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Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#241
Vero, infatti mentre scrivevo di cucina pensavo proprio ai lavori di manutenzione straordinaria che avevo appena finito.
Ora vorrei sistemare alcuni particolari che in quel momento avevo lasciato da parte, ma sto rimandando proprio per non dover ricominciare quell'inferno :mrgreen:

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#242
klw ha scritto:Credo che un po' tutti abbiamo chiesto diversi preventivi per una cucina (e non solo), mi pare piuttosto normale.
Dobbiamo cercare il rivenditore più capace, che ci ispira più fiducia, pertanto dobbiamo andare a conoscerne diversi per poter fare una scelta ponderata. E una volta lì che fai non gli dici quello che ti serve e quale sarebbe la sua proposta?

E' senz'altro vero che una volta scelto il progetto che più ci piace mediamente si finisce per andare dal mobiliere che offre il prezzo più basso (ed è a questo, credo, si riferisse Peppezi) invece di quello che ci sembra più bravo, serio e professionale.
Ma vediamola dal punto di vista del cliente: quando ho dovuto comprare la cucina io non sapevo assolutamente nulla. Anzi, sono partito in vantaggio su altri perché leggevo (da poco) questo forum e qualche indicazione l'ho avuta. Per me però era molto vaga e sono consapevole che se tutto è andato bene è stato solo perché alla fine mi è stato indicato uno dei migliori rivenditori di Stosa su Roma, quindi ho finito per andare "raccomandato".
Tra i tanti rivenditori che ho girato non ho trovato alcuna differenza sostanziale. Chi più gentile, chi un filo meno, chi parlava in italiano e chi romanesco, chi più impegnato e chi più sbrigativo ma non ho mai avuto la sensazione dell'eccellenza o di avere di fronte una persona di cui potermi assolutamente fidare. Quindi alla fine... erano tutti uguali per me e dovevo andare a fortuna.

Ed è questo il punto cruciale. Chi si affaccia all'acquisto di una cucina fa delle domande sbagliate, si pone nel modo sbagliato ma per un motivo giusto e sacrosanto. Non ne sa niente e quindi tratta una cucina come fosse un paio di jeans!
Ecco allora che si chiede se Stosa è meglio di Scavolini o Veneta, ecco che si cerca il prezzo più basso, e via dicendo...
Confesso serenamente che ora che ho qualche anno di esperienza in questo forum, che di cose ne ho lette molte, che qualche microscopica competenza l'ho sviluppata, se dovessi ricominciare da capo sarei comunque in difficoltà e dovrei comunque sperare di mettermi in mano alla persona giusta.

Comprare una cucina, purtroppo, non è facile e la fortuna gioca un ruolo importante.
ciao ti posso chiedere da che rivenditore stosa sei andato a farti fare la cucina?

Re: Cucina classica bianca o in vetro opaco?

#243
Peppezi ha scritto:Beh che male c'è...tenendo in considerazione che fai lavorare 3-4 ore a punto vendita, considerato che di 10 marchi ne resterà uno soltanto, magari poi sarà confrontato con altri 3 venditori dello stesso marchio, sono soltanto un centinaio di ore lavoro utilizzate a gratis.
Ma questo è un aspetto marginale, il vero concetto che vi ostinate a non capire è che cucine di pari fascia di mercato, più o meno, si somigliano, quindi è inutile cercare di spaccare il pelo in 4 su dettagli insignificanti, ma come diciamo sempre, al massimo serve a cercare gente competente. E non è necessario richiedere per forza un preventivo quando hai la sensazione di non trovarti bene in determinati posti. Aggiungo pure che in realtà, a forza di girare tutti i marchi, solitamente le nebbie non si diradano, ma si addensano.
Poi sinceramente passare da un arrex a una Valcucine...da polimerico a massello, passando per il vetro...beati voi che avete sto tempo, ci credo che qualcuno si scocci a fare due preventivi.
Ciao peppezi,
scusa se mi inserisco nella discussione, però siccome in questi giorni, dopo quasi un anno di progettazione, sto per acquistare quella che sarà la mia nuova cucina, ovviamente scegliendo il rivenditore che mi saprà dare più fiducia e ad un prezzo entro il mio budget, capisco solo in parte le tue frustrazioni quando dici che un acquirente non deve far perdere tempo al rivenditore.
Ora ti spiego, anche perché mi trovo in disaccordo e perdonami, non ti nego che un pò mi scoccia questo pensiero non solo tuo ma anche di altri sul forum. La mia ovviamente è un opinione quindi tutti sono liberi di pensarla diversamente, e dormirai comunque sonni tranquilli anche dopo aver letto il mio pensiero :mrgreen: , detto questo:
Premetto io sono una commerciante, ma non vendo mobili, ne cucine, lavoro con il turismo mondiale e se dovessi servire solo quelli che sono sicura potrebbero comprare senza dubbio, si risparmierei del tempo prezioso, ma potrei farmi una cattiva pubblicità che mi costerebbe più di quanto potrei guadagnare! Quindi se si vuole combattere la disoccupazione in Italia e cercare di cambiarlo questo paese in meglio, per me il cliente è sacro sempre, sia che comprerà sia che non comprerà.
Poi santa pazienza, a fronte di una spesa minima di 4000 Euro, ma ve li volete guadagnare questi soldi? :evil: Oppure dopo che magari il cliente fa dei sacrifici o delle rinunce per farsi una cucina almeno decente, deve staccare l'assegno zitto e mosca? Perché se è cosi allora mettiamo un robot dentro tutti i negozi con un assistente virtuale che ti fa il rendering, ti fornisce i prezzi dei singoli prodotti (basi, pensili, elettrodomestici... ) e poi se mi sta bene vado alla cassa e pago :x . Ma stiamo scherzando? Il commercio è competizione se sei bravo e disponibile sei competitivo, altrimenti ahimè chiudi la serranda e sei disoccupato, quando gli italiani capiranno questo e tutti i clienti saranno trattati con cortesia e pazienza in egual modo forse ci sarà lavoro e l'economia sarà competitiva come per le grandi multinazionali a tutti note, di cui tutti si servono, ma criticano.
Ansi, è proprio con il cliente difficile che un bravo venditore deve dare il meglio di se, indipendentemente da che poi ti firmerà il contratto o andrà da un altro a fare il preventivo.
Se poi ovviamente uno va da diverse marche a fare preventivi sempre diversi allora quello è un'altra storia. Ad esempio io ne sto valutando 3 di preventivi, una me l'ha già fatto e mi piace quindi a meno di avere la stessa cosa con le stesse caratteristiche e dimostrandomi la stessa cordialità e competenza è ovvio che non mi servirà di fare altre comparazioni, ma almeno 3 preventivi li potrò fare? Anche per capire se la cordialità del venditore è solo uno specchietto per allodole che nasconda una truffa, o se veramente ho avuto a che fare con un professionista che ha messo le mie esigenze in prima persona e non il mio portafoglio. O devo andare in chiesa a chiedere il perdono per aver fatto perdere il tempo prezioso a quei 2 a cui non comprerò la cucina ? :mrgreen:
Perdonatemi tutti per lo sfogo, ma io non voglio far perdere il tempo a nessuno, tanto meno io stessa voglio perdere il mio, ma voglio essere sicura di aver speso bene i miei soldi e quindi questa volta mi sento di difendere il povero acquirente che cerca solo di fare chiarezza nel complicato mondo della concorrenza e delle cucine.

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#244
Ciao "Joe1982"
Credo proprio che questo tuo post rimarrà "inevaso"
"Peppezzi" come altri professionisti del settore già da tempo ha lasciato questo forum.
Il perché lo puoi trovare nelle tue stesse considerazioni di cui solo una minima parte condivido.
La tua recente iscrizione a questo forum non ti ha permesso di capire quale importante contributo è stato dato da queste persone per molti anni:contributo dato più per passione che per tornaconto personale.
cla56

P.S. Peppe...se ti dovesse capitare di leggere...un abbraccio :wink:
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#245
Io concordo con Peppezi sul fatto che non ha senso andare in 10 posti diversi perché tanto o ci si confonde ancora di più le ideee, oppure se la fascia qualitativa delle cucine è sempre la stessa si sta a girare giusto per vedere le differenze più sceme....
Noi abbiamo girato 3 posti e valutato un progetto fai da te ikea (tanto per vedere): un posto scartato subito perché non mi piaceva l'atteggiamento del venditore, ikea scartata perchè gira e rigira non cambiava in modo considerevole la spesa, alla fine abbiamo pure scelto il preventivo più alto tra i due mobilifici rimanenti perché ci piaceva di più...
Probabilmente se avessimo girato anche altri 2-3 mobilifici ci saremmo solo complicati ancora di più la scelta...in più non siamo andati 20 volte a far sistemare i preventivi con la scusa di "Tizio me lo fa uguale a meno" oppure "Caio con la stessa spesa mi mette dentro pure il piano così e cosà..."
è una cosa che detesto nel mio lavoro (non sono nel commercio ma ho a che fare lo stesso con la gente) e che mi fa sempre rispondere "bene! vai da lui allora..." perchè io tanto ho già fatto il meglio che potevo fare professionalmente e a livello di spesa, se non ho saputo convincerti a scegliere me prima non mi va di convincerti a suon di ulteriori X euro di sconto...

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#246
a me sta storia del "se ti fai fare 3 (o 10 o 100) preventivi sei uno che mi fa perdere tempo" fa un po' girare le scatole.
Posto che 100, e probabilmente 10 preventivi sono tanti, chi se li fa fare comunque di sta benedetta cucina ne ha bisogno sul serio.che
Se a questo aggiungiamo che la spesa non è poca, sia in termini assoluti che relativi, a me sembra sacrosanto che uno cerchi di spendere bene i suoi soldi.
non credo d'altronde che uno non faccia il giro della piazza e faccia "perdere tempo" anche per prodotto più facili (in quanto prodotti in serie) o economicamente meno impegnati.
Davvero, faccio fatica a capire perchè sia lecito girare 4 negozi per comprare una tv o buttare all'aria le pile di maglioni di 5 negozi di abbigliamento, mentre invece per una cucina... TRACK! devo andare dal primo che trovo "perchè il suo tempo è prezioso".
Stiamo parlando di un preventivo e, al limite, di un rendering fatto al volo; poi ci sta che un progetto di dettaglio venga invece fatto pagare e scontato in caso di acquisto.
Non vuoi farlo? liberissimo; poi però non si può pretendere di avere la fila davanti al negozio.

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#247
Terreno minato e soggettività spinta al massimo, o meglio si stanno confrontando due visioni diametralmente opposte di cosa deve essere un "appuntamento" tra un commerciante e il proprio cliente. Ovvio che il primo vorrebbe solo gente che entra in negozio con le idee chiare, è soddisfatta della proposta e sottoscrive in quattro e quattr'otto il contratto di acquisto. Ovvio anche che il secondo spesso è confuso dai mille richiami promozional-pubblicitari, non ha le idee chiare e spessissimo è preoccupato di trovare sorprese amare, prezzi gonfiati, poca assistenza fornita da venditori poco preparati tecnicamente a bravi a vendere fuffa a peso d'oro. Completa il quadro il fatto che non viviamo in un'epoca particolarmente florida, quindi il borsellino uno se lo tiene stretto.
Certo che quando vedo mia moglie (non accade spesso ma accade) che prende e va a Milano e si spara 10 o 15 negozi di abbigliamento e alla fine arriva e mi fa: ho preso una bella camicettina, io penso che sia una follia... ma quando si affronta l'acquisto di un pezzo di arredamento credo che il comportamento debba essere un pochettino più misurato... nel caso di un semplice tavolino da soggiorno, il nostro acquisto più recente, abbiamo visitato un negozio di Bergamo che ci sembrava avesse cose carine in vetrina, poi abbiamo guardato un po' in rete, infine siamo entrati in un secondo negozio e - i tempi erano ormai maturi - abbiamo ordinato. Non credo abbia senso, se ti trovi bene con un venditore, che si sbatte, ti cerca il modello, telefona in ditta per chiedere i tempi di consegna, insomma fa il suo lavoro con il giusto entusiasmo, perderci il sonno. Abbiamo chiesto uno sconto e poi abbiamo firmato.
Ultima modifica di mamma santina il 22/11/18 23:25, modificato 1 volta in totale.
Sei incorreggibile. Sallo.

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#248
mamma santina ha scritto:Terreno minato e soggettività spinta al massimo, o meglio si stanno confrontando due visioni diametralmente opposte di cosa deve essere un "appuntamento" tra un commerciante e il proprio cliente. Ovvio che il primo vorrebbe solo gente che entra in negozio con le idee chiare, è soddisfatto della proposta e sottoscrive in quattro e quattr'otto il contratto di acquisto. Ovvio anche che il secondo spesso è confuso dai mille richiami promozional-pubblicitari, non ha le idee chiare e spessissimo è preoccupato di trovare sorprese amare, prezzi gonfiati, poca assistenza fornita da venditori poco preparati tecnicamente a bravi a vendere fuffa a peso d'oro. Completa il quadro il fatto che non viviamo in un'epoca particolarmente florida, quindi il borsellino uno se lo tiene stretto.
Certo che quando vedo mia moglie (non accade spesso ma accade) che prende e va a Milano e si spara 10 o 15 negozi di abbigliamento e alla fine arriva e mi fa: ho preso una bella camicettina, io penso che sia una follia... ma quando si affronta l'acquisto di un pezzo di arredamento credo che il comportamento debba essere un pochettino più misurato... nel caso di un semplice tavolino da soggiorno, il nostro acquisto più recente, abbiamo visitato un negozio di Bergamo che ci sembrava avesse cose carine in vetrina, poi abbiamo guardato un po' in rete, infine siamo entrati in un secondo negozio e - i tempi erano ormai maturi - abbiamo ordinato. Non credo abbia senso, se ti trovi bene con un venditore, che si sbatte, ti cerca il modello, telefona in ditta per chiedere i tempi di consegna, insomma fa il suo lavoro con il giusto entusiasmo, perderci il sonno. Abbiamo chiesto uno sconto e poi abbiamo firmato.
Grazie mamma santina, hai centrato il punto meglio di Cla. Il senso di quello che voglio dire, è il lavoro del mobiliere quello di perdere tempo con il cliente al fine di convincerlo a spendere grandi cifre, non può ragionarmi dicendo che noia, perché è un pò come se un medico si rifiutasse di curare un paziente perché si trova difronte a una malattia complicata, anche lì è il suo lavoro, la sua passione la deve dimostrare dando il meglio di se e io credo che questa mia visione,( chiaramente impossibile come la pace nel mondo), dovrebbe essere applicata un pò per tutti i mestieri .

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#249
Tra l’altro se posso aggiungere mi sto stancando più io ad aspettare di completare i preventivi che il mobiliere, di 3 preventivi, solo uno è completo, degli altri 2 uno si è preso il foglio con il mio disegno e tutte le specifiche richieste lunedì scorso è ancora non so nulla, ma tanto non mi è sembrato un gran che conoscere il prodotto che vendeva, ne sapevo più io , quindi lo scarterei a priori, l’altro deve conoscere il prezzo di un top, perchè proprio perché ho voluto riproporre sempre le stesse cose, non avendolo da catalogo deve consultare il rivenditore prima di terminare il preventivo e io non ne posso più :? , vorrei dire, ok a posto, va bene questo tieni l’acconto e iniziamo, ma non posso semplicemente perchè di questi ultimi due preventivi, mi piacciono sia la serietà e competenza dei venditori che i modelli della cucina, quindi in questo caso sarà proprio il costo finale ad aggiudicare la mia scelta e sono io quella che sta aspettando :mrgreen:

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#250
Buona sera.
Guarda Joe 1982 che io non volevo centrare nessun punto.
Sono anni che qui si parla della stessa cosa....in pratica di avere la "botte piena e la moglie ubriaca":disponibilità, cordialità,professionalità, dedizione,comprensione,affidabilità......... Il tutto ad un buon prezzo....fate una bella cosa....andate a chiedere queste cose alla grande distribuzione,all'ikea,al mercatone...così non perdete tempo e non lo fate perdere !
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
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Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#251
cla56 ha scritto:Buona sera.
Guarda Joe 1982 che io non volevo centrare nessun punto.
Sono anni che qui si parla della stessa cosa....in pratica di avere la "botte piena e la moglie ubriaca":disponibilità, cordialità,professionalità, dedizione,comprensione,affidabilità......... Il tutto ad un buon prezzo....fate una bella cosa....andate a chiedere queste cose alla grande distribuzione,all'ikea,al mercatone...così non perdete tempo e non lo fate perdere !


Ma che razza di risposta è questa :x , lei non ha proprio neanche capito lontanamente il senso di quello che scrivevo, il che è diverso. A parte che vi vorrei vedere a voi moralisti del mobile a dover gestire tutti i clienti Ikea o mondo convenienza, se solo vi dà fastidio un forum nato per dare liberamente consigli e già solo questo vi infastidisce, non oso immaginare lo sclero nel gestire tutta quella massa di gente, passereste dalla casa del mobile a terapia intensiva :?: :?

Stando a quello che ha scritto, io dovrei affidarmi ad uno che mi rifila una cucina scadente, ad un prezzo assurdo, magari firmando un contratto con ipoteca sulla casa ad occhi chiusi perchè è sacrilegio richiedere la stessa tipologia di cucina a tre marche diverse per vedere se qualcuno ti può magari fare anche lo stesso prezzo, ma offrendoti qualche cosina in più, ma dico stiamo scherzando? :shock: Evviva il concetto di commercio, qui c’è chi di imprenditoria deve fare le ripetizioni, magari proprio dall’amministratore delegato di Ikea :mrgreen:

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#252
Sì, se ne parla da tempo e credo che se ne parlerà ancora in futuro. Io ho una piccola esperienza di commerciante, i miei genitori gestivano un piccolo negozio di elettrodomestici e da ragazzo ho dato una mano, e poi dopo il militare per un paio d'anni ho provato a fare sul serio. Era la metà degli ottanta e il mercato era molto diverso da quello attuale, ma già la presenza dei primi ipermercati, e poi la nascita dei consorzi di acquisto tra i commercianti, indicavano il senso di un'evoluzione da compiere: per competere occorreva essere o molto grossi, o molto specializzati e avere una grande passione.
Poi le cose sono andate come sono andate, mio padre era un piccolo tiranno e non me la sono sentita di insistere, sono andato a cercarmi un impiego. Ma se ho capito qualcosa allora, e anche se - lo ripeto - adesso il commercio è una cosa totalmente diversa, con internet e tutto quanto, credo che se un commerciante lavora con passione due cose da dirti le trova, anche se si rende conto che sei solo un cliente di passaggio, e che una vendita è molto improbabile. A volte, non so come spiegarlo, ma è come se tu hai in testa di potere aiutare qualcuno, vendendogli qualcosa, quindi gli vai incontro e lo stai ad ascoltare... altre volte hai in testa il desiderio di capire meglio te stesso, le tue capacità, vuoi metterti alla prova e ti dici vediamo se questo cliente è particolarmente difficile, se sono in grado di soddisfare le sue richieste...
Insomma, magari i miei sono solo ricordi un po' sbiaditi e sui quali si è posata una patina di romanticismo, come quando si dice "ah, eravamo giovani...". Tuttavia penso che alla fine, se sei un bravo commerciante, la richiesta di un cliente la stai a sentire. Però c'è un problema, ed è il tempo: se sei impegnato, se sei di corsa, se stai organizzando un ordine, o una consegna, o una vetrina, o un'esposizione, insomma se stai lavorando altrove e il tempo non ce l'hai, allora entrano in gioco le questioni di cui parlava cla. L'assistenza, la fiducia, la cordialità, la competenza... se non ho tempo devo prendere un collaboratore, lo devo formate, devo insegnargli a trattare con il cliente, gli devo dare nozioni tecniche, devo passagli un mensile... i costi lievitano, e più io cerco di garantire un servizio all'altezza, più in qualche modo devo cercare di guadagnare soldi sufficienti per pagare le spese del mio esercizio... cose dette e stradette, ma che continuano a rimanere vere. E quando ti capita di passare all' Ikea per comprare qualcosa di piu di un sottovaso o di una abat-jour da cinque euro e novantacinque, te ne accorgi: quando ho accompagnato un mio fratello a Carugate per una cucina da mettere nel seminterrato, dopo ore e ore di coda abbiamo incontrato un'addetta srufa marcia, ed erano di più le cose che non si potevano fare di quelle che si potevano fare... Altra esperienza allucinante da Mobilmondo, lungo l'A4. Il signore che mi ha accolto non si è nemmeno degnato di spostarsi dal banco della reception per farmi vedere le cucine in esposizione: i prezzi sono esposti, mi ha detto. Se trovi qualcosa che può andar bene come misure, ok. Se bisogna passare da'ufficio tecnico sono almeno mille euro in più. Qualunque cosa tu scelga.
Parole testuali... evidentemente per fare certi prezzi il servizio è compresso al massimo, e diventa disservizio.

Nel frattempo (post lunghissimo, per il quale mi scuso) è comparso un nuovo commento... non prendertela, joe, quella di cla sono iperboli, provocazioni ... almeno spero :-)
Sei incorreggibile. Sallo.

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#253
mamma santina ha scritto:Sì, se ne parla da tempo e credo che se ne parlerà ancora in futuro. Io ho una piccola esperienza di commerciante, i miei genitori gestivano un piccolo negozio di elettrodomestici e da ragazzo ho dato una mano, e poi dopo il militare per un paio d'anni ho provato a fare sul serio. Era la metà degli ottanta e il mercato era molto diverso da quello attuale, ma già la presenza dei primi ipermercati, e poi la nascita dei consorzi di acquisto tra i commercianti, indicavano il senso di un'evoluzione da compiere: per competere occorreva essere o molto grossi, o molto specializzati e avere una grande passione.
Poi le cose sono andate come sono andate, mio padre era un piccolo tiranno e non me la sono sentita di insistere, sono andato a cercarmi un impiego. Ma se ho capito qualcosa allora, e anche se - lo ripeto - adesso il commercio è una cosa totalmente diversa, con internet e tutto quanto, credo che se un commerciante lavora con passione due cose da dirti le trova, anche se si rende conto che sei solo un cliente di passaggio, e che una vendita è molto improbabile. A volte, non so come spiegarlo, ma è come se tu hai in testa di potere aiutare qualcuno, vendendogli qualcosa, quindi gli vai incontro e lo stai ad ascoltare... altre volte hai in testa il desiderio di capire meglio te stesso, le tue capacità, vuoi metterti alla prova e ti dici vediamo se questo cliente è particolarmente difficile, se sono in grado di soddisfare le sue richieste...
Insomma, magari i miei sono solo ricordi un po' sbiaditi e sui quali si è posata una patina di romanticismo, come quando si dice "ah, eravamo giovani...". Tuttavia penso che alla fine, se sei un bravo commerciante, la richiesta di un cliente la stai a sentire. Però c'è un problema, ed è il tempo: se sei impegnato, se sei di corsa, se stai organizzando un ordine, o una consegna, o una vetrina, o un'esposizione, insomma se stai lavorando altrove e il tempo non ce l'hai, allora entrano in gioco le questioni di cui parlava cla. L'assistenza, la fiducia, la cordialità, la competenza... se non ho tempo devo prendere un collaboratore, lo devo formate, devo insegnargli a trattare con il cliente, gli devo dare nozioni tecniche, devo passagli un mensile... i costi lievitano, e più io cerco di garantire un servizio all'altezza, più in qualche modo devo cercare di guadagnare soldi sufficienti per pagare le spese del mio esercizio... cose dette e stradette, ma che continuano a rimanere vere. E quando ti capita di passare all' Ikea per comprare qualcosa di piu di un sottovaso o di una abat-jour da cinque euro e novantacinque, te ne accorgi: quando ho accompagnato un mio fratello a Carugate per una cucina da mettere nel seminterrato, dopo ore e ore di coda abbiamo incontrato un'addetta srufa marcia, ed erano di più le cose che non si potevano fare di quelle che si potevano fare... Altra esperienza allucinante da Mobilmondo, lungo l'A4. Il signore che mi ha accolto non si è nemmeno degnato di spostarsi dal banco della reception per farmi vedere le cucine in esposizione: i prezzi sono esposti, mi ha detto. Se trovi qualcosa che può andar bene come misure, ok. Se bisogna passare da'ufficio tecnico sono almeno mille euro in più. Qualunque cosa tu scelga.
Parole testuali... evidentemente per fare certi prezzi il servizio è compresso al massimo, e diventa disservizio.

Nel frattempo (post lunghissimo, per il quale mi scuso) è comparso un nuovo commento... non prendertela, joe, quella di cla sono iperboli, provocazioni ... almeno spero :-)
Tranquillo anche io sono quella dei post lunghissimi :D , ma è sempre un piacere leggerti, anche quando puntualizzi non perdi mai la tua signorilità :wink: .
Sono anche felice di vedere che pur provenendo da due realtà cittadine diverse io Roma, tu nord Italia, condividi quello che ti è stato insegnato da tuo padre, perché e quello che faccio io tutti i giorni o che forse sarebbe meglio dire spero di fare tutti o giorni, ovvero essere cordiali, anche perchè credo che di fronte a tante brutte esperienze che la vita ti mette davanti al percorso di vita, preferisco regalare un sorriso anche quando sono stanca che alzare il dito medio. Perché essere cordiali arricchisce prima noi stessi e chi non lo capisce è scemo, :mrgreen: . Comunque non mi interessa se a cla , forse piace vincere facile con il cliente dal budget illimitato, 0 problemi che sceglie le cucine solo per moda, perché poi magari va a pranzo e cena al ristorante, però ha una bella cucina duratura :mrgreen: ! Mi irrita che per colpa di chi magari anche competente fa però un pò lo snob, rovina tutte le categorie del commercio, appiccicando l’etichetta di commerciante = truffatore succhia soldi a persone che mettono la passione anche per molto meno del giro delle cucine, consegnando di fatto un paese che sulle piccole imprese fa girare l’economia nella fornace delle grandi multinazionali e quindi io al contrario di cla dico ben vengano i clienti rompi .... se però alla fine del mese ho lo stipendio e non abbasso la serranda.

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#254
Io non capisco perché si debba andare sul personale sparando giudizi su chi scrive la propria opinione, senza avere la minima idea di chi sta dietro alla tastiera, mi sembra fuori luogo e la discussione diventa sterile.
Tanto più che da poche righe scritte non si possono cogliere le sfumature e ognuno interpreta secondo il proprio sentimento.
Se parliamo di correttezza, non credo che tu Joe1982 sia in grado di giudicare il modo di lavorare di Cla da poche righe di risposta, liberamente interpretate senza porti il dubbio che forse qualche ragione ce l'ha anche chi ti contraddice o semplicemente sta cercando di porti il proprio punto di vista.
Se Cla e altri rivenditori, come tu affermi, facessero solamente il tifo per chi vende, non si farebbe un gran parlare sul forum di affidarsi ad un rivenditore capace e affidabile, stando alla larga da quei mobilieri che non dimostrano competenza e disponibilità.
Per quanto riguarda l'argomento in questione, credo che la prima cosa che ci vuole sia il rispetto e la trasparenza di atteggiamento, da entrambe le parti.
Mi è capitato di girare 10 negozi per un solo acquisto o di comprare al primo colpo, ma quando entro se non ho le idee chiare lo faccio capire subito al venditore, il quale decide se può dedicarmi il suo tempo, come mi è capitato, oppure di tornare in un altro momento, magari su appuntamento.
Purtroppo è inutile stare a raccontarsela.. un'ikea o un MC non ti danno quel servizio e attenzione che un bravo mobiliere è in grado di fornire, ti concedono il minimo sindacale. Ciò non significa che non si possa acquistare da loro. ma non diciamo per favore che le due cose sono paragonabili.
Vero che esistono anche mobilieri poco competenti, spocchiosi, a volte si arriva al limite della truffa, ma nessuno obbliga ad acquistare da loro. Certo anche andare per mobilifici partendo dal presupposto che il rivenditore sia lì a disposizione per qualsiasi cosa senza avere altro da fare a me sembra un atteggiamento davvero sbagliato.

Re: Tra Stosa, Scavolini e Veneta cucine?

#255
Joe1982 ha scritto:
cla56 ha scritto:Buona sera.
Guarda Joe 1982 che io non volevo centrare nessun punto.
Sono anni che qui si parla della stessa cosa....in pratica di avere la "botte piena e la moglie ubriaca":disponibilità, cordialità,professionalità, dedizione,comprensione,affidabilità......... Il tutto ad un buon prezzo....fate una bella cosa....andate a chiedere queste cose alla grande distribuzione,all'ikea,al mercatone...così non perdete tempo e non lo fate perdere !


Ma che razza di risposta è questa :x , lei non ha proprio neanche capito lontanamente il senso di quello che scrivevo, il che è diverso. A parte che vi vorrei vedere a voi moralisti del mobile a dover gestire tutti i clienti Ikea o mondo convenienza, se solo vi dà fastidio un forum nato per dare liberamente consigli e già solo questo vi infastidisce, non oso immaginare lo sclero nel gestire tutta quella massa di gente, passereste dalla casa del mobile a terapia intensiva :?: :?

Stando a quello che ha scritto, io dovrei affidarmi ad uno che mi rifila una cucina scadente, ad un prezzo assurdo, magari firmando un contratto con ipoteca sulla casa ad occhi chiusi perchè è sacrilegio richiedere la stessa tipologia di cucina a tre marche diverse per vedere se qualcuno ti può magari fare anche lo stesso prezzo, ma offrendoti qualche cosina in più, ma dico stiamo scherzando? :shock: Evviva il concetto di commercio, qui c’è chi di imprenditoria deve fare le ripetizioni, magari proprio dall’amministratore delegato di Ikea :mrgreen:
Buongiorno " Joe1982"
La mia è stata certamente una risposta "piccata" perché,come ho avuto modo di scrivere,sono anni che in questo forum
ci si arrovella su questa tematica e puntualmente viene fuori qualcuno che vuole fare del moralismo comportamentale.
Lei deve avere la pazienza di andarsi a leggere qualcosa da me scritto in questo forum e capire qual'è il mio pensiero a riguardo.Se ciò non bastasse la invito cordialmente ,visto che è di Roma,a venirmi a trovare:forse in un incontro vis a' vis potremmo meglio chiarirci.
cla56
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
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