kik ha scritto:Per perdere poco tempo da entrambe le parti basterebbe essere chiari all'inizio. E' inutile farsi fare un preventivo di una cucina laccata lucida con cestoni, elementi a ribalta/scorrevoli, cassetti con blumotion etc etc e voler spendere 1.000 euro.
Semplicemente basterebbe rivolgersi al mobiliere dicendo: "Mi piace quella cucina laccata lucida con blumotion/scorrevoli etc., con elettrodomestici di fascia media di tale marca, avendo un budget da x a y, riesco a farla?".
Sta alla professionalità del venditore rispondere e consigliare esattamente ciò che puoi fare con le misure ed il budget.
Altrimenti oltre perdere tempo entrambi, il probabile cliente gira come un ossesso da un punto vendita all'altro, si arrabbia se non gli viene fornito un dettagliato resoconto della cucina e si va a sfogare in un forum di arredamento.
Oooo...diciamoli 'sti budget.
Perchè nasconderlo? Quasi fosse disdicevole ammettere "non mi posso permettere qualcosa".
Io vado a comprare un vestito e mi pongo un budget massimo di 400 euro. In questo negozio grandissimo il commesso mi propone questo da 700 che è perfetto per me. Dico tranquillamente che 700 è assolutamente fuori e che il mio tetto è 400. Proseguiamo a cercare ed alla fine esco con il mio bel vestito da circa 350 (a memoria).
Personalmente faccio tutti i miei preventivi voce per voce, veramente dettagliati: se il cliente acquista lascio tutta la documentazione con disegni e preventivi; se decide di pensarci in alcuni casi do la distinta dettagliata in altri un riassunto...mai e poi mai do disegni o schizzi.
Perchè la maggior parte dei clienti non esprime il suo budget come per l'esempio del vestito?
Noi arredatori lo chiediamo e la risposta di quasi tutti è "no, beh, non ho un tetto...se una cosa mi piace mi piace...lei mi faccia un'offerta e poi ci pensiamo".
...ma io dico...se hai un tetto di 100 lire (e tutti hanno un budget, se non imposto dalle finanze almeno auto-imposto, anche i ricchi), se hai un tetto di 100 lire tu comunicamelo, non temere che ti farò uscire dal negozio con un contratto di 100. In ogni caso l'arredatore intelligente cercherà di dare la migliore soluzione possibile al minor prezzo possibile, senza provare a "sfruttare" il budget...perchè?
Perchè fino a che l'arredatore non ha la firma e l'acconto non può essere "tranquillo" del risultato, è sempre messo in concorrenza con altri, e quindi visto che il prezzo è una leva determinante lo terrà più basso possibile.
Quindi potrebbe succedere che il cliente esprima il suo tetto di 100 ed esca dal negozio con una bella cucina da 90. Oppure che l'arredatore, sapendo che la cucina arriverebbe almeno a 130, solamente immaginandola, prima ancora di disegnarla, ne parli con il cliente e si decida insieme o di rivedere le caratteristiche per farla stare in budget, oppure di non fare nemmeno il progetto ed il preventivo per non perdere tempo in due.