#2
da cla56
Non c'è una soluzione che a priori è "migliore" dell'altra.
La soluzione a parete normalmente offre questi vantaggi:maggior quantità di piano lavoro,la possibilità di proporzionare le distanze tra gli elementi strettamente funzionali (lavello,piano cottura,frigo,colonna forno),oltre all'indubbia maggior semplicità nella predisposizione degli allacci utenze (acqua,gas,elettricità ,collegamento della cappa con l'esterno).
Questa soluzione permette anche una facile disposizione del tavolo.
Di contro,ha un' immagine che può sembrare per certi versi scontata (ma questo può essere un punto di vista soggettivo).In questa soluzione un'altro fattore a cui bisogna prestare una buona attenzione è la posizione della fonte di luce naturale rispetto la zona prettamente operativa (lavaggio e cottura)quando è possibile è bene non averla mai di spalle!!In questa soluzione c'è anche una sorta di "emarginazione" di chi opera (cucina) dal resto dei presenti (leggi meno partecipazione...).
La soluzione ad isola ha certamente bisogno di più spazio,una maggior attenzione nella progettazione e nella definizione delle parti tecniche (allacci).Si presta di più,rispetto la prima, ad un unicum con la zona giorno assumendo spesso un ruolo preminente nella proposta d'arredo complessivo.
Il risultato estetico è sicuramente più forte:l'isola stessa diventa il "cuore" dell'ambiente permettendo una maggior partecipazione nella preparazione, avendo un perimetro libero e fruibile,a più persone.
Spesse volte l'isola si "accompagna" con un gruppo di colonne tecniche (forno/i e frigo),e dispense conferendo all'insieme un'idea di arredo più "contemporaneo".
Concludendo, ogni spazio,nella sua conformazione e dimensione,insieme con le abitudini di chi lo vivrà, può suggerire la soluzione migliore da adottare,l'importante è non forzare una soluzione in uno spazio che non si presta per accoglierla;il risultato potrebbe essere deludente o peggio non "funzionare".
cla56