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finanziaria 2010, confermata per sempre IVA 10%

#1
Con la finaziaria 2010 in corso di approvazione proprio in questi giorni si è deciso di prorogare l'agevolazione dell'IVA al 10% nelle ristrutturazioni edilizie (manutenzioni ordinarie e straordinarie) senza limiti di tempo. Tale agevolazione, infatti, finora veniva reiterata anno per anno, finanziaria per finanziaria (salvo la finanziaria 2008 che ha prorogato l'agevolazione fino al 2011).

Questa agevolazione, da quel che sembra in questa fase (dovremmo comunque aspettare che si pronunci l'agenzia delle entrate, ma non dovrebbero esserci sorprese), potrà essere fruita senza alcuna comunicazione preventiva all'Agenzia delle entrate e senza l'obbligo di pagare con bonifico bancario.

Attenzione a non confondere questa agevolazione con l'altra "famosa", ovvero quella della detrazione dall'IRPEF del 36% dell'importo lavori IVA (appunto al 10%) compresa e fino ad un tetto di 48.000 euro. La detrazione fiscale del 36% COMUNQUE necessiterà della comunicazione preventiva al centro operativo di Pescara e COMUNQUE necessiterà pagamenti con bonifico bancario ed emissione di fatture con indicazione separata del costo della manodopera e della fornitura materiali.

Le due agevolazioni sono comunque cumulabili (IVA 10% e detrazione del 36% in 10 anni fino a 48.000 euro), e se l'importo lavori dovesse eccedere i 48.000 della detrazione 36% avete comunque sempre diritto all'IVA agevolata.

per maggiori info potete leggere qui:
http://www.edilportale.com/news/2009/09 ... 85_15.html

come al solito, aspetto commenti, precisazioni, questioni di casi particolari e quant'altro :lol:
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#3
Solopittura ha scritto:Con un certificato energetico la detrazione irpef è del 55% http://www.agenziacasaclima.it/it/print ... irpef.html è conveniente?
la detrazione del 55% vale per lavori di edilizia esclusivamente volti al miglioramento delle prestazioni energetiche di un fabbricato (per cui poi serve il certificato energetico che dimostri che le opere fatte consentono all'immobile di rispettare determinati valori di dispersione termica) o anche di un singolo appartamento...quindi certamente conviene, ma vale solo per opere molto specifiche (applicazione di cappotti termici, modifica delle sezioni delle tamponature, rifacimento delle stratificazioni dei tetti, etc) che in genere non si fanno quando si fa una "semplice" ristrutturazione di un unità immobiliare. La detrazione del 55% ovviamente non è cumulabile con quella del 36%, ma sono "sommabili", nel senso che in uno stesso immobile puoi fare lavori per cui ti detrai il 36% (i lavori "normali") e altri che metti in detrazione al 55% (p.e. rifacimento infissi, nuova caldaia, pannello solare, etc).
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#4
Molte sono le ristrutturazioni dove c'è la necessità del rifacimento dell'intonaco e della controsoffittatura, perchè non sfruttare i lavori per avere non soltanto una detrazione fiscale ma anche un guadagno negli anni nel risparmio di energia. Considerando tutte le detrazioni ed i costi immediati è conveniente nel tempo questo tipo di intervento?
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#5
Solopittura ha scritto:Molte sono le ristrutturazioni dove c'è la necessità del rifacimento dell'intonaco e della controsoffittatura, perchè non sfruttare i lavori per avere non soltanto una detrazione fiscale ma anche un guadagno negli anni nel risparmio di energia. Considerando tutte le detrazioni ed i costi immediati è conveniente nel tempo questo tipo di intervento?
eh dipende...i parametri da rispettare per rientrare nella detrazione del 55% per questo tipo di lavori sono molto severi, e non basta un intonaco a bassa trasmittanza o un controsoffitto con isolante incorporato per arrivare ai valori richiesti. O quantomeno non è così per la stragrande maggioranza degli immobili. Diciamo che fare questi lavori per ridurre un poco le dispersioni termiche è sempre bene farli, solo che se non rispettano i parametri della legge possono essere detratti al 36% (che comunque non è poco) invece che al 55%.

E'chiaro poi che si può sempre valutare caso per caso l'entità delle opere che si dovrebbero fare per arrivare ai valori richiesti, anche se il calcolo - a mio avviso - richiesto dalla legge è intrinsecamente contorto, perchè invece che richiederti di portare una certa parete ad un dato livello di trasmittanza, ti impone di far scendere l'intera dispersione termica dell'unità immobiliare, il che impone di considerare tutte le dispersioni termiche verso l'esterno (finestre, ponti termici delle strutture, dispersioni verso locali non riscaldati, etc), cosa che rende quasi impossibile l'operazione negli appartamenti in condominio a meno di non fare interventi talmente invasivi da renderli non convenienti, nemmeno con il 55% di detrazione.

Era impostata meglio una direttiva della Regione Lazio destinata al finanziamento a fondo perduto di opere per il miglioramento energetico delle singole pareti (che è più logico), che rimborsava il 40% delle spese al momento dell'emissione della fattura da parte dell'impresa...peccato che la direttiva non è stata per niente pubblicizzata, che il bando è durato solo una settimana e che erano stati messi a disposizione solo 2Meuro per tutta la regione... :P
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#6
In un appartamento di un condominio che non sia all'ultimo piano ne al primo, non è sufficiente intervenire sui muri perimetrali ed eliminare la trasmittanza di quelli portanti?

Guardando i dati di CasaClima a detta loro l'80% delle attuali abitazioni hanno una elevata dispersione energetica tanto che alcuni edifici non rientrano neanche nella classificazione, sempre a detta loro l'Italia è l'unico paese al mondo che offre una detrazione per questi interventi.
Solopittura

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#7
Solopittura ha scritto:In un appartamento di un condominio che non sia all'ultimo piano ne al primo, non è sufficiente intervenire sui muri perimetrali ed eliminare la trasmittanza di quelli portanti?

Guardando i dati di CasaClima a detta loro l'80% delle attuali abitazioni hanno una elevata dispersione energetica tanto che alcuni edifici non rientrano neanche nella classificazione, sempre a detta loro l'Italia è l'unico paese al mondo che offre una detrazione per questi interventi.
il calcolo è complesso, comunque considera che almeno servono una decina di cm di solo strato isolante (e isolante buono, da almeno 0,04W/mK), da inserire nell'intercapedine esistente o da mettere davanti ai muri esistenti, rubando cubatura all'ambiente, verificando che la nuova sezione non superi il punto di rugiada e crei quindi muffe all'interno.

Si l'Italia è il paese che per ultimo si è accorto che il consumo energetico per riscaldare le case è enorme, e queste detrazioni mi sembrano il minimo che siano riusciti a fare per cominciare di pensare di arginare il problema. Cmq ti ripeto, la pratica è molto complessa, molto costosa (un calcolo per il fabbisogno energetico preciso richiede delle indagini distruttive sulle murature, e la parcella di un tecnico, anche di un singolo appartamento, può essere anche di 2.000 euro, anche se sono detraibili anche le parcelle) e non necessariamente il gioco vale la candela, anche perchè già solo sostituendo gli infissi (la cui pratica è invece semplicissima) si riduce il fabbisogno energetico spesso anche di un buon 30-40% senza toccare le altre superfici disperdenti.
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Re: finanziaria 2010, confermata per sempre IVA 10%

#8
Marcvsrvs ha scritto:come al solito, aspetto commenti, precisazioni, questioni di casi particolari e quant'altro :lol:
beh... visto che aspetti le questioni, eccole :)
noi siamo in ballo con una ristrutturazione totale comprensiva di recupero abitativo sottotetto....
ho sempre capito anche tramite i professionisti che abbiamo, che l'iva al 10% c'era solamente se il prestatore d'opera era anche il fornitore dei beni :roll: e oltre diventava al 20%.... salvo poi scoprire che sui beni finiti, sanitari e rubinetterie, porte e serramenti, l'iva è al 10% anche se chi li acquista è il committente.. cioè io...
questa regola cambia o resta invariata? devo affrettarmi a ordinare i sanitari per non dover prendere tutto da l'idraulico facendomi spellare?
altra cosa... sono considerati beni finiti anche i termoarredi?? scaricabili almeno al 36%?... tutto il resto dell'impianto sarà a corpi radianti a pavimento con pannelli solari ecc ecc... al 55%.....
grazie mille
fabio

Re: finanziaria 2010, confermata per sempre IVA 10%

#9
boletus ha scritto:
Marcvsrvs ha scritto:come al solito, aspetto commenti, precisazioni, questioni di casi particolari e quant'altro :lol:
beh... visto che aspetti le questioni, eccole :)
noi siamo in ballo con una ristrutturazione totale comprensiva di recupero abitativo sottotetto....
ho sempre capito anche tramite i professionisti che abbiamo, che l'iva al 10% c'era solamente se il prestatore d'opera era anche il fornitore dei beni :roll: e oltre diventava al 20%.... salvo poi scoprire che sui beni finiti, sanitari e rubinetterie, porte e serramenti, l'iva è al 10% anche se chi li acquista è il committente.. cioè io...
questa regola cambia o resta invariata? devo affrettarmi a ordinare i sanitari per non dover prendere tutto da l'idraulico facendomi spellare?
altra cosa... sono considerati beni finiti anche i termoarredi?? scaricabili almeno al 36%?... tutto il resto dell'impianto sarà a corpi radianti a pavimento con pannelli solari ecc ecc... al 55%.....
grazie mille
fabio
dunque, a volte si fa confusione - e spero di non farne io invece :roll: - tra i dettami della detrazione al 36% e quelli dell'IVA agevolata. L'IVA agevolata c'è sempre, e viene applicata sia dall'impresa edile nelle fatture, e sia dal venditore di materiale edile (anche sanitari, rubinetterie, piastrelle) anche se compri tu direttamente. Se invece vuoi detrarre al 36% i beni che acquisti tu direttamente, devi fare il "giro" attraverso l'impresa: se il fornitore vende all'impresa applica l'iva al 20% però l'impresa lo deve rifatturare a te come imponibile + iva al 10% (insomma senza "ricarico"). Questo giro dell'impresa non è necessario se il committente dei lavori è titolare di partita iva (p.e. se la casa è intestata ad una società, ma non vale se tu, che magari sei professionista o commerciante con P.I., fai i lavori a casa tua). Questa questione l'ho chiesta proprio ad un tizio all'agenzia delle entrate un giorno che sono dovuto andare agli uffici amministrativi per risolvere dei piccoli problemi.
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Re: finanziaria 2010, confermata per sempre IVA 10%

#10
Marcvsrvs ha scritto:dunque, a volte si fa confusione - e spero di non farne io invece :roll: - tra i dettami della detrazione al 36% e quelli dell'IVA agevolata. L'IVA agevolata c'è sempre, e viene applicata sia dall'impresa edile nelle fatture, e sia dal venditore di materiale edile (anche sanitari, rubinetterie, piastrelle) anche se compri tu direttamente. Se invece vuoi detrarre al 36% i beni che acquisti tu direttamente, devi fare il "giro" attraverso l'impresa: se il fornitore vende all'impresa applica l'iva al 20% però l'impresa lo deve rifatturare a te come imponibile + iva al 10% (insomma senza "ricarico"). Questo giro dell'impresa non è necessario se il committente dei lavori è titolare di partita iva (p.e. se la casa è intestata ad una società, ma non vale se tu, che magari sei professionista o commerciante con P.I., fai i lavori a casa tua). Questa questione l'ho chiesta proprio ad un tizio all'agenzia delle entrate un giorno che sono dovuto andare agli uffici amministrativi per risolvere dei piccoli problemi.
umh... era meglio che non ti chiedevo :lol: :lol:
in questo diavolo di paese devi essere un nobel della fisica per star dietro a tutti i regolamenti ed avere la certezza di non sbagliare.... :evil:
da quello che avevo capito io sulla circolare delle agevolazioni iva, la differenziazione era fatta tra lavori di manutenzione ord e straord e lavori di ristrutturazione... nel primo caso l'iva al 10 non è concessa se non in concorrenza con la mano d'opera... ma in caso di ristrutturazione edilizia con DIA... l'iva al 10% è concessa anche sugli acquisti del committente.. a patto che il committente acquisti beni finiti e non materie prime o semilavorati.... :roll:
ora tu mi stai dicendo che se acquisto i sanitari e la rubinetteria da me, la prendo si con l'iva al 10 ma non posso scaricarla al 36%.... umh.... mentre se lo fa l'impresa ho l'iva al 10 e posso scaricare al 36.... ho capito male? settimana prossima ritiro le velux... e pensavo di doverle pagare con bonifico mirato per metterle in detrazione... ma se mi dici così umh... posso anche pagarle con un'assegno.... :?

Re: finanziaria 2010, confermata per sempre IVA 10%

#11
boletus ha scritto:
Marcvsrvs ha scritto:dunque, a volte si fa confusione - e spero di non farne io invece :roll: - tra i dettami della detrazione al 36% e quelli dell'IVA agevolata. L'IVA agevolata c'è sempre, e viene applicata sia dall'impresa edile nelle fatture, e sia dal venditore di materiale edile (anche sanitari, rubinetterie, piastrelle) anche se compri tu direttamente. Se invece vuoi detrarre al 36% i beni che acquisti tu direttamente, devi fare il "giro" attraverso l'impresa: se il fornitore vende all'impresa applica l'iva al 20% però l'impresa lo deve rifatturare a te come imponibile + iva al 10% (insomma senza "ricarico"). Questo giro dell'impresa non è necessario se il committente dei lavori è titolare di partita iva (p.e. se la casa è intestata ad una società, ma non vale se tu, che magari sei professionista o commerciante con P.I., fai i lavori a casa tua). Questa questione l'ho chiesta proprio ad un tizio all'agenzia delle entrate un giorno che sono dovuto andare agli uffici amministrativi per risolvere dei piccoli problemi.
umh... era meglio che non ti chiedevo :lol: :lol:
in questo diavolo di paese devi essere un nobel della fisica per star dietro a tutti i regolamenti ed avere la certezza di non sbagliare.... :evil:
da quello che avevo capito io sulla circolare delle agevolazioni iva, la differenziazione era fatta tra lavori di manutenzione ord e straord e lavori di ristrutturazione... nel primo caso l'iva al 10 non è concessa se non in concorrenza con la mano d'opera... ma in caso di ristrutturazione edilizia con DIA... l'iva al 10% è concessa anche sugli acquisti del committente.. a patto che il committente acquisti beni finiti e non materie prime o semilavorati.... :roll:
ora tu mi stai dicendo che se acquisto i sanitari e la rubinetteria da me, la prendo si con l'iva al 10 ma non posso scaricarla al 36%.... umh.... mentre se lo fa l'impresa ho l'iva al 10 e posso scaricare al 36.... ho capito male? settimana prossima ritiro le velux... e pensavo di doverle pagare con bonifico mirato per metterle in detrazione... ma se mi dici così umh... posso anche pagarle con un'assegno.... :?
si è un gran casino...nel nostro paese si fanno le leggi con un livello di complessità necessario e sufficiente ad alimentare 1. la voglia di fare tutto in nero 2. il prolificare di professionalità il cui unico lavoro è quello di interpretare le leggi... :shock:

cmq si, hai capito bene quello che ho detto io...poi bisogna vedere se corrisponde al vero :lol:
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#12
alt, state facendo una gran confusione :lol: :lol: :lol:

se ci si acquista da soli i pezzi è vendita, non ristrutturazione, quindi l'iva è quella di vendita e cioè il 20%

l'iva al 10% viene fatta su tutti gli interventi a privati (per ditte che scaricano l'iva, questa è al 20 a prescindere)

tra l'altro c'è tutta una serie di materiali che andrebbero comunque conteggiati con iva al 20, se questo totale è sotto la metà dell'importo della fattura, allora tutta l'iva va al 10, altrimenti andrebbe emessa fattura con 2 importi iva, al 10 la parte comprendente manodopera e tutti i materiali minori che di loro hanno iva al 10, l'imponibile pari alla cifra precedente dei materiali iva 20, mentre il restante viene fatturato al 20 %

esempio, sostituzione di tutti i sanitari, totale fattura per ex. 3000, materiali iva 20% per un totale di 1600, manodopera e materiali iva 10 1400, 2800 verranno fatturati con iva 10% gli altri 200 con iva al 20%

#13
sly ha scritto:alt, state facendo una gran confusione :lol: :lol: :lol:

se ci si acquista da soli i pezzi è vendita, non ristrutturazione, quindi l'iva è quella di vendita e cioè il 20%

l'iva al 10% viene fatta su tutti gli interventi a privati (per ditte che scaricano l'iva, questa è al 20 a prescindere)

tra l'altro c'è tutta una serie di materiali che andrebbero comunque conteggiati con iva al 20, se questo totale è sotto la metà dell'importo della fattura, allora tutta l'iva va al 10, altrimenti andrebbe emessa fattura con 2 importi iva, al 10 la parte comprendente manodopera e tutti i materiali minori che di loro hanno iva al 10, l'imponibile pari alla cifra precedente dei materiali iva 20, mentre il restante viene fatturato al 20 %

esempio, sostituzione di tutti i sanitari, totale fattura per ex. 3000, materiali iva 20% per un totale di 1600, manodopera e materiali iva 10 1400, 2800 verranno fatturati con iva 10% gli altri 200 con iva al 20%
la legge fa una netta distinzione tra materie prime/semilavorati e prodotti finiti... come fa una netta distinzione tra manutenzione ordinaria/ straordinaria e ristrutturazione edilizia...
direttamente dalla circolare dell'ade...

L'IVA AGEVOLATA PER I LAVORI DI RESTAURO, RISANAMENTO CONSERVATIVO E RISTRUTTURAZIONE
Per tutti gli altri interventi di recupero edilizio è sempre prevista, senza alcuna data di scadenza, l'applicazione dell'aliquota Iva del 10 per cento.

Si tratta, in particolare:

delle prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d'opera relativi alla realizzazione degli interventi di
restauro
risanamento conservativo
ristrutturazione
dell'acquisto di beni, con esclusione di materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, individuate dall'articolo 3, lettere c) e d) del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.
L'aliquota Iva del 10 per cento si applica, inoltre, alle forniture dei cosiddetti beni finiti, vale a dire quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (ad esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera).

L'agevolazione spetta sia quando l'acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d'opera che li esegue.


serve fotocopia della DIA che attesti la ristrutturazione e un'autodichiarazione.... :wink:


quello di qui tu parli è questo capitolo della stessa circolare:

L'AGEVOLAZIONE PER I LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
Per effetto della proroga disposta dalla legge Finanziaria per il 2008, sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il recupero del patrimonio edilizio a prevalente destinazione abitativa, effettuati fino al 31 dicembre 2010, si applica l'aliquota Iva agevolata del 10 per cento.
L'aliquota agevolata è applicabile sia alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di materiali e di beni, purché, questi ultimi, non costituiscano una parte significativa del valore complessivo della prestazione. I beni significativi sono stati espressamente individuati dal decreto 29 dicembre 1999.

Si tratta di:

ascensori e montacarichi;
infissi esterni e interni;
caldaie;
video citofoni;
apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria;
sanitari e rubinetteria da bagni;
impianti di sicurezza.
Su tali beni l'aliquota agevolata del 10% si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi.

ESEMPIO:
Costo totale dell'intervento 10.000 euro, di cui:
per prestazione lavorativa 4.000 euro;
costo dei beni significativi (ad esempio rubinetteria e sanitari) 6.000 euro.
Su questi 6.000 euro di beni significativi, l'Iva al 10% si applica solo su 4.000 euro, cioè sulla differenza tra l'importo complessivo dell'intervento e quello dei beni significativi (10.000 - 6.000 = 4.000).

Sul valore residuo (2.000 euro) l'Iva si applica nella misura ordinaria del 20%.

Per destinazione abitativa privata si intende riferirsi alle abitazioni adibite a dimora di privati. Non si può applicare l'Iva agevolata al 10 per cento:

ai materiali o ai beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori;
ai materiali o ai beni acquistati direttamente dal committente;
alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell'ambito degli interventi finalizzati al recupero edilizio;
alle prestazioni di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori. In tal caso la ditta subappaltatrice deve fatturare con Iva al 20 per cento alla ditta principale che, successivamente, fatturerà la prestazione al committente con l'Iva al 10 per cento, se ricorrono i presupposti per farlo.
Per l'applicazione dell'agevolazione dell'Iva al 10 per cento non è necessario alcun adempimento particolare come, invece, previsto per la fruizione della detrazione Irpef del 36 per cento. Ad esempio, non si deve inviare alcuna comunicazione al Centro Operativo di Pescara, né è richiesto il pagamento mediante bonifico.



come vedi ci sono dei casi diversi...
su serramenti... infissi... termo arredi.. sanitari ho diritto all'iva agevolata anche se compro da me.... non ho invece diritto al 36%(forse)....
nel caso delle piastrelle(semilavorati) invece non c'è storia... o mi faccio fare una fattura comprensiva di posa o l'iva è al 20% e non scarico nulla... ma comprandole con scontistiche di quasi il 50% alla fine le agevolazioni si possono pure evitare... perchè è meglio il 50% + iva 20 subito che il 10% di iva + 36% in 10 lunghi anni... certo.. se l'impresa ti fa il 50% dal listino è un'altra storia... ma dubito fortemente :lol: :lol:
ciao
fabio

#14
sisi ma io parlavo solo dell'iva (lo faccio tutti i giorni :wink: )

sulle ditte in subappalto invece ti dico che alla ditta principale, quest'anno, le ditte con lavoro in subappalto hanno la sospensione iva (o non so legalmente come viene chiamata) in ogni caso se io ditta pinco pallo, incarico in subappalto ricevo fattura senza iva, poi tranquilli, una volta che le fatture finiscono dal commercialista viene conteggiata lo stesso, ma se non sbaglio dopo diventa un semplice gioco matematico

una vendita resta comunque fuori dall'iva agevolata, in qualunque salsa cerchino di incasinarla nelle circolari, visto che i lavori sono gli stessi

#15
...ma la finanziaria 2010 estende anche le detrazioni per mobili ed elettrodomestici?
Ho iniziato i lavori di ristrutturazione 2 giorni fa, devo comprarli entro fine Dicembre, o ho a disposizione tutto il 2010?

Grazie!
Miki.