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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#31
g.alberti ha scritto:
Dai Alessandro, sii clemente. Davvero pensi che gigiotto, che fa questo mestiere da quando ancora portava i pantaloncini corti, metta nella sua abitazione porcheria?

Suvviaaaa...

Così come io non ho dubbi sul fatto che tu a casa tua abbia messo il meglio :wink:

Stiamo andando OT :)
E chi l'ha mai detto!!! sei te che ti sei fatto un film.

Comunque: quanti voi hanno assunto del personale? Letta ha detto che non abbiamo più alibi.
Su su, assumete.
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#32
Finestre, Anfit: «concorrenza sleale dei produttori polacchi»
L’Associazione denuncia l’invasione dei prodotti polacchi: scadenti, low cost e non a norma.
Finestre Anfit concorrenza sleale dei produttori polacchiL’Anfit accusa di «concorrenza sleale» i produttori polacchi di infissi e finestre. Alla luce della presenza di alcuni espositori polacchi alla fiera MADE expo 2012 di Milano, l’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy denuncia l’invasione dei prodotti fabbricati in Polonia e importati nel nostro Paese a basso costo, ma non a norma e di qualità scadente. In una lettera inviata al vicepresidente della Commissione Europea e commissario per l’Industria e l’imprenditoria Antonio Tajani, la presidente dell’Anfit, Paola Tonini, accusa i serramentisti dell’est Europa di utilizzare i fondi comunitari per le attività promozionali del loro export.

La lettera dell’Anfit segue le critiche fatte all’inizio di ottobre dall’Associazione tedesca dei produttori di finestre e facciate (Vff) allo stesso Ministero dell’Economia polacco. L’intento della critica della presidente Paola Tonini è quella di difendere le peculiarità normative e le caratteristiche produttive dei serramenti italiani da un fenomeno in crescita negli ultimi anni, ovvero l’ingresso di prodotti comunitari ed extracomunitari a basso costo.

Oltre ai serramenti in PVC provenienti dalla Polonia, vi sono anche quelli che arrivano da Romania, Ungheria e Croazia creando condizioni di concorrenza sleale e di assenza di certificazione e controllo delle norme esistenti (tenuta all’aria, prestazione termica, etc.).
Link : http://www.portedilo.it/finestre-anfit- ... /edilizia/

A voi il serramentisti in PVC il commento.
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#33
Si prenda 1 serramento polacco/ceceno/turkmeno privo di certificazione e denunci alla magistratura ordinaria per frode in commercio; non è che ci voglia molto...

ps. consiglio chi lo volesse fare di guardare bene la pietra prima di scagliarla... sai com'è... la parabola è sempre valida.
Quanti italianissimi serramenti in PVC sono correntemente installati ben oltre le dimensioni consentite e certificate? Quante 'uscite su via di fuga' sono solo serramenti montati a rovescio con un maniglione appiccicato? Quanti telai non rispettano le condizioni termoigrometriche dell'art.4 del DM 59/09?
(tre esempi, uno per materiale, cosi non mi si accusa di essere parziale)

Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#34
salvo72 ha scritto:Si prenda 1 serramento polacco/ceceno/turkmeno privo di certificazione e denunci alla magistratura ordinaria per frode in commercio; non è che ci voglia molto...
No proprio per niente, questo non è un problema del sig. Rossi che deve denunciare una frode, è un problema intra UE e di regole che non esistono di libero scambio tra le merci.
salvo72 ha scritto: ps. consiglio chi lo volesse fare di guardare bene la pietra prima di scagliarla... sai com'è... la parabola è sempre valida.
Quanti italianissimi serramenti in PVC sono correntemente installati ben oltre le dimensioni consentite e certificate? Quante 'uscite su via di fuga' sono solo serramenti montati a rovescio con un maniglione appiccicato? Quanti telai non rispettano le condizioni termoigrometriche dell'art.4 del DM 59/09?
(tre esempi, uno per materiale, cosi non mi si accusa di essere parziale)
Questa mi sa tanto di retorica a meno che tu non me la spieghi meglio.
Siccome anche gli italiani sono brutti e cattivi allora devono stare a 90° con le mani sul viso?
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#35
Veramente una bella discussione, non commento perchè avrei troppo da dire e non ne ho il tempo.

Dico solo una cosa da una posizione inattaccabile visto e considerato che fortunatamente le ns quote di produzione sono stabili ed al massimo realizzabile, nei momenti di crisi la gente non spreca i soldi ed è proprio in questo momento che la professionalità, la tradizione, il brand, la presenza strategica sul territorio, le giuste strategie commerciali ed il customer care premiano.

Se si fanno ancora discorsi come: gli vendo il 50 freddo perchè di più il cliente non può pagare allora si è perso.

Si vince con altri argomenti, se mi limitassi a fare guerra col prezzo perderei in partenza, come farei altrimenti a giustificare che la mia finestra fatta con profilo Kommerling, ferramenta siegenia titan AF, vetro SGG planiterm 4S costa il 20% in più della concorrente Oknopol?

A me la concorrenza dei paesi dell'est non fa paura, anzi è giusto che ci sia, sta al cliente capire perchè dovrebbe investire i propri denari su un prodotto più che su un'altro, ma lo deve capire; se non riesce ad avere i parametri per poter fare questa valutazione la colpa è della scarsa preparazione della maggior parte degli operatori e non del più basso prezzo di un prodotto importato o del più basso prezzo di un prodotto ormai obsoleto tecnicamente.
io sto col made in Italy

Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#36
eliosurf ha scritto:Veramente una bella discussione, non commento perchè avrei troppo da dire e non ne ho il tempo.

Dico solo una cosa da una posizione inattaccabile visto e considerato che fortunatamente le ns quote di produzione sono stabili ed al massimo realizzabile, nei momenti di crisi la gente non spreca i soldi ed è proprio in questo momento che la professionalità, la tradizione, il brand, la presenza strategica sul territorio, le giuste strategie commerciali ed il customer care premiano.

Se si fanno ancora discorsi come: gli vendo il 50 freddo perchè di più il cliente non può pagare allora si è perso..
Che dire? sembrate tutti imprenditori rampanti con la carta vincente in tasca e io non ho motivi per dubitare, quel che fate fatica a capire/vedere è che oltre al vostro orticello esiste una realtà molto diversa, fatta di aziende in crisi non perché non hanno anche loro la carta vincente ma perché la congiuntura economica e la concorrenza sleale fanno chiudere queste aziende.
Elio poi tu stesso mi hai detto al tel che in Sardegna gli stranieri non entrano, troppo facile così, prova a pensare alla tua azienda posizionata al nord/est italia.
Ora ti faccio una domanda secca e voglio una risposta altrettanto secca, senza supercazzole.
La Sardegna è un po come la Liguria, piena di case-vacanza, se viene un signore che vuole ristrutturare una palazzina di 3 piani e ti dice: Guardi io la casa la uso solo nella stagione estiva quindi non mi serve un serramento performante ma un serramento economico e robusto, quindi avrei pensato al taglio freddo in alluminio.
Mettiamo che tu non abbia un granchè di lavoro e se non accetti questa commessa tu debba licenziare 5 dipendenti, che fai?
eliosurf ha scritto: Si vince con altri argomenti, se mi limitassi a fare guerra col prezzo perderei in partenza, come farei altrimenti a giustificare che la mia finestra fatta con profilo Kommerling, ferramenta siegenia titan AF, vetro SGG planiterm 4S costa il 20% in più della concorrente Oknopol?

A me la concorrenza dei paesi dell'est non fa paura, anzi è giusto che ci sia, sta al cliente capire perchè dovrebbe investire i propri denari su un prodotto più che su un'altro, ma lo deve capire; se non riesce ad avere i parametri per poter fare questa valutazione la colpa è della scarsa preparazione della maggior parte degli operatori e non del più basso prezzo di un prodotto importato o del più basso prezzo di un prodotto ormai obsoleto tecnicamente.
Io veramente rimango basito, non ho parole. :shock:
Ma hai letto? si parla di soldi europei girati alle aziende dell'est europa che fanno serramenti per fare concorrenza sleale alle aziende italiane.
Pensa a: per 100 posti di lavoro persi nel settore serramenti in Italia sono 100 posti di lavoro guadagnati nei paesi est europa, 1 milione di euro in più nei paesi est europa sono 1 meno in Italia, pensa a questo trend prolungato nel tempo e vedrai che succede.
Succede che prima o poi la gente in vacanza in sardegna non ci viene più e magari anche tu cominci ad aprire gli occhi.

Un'altra piccola info sganciata dall'argomento: Solo i cinesi attraverso i money trasfer mandano via dall' Italia circa 2 miliardi di euro all'anno, moltiplicate per 10 anni cosi solo per farvi 2 calcoli. (Fonte: Ilsole24ore)
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#37
Proprio stamattina un collega mi ha chiesto delucidazioni su un serramento in PVC privo di marcatura CE, senza il calcolo della trasmittanza; peccato che sia italiano, senno' lo segnalavo al ForumPVC..

I discorsi che fai, Ungiorndifine, rasentano il razzismo: mi spighi perchè i soldi dell'UE non debbano andare agli operai polacchi se questi lavorano meglio, a prezzi più bassi (che è un vantaggio per il consumatore, italiano, polacco o tedesco che sia)? Perchè sono forse piu' brutti sporchi e cattivi?
Che forse i soldi dell'UE non sono andati a sorreggere una agricoltura italiana che avrebbe da tempo dovuto chiudere davanti alla libera concorrenza?
Non sono forse andati a costruire il museo per i bronzi di riace che giacciono reclinati da qualche parte in una sala consiliare mentre potevano creare introiti e pubblicita'? E' colpa dei polacchi se noi, oltre a non saper fare i serramenti a una qualità cosi elevata da giustificarne il prezzo, non sappiamo nemmeno spendere i soldi che ci arrivano 'destinati all'uso'?
Tu sei forse giovane, ma quando ti lamenti delle 'rimesse d'emigrante' che oggi vanno in cina, dovresti andarti a rileggere il bilancio valutario dello stato italiano negli anni 70 e 80 e renderti conto che, se siamo dove siamo oggi, lo dobbiamo anche ai nostri emigrati in argentina e alle loro generose rimesse che fornivano valuta pregiata per comprare materie prime, agli abruzzesi che negli anni 50 e 60 sono andati a morire a Marcinelle per garantirci le forniture di carbone per le industrie siderurgiche che hanno fatto la Grande Milano.. che poi ha forse preferito darsi al bere.

Detto questo, la questione delle case-vacanza che sollevi NON è campata in aria, tanto è vero che nelle certificazioni energetiche vanno segnalati gli interventi di risparmio 'possibili ed economicamente sostenibili'.
Però qui stavamo discutendo di incentivi: se sta casa vacanza non la usi o la usi poco, quindi spendi poco e poco risparmi, perchè mai dovrei incentivare (al 65%) un risparmio energetico che non c'è? al massimo ti contenterai del 50% o del 36%, installando il minimo di legge.

Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#38
Alessandro , ancora una volta non hai capito il mio intervento.
Sei da un po' sul forum ed avrai letto più di una volta che sono sempre a sostegno Dell' industria italiana, ma quando ci sono da prendere contromisure sul mercato locale chi meglio di te che ci opera può intervenire? Non puoi chiudere le frontiere e quindi devi operare strategicamente per mettere in atto nuove politiche commerciali e industriali per permettere se non un costante sviluppo, quantomeno il mantenimento delle quote produttive.

Ps. Nonostante costo più dei polacchi la forza lavoro da me in azienda e' aumentata del 10% negli ultimi 24 mesi.

Comunque sono discorsi un po' lunghi che non posso fare adesso da un bar con l'iPhone
io sto col made in Italy

Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#39
salvo72 ha scritto:Proprio stamattina un collega mi ha chiesto delucidazioni su un serramento in PVC privo di marcatura CE, senza il calcolo della trasmittanza; peccato che sia italiano, senno' lo segnalavo al ForumPVC..

I discorsi che fai, Ungiorndifine, rasentano il razzismo: mi spighi perchè i soldi dell'UE non debbano andare agli operai polacchi se questi lavorano meglio, a prezzi più bassi (che è un vantaggio per il consumatore, italiano, polacco o tedesco che sia)? Perchè sono forse piu' brutti sporchi e cattivi?.
Per te e elio

Perché è vietato in base alle convenzioni firmate in base al trattato UE e se lo facesse l'Italia sarebbe la stessa cosa, solo che vi piacia o no in Italia vengono rispettati poi magari ci multano per la spazzatura a napoli.
salvo72 ha scritto: Che forse i soldi dell'UE non sono andati a sorreggere una agricoltura italiana che avrebbe da tempo dovuto chiudere davanti alla libera concorrenza?
Non sono forse andati a costruire il museo per i bronzi di riace che giacciono reclinati da qualche parte in una sala consiliare mentre potevano creare introiti e pubblicita'? E' colpa dei polacchi se noi, oltre a non saper fare i serramenti a una qualità cosi elevata da giustificarne il prezzo, non sappiamo nemmeno spendere i soldi che ci arrivano 'destinati all'uso'? ?
Spiccioli in confronto ai 200.000 posti di lavoro e 50 miliardi persi nell'agroalimentare per i taroccamenti del made in Italy.
salvo72 ha scritto: Tu sei forse giovane, ma quando ti lamenti delle 'rimesse d'emigrante' che oggi vanno in cina, dovresti andarti a rileggere il bilancio valutario dello stato italiano negli anni 70 e 80 e renderti conto che, se siamo dove siamo oggi, lo dobbiamo anche ai nostri emigrati in argentina e alle loro generose rimesse che fornivano valuta pregiata per comprare materie prime, agli abruzzesi che negli anni 50 e 60 sono andati a morire a Marcinelle per garantirci le forniture di carbone per le industrie siderurgiche che hanno fatto la Grande Milano.. che poi ha forse preferito darsi al bere.
Giovane una sega, ho 50 anni e 3 zii emigrati in brasile e tutti hanno investito i loro guadagni la, ma solo per risponderti, il razzismo non centra nulla anzi è una parola grossa di cui spesso se ne abusa.

salvo72 ha scritto: Detto questo, la questione delle case-vacanza che sollevi NON è campata in aria, tanto è vero che nelle certificazioni energetiche vanno segnalati gli interventi di risparmio 'possibili ed economicamente sostenibili'.
Però qui stavamo discutendo di incentivi: se sta casa vacanza non la usi o la usi poco, quindi spendi poco e poco risparmi, perchè mai dovrei incentivare (al 65%) un risparmio energetico che non c'è? al massimo ti contenterai del 50% o del 36%, installando il minimo di legge.

Difatti io non ho parlato di incentivare al 65% ho semplicemente risposto a elio.
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#40
eliosurf ha scritto:Alessandro , ancora una volta non hai capito il mio intervento.
Sei da un po' sul forum ed avrai letto più di una volta che sono sempre a sostegno Dell' industria italiana, ma quando ci sono da prendere contromisure sul mercato locale chi meglio di te che ci opera può intervenire? Non puoi chiudere le frontiere e quindi devi operare strategicamente per mettere in atto nuove politiche commerciali e industriali per permettere se non un costante sviluppo, quantomeno il mantenimento delle quote produttive.

Ps. Nonostante costo più dei polacchi la forza lavoro da me in azienda e' aumentata del 10% negli ultimi 24 mesi.

Comunque sono discorsi un po' lunghi che non posso fare adesso da un bar con l'iPhone

Ma vuoi dire? infatti elio in ho preso un po di sole in testa, forse sarà quello insieme dal caldo di questi giorni.

Ripeto ancora una volta perché il concetto è semplice ma repetita iuvant.
Io, Romania, Polonia i soldi che mi arrivano dall UE li utilizzo per aiutare le mie imprese ad esportare ed aspirare ricchezza dall'italia, tanto loro sono già ricchi.

NON .....si....puo' ..........FAREEEE!!!!!!!!

Ricordate quando lo stato italiano aveva ventilato di aiutare Alitalia? Nel giro di mezzo secondo dall'europa partivano le bacchettate, in primis tetesken e francesi.
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#42
Ale, prima di parlare, o meglio, prima di URLARE, ti dispiace, ogni tanto, controllare le notizie?
La denuncia di cui parli, denuncia per presunto utilizzo di risorse europee per attività non consentite.... (denuncia tutta da provare, tra l'altro) .. hai visto di che importo tratta? no, dico, hai controllato la cifra?
Ecco, controllala, poi vedi di paragonarla a quella che perde Alitalia ogni mezzora, o quella usata dal Comune di Serrastretta per promuovere il sito di nascita dei genitori di Dalida (per altro nata al Cairo), o a quelle impiegate dalla Regione Liguria a favore dell'occupazione (occupazione che potrebbe servire ANCHE a produrre serramenti per il mercato polacco, o no?).

Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#43
salvo72 ha scritto:Ale, prima di parlare, o meglio, prima di URLARE, ti dispiace, ogni tanto, controllare le notizie?
La denuncia di cui parli, denuncia per presunto utilizzo di risorse europee per attività non consentite.... (denuncia tutta da provare, tra l'altro) .. hai visto di che importo tratta? no, dico, hai controllato la cifra?
Ecco, controllala, poi vedi di paragonarla a quella che perde Alitalia ogni mezzora, o quella usata dal Comune di Serrastretta per promuovere il sito di nascita dei genitori di Dalida (per altro nata al Cairo), o a quelle impiegate dalla Regione Liguria a favore dell'occupazione (occupazione che potrebbe servire ANCHE a produrre serramenti per il mercato polacco, o no?).
salvo ti chiedo scusa non te la prendere, abbiamo espresso il nostro punto di vista che è diamentralmente opposto, continuare vuol dire una discussione sterile, quindi voltiamo pagina.

Piuttosto hai visto che in questi giorni guido e elio non si vedono? elio mi ha scritto che ha troppo da fare, guido idem
Siccome a piazza del popolo hanno deciso di installare un monumento ai martiri del lavoro qualcheduno mi ha detto che guido e elio stanno litigando perchè entrambi vorrebbero che il primo nome sulla lista sia il suo. :mrgreen:
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Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#44
Il problema non è il da dove arrivano i serramenti,ma di cosa arriva.
Stando al tuo ragionamento non dovrebbero circolare Audi,BMW,Mercedes...ed invece circolano.
L'anno scorso il problema MADE - ANFIT era semplice: alti costi,poche disponibilità per gli espositori italiani e quindi solo aziende estere.
Colpa di Okno e i suoi fratelli?
Non penso.
Quandi 10 anni fa era arrivata in Italia Oknoplast,le aziende italiane hanno detto ofatto qualcosa? No,anzi li prendevano in giro.
Oggi 2 aziende estere fatturano in Italia circa 35mln di € (sai chi sono ovviamente....)
Donchisciotte contro i mulini a vento... :mrgreen: :mrgreen:

PS
Guido sta anche lavorando per me :roll:
Perchè spendere male i soldi per una cosa che ti deve proteggere e durare una vita?

Re: Di incentivi, crisi economica, europa e Enrico Letta

#45
Ale, non me la prendo, anzi, ti ringrazio per gli spunti di discussione.. e nel tuo intervento iniziale ce ne sono molti altri che si possono approfondire.

Per esempio, la vogliamo capire che i Governi, soprattutto quelli delle nazioni piu' indebitate, non hanno nessunissima possibilità di governare l'economia? Che i valori in gioco sono ben altri che i 3 o 4 o 40 miliardi che puo' buttare sul tavolo un Presidente del Consiglio, e che quindi hai perfettamente ragione a sbeffeggiare la 'chiamata alle armi' ('...non hanno piu' alibi...')

Purtroppo la politica, anche qui, è autoreferenziale: ci si guarda l'ombelico è si è convinti che sia il centro del mondo, quando invece le cose 'importanti' avvengono altrove e spesso sotto traccia.