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Re: Condensa sui vetri

#2
più che altro ti chiedo se hai capito ciò che hai postato.

nessuno meglio di salvo72 puo' aiutarti in questo campo nessuno meglio di lui.

ps. suo intervento già richiesto.

:lol: :lol:
io sto col made in Italy

Re: Condensa sui vetri

#3
Direi che l'ho capito, visto che l'ho scritto io, e che l'argomento sarà pubblicato sul mio libro.
La mia richiesta deriva dal fatto che in nessun documento emesso da ditte di infissi, si riporta una simile interpretazione. Volevo quindi sapere se almeno fra gli operatori del settore, qualcuno avesse esperienza in tal senso.
Ad oggi, almeno in Italia, pare che io sia l'unico ad essere convinto di quanto è stato riportato nel testo.

Aspettiamo quindi l'esito del cassazionista.

Saluti
Il medico della casa
Milano


Salute e sicurezza domestica
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Re: Condensa sui vetri

#4
Se posso...
Se cerchi un riscontro tra gli addetti ai lavori è come cercare un ago in un pagliaio :wink:
La trattazione, anche se semplificata, è molto tecnica. Se fossi in te la spedirei a qualche docente di ingegneria che insegna fisica tecnica. La tua tesi è molto interessante, complimenti!

Re: Condensa sui vetri

#5
Se ti interessa, esiste un manualetto di uso, manutenzione e corretta ventilazione che spiega come evitarla.

È' a cura del dott. Paolo Ambrosi e viene venduto da posaclima , costa pochi euro (sono confezioni da 100).

Tutti i serramentisti possono averlo e consegnarlo ai clienti.
io sto col made in Italy

Re: Condensa sui vetri

#6
Dott. :) Si può avere in pdf il report?

Da cell è complicato leggerlo.

info[at]posaqualificata.it
Le finestre non sono MORTADELLA.
Le finestre non si comprano al Kilogrammo.

Le finestre risolvono un tuo specifico problema.
La posa in opera incide per il 75% sulla risoluzione.

Re: Condensa sui vetri

#7
Chiedo scusa se vado di corsa..poi magari ci torniamo con calma.
Se ho capito bene 'Medico', che di fenomeni di degrado delle pareti è sicuramente l'esperto, la tesi è che molto spesso l'umidità alla base del muro NON è umidità di risalita capillare (che quindi andrebbe combattuta cercando di arrestarne il flusso ascendente), ma umidità di condensazione, da ponte termico, di provenienza dall'ambiente stesso (e che quindi va evitata in modo radicalmente diverso).
L'osservazione che l'aria negli ambienti è stratificata, con temperature più basse negli strati più bassi, è diretta conseguenza della dilatazione dei gas: anche in assenza di scambi termici, una massa d'aria si stratifica nello stesso modo.
Ovviamente, in presenza di scambi termici, il fenomeno può essere esaltato; rimane il fatto che tutti possiamo verificare come vi siano due-tre ma anche 4 gradi di differenza tra il pavimento ed il soffitto. (Per inciso, in tutti i calcoli che si fanno, questo gradiente di temperatura viene ignorato e si usa una temperatura media a metà altezza: va benissimo per stimare gli scambi termici con l'esterno, ma non va bene per stimare gli effetti dei ponti termici, come per l'appunto stiamo vedendo).
Al contrario, la concentrazione di vapore non si stratifica, o si stratifica molto meno, perchè la diffusione di materia nei gas è molto facile, al contrario della diffusione del calore che, nei gas fermi, è molto difficoltosa.
Di conseguenza, le condizioni di condensazione dell'umidità saranno più facilmente raggiunte al piede del serramento/parete, che nelle parti alte dello stesso.
Sui vetri, il fenomeno viene esaltato dalla presenza di un distanziatore metallico; nelle pareti, viene esaltato dalla presenza di un ponte termico.
Concordo con 'Medico' che, troppo spesso, dalla presenza di condensazione in queste zone, si passa direttamente alle conclusioni : 'Vetro bagnato > serramento contestato', oppure 'Muro umido in basso > umidità di risalita' , entrambe semplicistiche e sostanzialmente sbagliate.
Anche il miglior vetro a un certo punto condensa, anche il muro più asciutto a un certo punto si imbeve. Se non ci si prende un po' più di tempo per capire come funzionano le cose, difficilmente si troveranno le soluzioni adatte.

Re: Condensa sui vetri

#8
In presenza di vetro camera, come già ti ha detto Salvo il problema è imputabile, nella maggir parte dei casi alla presenza di un canalino metallico e non a prestazione termica migliorata.

Credo che questa premessa, nella tua trattazione, sia di fondamentale importanza...Anche perché il vetro singolo è ormai elemento in disuso.

Ciò che quindi determina la formazione di condensazione superficiale in quel punto, è sì la diversa stratificazione delle temperature, e quindi di conseguenza aria calda in alto, ma anche e soprattutto il distanziatore metallico, che nello specifico consente, con buona approssimazione, di guadagnare almeno due o tre gradi in più in quel punto.

D'altronde, se si guarda questo serramento, sicuramente futuristico, ma nemmeno così tanto, si capisce come, per ovviare al problema.
Immagine
Dove, per evitare la convezione tra le due lastre hanno inserito delle celle in film sottile, con un'inclinazione di circa 45°.
Immagine

Sul discorso della differenza di Tsup, sono d'accordo con te, ma è altrettanto vero che se si "quantificassero" i ponti termici, sicuramente sarebbe più semplice evitare differenze di temperature...

Purtroppo la progettazione come veniva affrontata fino a qualche anno fa non è più ammissibile...
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Re: Condensa sui vetri

#9
Intanto grazie a tutti per la partecipazione. Vi racconto come è nata la vicenda. Circa un anno e mezzo fa, ho approfondito degli studi sulla condensazione del vapore nei mezzi porosi, con riferimento ai flussi di materia ed a quelli di energia correlati. Queste analisi mi servivano per poter interpretare correttamente i fenomeni di umidità alla base muraria, erroneamente ritenuti essere di risalita. Ho avuto modo di parlare con una docente universitaria di fisica, con la quale ci siamo confrontati a lungo. Dall'esito del dibattito, ho avuto un'intuizione, sulla quale ho poi presentato un brevetto di invenzione industriale, atto appunto alla correzione della risalita muraria: http://www.sistemiantiumidita.it/le-sol ... ermistore/
che mi è stato appena riconosciuto valido.
La professoressa mi indicò due testi, sui quali approfondire la conoscenza dei temi trattati, entrambi scritti dal massimo esperto mondiale di fisica dell'atmosfera, l'americano Craig F. Bohren.
Su uno di questi libri, "What light throught yonder windows breaks", era descritto esattamente il fenomeno che ho citato.
Questo argomento era perfettamente il linea con le mie precedenti considerazioni sull'umidità alla base dei muri, ma faceva riferimento ai vetri.
Ho scritto degli articoli che fanno un pò chiarezza sulla (finta) risalita muraria, intitolandoli "Il grande bluff" 1,2 e 3.
http://www.sistemiantiumidita.it/il-grande-bluff/
Perciò non ho alcun dubbio sull'attendibilità dei concetti esposti, e nè sulla corretta interpretazione dei fenomeni citati, tant'è che li ho descritti dettagliatamente nel mio libro.
Ho però immaginato quante cause e contestazioni siano nate nel settore degli infissi, ed ho voluto proporre questa discussione.
Ben venga qualsiasi altro contributo.

Saluti
Il medico della casa
Milano


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