La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

Ottenere un mutuo da una donazione familiare

#1
La domanda è la seguente io e mia sorella stiamo accettendo la donazione da perte dei miei genitori di una casa divisa in parti disuguali 60 % mio fratello 40% ma quello per me non è un problema.
Se in un futuro tra qualche anno uno dei due volesse comprare verso l'altro la parte che non gli appartiene per avere l'interà proprietà èpossibile chiedere un mutuo ipotecario alla banca???
O in seguito al fatto che si trata di una donazione le banche creerebbero grossi problemi????

Grazie

#2
non riesco ad immaginare una sola ragione per cui le banche dovrebbero farti dei problemi a causa dell'iniziale donazione... ovviamente dovrai soddisfare tutti i normali criteri (rapporto valore mutuo / valore immobile, rata / reddito etc. etc.) ma questi non hanno niente a che fare con la donazione.

E INVECE C'E'.... ERRATA CORRIGE + SOTTO
se pensassi prima di parlare sarebbe meglio :oops:
Ultima modifica di cat_alias il 12/01/09 0:18, modificato 1 volta in totale.

#3
Elementi che ostacolano l'ottenimento del mutuo:

* precedenti protesti
* immobile da acquistare soggetto a passaggi di proprietà per donazione negli ultimi 20 anni
* immobile oggetto di condono edilizio non ancora concesso
* immobile gravato da vincoli da parte del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali
* situazioni familiari non chiare (separazioni, compravendita tra familiari, ecc.)
* immobile con una o più ipoteche esistenti

#4
pagliaccio,
parlatene al commercialista, è meglio...
la ragione di quello che dici è che per la tutela delle quote legittime nelle successioni il diritto alla quota di casa che ricevete in donazione non si "consolida" per un periodo molto lungo così se i diritti di un erede legittimo sono lesi questo può chiedere la restituzione della cosa donata.
non conosco bene la materia, ma siccome voi siete tutti eredi legittimi, credo proprio ci sia una scappatoia per poter mettere un'ipoteca
me ne ero completamente scordato perchè non ha a che fare con il mutuo ma con la proprietà dell'immobile stesso.
ti posto sotto un articolo sel Sole24Ore in merito
scusami X la risposta avventata!
cat

#5
BENI DONATI: L'ACQUISTO SI PUÒ RENDERE SICURO
Per comprare un appartamento la cui proprietà è stata trasferita attraverso atto tra vivi (donazione), senza incorrere in problemi di impugnazione della donazione da parte dei fratelli o degli aventi diritto, cosa bisogna fare? La banca concede un mutuo se la proprietà è stata trasferita in precedenza con la donazione?

La vicenda illustrata dal lettore riveste particolare interesse. La disciplina fiscale delle donazioni (a partire dalla legge 383/2001 di cosiddetta "detassazione", fino ad arrivare all’attuale legge 286/2006 che richiama il Dlgs 346/1990) è, ormai da tempo, tale da assicurare alle donazioni stesse una certa diffusione nella prassi, che in passato, al contrario, non vi era.Questo ha fatto sì che tornassero di particolare attualità problematiche come quella concernente la cosiddetta «provenienza donativa» del bene. Ed infatti, la presenza di una donazione nel «passato» di un bene immobile ostacola pesantemente la sua successiva cessione e la sua sottoponibilità ad ipoteca, con evidente difficoltà per chi intenda acquistare detto immobile a trovare una banca disponibile a finanziarne l’acquisto. Questo perchè se la donazione in questione si rivelasse lesiva dei diritti dei legittimari (calcolo che può essere effettuato solo dopo la morte del donante), e se il donatario non avesse un patrimonio sufficiente per soddisfare i diritti dei legittimari lesi da quella donazione, il bene donato costituirebbe la «garanzia» per detti legittimari. E di ciò ne «farebbe le spese» chiunque si trovasse a essere proprietario di quel dato bene nel momento in cui sorgesse la lite ereditaria, in quanto costretto a restituire l’immobile ai legittimari lesi. Questa situazione di palese precarietà nella stabilità dei beni a provenienza donativa è stata in parte attenuata a seguito dei recenti interventi normativi (Dl 35/2005 convertito nella legge 80/2005, e legge 263/2005) con i quali sono stati emendati gli articoli 561 e 563 del Codice civile. In particolare, si è disposto che, dopo venti anni dalla trascrizione della donazione nei Registri Immobiliari, il bene donato può circolare «tranquillamente», e cioè senza il timore che un erede del donante leso nei suoi diritti di legittima si soddisfi su quel dato bene (chiunque ne sia l’attuale proprietario), non trovando soddisfazione nel patrimonio del donatario. Si ritorna, tuttavia, alla situazione precedente la detta modifica legislativa in cui il bene donato resta di difficile disponibilità fin tanto che non sia certa l’assenza di liti tra gli eredi, qualora il coniuge o i parenti in linea retta del donante procedano a notificare e trascrivere, nei confronti del donante e dei suoi aventi causa, un atto stragiudiziale di opposizione alla donazione. È bene, peraltro, precisare che il diritto di fare opposizione alla donazione è liberamente rinunciabile dai suoi aventi diritto (senza che questa rinuncia comporti, ovviamente, anche rinuncia all’azione di riduzione nel caso di lesione della legittima); e che tale atto di opposizione, qualora posto in essere, perde comunque di efficacia qualora non venga rinnovato prima che siano trascorsi venti anni dalla sua trascrizione nei Registri Immobiliari.Sulla base di quanto finora detto, si nota pertanto che, con i recenti interventi normativi, il legislatore è passato da un sistema di «tutela assoluta» dei legittimari (e cioè senza eccezioni), ad uno di «tutela relativa» (in cui i legittimari hanno l’onere di attivarsi se vogliono raggiungere certi risultati). Ha inteso, così, conciliare le ragioni dei legittimari lesi con le esigenze di sicurezza e certezza dei traffici giuridici, soprattutto allorquando gli acquisti immobiliari vengano finanziati dalle banche o da altri istituti di credito. In ogni caso, va detto, che per quanto sia stato dato un termine finale (venti anni dalla trascrizione della donazione) alla situazione di incertezza dei beni donati (fatte salve, come si è detto, le ipotesi di opposizione alla donazione), resta alquanto difficile vendere l’immobile donato in pendenza di questo termine. Ciò ha spinto la prassi ad elaborare tutta una serie di «rimedi» per rendere definitivamente sicuro l’acquisto di un dato bene donato e, dunque, ancor prima della scadenza dei venti anni dalla trascrizione della donazione. La scelta dello specifico rimedio, tra quelli astrattamente ipotizzabili, è in funzione delle singole peculiarità del caso concreto.

http://www.casa24.ilsole24ore.com/cerco ... iew=Libero

#6
Andando in concreto mi pare di aver capito che ci sono delle difficoltà ma che avvalendosi di consulenze altamente qualificate qualche soluzioni si trova.
Pagando qualche professionisti esperti la soluzione sicura si trova???

Ho interpretato bene l'articolo???

#7
beh... dice che generalmente si dovrebbe riuscire a rendere il diritto di proprietà sufficientemente certo per una compravendita ma che la soluzione va valutata caso per caso e questo (ebbene sì...) lo fanno avvocati, notai, commercialisti, che conoscano bene la materia.

se sai leggere la legge ed i documenti di "prassi" (sentenze, dottrina...) e scrivere contratti, trovi tutti i riferimenti in una biblioteca giuridica o database dello stesso tipo (cui pobabilmente riesci ad accedere gratis attraverso un'università o simile)
però, se ti sbagli ad interpretare e fai "la cosa sbagliata" (e non è detto che tu possa "fare" alcunchè senza per esempio il notaio), potresti avere casini dopo.
devi valutare tu...
personalmente, pur essendo un "professionista altamente qualificato" ma in altri temi (e soprattutto altri paesi) mi affiderei ad un esperto, come ho dimostrato :wink: , si fa in fretta a dire/fare una ca**ata!
in ogni caso visto che per la donazione dovete ricorrere ad un notaio (non c'è scampo!) potreste esporre il problema a lui/lei. Dovrebbe essere più che qualificato a risolvere il problema tanto più che da quanto ho capito in Italia è abbastanza frequente.
spero tu trovi una soluzione
ciao
cat

#8
Se non accettasi la donazione e aspettassi il decorso della vita i miei tra 100 anni se ne andranno e si andrà per asse ereditario le tasse di successione per casa dei miei, sarebbero più onerose che l'atto di donazione'??
Sicuramente mi pare di capire renderebbero la situazione più semplice da gestire ma il costo sarebbe maggiore'????

Grazie

#10
ciao pagliaccio,

come ti ho detto non è materia di mia competenza, spero che un altro forumista possa aiutarti, ma credo tu possa agevolmente trovare la risposta leggendo il codice tributario.

saluti
cat

Re: Ottenere un mutuo da una donazione familiare

#11
pagliaccio ha scritto:La domanda è la seguente io e mia sorella stiamo accettendo la donazione da perte dei miei genitori di una casa divisa in parti disuguali 60 % mio fratello 40% ma quello per me non è un problema.
Se in un futuro tra qualche anno uno dei due volesse comprare verso l'altro la parte che non gli appartiene per avere l'interà proprietà èpossibile chiedere un mutuo ipotecario alla banca???
O in seguito al fatto che si trata di una donazione le banche creerebbero grossi problemi????

Grazie
gia firmato?
mi auguro di no........entri in un ginepraio che sarebbe bene evitare a priori
Posso chiederti il motivo di questa donazione?
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#12
Forse e' una scemenza, ma... perche' non ve la vendono? Anche a una cifra simbolica. Pero' l'atto di vendita mette al riparo da beghe ereditarie, tasse di successione, difficolta' di ipoteca in caso di necessita'.
Immagine

Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#13
Federinik ha scritto:Forse e' una scemenza, ma... perche' non ve la vendono? Anche a una cifra simbolica. Pero' l'atto di vendita mette al riparo da beghe ereditarie, tasse di successione, difficolta' di ipoteca in caso di necessita'.
temo che sia perche e' la soluzione piu economica ma sicuramente non vale la pena di risparmiare x questi atti che in caso di vendita sarebbero comunque da disfare
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#14
dammispazio ha scritto:
Federinik ha scritto:Forse e' una scemenza, ma... perche' non ve la vendono? Anche a una cifra simbolica. Pero' l'atto di vendita mette al riparo da beghe ereditarie, tasse di successione, difficolta' di ipoteca in caso di necessita'.
temo che sia perche e' la soluzione piu economica ma sicuramente non vale la pena di risparmiare x questi atti che in caso di vendita sarebbero comunque da disfare
Disfare si disfanno male, una volta fatti.
Qualcuno ha iniziato a chiedere un atto di revoca della donazione, ma secondo gran parte della dottrina si rischia di far peggio, in quanto la revoca della donazione non sarebbe altro che una seconda donazione.
http://picasaweb.google.com/Woodstock.casanuova

Re: Ottenere un mutuo da una donazione familiare

#15
Buongiorno,
sono Federica e ho iniziato la trattativa per l’acquisto di una casa che in passato è stata donata dai genitori al proprio figlio
Mi hanno detto che le banche difficilmente concedono mutui in queste situazioni e cercando su internet ho trovato una assicurazione che andrebbe a risolvere le problematiche legate alla donazione.
Ne sapete qualcosa?
Qualcuno di voi ha già avuto esperienze e può consigliarmi??
Grazie mille