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Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#31
. vabbè, qui il discorso si sta un po' spostando. Una cosa è quando il cliente ritarda, un'altra se il fornitore ritarda, un'altra ancora se è il venditore a fare una cappella, tipo scordarsi di ordinare qualcosa... Quest'ultimo caso mi pare una mera negligenza, e non può essere considerato al pari degli altri.

Anch'io, ad es., ho fatto un errore: ho ordinato un paio di pezzi che poi ho scoperto che non mi servivano. Mica mi sono stati rimborsati. Ho detto ok, cretina io, cercherò di rivenderli al limite, e amen. Ci ho rimesso qualcosina e pazienza.

Invece il venditore non ci rimetterà niente per la sua svista..

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#32
coppetta ha scritto:... un'altra ancora se è il venditore a fare una cappella, tipo scordarsi di ordinare qualcosa... Quest'ultimo caso mi pare una mera negligenza, e non può essere considerato al pari degli altri.
L'unica tutela è lasciare una parte del saldo a fine montaggio e avvisare (in fase di contrattualizzazione) il rivenditore che con l'animo di chi vuol saldare il conto, esso però sarà effettuato a fine lavori ULTIMATI.

Gli errori non avvengono comunque solo per negligenza ma anche per imperizia o imprudenza (per cui assolutamente non voluti) e non necessariamente sono errori del rivenditore visto che potrebbe esser benissimo colpa del produttore.

Ps: gli errori ci sono sempre stati e ci saranno sempre. L'importante è creare con il rivenditore un buon rapporto di reciproca collaborazione e rispetto ed essi saranno risolti.
Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
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Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#33
E potrei aggiungere : quando vai dal dentista mica gli dici che lo paghi solo se non ti fa male.... e l' avvocato lo paghi ugualmente anche se non vinci la causa, e il medico anche se ti torna l' influenza.......
Solo che per noi professionisti e` un' obbligazione di mezzi, non di risultato!
Senza considerare poi, che spesso dietro un cliente c' e` un progettista che con le sue competenze, evita, o fa il possibile per evitare, qualunque disputa e, cosa mica da poco, tutela il committente. Insomma, sta dalla sua parte.

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#34
Scusate ma non ci siamo.
Quando sono andato a comprare la cucina è il venditore che ha fissato la data di consegna mica io. E se non la rispetta il problema o la colpa sono suoi.
Poi nella vita succede di tutto e spesso nessuno "muore" per questo, però ora addossare la responsabilità al cliente perché pare che il 90% di loro sono i primi a non essere puntuali ce ne passa.
Ogni contratto è unico e dato che il 99,9999% a decidere, anche logicamente ci tengo a precisare, il venditore e il primo a dover essere puntuale.
Poi se la quantità dei clienti ritardatari è così mostruosa o ci si attrezza, assicurazioni, magazzino più capiente, costi di deposito straordinario previsti in contratto, ecc o ci si mette a lavorare nel ramo pompe funebri. Li il cliente solitamente è puntuale. Ne ricordo solo un paio che non lo siano stati in più di 2000 anni.

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#37
jdipik ha scritto:Scusate ma non ci siamo.
Quando sono andato a comprare la cucina è il venditore che ha fissato la data di consegna mica io. E se non la rispetta il problema o la colpa sono suoi.
Poi nella vita succede di tutto e spesso nessuno "muore" per questo, però ora addossare la responsabilità al cliente perché pare che il 90% di loro sono i primi a non essere puntuali ce ne passa.
Ogni contratto è unico e dato che il 99,9999% a decidere, anche logicamente ci tengo a precisare, il venditore e il primo a dover essere puntuale.
Poi se la quantità dei clienti ritardatari è così mostruosa o ci si attrezza, assicurazioni, magazzino più capiente, costi di deposito straordinario previsti in contratto, ecc o ci si mette a lavorare nel ramo pompe funebri. Li il cliente solitamente è puntuale. Ne ricordo solo un paio che non lo siano stati in più di 2000 anni.
Capisco che possa sembrarti strano, ma è così.
Nel 90% dei casi la consegna della cucina (per gli altri mobili non vale il discorso...) e' ritardata dal cliente.
E la cosa che ti sorprenderà di più e' che nessun rivenditore si sogna di chiedere costi aggiuntivi di magazzinaggio.
Il massimo che facciamo, almeno nel mio caso, e' di chiedere il 90% del saldo 30 giorni dopo l'arrivo della merce in magazzino.
Personalmente a volte l'ho scritto pure nel contratto.
Allora ci credi che nessuno, ma proprio nessuno, e' disponibile a saldare in anticipo in questi casi??!
Per questo problema ci sono due soluzioni:
1) Chiedere al cliente di avvisarci 30 giorni prima che la casa sarà pronta, così inviamo l'ordine solo in quel momento.
2) Quando per qualsiasi ragione la strada 1 non e' percorribile, allora siamo noi (io almeno..) a stimare una data di consegna presunta in base allo stato di avanzamento dei lavori, che possiamo vedere al momento del rilievo delle misure.

Certo, nel secondo caso si può rischiare di sbagliare....
Però, credimi, ho visto persone offendersi per aver richiesto il saldo (parziale) dopo tre mesi che avevo la cucina in magazzino.....

Quelle volte che ho scritto la clausola nel contratto, e' come se non ci fosse stata. Mai nessuno che avesse chiamato per dirmi: dovrei saldare perché ancora non sono pronto per il montaggio.
ALLEGRI

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#38
Diverso invece è' il caso dei prodotti artigianali.
Quando si fanno cucine su misura, molto particolari, bisogna prendersi del tempo.
E comunque si rischia di ritardare.
Diciamo che più si cerca di massimizzare il rapporto prezzo/qualità, più si trovano (come fornitori) artigiani che difficilmente riescono a rispettare i tempi.
Questa e' la mia esperienza.

Certo, ammetto di essere un po' OT.

Per quello che riguarda il problema di Coppetta, mi trovo d'accordo con coolors. Ci vuole un po' di buon senso da entrambe le parti.
Il rivenditore, se ammette di essersi dimenticato di ordinare qualcosa, creando un disagio al cliente, dovrebbe cercare di rimediare in qualche modo (un piccolo sconto, un omaggio, offrire un servizio gratuitamente...)
E il cliente a sua volta dovrebbe capire che sbagliare (in buona fede) e' umano, ed essere compensivo.
ALLEGRI

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#39
Sono un artigiano e posso raccontare la mia esperienza.

Privati e rivenditori che spesso chiamano per urgenze, una montagna di gente disorganizzata che pensa che siccome c'e' la crisi tu sia con le mani in mano ad aspettar commesse.

Si arriva all'assurdo di gente che ti telefona e ti chiede:'hai a magazzino un pannello ral vattelapesca (la mazzetta ral K7, la più piccola, ha CENTINAIA di colori disponibili) :shock:

Nel pre-festivo (tipo ad esempio prima delle ferie natalizie) potrei raccontarvi di decine e decine di casi di ordini persi o gente che si e' decisa in super ritardo.

Con questo non voglio dire che gli artigiani non siano spesso in ritardo, pero' .... :roll:
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Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#41
Anch'io avevo un'attività complessa dove far quadrare arrivi e partenze probabilmente era la fase più difficile, però mai e poi mai ho incolpato il cliente.
Ogni tipo di problematica deve essere presa in carico da chi vende cercando, ovviamente anche con l'esperienza che si acquisisce con il tempo, di prevenire la qualunque.
Soprattutto quando appunto certi comportamenti sembra, non ho motivi per dubitarne, sistematici.

Quindi ammesso che la percentuale dei ritardi è maggiore da parte dei clienti è il venditore, se professionale, a metterla in preventivo nei modi più disparati (come da quello che sembra alcuni di voi fanno).
Magari siamo troppo abituati a vivere il nostro quotidiano che non ci rendiamo conto che chi entra nella nostra attività, qualunque essa sia, ne sa poco, e spesso male.

Io che sono alla mia prima cucina posso anche pensare che entro, vedo, compro e porto a casa. Poi al 3° o 4° mobiliere mi rendo conto che la questione non è così rapida.
Però da qui ad assumermi la "colpa" di altri 9 che per i più svariati motivi non si fanno montare la cucina ce ne passa.
E se non siete d'accordo su questo passo siete i primi che in un certo senso alimentate questo malcostume. Io che mi ritengo puntuale, e senza tagliarmi le vene pretendo lo stesso, che faccio con la mia prossima cucina? La ordino un mese prima d quando realmente mi serve?

O andando in concreto, ad esempio il mio caso, è una settimana aspetto che il tecnico di fiducia del mobiliere venga a prendere le misure definitive, ma ad oggi non ho ricevuto neanche una telefonata.
Dato che mi è stato detto, io non avevo chiesto nulla se non "il prima possibile", che tutto sarà pronto per i primi di febbraio che faccio inizio a chiamare tutti i giorni? Anche perché la cucina definitiva potrà essere determinata solo dopo il rilievo delle misure e un nuovo appuntamento con commerciale/designer.

Ci tengo a precisare che negli ultimi 3 anni ho vissuto con un microonde e/o piatti freddi quindi, nel mio caso specifico, non sono in ansia, ma se avessi voluto affittarla la casa? O se vivessi con una famiglia? Se la volessi rivendere arredata?
Il professionista, se è tale, e come scrivevo all'inizio, dovrebbe saper far conto degli imprevisti, il cliente no, almeno non obbligatoriamente.

E se invece fosse che, a parole, si accontenta in tutto e per tutto il cliente per non perdere la commessa, per poi, ovviamente, non essere in grado di adempiere?

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#42
Forse non ci capiamo. Nessuno discute il fatto che un grosso ritardo sia normale e non si discute neanche il fatto che un mobiliere capace e preparato è in grado di calcolare con molta precisione una consegna. Quello che si tenta di far capire (invano) è che ci sono casi non contemplabili (esempi: subfornitore che fallisce, partita di ante fallate, problemi nei vettori, il movimento dei forconi, lo sciopero dei traghetti, la finale dei mondiali e il terremoto in Irpinia) che possono far slittare di un periodo non meglio precisato una consegna. Premesso che sono casi rari, in questi casi voi vi chiedete chi paga, il vostro interlocutore è il mobiliere, quindi teoricamente dovrebbe pagare il mobiliere. Ok, mettiamola su questo piano. Adesso andiamo al concreto, il vostro pittore ha avuto la varicella, il parquettista si è fratturato un perone inciampando su un listello non incollato, quello delle porte ha sbagliato provincia dove fare la consegna. Ora chi paga il mio magazzino, chi paga le mie riba e chi paga per la mia mancata consegna che magari ha fatto slittare altre consegne?
Questo per dire sostanzialmente che, se si sceglie il terreno del buonsenso, tutti hanno da guadagnare. Se si dovesse andare di puntiglio, vista la casistica ampiamente a favore del mobiliere, saresti tutti li a gridare allo scandalo perchè il mobiliere vi ha fatto pagare le penali. Discorso a parte poi errori, omissioni e negligenza. Io parlo solo di casi pratici e praticamente quotidiani.

PS: nel tuo specifico caso, premesso che prendere le misure oggi, ieri o fra 1 settimana non cambia nulla per la consegna, visto che siamo sotto le feste, certamente è un comportamento poco corretto e professionale, ma quando si compra low cost fino all'ennesima potenza, si rischia un servizio di pari livello.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#43
Ma siete voi a parlare di sistema di ritardi, e di come i clienti debbano accettare questo, e non di caso singolo (forconi, svista, ecc).

In un altro post un'altra utente si lamentava della mancanza di un rubinetto, e voi uguale "a dargli addosso"... se questo è il dialogo perché un cliente non deve a sua volta fare l'ottuso e non pagare per un pomello?
Sia chiaro, e ribadisco, che non si muore, spero, per un ritardo, ma se il cliente che si lamenta di questo va trattato male "perché non capisce", anche quelli che si lamentano della Salerno-Reggio vanno biasimati.

E comunque credo sia nel diritto del cliente pretendere, senza neanche chiedere, che il venditore faccia qualcosa... almeno delle scuse formali.

Ora, tornando al mio specifico, anche se ci porta lontano perché siamo tutti diversi, io alla fine ho preso una Colombini, che non sarà una Veneta, ma vorrei capire se è un Ikea. Anche perché Ikea me la consegnava in 24 ore.
Chiarito questo, se da un'altra parte, la stessa Colombini mi veniva il doppio ma con tempi più rapidi, avrei comunque preferito aspettare e pagare la metà (con i 2000 euro risparmiati facevo l'abbonamento al ristorante sotto casa). Ma qui è un discorso di servizi più o meno caricati nel prezzo, e non: ti dico un giorno e consegno quando mi pare, tanto che fai... indipendentemnte dall'oggetto venduto e della sua qualità.

ps: non vorrei divagare ma quando vado all'estero e mi ritrovo ad entrare nei negozi, verso occidente, dal negozio di souvenir al bene prezioso, mi salutano quando entro e con un bel sorriso, qui, a parte dai cinesi, è un miracolo se alzano la testa dal giornale o dal solitario sul pc, non sarà che a noi venditori italiani manca qualcosa?

Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#44
Boh, a parte che non ho capito dove vuoi arrivare, non credo che a fronte di un ritardo voluto o meno, ci siano atteggiamenti come quelli descritti da te, forse frequentiamo posti diversi, ma io vedo guerre per accaparrarsi un cliente, altro che menefreghismo. Poi dietro il pomello che manca, in realtà si nasconde tutta quella clientela che cerca un pretesto per non pagare. Lo ribadisco per l'ultima volta, ci vuole solo buon senso, anche nella scelta del mobiliere. Ci sono mobilieri scarsi e clienti che prenderei dalla mattina alla sera a calci nel qulo.

E permettimi di dirti che il punto non è solo quanto aspetti o quanto paghi, ma a chi affidi la tua fiducia. Io preferisco spendere bene e questo accade dove ho almeno la sensazione di aver un interlocutore serio, pazienza se non è il minimo possibile. Ma naturalmente sarà anche il tuo caso.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
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Re: Come ci si tutela dalle sviste dei venditori?

#45
jdipik ha scritto:In un altro post un'altra utente si lamentava della mancanza di un rubinetto, e voi uguale "a dargli addosso"...
... e ci vorrebbe anche! Personalmente userei "i bulldozer" con TUTTI i clienti che inchiodano pagamenti da migliaia di euro ricattando i rivenditori e tenendo in ostaggio un pagamento per un miscelatore o un pomello.

Tanti anni fà, al crescere di questo fenomeno avevo adottato un sistema molto semplice. Mi inchiodi tutto un pagamento per una cavolata (miscelatore, pomello, antina, ecc ecc)? No problem, comincio a smontar tutto, e te lo riporto quando avrò la sicurezza di aver tutto cosi mi potrai pagare per intero.


jdipik ha scritto:ma se il cliente che si lamenta di questo va trattato male "perché non capisce", anche quelli che si lamentano della Salerno-Reggio vanno biasimati.
:shock:
Forse è il caso che ti rileggi, siamo al vaneggiamento puro. Cosa centra il trattar male un cliente con la Salerno-Reggio Calabria?
jdipik ha scritto:E comunque credo sia nel diritto del cliente pretendere, senza neanche chiedere
Altro discorso assurdo. Non dimentichiamo mai che a fronte dei soldi di un pagamento c'è la fornitura di un prodotto. Per cui NON è che il cliente faccia della beneficenza al venditore ma paga per avere un prodotto. Per questo motivo, quello che è certo, è che l'acquirente non ha nessun diritto di porsi su un gradino diverso (piu' alto) da quello del rivenditore.
jdipik ha scritto:Ora, tornando al mio specifico, anche se ci porta lontano perché siamo tutti diversi, io alla fine ho preso una Colombini, che non sarà una Veneta, ma vorrei capire se è un Ikea. Anche perché Ikea me la consegnava in 24 ore.
1. Ci vorrebbe che Ikea non desse i prodotti immediatamente. In realtà ha solo una montagna di pannelli ed è il cliente a fare da fabbrica montando i bussolotti della cucina.
2. Dire Colombini NON significa proprio nulla. Non è Colombini a fornire il servizio di progettazione e montaggio per cui se ti sei rivolto alla grande distribuzione (magari per risparmiare) avrai il servizio per cui hai pagato.
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