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Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 17/12/17 13:41
da FabT
Avendo aperto l'argomento mi permetto di fare presente che forse si sta andando fuori tema.....alcuni inconsapevolmente altri volutamente spostano il discorso su altro.

Mi spiego: il rivenditore di cucine al giorno d'oggi ha fuori dal negozio come primo "competitore" i siti internet prima di altri negozi di cucine........per poter essere minimamente allineato a quei prezzi deve proporre dei pacchetti che a sua volta sono creati dal produttore di cucine che a sua volta stringe accordi con questo o quel marchio di elettrodomestici per motivi di vario genere ma che il più delle volte sono esclusivamente a favore del produttore di cucine che a sua volta impone l'acquisto al suo rivenditore che in molti casi si trova a proporre articoli che non sono del tutto validi perchè appunto scelti meno con criteri tecnici e più con criteri commerciali che il cliente finale infatti non sceglie perchè nel pacchetto esiste sempre un pezzo o due per fare il prezzo basso e quindi con meno funzioni che il cliente vuole cambiare ma non può....e quindi il venditore, per accontentare il cliente, giustamente si rivolge al proprio grossista di zona con il quale si accorda sui prezzi o su dei modelli o su un lavoro continuo per avere sconti a fine anno o promozioni di qualche tipo che gira al cliente in qualche modo con regali (TV LCD, smartphone o altro) o con uno sconto ulteriore............tutto questo viene meno quando il produttore di cucine impone l'acquisto degli eldom della cucina o diversamente inserisce in fattura una cifra forfettaria + iva che a sua volta il rivenditore deve rovesciare sulla cucina e che non può addossarsi in quanto già fornisce un servizio gratuito di consulenza, progettazione, rilievo misure in cantiere (anche in più volte se esiste una ristrutturazione), montaggio dei mobili e smaltimento degli imballi all'isola ecologica e probabilmente a distanza di qualche mese la registrazione di qualche anta indipendentemente che sia colpa del cliente o no perchè il produttore di cucine sostiene che rappresentando il suo marchio come concessionario devi per i primi due anni uscire gratuitamente per sistemare o sostituire anche ante che sono risultate difettose nella costruzione...mentre lui non fa altro che fornire l'anta nuova che poi ha avuto dal suo fornitore senza alcun costo o quantomeno modesto rispetto al negoziante............e tutte queste voci vanno ad erodere il ricarico che ad oggi non è mai di listino pieno perchè oggi il cliente finale senza sapere il prezzo chiede subito lo sconto........mentre è vero che ci sono costi di gestione che sono sempre maggiori rispetto a vendite in calo con oltretutto cucine vendute sempre più economiche e lo stato che è sempre pronto a chiedere tasse mentre di servizi non ne fornisce affatto quando sono scadenti a differenza di altri paesi europei dove ho constatato io stesso ciò che di buono dovrebbe prendere chi ci comanda.....senza invece pensare di aumentare l'aliquota ordinaria al 25%.

Ultimamente il produttore di cucine inserisce una ulteriore voce in fattura se non acquisti il top da lui....che come per gli elettrodomestici non costruisce lui ma acquista dal produttore suo fornitore già imballato e non fa altro che caricare sul camion e consegnare.........anni fa tutti i produttori di cucine quando fornivano il frigorifero e il forno li montavano all'interno della colonna o della base, quando fornivano la lavastoviglie ti fissavano l'anta frontalmente ed il tutto era solo da registrare in fase di montaggio e quindi era giusto riconoscere un ricarico dietro ad un servizio.......mentre oggi ripeto che arrivano tutti gli elettrodomestici imballati come li acquistiamo noi rivenditori dal grossista..........in questo modo rispondo a chi ha fatto l'esempio dell'auto che arriva con le gomme.....io mi ricordo che quando sono andato a ritirarla l' Audi aveva consegnato al concessionario la vettura con le gomme montate e non su un bancale con le gomme nel baule!
I discorsi sui prezzi stampati sui listini lasciamoli perdere perchè si entra in un discorso contorto a seconda di come lo si prende......io dico sempre di valutare il prezzo con il prodotto e servizio fornito indipendentemente dallo sconto applicato....su quale base poi.

Inviato: 17/12/17 22:05
da qsecofr
Fab tutto bene ma secondo me hai una visione un po' "distorta" dei produttori di cucine. Non sono esattamente i brutti e cattivi della situazione, ne sono enormi pachidermi sfruttatori ai quali non si può parlare e con bilanci da multinazionale... spesse volte sono realtà anche piccoline che cercano come possono di sbarcare pure loro il lunario anche se poi quando vai tu cliente a fargli visita si vestono da festa. Sarei curioso di capire con che marchio hai tutti queste difficoltà: ti dico però che tante volte è anche l'agente che fa realmente la differenza e comunque se questi costi non sono scritti a listino mi risulta strano che te li possano addebitare: o meglio magari te lo addebitano ma prima di campionare 7 cucine penso che tu lo sappia.
Il pacchetto eldom è studiato secondo criteri commerciali: vero ma non si può entrare nella testa della gente e capire se ad una coppia interessa più la lavastoviglie buona oppure il forno: ad esempio a me serve la lavastoviglie buona e quindi tutte le promo "aggiungi 1 euro lavastoviglie tua" non mi interessano. A mia madre che lava tutto a mano potrebbe non dispiacere. Che dopo alla fine debba tornare tutto economicamente e che nessuno regali nulla è ovvio e credo che nessun professionista non lo capisca.
Quanto al frigo e altri eldom non montati: ok c'è chi gli dai un dito si prende un braccio ma in essenza per le logistiche attuali è assolutamente sconsigliabile montare eldom e poi trasportarli: arrivano fracassati loro ed anche le colonne e poi anche con le garanzie staresti in guerra continua con tutti. Magari tu sei in un paesino normale dove ti arriva il camion della ditta ma immaginati di andare a consegnare in centro a Palermo dove il trasportatore della ditta (sperando che non sia già un groupage) carica, corre, scarica 10 negozi in Calabria, traghetta e poi consegna ad un facchino che con l'ape entra a Palermo e poi tu prendi e ti porti la colonna forni per 4 piani dentro ad una scala che sembra più una parete dolomitica aperta da Manolo.... arrivi su: arrivato rotto, arrivato sbeccato...

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 17/12/17 23:06
da FabT
Prima di aprire questo argomento ho sentito le due aziende in particolare che tratto che seguono questa politica e che mi hanno dato la visione corretta della situazione....sono due aziende fra le prime in Italia e che sicuramente conosci ma molte altre fanno lo stesso come ho scritto........questo comportamento fraudolento è venuto fuori negli anni per poter compensare il loro minor fatturato.....prima ti fanno mettere in sala mostra le loro cucine e poi.....ma in casa mia comando io quindi anche dopo aver sentito il rappresentante che come buona parte sono le **censured** del commercio e che mi ha detto che questa è la politica loro e che se non mi va bene di andare pure da un'altra parte....così sto facendo perchè il loro è un ricatto e loro devono vendere ciò che producono e non devono farsi mantenere per politiche commerciali aggressive degli scorsi anni che non hanno avuto il riscontro che si aspettavano......addirittura in passato c'è chi ti chiedeva di partecipare alla pubblicità che faceva in televisione su Canale5 prendendo 300 euro da ogni rivenditore!!!
Il motivo per cui non montano gli eldom è chiaramente un altro........perchè dieci anni fa lo facevano e non ho avuto mai i problemi di cui parli, solo il problema del peso della colonna frigo nel trasporto dal cliente.
Oltretutto queste aziende macinano i direttori commerciali come faceva Zamparini con i suoi allenatori quando era presidente del Palermo pensando che chi viene dopo ha la bacchetta magica......quando si accorgeranno che il loro comportamento gli si ritorce contro sarà troppo tardi perchè nel frattempo saranno stati sostituiti con qualcosa di meglio.
Io come progettista e rivenditore devo suggerire il meglio possibile al mio cliente secondo le sue richieste (gusto, prezzo, vincoli di misure, ecc..) e non devo essere vincolato a suggerire questo o quell'elettrodomestico che altri hanno scelto o fargli pagare un cifra non dovuta altrimenti non può avere la cucina......ti faccio un esempio: nei pacchetti è sempre presente il piano cottura a 4 fuochi da 60 con la disposizione classica ai quattro angoli che non permette di utilizzarli tutti contemporaneamente quando necessario ma solo 3 su 4.....quando il cliente per poco piano di lavoro sceglie il piano cottura da 60 è meglio suggerire quello con la disposizione dei fuochi a rombo come produce HotPoint Ariston e Smeg per esempio...articolo però che nei pacchetti non è mai presente! Ma ti potrei fare molti altri esempi come le cappe obrobriose che suggeriscono che non sono altro che lampadari perchè la potenza di aspirazione è ridicola......io invece ritengo che devo creare la migliore soluzione per il cliente prendendo il marchio di cucine che piace a lui o che è nel suo budget, al quale abbinare i giusti elettrodomestici e tipo di piano di lavoro che con lui valuto e non vincolarlo a questo o a quello.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 0:12
da mamma santina
Comunque FabT credo che la risposta alla fine te la sei anche data, se è vero che stai pensando di cambiare fornitori. E credo che questa cosa alla fine metta d'accordo un po' tutti, dato che ne ha parlato qsecofr, e anche il rappresentante "censured" del commercio: il mercato è libero, puoi rimanere o andare dove trovi condizioni migliori ;-)

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 0:28
da bubamara98
Mi rifaccio viva perché questo esempio calza a pennello:
FabT ha scritto: Io come progettista e rivenditore devo suggerire il meglio possibile al mio cliente secondo le sue richieste (gusto, prezzo, vincoli di misure, ecc..) e non devo essere vincolato a suggerire questo o quell'elettrodomestico che altri hanno scelto o fargli pagare un cifra non dovuta altrimenti non può avere la cucina......ti faccio un esempio: nei pacchetti è sempre presente il piano cottura a 4 fuochi da 60 con la disposizione classica ai quattro angoli che non permette di utilizzarli tutti contemporaneamente quando necessario ma solo 3 su 4.....quando il cliente per poco piano di lavoro sceglie il piano cottura da 60 è meglio suggerire quello con la disposizione dei fuochi a rombo come produce HotPoint Ariston e Smeg per esempio...articolo però che nei pacchetti non è mai presente! Ma ti potrei fare molti altri esempi come le cappe obrobriose che suggeriscono che non sono altro che lampadari perchè la potenza di aspirazione è ridicola......io invece ritengo che devo creare la migliore soluzione per il cliente prendendo il marchio di cucine che piace a lui o che è nel suo budget, al quale abbinare i giusti elettrodomestici e tipo di piano di lavoro che con lui valuto e non vincolarlo a questo o a quello.
Mi sono trovata pesantemente pressata da un'arredatrice in particolare affinché acquistassi un pacchetto elettrodomestici che comprendeva tra gli altri un frigorifero ad incasso (quando la mia richiesta era stata esplicitamente per non acquistare un nuovo frigorifero dato che preferisco decisamente i frigoriferi a libera installazione e dato che già lo possedevo ed è tutt'ora perfettamente funzionate! 8) ) ed un piano ad induzione 80 cm quando avevo chiesto esplicitamente il 60 dato che su 225 cm totali di piano di lavoro ci doveva stare anche un lavello da 60 cm (oltretutto con pochissimo spazio a disposizione ai lati, poco più di 10 cm, tanto da farmi dubitare che una padella con un manico lungo ci sarebbe potuta stare senza problemi).
Ora se qualcuno mi illumina su quale può essere la convenienza nel buttare via un frigorifero funzionante per acquistarne uno certamente più nuovo ma comunque appartenente alla stessa classe energetica e di acquistare un piano ad induzione sovradimensionato (e anche più costoso dunque) rispetto alle mie necessità e alle mie possibilità in termini di spazio e di contatore, gliene sarei grata. :!:
Ribadisco che (e nessuno si senta offeso perché non sto insinuando nulla) un atteggiamento di questo genere mi ha infastidito non poco e generalmente cerco di evitare venditori di questo tipo (in qualunque settore) non appena effettuata la diagnosi. Scelte personalissime, per carità (e oltretutto ora so che forse tanta fastidiosa insistenza celava le pressioni del titolare, a sua volta messo alle strette dal produttore). 8)

Buona notte a tutti. :)

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 0:43
da bubamara98
mamma santina ha scritto:Comunque FabT credo che la risposta alla fine te la sei anche data, se è vero che stai pensando di cambiare fornitori. E credo che questa cosa alla fine metta d'accordo un po' tutti, dato che ne ha parlato qsecofr, e anche il rappresentante "censured" del commercio: il mercato è libero, puoi rimanere o andare dove trovi condizioni migliori ;-)
Ciao Mamma Santina, :D
In parte concordo (la risposta che mette d'accordo tutti) ed in parte dissento: il mercato è sì libero ma, inquinata dalla concorrenza sleale, la libertà diviene solo apparente. Un mercato non regolamentato non premia l'eccellenza ma la furbizia e l'astuzia, non necessariamente associate alla qualità.. purtroppo.. o sbaglio? :)

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 1:04
da klw
Il mercato è la dinamica di incontro tra domanda e offerta, quindi se queste pratiche commerciali sono così deleterie non vi preoccupate che questi marchi saranno costretti a cambiare oppure falliranno. Viceversa, se conti alla mano non incidono significativamente sul prezzo finale della cucina allora stiamo parlando di niente.
Ripeto, se aumentassero di 1 euro ogni componente della cucina ricaverebbero la stessa cifra (dico solo per esempio) e nessuno avrebbe avuto da ridire.

Da cliente ho cercato la cucina (legni) più economica e contemporaneamente solida e poi ci ho fatto mettere il top più economico e gli eldom comprati online. Non so se nel prezzo finale ci sono stati dentro i 100 euro "in più", quello che so è che era in linea con le mie possibilità e comunque migliore di altri preventivi.
Alla fine non è questo che conta?

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 12:29
da Arredilowcost
Situazione analoga. Mi è stato fatto un preventivo senza elettrodomestici. Poi ho chiesto eventualmente il costo degli eldom che mi servivano ed erano un tot. Ho deciso di prenderli online perchè il risparmio era notevole, anche pagando l'installazione del mobiliere. Non mi è stato addebitato alcun rincaro extra, ma a tutto dire, il mobiliere avrebbe comunque fornito degli eldop non forniti dall'azienda della cucina (Stosa) perchè sarebbero stati ancora più cari a suo dire, non rientrando in nessun pacchetto. Gli elettrodomestici dei pacchetti proprio non mi soddisfacevano e comunque non ci sarei rientrata perchè il forno non lo avrei cambiato ed il frigo è free. Ho preso solo il lavello dall'azienda, pagato tra l'altro molto caro, addirittura più del doppio rispetto al prezzo online comprensivo di trasporto :oops: perchè ho ritenuto che in caso di difetto del lavello (microfori o altro) i danni alla cucina sarebbero gravi e l'azienda avrebbe potuto non riconoscerne la responsabilità in garanzia.A FAbt dico che da cliente, anche potendo disporre di un budget maggiore e acquistare tutto dal mobiliere, non avrei certo scelto i pacchetti perchè troppo poco flessibile e personalizzabile l'assortimento di eldom, magari non troppo costosi ma con qualche caratteristica particolare. Ad es. volevo il pc con tripla corona laterale e non centrale e acciaio inox tipo easy clean, ma nulla del genere era nei pacchetti. Quindi ha ben ragione di voler cambiare fornitore se vuole dare un servizio migliore al cliente finale!Per La scelta del rivenditoremi ha influito molto la sua disponibilità a venire incontro alle nostre esigenze senza troppi vincoli e paletti, oltre che ovviamente la professionalità riscontrata.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 12:51
da bubamara98
Concordo. Io ho acquistato una cucina in esposizione comprensiva di eldom. La gentilissima signora del mobilificio non ha avuto nessunissimo problema a scontarmi il frigorifero AEG ad incasso (ho tenuto il mio, free standing; colonna frigo trasformata in colonna dispensa con l'aggiunta di ripiani) e il piano cottura Neff (quello presente nella composizione in negozio era a gas, ne avevamo acquistato uno ad induzione online) facendo modificare il foro sul piano in corian (che poi era quasi perfetto, 1 cm di differenza). Inoltre mi è stato sostituito il forno con un modello della stessa casa più recente perché quello esposto (modello precedente) nel frattempo era stato comprato da un cliente. Non ho avuto alcun problema per l'aggiunta di elementi e per le modifiche che ho richiesto, piano cottura e miscelatore acquistati da me mi saranno installati dagli stessi montatori che monteranno la cucina senza richieste particolari.
Ho scelto questo rivenditore per l'estrema disponibilità nel soddisfare le nostre richieste (abbiamo dovuto cambiare disposizione in corso d'opera a causa di varianti ai lavori) e anche per l'aiuto che ci è stato offerto nel risolvere i problemi insorti durante i lavori (purtroppo abbiamo un contenzioso aperto con la casa fornitrice del parquet e non ci siamo ancora potuti trasferire, siamo in ritardissimo con la consegna..).
Credo che siano questi gli aspetti che andrebbero valorizzati nel rapporto cliente-venditore.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 14:32
da qsecofr
klw ha scritto: Ripeto, se aumentassero di 1 euro ogni componente della cucina ricaverebbero la stessa cifra (dico solo per esempio) e nessuno avrebbe avuto da ridire.
No io avrei da ridire. Commercialmente è una scelta sbagliata. Al di la che 1 euro per pensile/base significa una media di 12 euro a cucina che anche fossero nette al rivenditore non rappresenterebbero nulla, resta il fatto che è sbagliato penalizzare le vendite "virtuose" per soddisfare le esigenze del cliente che si va a prendere i piani da Amazon.
Nella logica anche delle promozioni si cerca di "premiare" chi prende tutto. E' evidente. E se tu sei cliente Amazon ti farai i tuoi risparmi su Amazon non su quello che ti vende la colonna forno.

A puro titolo di esempio leggevo su una pagina fb dedicata alla medicina che negli USA la sanità è coperta da assicurazioni. Pertanto ad ogni natalità segue un rendiconto economico dettagliatissimo dei costi sanitari sostenuti. Il tenere in braccio il bambino per quel minuto dalla madre (skin 2 skin) sotto supervisione del personale avvolto in un asciugamano da lavare e sterilizzare è valutato mi pare poco meno di 40 dollari. Questo per far capire che il più delle volte non si vogliono vedere i costi o si finisce per fare un su e su senza pensare però certi costi ci sono ed in un ottica di trasparenza devono venire esposti non occultati.

Il vero problema dell'elettrodomestico è che ha dei canali distributivi differenziati che non hanno lo stesso costo. Possiamo obiettare che il canale tradizionale è il più caro e che pertanto non ha futuro. Ci sta. Però non è colpa di "Snaidero" per fare un nome già citato se Euronics compra allo stesso prezzo loro e rivende direttamente su internet.
Ed è un problema tanto per Snaidero quanto per il rivenditore... perchè sono entrambe nello stesso canale di vendita -obsoleto?(speriamo di no)- quindi vien da chiedersi se si è individuato il vero responsabile.... Comunque anche comprendendo il problema il rivenditore che compra lui online è un "tamponamento" del momento che probabilmente non rappresenta comunque il futuro del mercato.

Comunque Fabt mi ripeto forse: ma quello che è su listino s'ha da pagare ed il rivenditore, professionista, deve saperlo ed approvarlo, tutto il resto legalmente non è dovuto. Inoltre, e c'è stata una discreta bibliografia soprattutto a seguito di politiche "irriguardose" di un noto produttore di sedie e tavoli: se tu ipotesi campioni una cucina xyz e poi il produttore cambiando vistosamente la propria pratica commerciale ti impedisce di fare il tuo lavoro tu puoi chiedere i danni o rimettergli la cucina di campionatura sul piazzale: tu quando compri una cucina compri uno strumento di lavoro: può essere che non si venda perchè l'hai scelta male e a quel punto è rischio d'impresa ma non possono esistere cambiamenti post-vendita tali da rendere il bene inutilizzabile (...tipo mi sveglio la mattina e do l'esclusiva a quello di fronte togliendoti il listino con pezzo esposto -caso classico - o -caso molto più raro e discutibile- alzo del doppio il prezzo rendendoti invendibile il riordino ed il completamento).

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 15:58
da klw
Quello che non capisco bene, certo perché non sono un professionista del settore, è perché c'è tanta ansia di far soldi e promozioni legati a prodotti che non sono core business del produttore.
Se produco legni vendo legni, e su quelli devo guadagnare. Non tanto sui top (se non li faccio in casa) o sugli eldom, che comunque dovrò comprare all'esterno e possono non essere ciò che i miei clienti vogliono.

Prima o poi (e penso più prima che poi) si prenderà atto che per certi mercati l'era dei negozi è finita, almeno così come li abbiamo conosciuti finora.
Trovo sensato, invece, che un mobiliere compri gli eldom online (o comunque al miglior prezzo disponibile per il cliente finale) e poi applichi un ragionevole (cioè piccolo) ricarico. A quel punto anche io li avrei comprati da lui, avrei avuto quelli di mio gradimento con più garanzie e in cambio di "pochi" euro in più.
A titolo di esempio, e vado a memoria, io ho comprato lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, frigorifero, forno, cappa, lavello e piano cottura online spendendo circa 450 euro di consegna al piano (settimo), poi montati gratis insieme alla cucina. Il mobiliere ottimizzando i costi di consegna avrebbe potuto intascare la maggior parte di quei 450 euro e mi avrebbe anche potuto chiedere 500 euro ulteriori (dico sempre per esempio). Felice lui, felice io.

Il punto è che come mi avete insegnato in questo forum, il mobiliere non è un negoziante qualsiasi ma può (dovrebbe) rappresentare la differenza tra un progetto cucina venuto bene e una zozzeria. Dovrebbe essere garanzia di qualità del servizio, fornire consulenza e progettazione, facilitare la risoluzione di problemi. Tutte cose che con un configuratore online non potremmo avere. Il marchio che vende, sempre detto da un profano del settore, in fondo è secondario poiché lui vende prima di tutto le sue capacità e poi degli oggetti.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 17:37
da mamma santina
klw ha scritto:Il marchio che vende, sempre detto da un profano del settore, in fondo è secondario poiché lui vende prima di tutto le sue capacità e poi degli oggetti.
Quest'ultima cosa che hai detto non è mai stata vera e non è vera neanche oggi.
All'inizio degli anni 80, avevo 16 o 17 anni, allora, davo spesso una mano in negozio con i miei. Si erano già associati, uno dei primi consorzi d'acquisto, e c'era vicino a noi l'iper, in provincia di Bergamo. Mio padre ricaricava i televisori Sony il 7% (il sette, non scherzo) ed era fuori prezzo rispetto all'iper che non comprava da sony italia e aveva solo quei due o tre prodotti civetta giusto per scassare 'u gaz. Ma la gente voleva sony, il celeberrimo trinitron, lo schermo cilindrico. E dunque sony occorreva tenere, e i clienti non li spostavi. È un discorso che si può fare oggi con apple e l'iPhone, ed è un discorso che vale per tutti i mercati, anche quello del mobile. Non è che minotti, o zanotta, o boffi, o baxter, o poliform, o valcucine (giusto per fare nomi a caso) fanno trenta, quarant'anni di pubblicità a spron battuto a gratis... e chiaramente anche il rivenditore che vende cucine bulthaup da trent'anni ed è noto nella sua zona prima di molllare un marchio che vale tanto oro quanto pesa ci pensa un attimino, anche se quel marchio comincia a mettere in atto politiche un po' bastarde.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 19:33
da coolors
klw ha scritto:Il marchio che vende, sempre detto da un profano del settore, in fondo è secondario poiché lui vende prima di tutto le sue capacità e poi degli oggetti.
Mi dispiace, ma sei PURTROPPO tanto distante dal vero, oggi pur di far fuori ciò che producono le fabbriche si fa di tutto.

Persino vendere a siti internet che hanno evidentissimi storture nei loro prezzi di vendita tant'è che poi (ultimamente capita spesso) si scopre che hanno evaso montagne di iva o peggio ancora hanno venduto, si sono messi in tasca i soldi e poi hanno tranquillamente chiuso i battenti con buona pace dei fornitori e dei clienti rimasti invischiati.

Basta fare una ricerca su google e si trova una montagna di operatori/feccia.

Quella degli eldom è una situazione marcia, fatta di una certa parte di banditi che non fanno concorrenza leale ai rivenditori di mobili.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 21:25
da qsecofr
klw ha scritto:Quello che non capisco bene, certo perché non sono un professionista del settore, è perché c'è tanta ansia di far soldi e promozioni legati a prodotti che non sono core business del produttore.
Se produco legni vendo legni, e su quelli devo guadagnare. Non tanto sui top (se non li faccio in casa) o sugli eldom, che comunque dovrò comprare all'esterno e possono non essere ciò che i miei clienti vogliono.

Prima o poi (e penso più prima che poi) si prenderà atto che per certi mercati l'era dei negozi è finita, almeno così come li abbiamo conosciuti finora.
Trovo sensato, invece, che un mobiliere compri gli eldom online (o comunque al miglior prezzo disponibile per il cliente finale) e poi applichi un ragionevole (cioè piccolo) ricarico. A quel punto anche io li avrei comprati da lui, avrei avuto quelli di mio gradimento con più garanzie e in cambio di "pochi" euro in più.
non sono d accordo neanche su questo.
In primis in epoca pre-adsl l'eldom rappresentava una fetta estremamente rilevante del mercato sia del rivenditore di cucine che del cuciniere quindi è evidente che fin che dura si faccia di tutto per farlo durare.
Non saprei indicare di preciso una percentuale comunque ad oggi ancora la maggioranza delle cucine si vendono con eldom forniti dal cuciniere... se poi non è proprio il set completo ma è solo il piano cottura, la cappa ed il lavello non so però non sono certo fatturati da buttare nel c3sso.
In secondo luogo non ha "commercialmente" molto senso che il rivenditore prenda l'eldom su internet per rivenderlo a poco rincaro: il vero risparmio si ha solo se il privato s'arrangia perchè a quel punto hai "ProduttoreEldom-GrossistaOnLine-Tu" Questo perchè, a quel punto, un medio produttore di cucine può avere delle condizioni abbastanza simili al "GrossistaOnLine". L'unico aspetto "favorevole" all'acquisto online del rivenditore è che il rivenditore come qualsiasi cristiano può scegliere da una gamma enorme di venditori online e può scegliere per lo specifico codice quello che sostanzialmente costa meno sul panorama web mentre diciamo il cuciniere fa una cernita e fa delle promozioni come ritiene un po' lui... però portandosi come payload il privato che ti fa i conti in tasca e la responsabilità diretta e coordinamento dell'acquisto da più fornitori... na menata che non si giustifica più di tanto: meglio imho dire al cliente che s'arrangi e chiedergli 100 euro per montare la cosa alla fine.
Alla fine ripeto il vero problema è sull'avere un intermediario in più o in meno e, con il cliente "guardo il prezzo" vince il canale che ne ha uno in meno. Fine.

Re: COSTI IN FATTURA AI LIMITI DELLA LEGALITA' PER I RIVENDI

Inviato: 18/12/17 21:36
da qsecofr
coolors ha scritto:
Persino vendere a siti internet che hanno evidentissimi storture nei loro prezzi di vendita tant'è che poi (ultimamente capita spesso) si scopre che hanno evaso montagne di iva o peggio ancora hanno venduto, si sono messi in tasca i soldi e poi hanno tranquillamente chiuso i battenti con buona pace dei fornitori e dei clienti rimasti invischiati.
... anche rimanendo in un clima di assoluta legalità fintanto che non si risolvono queste differenze:
https://www.amazon.it/gp/help/customer/ ... =201895820
...e 1000 altre differenze di trattamento fiscale non si potrà mai andare avanti con discorsi seri.
Per non parlare dei siti cinesi i cui pacchi talvolta vengono bloccati in dogana ma il più delle volte passano con tassazione nulla o ridicola.
Del resto ci facciamo comandare da un paesiuccolo di m3rda che ha fatto cassa sul segreto bancario e sul nero prodotto negli altri Paesi ed adesso viene a "darci la sua lezioncina" sul come mettere a posto il bilancio: alzare l'iva di modo che le loro esportazioni possano essere ancora maggiori :roll: