cristi.die ha scritto:no no, la gente non è tutta fessa!!!
Infatti gliele abbiamo cantate x bene a sta venditrice.....
Cmq la cosa che mi stupisce è che a quel prezzo ci sono cucine mooooolto migliori.....(vedi flux scavolini
) e quindi non comprerei MAI una Berloni a 50 milioni!!
Sto aspettando ancora 2 preventivi di altri 2 negozi Berloni.....sono prorpio curiosa....intanto ho fissato ben 6 appuntamenti con negozi Scavolini per la Flux...sono troppo fissata.....
Chi vivrà vedrà....
prendo spunto dal tuo intervento.
Allora tu hai fissato 6 appuntamenti (ben 6) da altrettanti rivenditori scavolini.
Quello che io contesto sempre alle aziende, è questo:
- soprattutto la cucina, è un prodotto dove la mano del mobiliere incide parecchio, in termini di costi, personalizzazine di progetto, ecc ecc.
Ora sicuramente tu acquisterai giustamente da chi ti farà il prezzo più basso.
Chiaro che a differenze minime sceglierai chi ti ispira più fiducia, chi reputi migliore in servizio ecc ecc.
Ma a fronte di differenze di prezzo enormi, voi stessi siete i primi che riportate di queste differenze, per intenderci dai 1000 e in su, voi acquistate da chi vi propone il prezzo più basso.
Perchè si fa il prezzo più basso? spesso chi vende marchi straconosciuti, creca di vendere con ricarichi minimi per raggiungere i premi di fine anno (sconti bassi e discrete percentuali di fine anno) , che su volumi importanti sono delle cifre discrete.
Ecco spiegato perchè magari io (come esempio) che vendo un marchio non conosciuto ma qualitativamente superiore (e perchè fornisco un servizio superiore) posso avere dei prezzi superiori (non è detto ma può essere) rispetto ad una scavolini o una veneta,
In questo a guadagnarne alla fonte è solo il produttore conosciuto, poi di conseguenza se arrivano a certi volumi ci guadagneranno anche i mobilieri.
Perchè molti mobilieri tengono aziende famose all' interno del loro negozio?
Perchè hanno una mentalità commerciale, sanno che il marchio porta gente in negozio e, avendo, delle potenzialità forti di vendita sanno di potere lavorare con questi marchi, ma può non essere la sola motivazione (dato per assodato che queste aziende qualitativamente non hanno dei surplus qualitativi esagerati, escludendo snaidero, che ha adottato una politica diversa o almeno ci prova, in quella fascia di mercato)
E' una questione di poltica all' interno di ognuno di noi all' interno del negozio.
Quello che contesto, pur non avendo nè scavolini nè veneta (tanto meno mi sono mai state proposte, ma non ci tengo, mi sono stati proposti vari merchi straconosciuti di cui ho declinato l' invito) che la distribuzione capillare in una zona porta ad una competizione strenua i rivenditori.
capisco che il loro sistema di vendita deve comportare volumi imporatnti ma così si arriva ad una saturazione.
Se ci mettiamo anche che adesso sono i marchi stessi (berloni) a proporre sconti megagalattici, servendo la patata bollente ai rivenditori la frittata secondo me è fatta.
Spero si sia capito il senso del mio discorso.