo o ebreo sono diventate insulti. In certe scuole scoppiano mini-intifada: l'uso razzista delle parole si diffonde perfino tra i piccoli". Ma i bambini possono essere razzisti? "Il loro razzismo non si esprime nei termini linguisticamente consapevoli degli adulti. Possono però avere comportamenti che producono esclusione, umiliazione nei confronti dei più deboli, dei diversi. In una scuola di Tripoli ho visto la sofferenza della sola bambina nera in una classe dove tutti gli altri erano arabi o meticci: non l'amavano semplicemente per il colore della sua pelle". I bambini diventano razzisti perché imitano gli adulti? "I bambini non hanno bisogno di ascoltare gli adulti per mostrarsi ostili agli altri. Il loro mondo riproduce tutte le sfumature della società, tra di loro, quindi, ci sono i forti e i deboli, le vittime e i carnefici. I bambini però sono molto più crudeli degli adulti, come sa chiunque abbia visto Il signore delle mosche. Non appena si entra in una classe, è facile riconoscere quelli che sono i capri espiatori. Come gli adulti, anche i bambini si accaniscono sugli altri per paura. La paura di essere umiliati e respinti, una paura che ci spinge ad umiliare gli altri per evitare di essere noi le vittime. Il razzismo e l'esclusione nascono da queste paure collettive che i bambini esprimono con una sorta di cinismo terribile". Quando i bambini diventano adolescenti, a questi comportamenti istintivi aggiungono dimensioni ideologica e culturale? "Gli adolescenti cercano sempre una spiegazione alle cose, così diventano estremamente importanti la cultura e i media: la loro influenza può essere sia negativa che positiva. Gli adolescenti sono in contatto con ciò che agita la società. Il conflitto israelo-palestinese li fa discutere più di qualsiasi altro problema. S'interrogano, provano a darsi risposte. E a volte reagiscono con l'odio nei confronti dei membri dell'altra comunità. Gli adolescenti, infatti, sono disponibili a qualsiasi discorso, anche a quello del razzismo e dell'odio. È per questo che l'educazione è decisiva". Si possono combattere i sentimenti razzisti? "Sui giovani è ancora possibile intervenire, mentre per gli adulti non c'è più speranza. È estremamente difficile che un adulto razzista possa ricredersi. Nei bambini e nei giovani c'è ancora una disponibilità all'apprendimento che negli adulti viene meno. Ecco perché con loro è ancora possibile combattere l'ignoranza e la paura. Naturalmente, come sempre, molto dipende dal contesto in cui si vive, perché il razzismo nasce anche dall'esclusione sociale, dalla miseria che provocano un violento risentimento nei confronti dei più fortunati. Un bambino si definisce sempre in relazione agli altri: gelosie e invidie se non immediatamente contrastate, possono sfociare in razzismo aperto. Gli educatori devono essere vigilanti". Il loro è un compito non facile... "Purtroppo è più facile diffondere l'odio e la paura che la tolleranza e il rispetto degli altri. Il rispetto degli altri richiede uno sforzo, un lavoro su di sé, per l'odio invece basta lasciarsi andare al risentimento. Non a caso, il razzismo propone delle controverità presentate come certezze. Il razzista si sente meglio convincendosi che negri, arabi o ebrei siano inferiori. È un sentimento meschino, ma molto diffuso". E nasce il mito della purezza razziale da difendere a ogni costo? "Oggi sta nascendo una nuova Europa meticcia, colorata e multiculturale che però fa paura all'estrema destra e ai razzisti di ogni tipo. È un pregiudizio che nei più giovani si può ancora combattere, spiegando, discutendo e educando. E quando non si riesce a spiegare, si devono invitare i giovani interlocutori a mettersi nei panni del diverso, del debole e dell'escluso. Provare a farlo è sempre una lezione molto salutare". -

Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia Il montare dell'odio, Bompiani, 10 euro. In libreria dal 26/1
Forza Daniel!

#64
quello che sta succedendo in questi giorni mi ricorda un po' quei pranzi di natale tra parenti in cui un anno, tutto d'improvviso, c'è un fattore scatenante che fa scattare tutti in rissa, rinfaccio di rancori passati, odi sommersi...

a me è successo una volta persino in ufficio, con tanto di recita di stralci dal libro nero di tutte le nefandezze che il sottoscritto avrebbe fatto negli anni precedenti...

qui invece, leggo in alto nella pagina che siamo la "La web community per chi ama la propria casa"... mi sa che vi state prendendo un po' troppo sul serio :wink:
penne.2010

#65
pennealragu ha scritto:quello che sta succedendo in questi giorni mi ricorda un po' quei pranzi di natale tra parenti in cui un anno, tutto d'improvviso, c'è un fattore scatenante che fa scattare tutti in rissa, rinfaccio di rancori passati, odi sommersi...

a me è successo una volta persino in ufficio, con tanto di recita di stralci dal libro nero di tutte le nefandezze che il sottoscritto avrebbe fatto negli anni precedenti...

qui invece, leggo in alto nella pagina che siamo la "La web community per chi ama la propria casa"... mi sa che vi state prendendo un po' troppo sul serio :wink:
:lol: :lol: :lol:
E' vero. Qua abbiamo aspettato Pasqua, invece.
Forza Daniel!

#66
riffa&raffa ha scritto: In risposta sono stata trattata da buonista imbecille idealista, eccetera....
giammai! :roll: massimo sei stata trattata da eccetera :lol:

#67
pennealragu ha scritto:mi sa che vi state prendendo un po' troppo sul serio :wink:
oooooooooooooooooh come è vero!
trovo veramente fuori da ogni logica tutta questa bagarre... mi vien quasi da ridere, di fronte a certi drammaticismi! :shock: :lol:

#68
riffa&raffa ha scritto:Comunque (non so più se scrivere di qua o di là) mi sembra che ci sia un fraintendimento di fondo sostanziale e un vittimismo davvero inadeguato: è stato chiesto di lavarsi la lingua quando si affrontano certi argomenti, non di tagliarla.
E' stato chiesto a un utente di contenere l'abitudine sistematica di istigare la degradazione dell'"Altro", accettata quasi come "normalità" folcloristica dal forum stesso.
L'ultimo topic è stato solo la goccia che ha fatto traboccare non il vaso ma il forum stesso. Io è da mo' che mi indigno e l'ho espresso con tutta l'educazione che posseggo, mi pare. In risposta sono stata trattata da buonista imbecille idealista, eccetera....
Io credo che un forum sia un media come un altro e da usare come tale, per creare cultura, una cultura che nasce dalle persone, un terreno di complicità interculturale, non una base dove si creano complici per aggredire e svalorizzare il prossimo con continui esempi che nascono dal singolo per generalizzare su intere etnie.
Mi rifiuto di perdere tempo in copia e incolla ma... il forum è bombardato di aggressioni e insulti. Non è "normale".... mi spiace. Sarà normale a casa di alcuni che scrivono qua dentro un linguaggio del genere ma non per un forum letto da migliaia di persone.
E chi si offende e sta zitto fa male. La prepotenza non va subita.

Riguardo all’uscita di scena, cara rana (cara si fa per dire) a cosa è dovuta? Non gioco più, me ne vado ? Ti hanno rotto il giocattolo con cui insultare il prossimo e adesso la fai pagare? Punisci con la tua assenza questa comunità ingrata?
E’ da otto anni che frequento forum e vedo ricatti da primadonna di questo genere. E non solo nei forum.
Normalmente queste uscite creano senso di lutto e sensi di colpa, destabilizzazioni…. È la punizione di chi si sente potente e colonna portante ma non ha il coraggio di rinunciare al suo narcisismo per ascoltare la sensibilità di chi gli è affezionato. In compenso gli offre una cuccia su msn. Buon divertimento.
Una rissa del genere poteva essere una buona occasione per migliorare la qualità della baracca, ma è sempre più facile distruggere che costruire, ahimè. :roll:
riffa ci sarebbe molto da dire sul questo intervento a ragione e ha torto...
Ma evito..dico solo che sei qui saltuariamente e per te è semplice vedere il muro...ma non hai visto quello che c'è dietro!
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#69
sono molte le questioni sul tappeto e mi sembra che abbiamo fatto un minestrone!
che sarà anche buono ma sempe un misto di verdure è!

A. credo che sia nello stato della vita e delle persone arrivare ad eccessi ed esternazioni o fraintendimenti! l'importante è l'intelligenza e la capacità di riportare la discussione alla discussione e non all'attacco personale.
B. non credo che il problema sia di non capire o accettare il diverso (che poi... chi stabilisce chi lo è?) ma gli atteggiamenti prevaricatori e lesivi dei diritti e delle libertà degli altri: e qui ci possono stare tutti e nessuno a prescindere da razza religione nazionalità o latitudine ( :wink: )
C. credo che la libertà di poter dire anche cax o cose diverse sia sempre costruttiva e come dice riffa&raffa LA PREPOTENZA NON VA SUBITA.
Anche quella di chi - a volte - viene difeso per partito preso: guardiamo le azioni delle persone e i loro ideali, i diritti che portano avanti, gli obiettivi che si propongono, IL RISPETTO CHE HANNO DEGLI ALTRI, TUTTI GLI ALTRI, ANCHE I "DIVERSI" (le donne nel caso specifico).
D. che questo sia un forum di arredamento credo sia una chimera... e se questa è la direzione che ORA vuole essere indicata e prefissata... è meglio sia chiaro, per me ma anche - penso - per molti altri.
E. a volte come nei pranzi di natale (ma scusate che parenti avete??? :roll: o che parenti siete? :roll: ) si esagera e si dicono cose con toni sbagliati... cose che mai si ha avuto il coraggio di dire prima...
volete che lo facciamo anche qui... continuiamo a chiudere topic e non farci confrontare poco per volta e poi far scoppiare la bomba?
F. rana... primadonna... credo che ci possa stare, per come rana è qui.. ma chi qui non lo è nel momento stesso che è qui? ed invece di leggere e basta... interviene e interviene e interviene? è chiaro che il suo gesto è eclatante perchè la sitruazione forse lo richiedeva.

Infatti ci ha permesso ancora di parlare parlare chiarire o schiarire...
e questo NON E' MAI UN MALE!
meglio mille parole anche stupide che un solo silenzio intelligente che non fa capire all'altro nulla!
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

http.//arredamentoedintorni.forumcommunity.net/

#70
Gabel76 ha scritto:
silbhe ha scritto:quotare questa santa donna è così ovvio, che lo sottolineo pure!evidentemente, gabel, ci sono persone troppo troppo sensibili ai diritti delle altre etnie e religioni, ma utilizzare termini spregiativi nei confronti degli altri italiani è cosa normale.... :roll: :twisted: non per questo, se non erro, noi terun ci siamo messi a piangere e a chiamare aiuti dall'alto...san gennà....san gennà....c'ava fà a grazia!!!! :lol: :lol: :lol:
Carissima mi duole dirlo, ma forse è così :?
Io ho discusso fin dove era possibile (in quel caso), poi ho provato con l'ironia a stemperare i toni (citando babà, pizza e limoncello), ma non ho chiesto l'aiuto di Steve o del Forum master perchè quando mi sono ritenuta offesa mi sono difesa e quando mi sono accorta che certe persone insistevano nella loro idea e anzi in qualche caso la peggioravano ho preferito non leggere più quel topic, tutto qui.
hai fatto benissimo, cara gabel. io invece talvolta mi sono infervorata per sentirmi dire che "si stava scherzando ed io ero troppo permalosa". In fondo, o a sud o a nord, l'importante è stare bene ed essere realizzati e soddisfatti...anche lì, quando vedi che la gente persiste nelle proprie idee e magari tira il sasso e nasconde la mano...un po' per la innata indolenza meridionale la si lascia stare....in fondo nella mia personale economia di vita che l'utente X o Y ce l'ha con i terun....che mi cambia? nulla. Oggi, in terronia, sole e splendida giornata. Si va a fare una passeggiata a mare :lol: :lol: :lol:
:arrow: riffa: peccato che te li sei persi sti topic. a ben pensare...non ti sei persa nulla, ma nessuno ha invocato il moderatore-san gennaro. Ci si difende da soli, o come dice gabel, non si legge piu' la roba che non ti va di leggere.
Immagine
Album matrimonio:
http://www.alfemminile.com/album/unofficialweddingalbum (pw in mp)

#71
....vi ricordo che siamo nel 2008, Italia, Occidente.....e che sono storie inammissibili, sia che perpetrate dal marocchino-arabo-lituano che dall'italiano (di sicuro di bassissimo ivello socio-culturale). Qualcosa mi dice che in termini percentuali sia meno frequente il secondo scenario, .....
La violenza è presente in Italia (come ovunque sulla terra) anche in contesti socio-culturali alti o medio-alti, verso le donne e verso i figli (già, perchè a chi viene insegnato il picchiare è prima vittima, poi carnefice).
La violenza poi può essere anche solo psicologica, violenza invisibile, insospettabile questa, ma che può rompere gli equilibri affettivi di una vita intera, fare lividi dentro. Di donne succubi psicologicamente e/o picchiate ne abbiamo anche noi: se ne sentono di storie tragiche anche di famiglie da cui ci aspetteremmo solo una vita rose e fiori.
E qualcosa mi dice che in termini percentuali non è detto (ripeto non sono certa ne di questo ne del contrario) che sia meno frequente tra di noi che abbiamo un livello culturale più alto. Sono solo storie che faticano ad emergere, perchè sono le donne (del mondo, senza distinsione) per prime a tacerne, spesso per paura, vergogna.
Ecco cosa avrei scritto. Non avrei parlato di violenza dipesa da differenze culturali e religiose (quì sono d'accordo con Difra enormemente, non possiamo generalizzare), ma piuttosto di donne, madri che non meritano la vita ingrata che conducono.
E ribadisco che non è la cultura, la fede a renderci più credibili o potenzialmente migliori ... ma per me è quel briciolo di umanità, di buon senso, di ragione e sensibilità che si imparano per primi a casa, non all'università. In questo potenzialmente siamo tutti ignoranti :oops: a prescindere.
Scusatemi per la lungaggine :oops: :wink:

#72
lavispachiara ha scritto:
....vi ricordo che siamo nel 2008, Italia, Occidente.....e che sono storie inammissibili, sia che perpetrate dal marocchino-arabo-lituano che dall'italiano (di sicuro di bassissimo ivello socio-culturale). Qualcosa mi dice che in termini percentuali sia meno frequente il secondo scenario, .....
La violenza è presente in Italia (come ovunque sulla terra) anche in contesti socio-culturali alti o medio-alti, verso le donne e verso i figli (già, perchè a chi viene insegnato il picchiare è prima vittima, poi carnefice).
La violenza poi può essere anche solo psicologica, violenza invisibile, insospettabile questa, ma che può rompere gli equilibri affettivi di una vita intera, fare lividi dentro. Di donne succubi psicologicamente e/o picchiate ne abbiamo anche noi: se ne sentono di storie tragiche anche di famiglie da cui ci aspetteremmo solo una vita rose e fiori.
E qualcosa mi dice che in termini percentuali non è detto (ripeto non sono certa ne di questo ne del contrario) che sia meno frequente tra di noi che abbiamo un livello culturale più alto. Sono solo storie che faticano ad emergere, perchè sono le donne (del mondo, senza distinsione) per prime a tacerne, spesso per paura, vergogna.
Ecco cosa avrei scritto. Non avrei parlato di violenza dipesa da differenze culturali e religiose (quì sono d'accordo con Difra enormemente, non possiamo generalizzare), ma piuttosto di donne, madri che non meritano la vita ingrata che conducono.
E ribadisco che non è la cultura, la fede a renderci più credibili o potenzialmente migliori ... ma per me è quel briciolo di umanità, di buon senso, di ragione e sensibilità che si imparano per primi a casa, non all'università. In questo potenzialmente siamo tutti ignoranti :oops: a prescindere.
Scusatemi per la lungaggine :oops: :wink:
infatti non parlavo di religione nè di violenza psicologica, ma di botte, pestaggi domestici, che sono spesso invisibili (ricordate la pubblicità della donna in bus, visibilmente pestata che si inventa scuse per non dire che è stata pestata dal marito?), perchè non denunciate.
Cio' che volevo dire è che la violenza, spesso si alimenta nel mondo occidentale in contesti economicamente difficili e dove la cultura non è di alto livello, senza voler essere classista, dalle cronache si apprende che è piu' facile che queste situazioni siano presenti in situazioni di degrado sociale, capofamiglia disoccupato, spesso alcolista, figli che non vanno a scuola (pur non escludendo il caso piu' raro del profesionista che picchia la moglie)....o dove, in altri contesti geografici, per tradizioni e retaggi millenari la donna è collocata dalla legge e dalla società in una posizione naturalmente subordinata all'uomo. O i pestaggi e le lapidazioni note a tutti me lo sto inventando io? le donne violentate che vengono giustiziate dalle famiglie "infangate" nell'onore? se poi vogliamo fare tutti i "buoni" allora non ha senso continuare a parlare. e considerata la censura imperante, non ha neanche senso continuare a riproporre l'argomento al di fuori della sede del topic originale.
Immagine
Album matrimonio:
http://www.alfemminile.com/album/unofficialweddingalbum (pw in mp)

#73
[quote="silbhe"]infatti non parlavo di religione nè di violenza psicologica, ma di botte, pestaggi domestici, che sono spesso invisibili (ricordate la pubblicità della donna in bus, visibilmente pestata che si inventa scuse per non dire che è stata pestata dal marito?), perchè non denunciate.
Cio' che volevo dire è che la violenza, spesso si alimenta nel mondo occidentale in contesti economicamente difficili e dove la cultura non è di alto livello, senza voler essere classista, dalle cronache si apprende che è piu' facile che queste situazioni siano presenti in situazioni di degrado sociale, capofamiglia disoccupato, spesso alcolista, figli che non vanno a scuola (pur non escludendo il caso piu' raro del profesionista che picchia la moglie)....o dove, in altri contesti geografici, per tradizioni e retaggi millenari la donna è collocata dalla legge e dalla società in una posizione naturalmente subordinata all'uomo. O i pestaggi e le lapidazioni note a tutti me lo sto inventando io? le donne violentate che vengono giustiziate dalle famiglie "infangate" nell'onore? se poi vogliamo fare tutti i "buoni" allora non ha senso continuare a parlare. e considerata la censura imperante, non ha neanche senso continuare a riproporre l'argomento al di fuori della sede del topic originale.[/quote]

Qui ti quoto io silbhe :wink:

#74
Non ho detto tutti buoni, volevo dire il contrario: di non generalizzare, cosa che è stata fatta abbondantemente nel topic chiuso.

Comunque finisce quì il mio personale contributo all'argomento, che debbo dire mi sta particolarmente a cuore.
Poi leggo di libertà d'espressione,... :roll: io credo di averla esercitata proprio ora e non vedo nessuno giunto a limitarmela.
Non ho capito invece il Io Non ci Sto di Rana in firma... appunto per la ragione pocanzi spiegata.
Io dico che ci vuole solo un po' di coraggio ma anche di umiltà nel dire la propria, ed io cerco di correggermi sempre in questo, malgrado delle mie idee spesso sia molto sicura.

#75
riffa&raffa ha scritto:Mi rifiuto di perdere tempo in copia e incolla ma... il forum è bombardato di aggressioni e insulti. Non è "normale".... mi spiace. Sarà normale a casa di alcuni che scrivono qua dentro un linguaggio del genere ma non per un forum letto da migliaia di persone.
E chi si offende e sta zitto fa male. La prepotenza non va subita.
Bo', io mi chiedo che forum tu abbia visto :roll:
Sarò insensibile io, che non mi sono accorta che, come dici tu, "il forum è bombardato di insulti".

Come dici giustamente siamo migliaia di utenti, quindi che in qualche topic si vada oltre penso sia fisiologico, ma siamo tra persona adulte, o no?

Di recente mi vengono diversi topic con scambi di opinioni "molto vivaci" su argomenti "sensibili":

- sulle differenze nord-sud (e qui quoto gabel e silbhe, nessuno ha richiesto interventi censori e nessuno - giustamente - è intervenuto)
- sul sesso e la verginità
- sulle donne casalinghe e che lavorano (e qui con mio stupore le contrapposizioni sono state davvero molto forti)
- sulla religione (ecco in alcuni casi secondo me si è trasceso, ma mi sono ben guardata dall'andare dalla "maestra" a denunciare "i cattivi")

Insomma sono tutti topic che avrebbero potuto urtare la sensibilità di qualcuno (e quasi sicuramente l'hanno fatto); e allora? Allora ogni volta che un utente si sente urtato si chiude il topic?
Ricordo che ci sono anche utenti che si sono offesi a morte perché qualcuno aveva criticato la loro cucina o aveva fatto notare che non si può fare una camera da letto senza finestra :?

Altrimenti, chi è che stabilisce di cosa si può parlare e in che termini se ne può parlare?
1. Facciamo un bell'elenco di parole o argomenti tabù? Be' per quello che già il regolamento, che è stato infranto non si sa più quante volte finora. Se d'ora in poi le cose cambiano e il regolamento verrà applicato alla lettera, basta essere chiari e dirlo
2. Decide il moderatore a suo insindacabile giudizio? Mi sembra una responsabilità un po' troppo grossa per una sola persona, e si presterebbe a un sacco di polemiche ogni volta
3. Se il topic viene ritenuto offensivo da un utente si chiude? Si torna a quanto ho detto sopra...


Insomma raffa mi dispiace, ma io continuo a non essere d'accordo con te