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#61
nicolettaalematte ha scritto:
zoon ha scritto:..... Onestamente a un ragazzo, magari precario, di 30 anni interessa poco la modularità da 20 o da 25 di certe aziende, ma tende a guardare più al sodo.
..........
Non sottovalutate nemmeno, come ha giustamente fatto notare tanaka, il plus di poter verificare e "provare" tutte le composizioni con i prezzi dei singoli pezzi, comodamente da casa
sono d' accordo che a chi vuole acquistare a basso costo (lasciamo perdere i discorsi di precariato a 30 anni perchè non li tollero, questo è un altro discorso e trascendiamo in politica) guarda poco al modulo disponibile.
Quoto tutto quanto detto da zoon e, ale, se non tieni conto del fatto che il "precariato" è oggi la condizione di vita di molti giovani rischi di non rispondere adeguatamente alle richieste di questa fascia.
E nulla ha a che fare con discorsi politici.
E precariato, per me, non significa solo posto a tempo determinato ma anche, e soprattutto, doversi trasferire ogni due anni o semplicemente cambiare casa spesso perché cambiano le condizioni al contorno. ;)
Non è un caso che IKEA sia nata in Svezia.
Ale, non c'è nulla da fare, se sai che molto probabilmente cambierai casa entro i prossimi due anni, se non meno, e che hai ben poco da spendere e il resto lo vuoi preservare per tempi migliori, non perderai mai tempo ad andare da commercianti che, normalmente, ti espongono prodotti su catalogo e ti forniscono il prodotto finito dopo due mesi!

#62
fedelyon ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto:
zoon ha scritto:..... Onestamente a un ragazzo, magari precario, di 30 anni interessa poco la modularità da 20 o da 25 di certe aziende, ma tende a guardare più al sodo.
..........
Non sottovalutate nemmeno, come ha giustamente fatto notare tanaka, il plus di poter verificare e "provare" tutte le composizioni con i prezzi dei singoli pezzi, comodamente da casa
sono d' accordo che a chi vuole acquistare a basso costo (lasciamo perdere i discorsi di precariato a 30 anni perchè non li tollero, questo è un altro discorso e trascendiamo in politica) guarda poco al modulo disponibile.
Quoto tutto quanto detto da zoon e, ale, se non tieni conto del fatto che il "precariato" è oggi la condizione di vita di molti giovani rischi di non rispondere adeguatamente alle richieste di questa fascia.
E nulla ha a che fare con discorsi politici.
E precariato, per me, non significa solo posto a tempo determinato ma anche, e soprattutto, doversi trasferire ogni due anni o semplicemente cambiare casa spesso perché cambiano le condizioni al contorno. ;)
Non è un caso che IKEA sia nata in Svezia.
Ale, non c'è nulla da fare, se sai che molto probabilmente cambierai casa entro i prossimi due anni, se non meno, e che hai ben poco da spendere e il resto lo vuoi preservare per tempi migliori, non perderai mai tempo ad andare da commercianti che, normalmente, ti espongono prodotti su catalogo e ti forniscono il prodotto finito dopo due mesi!

ripeto farne una questione sociale mi pare quanto meno esagerato.
Secondo me il problema nasce da stipendi troppo bassi, in genere, più che dal precariato, oltrea a una presione fiscale indecente.
Il mondo del lavoro richiede persone che si sacrifichino (e lo trovo giustissimo) ma gli stipendi sono da fame, ma non è che tutti cambiano casa ogni due anni.
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.
Se leggi spesso molti comprano la cucina ikea perchè prosciugati dai lavori di ristrutturazione e non mi sembra che cambino casa ogni due anni. Per favore non scriviamo solo ciò che fa comodo. Francamente che ikea abbia anche un ruolo sociale mi sembra un pò troppo che dici?
Nel mezzo c' è un pò di tutto chi compra perchè in affitto, perchè appunto ha speso nella ristrutturazione, perchè semplicemtne non uole spendere, perchè magari sta costruendo la casa per la vita, e va in affitto per breve tempo.
Io mi sono limitato a disquisire sul prodotto, le riflessioni sociali le lascio volentieri ad altri (ben sapendo il periodo in cui viviamo, e la nostra generazione non mi sembra sto gran chè per andare avanti, io per primo)
Per favore torniamo in topic, sennò non se ne esce.

#63
nicolettaalematte ha scritto:
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.



Per favore torniamo in topic, sennò non se ne esce.

sì è veramente meglio.


non avete veramente cognizione di causa sull'argomento e si legge chiaramente.
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...se c'è una cosa che è immorale, è la banalità. (Afterhours)

#64
amluci ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto:
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.



Per favore torniamo in topic, sennò non se ne esce.

sì è veramente meglio.


non avete veramente cognizione di causa sull'argomento e si legge chiaramente.
quotare cos' non ha senso... leggere dall'inizio del topic per favore...

poi ad ale non serve l'avvocato, ma la strumentalizzazione non mi piace :wink:
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#65
ela78 ha scritto:
amluci ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto:
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.



Per favore torniamo in topic, sennò non se ne esce.

sì è veramente meglio.


non avete veramente cognizione di causa sull'argomento e si legge chiaramente.
quotare cos' non ha senso... leggere dall'inizio del topic per favore...

poi ad ale non serve l'avvocato, ma la strumentalizzazione non mi piace :wink:
tranquilla che ho letto tutto con calma: io quoto una sintesi ma so di cosa si parla.

è che bisogna sapere che toccare certi argomenti con certi toni significa necessariamente toccare i nervi scoperti di qualcuno.
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#66
nicolettaalematte ha scritto: ripeto farne una questione sociale mi pare quanto meno esagerato.
Secondo me il problema nasce da stipendi troppo bassi, in genere, più che dal precariato, oltrea a una presione fiscale indecente.
Il mondo del lavoro richiede persone che si sacrifichino (e lo trovo giustissimo) ma gli stipendi sono da fame, ma non è che tutti cambiano casa ogni due anni.
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.
Se leggi spesso molti comprano la cucina ikea perchè prosciugati dai lavori di ristrutturazione e non mi sembra che cambino casa ogni due anni. Per favore non scriviamo solo ciò che fa comodo. Francamente che ikea abbia anche un ruolo sociale mi sembra un pò troppo che dici?
Ale, nessuno ne ha fatto una questione sociale nè, mi pare, nessuno ha detto che IKEA riveste un ruolo sociale!
Nè, tantomeno, stiamo facendo piagnistei circa il precariato.
Volevamo solo mostrare che la società oggi si sta evolvendo verso stili di vita in cui la casa riveste un ruolo diverso, meno centrale.

Tu ti chiedi perché la gente va da IKEA, e cerchi di dimostrare che la qualità di IKEA è bassa, sottintendendo che le persone che vanno da IKEA hanno come unica esigenza la qualità del prodotto, e il basso costo, e in realtà si fanno imbambolare dalla pubblicità.
Io, e altri qui dentro, ti abbiamo mostrato che i motivi per cui molti vanno da IKEA possono essere dovuti ad esigenze che tu, come altri commercianti, non soddisfate adeguatamente e che poco hanno a che fare con la qualità del prodotto in sè (finiture, modularità etc.) ma più con la qualità del servizio in generale (tempistiche, show-room sparsi ovunque, sito internet chiaro e aggiornato, con prezzi ben visibili, montaggio semplificato, ...).

E questo mi pare assolutamente in topic, a meno che tu non voglia parlare solo del prodotto in sè, allora mi scuso perché non ne avevo capito il senso. ;)

Per concludere e rispondere alle tue ultime osservazioni, che questa società stia cambiando, è un dato di fatto. Anche se oggi in Italia si tende ancora a comprare la casa della vita a vent'anni, in realtà ci sitamo pian piano uniformando al resto del mondo. Per non parlare del fatto che, oggi, trovo normale che una famiglia spenda molti soldi in una ristrutturazione e magari molto meno nei mobili, visto che la prima si spera sia "eterna" e i secondi invece si potranno più facilmente cambiare in tempi migliori.

#67
amluci ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto:
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.



Per favore torniamo in topic, sennò non se ne esce.

sì è veramente meglio.


non avete veramente cognizione di causa sull'argomento e si legge chiaramente.
l' argomento non l' ho tirato fuori io.
Quanto al non avere cognizione di causa: se ne può parlare tranquillamente e ti spiego come la penso.Ma non in questo topic, te ne sarei grato.

#68
nicolettaalematte ha scritto:
amluci ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto:
Il nostro è il paese dei diritti, mai di dimostrare realmente ciò che si vale, e guadagnarsi la stima (lavorativa) sul lavoro. Basta piangersi addosso con 'sto precariato.



Per favore torniamo in topic, sennò non se ne esce.

sì è veramente meglio.


non avete veramente cognizione di causa sull'argomento e si legge chiaramente.
l' argomento non l' ho tirato fuori io.
Quanto al non avere cognizione di causa: se ne può parlare tranquillamente e ti spiego come la penso.Ma non in questo topic, te ne sarei grato.
aperta parentesi: se mi scrivi in privato, ci confrontiamo tranquillamente.
naturalmente non è che questa cosa mi cambi la vita,eh. mi innervosisce solo che"si spari" un po' a caso sul tema.chiusa parentesi.
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...se c'è una cosa che è immorale, è la banalità. (Afterhours)

#69
fedelyon ha scritto: Tu ti chiedi perché la gente va da IKEA, e cerchi di dimostrare che la qualità di IKEA è bassa, sottintendendo che le persone che vanno da IKEA hanno come unica esigenza la qualità del prodotto, e il basso costo, e in realtà si fanno imbambolare dalla pubblicità.
Io, e altri qui dentro, ti abbiamo mostrato che i motivi per cui molti vanno da IKEA possono essere dovuti ad esigenze che tu, come altri commercianti, non soddisfate adeguatamente e che poco hanno a che fare con la qualità del prodotto in sè (finiture, modularità etc.) ma più con la qualità del servizio in generale (tempistiche, show-room sparsi ovunque, sito internet chiaro e aggiornato, con prezzi ben visibili, montaggio semplificato, ...).
Quoto con vigore!

La qualita' di ikea e' bassa, ma assolutamente paragonabile a quella di parecchi cosiddetti 'mobilifici tradizionali'... certo, NON Boffi, ma una febal entry-level io -profano- l'ho trovata decisamente piu' scadente di una ikea 'top-level' ... e ikea ha dalla sua un prezzo (considerando _tutti_ gli 'extra') piu' basso della febal (stessa combinazione/finiture, no eldom)...

Inoltre una cucina ikea sono sicuro che nello showroom sia stata oltremodo maltrattata, una di marca X probabilmente e' stata trattata come una reliquia...

Io sono alla prima casa, con tutti i soldi 'esauriti' nella ristrutturazione, alla mia prima cucina (cosa diavolo mi servira'?), non ho esigenze 'strane' (non esiste un modulo da 45cm??? Poco male, vorra' dire che ne metto uno da 40cm e la cucina sara' 5 cm piu' corta! L'alternativa qual'e'? Dovrei davvero spendere il 30% semplicemente per aver una cassettiera piu' larga di 5cm?!?)
--
M=)

#70
tanaka ha scritto:La qualita' di ikea e' bassa, ma assolutamente paragonabile a quella di parecchi cosiddetti 'mobilifici tradizionali'... certo, NON Boffi, ma una febal entry-level io -profano- l'ho trovata decisamente piu' scadente di una ikea 'top-level' ... e ikea ha dalla sua un prezzo (considerando _tutti_ gli 'extra') piu' basso della febal (stessa combinazione/finiture, no eldom)...
capisco che sei profano come tu stesso sottolinei, ma non puoi scrivere un'assurdità del genere... dai... :roll:
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#71
Ale... sapevo che ti saresti andato a cacciare in un ginepraio... :twisted:
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#72
ccd ha scritto:
tanaka ha scritto:La qualita' di ikea e' bassa, ma assolutamente paragonabile a quella di parecchi cosiddetti 'mobilifici tradizionali'... certo, NON Boffi, ma una febal entry-level io -profano- l'ho trovata decisamente piu' scadente di una ikea 'top-level' ... e ikea ha dalla sua un prezzo (considerando _tutti_ gli 'extra') piu' basso della febal (stessa combinazione/finiture, no eldom)...
capisco che sei profano come tu stesso sottolinei, ma non puoi scrivere un'assurdità del genere... dai... :roll:
Non per fare l'avvocato... ma dovremmo fare una distinzione fra "qualità reale" e "qualità percepita".

Le due non vanno necessariamente a braccetto... e un profano può tranquillamente percepire una qualità maggiore da un modello top level di IKEA rispetto a un modello entry level Febal.

Aggiungi che gli operatori in IKEA sono molto disponibili ad aiutarti nella tua composizione, indipendentemente dai soldi spesi (che alla fine, giocoforza, non sono mai tantissimi) e, al contrario, il mobiliere appena capisce che il budget è risicatissimo storce il naso facendoti sentire un pover uomo (non sono il primo a dirlo in questo post...).

Alla fine, un profano fa presto a percepire tra tutta "l'experience" una qualità maggiore in un modello "costoso" IKEA.
/\/\

#74
ela78 ha scritto:sarà la realtà della piccola città di provincia, sarà che a priori ho scartato i rivenditori di certe marche...
ma onestamente tutto questo sgarbo nei rivenditori non l'ho mai percepito... anzi... :roll: :roll:

non è che si tende ad esagerare :?:
Piccola città di provincia?
/\/\

#75
ela78 ha scritto:sarà la realtà della piccola città di provincia, sarà che a priori ho scartato i rivenditori di certe marche...ma onestamente tutto questo sgarbo nei rivenditori non l'ho mai percepito... anzi... :roll: :roll:

non è che si tende ad esagerare :?:
ecco forse hai centrato il punto...
se io voglio spendere poco, non posso andare certo a chiedere un preventivo ad un rivenditore Bi-nova o Valcucine, ma mi rivolgero presso rivenditori più adatti al genere che cerco...
)se voglio un tailleur economico non vado in boutique ma da Zara o Combipel...alla fine prenderò sicuramente un capo carino e alla moda, ma qualitativamente non paragonabile ad un Armani :wink: )
Simona