La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

Qualità materiale in cucina

#1
Salve,
C'è nessuno che sappia spiegarmi se un mobile fatto in nobilitato telato sia un prodotto di qualità o no?
Come si fa a valutare la resistenza dei mobili all umidità, al vapore ecc....
Insomma mi sembra di capire che la maggioranza dei mobili delle cucine sia fatta in truciolare giusto?
Esistono delle certificazioni sulla qualità dei truciolari ( nobilitati) usati per fare le strutture della cucina?
Grazie

Re: Qualità materiale in cucina

#2
marco1977 ha scritto:Salve,
C'è nessuno che sappia spiegarmi se un mobile fatto in nobilitato telato sia un prodotto di qualità o no?
Telato non vuol dire nulla... il nobilitato è da sempre usato per fare le casse ed a volte anche le ante delle cucine. Materiale economico. Piuttosto resistente. Non eterno
Ovviamente di nobilitato ne esistono di vari tipi. Un buon "parametro" è lo spessore dello strato nobilitante ed in questo senso sostanzialmente si può fare una parziale distinzione: nobilitato normale (spesso usato per le casse) e nobilitato con barriera (che spesso si usa per le ante). Il nobilitato con barriera sostanzialmente ha 2 strati di carta melamminica e quindi il risultante strato decorativo isolante è più spesso (da 1decimo e mezzo diremo che arriva quasi a 3 decimi)... però poi dipende anche da quanti grammi di carta si usano... vabbe dai lasciamo stare: è già notte.
marco1977 ha scritto: Come si fa a valutare la resistenza dei mobili all umidità, al vapore ecc....
se hai un laboratorio e pezzi di prova metti il pezzo dentro nell'acqua o esposto ad una vaporella... se no ti fidi.
..
marco1977 ha scritto: Insomma mi sembra di capire che la maggioranza dei mobili delle cucine sia fatta in truciolare giusto?
esatto.
marco1977 ha scritto: Esistono delle certificazioni sulla qualità dei truciolari ( nobilitati) usati per fare le strutture della cucina?
Grazie
Si. Ci sono delle classificazioni sull'drorepellenza e su molti altri aspetti meno significativi. Ma di fatto il nobilitato o melamminico che dir si voglia non resiste MAI all'acqua in quanto se prende acqua o vapore poco o tanto si gonfia e fa una fessurazione sul bordo. Inoltre le "tabelle" abbracciano forbici piuttosto ampie.
Detto ciò ci sono truciolari sempre per "interno" che sono considerati "idro". Normalmente hanno una resistenza maggiore (rigonfiamento < 12% per immersione in acqua 24ore) e sono colorati di verde all'interno. Una volta si chiamavano V100 e V70 ma ora si è un po' persa la classificazione (che ora si fa con P1....bla bla bla).
Il discorso è che siccome rigonfia comunque la soluzione è far si che non entri l'acqua e per fare questo si usano bordi incollati con collanti a base poliuretanica (una volta si usavano i disastrosi collanti EVA ed i bordi si staccavano molto più di sovente). Questo è quello che si può vantaggiosamente fare in fase produttiva. Poi il rivenditore "attento" progetta e quindi monta pensili possibilmente lontani dai fuochi e monta attentamente la lavastoviglie in particolare di modo che non perda vapore/acqua. Poi la massaia presta attenzione a non ribaltare olio, aceto e detersivi dentro alle casse, a non vaporizzare 1 metro cubo di acqua, a cappa spenta e attua una politica di vigilanza nelle parti a rischio (casse adiacenti lavastoviglie forno eccetera). Se l'utente non si mette a fare ogni 2 gg "graspa in casa coa zarpa e senza cappa par no farse becar" dovrebbe riuscire a portare la cassa all'età di 20 anni senza grossi fastidi.
Pax tibi Marce